Ogni 35 ore muore un uomo, o una donna, in sella ad una
bicicletta.
Uomo, donna che possono essere papà, mamma, bimbo, bimba,
nipote, nonno, nonna, zio, zia, amico, amica. Non muore solo un ciclista.
Non possiamo nasconderci dietro un dito. Spesso chi è in
sella ad una bici non è esente da comportamenti inappropriati. Ma chi è in bicicletta
è l’anello debole del traffico e in molti non riescono a capire che in strada
non vige la legge del più forte, o del più grosso. Rallentare qualche secondo,
usare il freno, non è peccato mortale. Non usarlo è peccato, spesso purtroppo
mortale.
La strada è di tutti e tutti devono rispettare le sue
regole, che tra l’altro in Italia non sono neanche così restrittive.
Nei primi mesi dell’anno gli incidenti che hanno portato via
uomini e donne dai loro cari sono già stati troppi. E non solo in bici.
Monica a Gennaio stava attraversando la strada sulle strisce
pedonali quando un uomo, in sella ad uno scooter, incurante di due automobili
ferme che la stavano facendo passare ha continuato lo stesso
la sua marcia, travolgendo Monica. A 42 anni Monica ha lasciato solo il Marito
e un figlio di 8 anni. Monica non era un pedone, era una mamma.
MariaLaura, era in sella alla sua moto, davanti i suoi
genitori in macchina. Ha deciso di superarli, li ha accostati quando una
macchina l’ha travolta. È morta davanti ai suoi genitori. MariaLaura, non era
una motociclista, era una figlia.
Samuele lo scorso anno era in moto quando all’improvviso ne
ha perso il controllo. Dopo settimane di agonia se ne è andato. Non era solo un
motociclista, non era solo un ex ciclista, era un Uomo.
Con la tragica morte di Michele Scarponi la sicurezza in
strada della bicicletta e balzata agli occhi di tutti. Noi del Club Malini Bici
ne stiamo parlando già da un po’ quando ci troviamo sulle strade la Domenica
mattina. Negli ultimi anni i rischi sono notevolmente aumentati, insieme al
traffico e alla cattiva guida di molti.
Non si può continuare a morire così!
Per questo abbiamo deciso di sensibilizzare la cittadinanza con
un flash-mob questa Domenica 7 Maggio in centro a Casalecchio.
Ci troveremo, in bicicletta, alle ore 8:30 davanti al Centro
Commerciale San Biagio in via Della Resistenza. In fila indiana andremo in via
Marconi a Casalecchio, all’altezza del giardino dei Caduti ci fermeremo.
Alle ore 08.45 scenderemo dalla bici, ci toglieremo il casco, appoggeremo una bici a terra con un casco terra, e un lenuolo bianco e ci posizieremo a Piramide dietro la bici, Staremo fermi, un paio di minuti, poi e tra due ali faremo passare le automobili.
Alle ore 08.45 scenderemo dalla bici, ci toglieremo il casco, appoggeremo una bici a terra con un casco terra, e un lenuolo bianco e ci posizieremo a Piramide dietro la bici, Staremo fermi, un paio di minuti, poi e tra due ali faremo passare le automobili.
Sensibilizzeremo innanzitutto noi stessi a girare meglio per
le strade, perché sull’asfalto non si sta comodi e cercheremo di far vedere, a
chi non usa la bicicletta, che dietro al casco e alla divisa da ciclisti ci
sono uomini e donne, padri e madri, figli e figlie.
Siete tutti invitati a partecipare con noi, chi usa la bici
chi non la usa, chi ha perso parenti o amici in tragici incidenti.
Ci vuole veramente poco per evitare queste tragedie.
Basta solo rispettare le regole.
Se avessimo rispettato le regole, Monica, MariaLaura,
Samuele, Michele e tanti altri sarebbero ancora qui con noi.
Domenica ore 830 Centro Commerciale San Biagio.
E visto che Bicicletta è anche divertimento:
Nel pomeriggio tutti al Bike Pride Bologna!
Noi Casalecchiesi ci troveremo davanti allo Spazio Eco ( in via dei Mille 26) intorno alle 14 (già mangiati) per raggiungere con calma la Montagnola
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