02 luglio 2009

La “Pantani” vista da dietro

Alla partenza saluto gli altri del gruppo e vado come al solito in fondo all’ultima griglia. Sulla linea di partenza sono 6-7 minuti regalati anche stavolta ( vabbè la gara è lunga…). I primi 15 Km sono in discesa verso Ponte di Legno, avrò dato 10 pedalate in tutto ma, con slalom fra ciclisti stile Tomba proprio in centro al paese raggiungo Sandro ed Enrico che sono scesi più piano. Da lì fino ai piedi del Gavia falsopiano in salita pedalabile con qualche strappo. Cerco di andare su assieme agli altri senza forzare per risparmiare energie, che serviranno dopo. Finalmente si attacca la salita vera, il Gavia, e qui prima sorpresa: problemi al cambio! Dei pignoni più grandi mi entrano solo il 29 e il 21, il 21 è troppo duro ed il 29 è troppo agile per il Gavia. Ma porc#@#... Comunque in qualche modo arrivo su con le gambe un po’ distrutte e ho anche la forza di alzare la testa e ammirare il paesaggio “lunare” del Gavia. In cima un panino al ristoro, una pipì contro un muro di neve e poi giù, praticamente 40 km di discesa, il primo tratto alla Valentino Rossi, poi in gruppo al risparmio. Ad un certo punto una svolta a sinistra e comincia il MOSTRO; qui non ci sono certo problemi di cambio, tanto metto il 29 all’inizio e lo toglierò solo in cima! A parte che non ho mai visto una salita dura come il Mortirolo, c’è pure la seconda sorpresa: nei tratti fuori dal bosco è un formo crematorio: caldissimo, tant’è che a un certo punto mi fermo per togliere la sottomaglia … Comunque dopo un tempo interminabile, alcune soste, un saluto a Sandrino che mi passa e se ne và, arrivo finalmente in cima e qui…… niente discesa ristoratrice, ma altri 10 Km di falsopiano con qualche strappo! Veramente una salita superiore alle mie possibilità attuali. Insomma in qualche modo arrivo giù arrancando , le forze sono esaurite e prendo per i traguardo del medio, evitando l’ultima salita.

La granfondo con il bel tempo è molto bella e bene organizzata, a parte la discesa del Mortirolo dove la strada è molto rovinata, anche in discesa è difficile quella montagna!!!

Durante e all’arrivo pensavo: MAI PIÙ su quella salita! Adesso sono già qui che pianifico la prossima, l’anno prossimo devo riuscire a fare il lungo.
Ciao
Luca

4 commenti:

Mauro ha detto...

in effetti mi viene voglia di provarla...stavamo pensando a un weekend a fine luglio o inizio settembre all'aprica col club, per provare il mortirolo senza la fotta della gara
complimenti a chi l'ha fatta, piano o forte non conta

Enrico Pasini ha detto...

Grande Luca e complimenti per il tuo primo articolo sul blog, certo che sei un pazzo. Fare pipi contro un muro di neve e se provocavi una valanga???

Sandrino ha detto...

grandissimo Luca,
secondo me hai fatto una grande impresa!! Credo che le mie parole sulle emozioni in fondo le hai sentite anche tue perchè la sofferenza della salita era comune. alla prossima, sempre con lo stesso spirito.
salutoni
Sandrino

LucaS ha detto...

Mauro, te l'avevo detto di venire a farla. Vuoi mettere fare il Mortirolo con strada chiusa e con ristori ai piedi, a metà ed in cima?
Non so se ho voglia di rifarla così presto!