E' una senzazione strana, come prima volta, ho un po' la gamba legata ma il feedbeck iniziale e' ottimo.
Per ora e' sufficente far girare le gambe, ma dal prossimo mese iniziero' ad aumentare il carico in maniera progressiva.
le uscite, gli eventi, le foto di un gruppo di appassionati di strada e MTB di Casalecchio di Reno
È appena arrivato l'Autunno, ma bisogna giá cominciare ad iscriversi alle Granfondo del 2015.
Le iscrizioni per la Maratona di Firenze, a metá Aprile, sono aperte da un mese, mentre alla Sportful di fine Giugno, con la novitá del numero chiuso, sono aperte dal Primo Ottobre.
Da oggi invece aprono le pre-iscrizioni per la Maratona delle Dolomiti. Per il quarto anno ci riproviamo con l'iscrizione cumulativa. Se sorteggiano uno solo del gruppo, sorteggiano tutti. Sinceramente e personalmente, è l'ultimo anno che proverò a iscrivermi. Dopo anni di delusioni, guardando squadre del circondario venire pescate, praticamente, ogni anno, se anche quest'anno sará cosí, non mi sbatterò ulteriormente per questa gara, sicuramente organizzata molto bene, ma troppo, poco aperta.
Chi vuole provare a iscriversi, porti Due euro in Negozio con Nome, Cognome, indirizzo, Cap, Cellulare, CodiceFiscale, Mail e taglia della Maglia, entro Sabato 26 Ottobre.
La Maratona si correrá Domenica 5 Luglio, ma il 4 Luglio si correrá un'altra fantastica Granfondo, che ormai da anni miriamo: La Marmotte con l'arrivo sulla Mitica Alpe D'Huez. Se non verremo sorteggiati alla Maratona, andremo in Francia, senza se e senza ma.
Le Montagne stanno per essere imbiancate dall'arrivo della neve, noi invece già pensiamo a quando la neve si scioglierá. Iniziate a Pedalare. Le Alpi ci stanno aspettando!
Dalla Prossima Domenica, 19 Ottobre il ritrovo è fissato per le ore 8:30.
Per questa Domenica potete prendere ancora un pó di freddo e dormire un pò meno, il ritrovo rimane alle 8. Se fate un giro verso Porretta fate uno squillo.
PASSATEPAROLA.
Una lacrima gli scese giù, sul telaio, mentre pedalava, o almeno ci provava, nel tornare a casa dall'Abetone, qualche anno fa. Pensava fosse sudore che scendeva dal casco, invece erano lacrime. Gli occhi fecero quello che il resto del corpo, per troppa testardaggine, non riuscì a fare, scendere dalla Bicicletta. Sì perchè quando sei in Bici e ti si "spegne la luce" a più di 40 km da casa, rimanere in sella diventa una tortura. Le gambe non le senti, oppure ti mordono come cani rabbiosi, le mani non sai dove metterle, se sopra i freni, sotto il manubrio o al centro. Il collo è un pezzo unico con la schiena, stanco e stremato, nel tenere su quella cosa che gli penzola, ormai vuota, poco sopra, la testa. Tony non vedeva più la strada, lo guidavamo, preoccupati che potesse crollare da un momento all'altro, in mezzo alla careggiata. Neanche non l'avessimo avvertito di fare il giro corto e salire in macchina a Silla, lui no, ci aveva seguiti, perchè tanto "Da Sestola è tutta discesa". Un gelato però lo salvò, o per lo meno lo portò a casa, sano, salvo e distrutto. Quella storia Tony l'ha portata dentro sempre, mentre noi, Amici di mille pedalate, ne abbiamo infierito ad ogni possibile occasione. Voleva la rivicinta, da questa Primavera che insisteva perchè lo portassimo di nuovo a compiere l'anello dell'Abetone, Zola, Porretta, Oppio, Abetone, Sestola, Zola. Alla fine ci ha convinti e finalmente,si è preso la rivincita. Quello che anni fa diventò il Giro dell'EbeTony, da questa Domenica è diventato il giro dell'AbeTony. Il sorriso sul Passo, la dice lunga sulla sua soddisfazione. Da qui, la strada verso casa, era ancora tanta, ma lui aveva assicurato:"Mi basta mangiare un pò, l'altra volta mangiai poco." Ed alla fine aveva ragione, è arrivato a casa senza crisi, ne patemi. E in fondo non ha mangiato neanche tanto, giusto una battilarda di salumi e crescenta a Sestola, con due tagliatelline ai funghi e un assaggio di lasagne, un bel cinghialino con polenta, due ciacci, un borlengo e una bella torta ai frutti di bosco per mettere giù un pò di zuccheri. Ma stavolta il gelato non è servito!
Bravo Tony, bella rivincita!
Ultimo Lungo della Stagione il primo giorno d'autunno. Ci siamo messi a pedalare che c'era ancora la luna in cielo e qualche stella, mentre il sole, lentamente, saliva dietro i colli. Per vederlo abbiamo dovuto attraversare la nebbia in Porrettana e finalmente a Silla, ha cominciato a scaldarci. Seguendo il Reno abbiamo svalicato in Toscana fino a Passo dell'Oppio, poi veloci in discesa, fino alla Lima e da qui lungo i 16 km di tornanti dell'Abetone, ognuno con il suo passo, su per la salita che separa l'Emilia dalla Toscana. Un caffè veloce e altra bella e veloce discesa verso Pievepelago. Sará autunno, ma è più caldo del giorno che feci questo giro in Agosto. Dalla Statale verso MonteCreto, la strada sale, stretta in mezzo al bosco di castagni, che mai sono stati così verdi. Allunghiamo il passo, la fame si fa sentire e a Sestola la plachiamo con Panini, pizze o tigelle. La salita è finita, ma il giro no. Mancano ancora 70 km e il Fondovalle del Panaro, con i suoi scenari meravigliosi, regala la discesa velocissima fino alla Docciola, poi strappetti in successione, fino a Marano. Manca la Bazzanese percorsa veloce e l'impresa è fatta. Con 210 km salutiamo la stagione. Manca solo il mare, altri 130 km, poi le gambe andranno sotto il tavolo, in attesa del 2015. Ci vediamo il 5 Ottobre.
Quando Guido mi ha chiamato, per dirmi che Lorenzo era caduto, mi aveva descritto il casco come distrutto. In realtá il casco non è distrutto e Guido potrebbe provare a scrivere qualche Romanzo e iscriversi a qualche concorso letterario, per far carriera come scrittore. In quei concorsi, forse, un prosciutto lo potrebbe vincere.
Il casco ha fatto il suo lavoro, quando la testa di Lorenzo si è schiantata, lateralmente al suolo, insieme a tutto il corpo, il casco si è compresso, assorbendo l'urto della botta e facendo uscire la violenza della pacca, nella parte posteriore, creando quelle "crepette" che si vedono in foto e che non destano poi molta impressione. Se quelle crepette non si fossero aperte sul casco, si sarebbero aperte sulla testa di Lorenzo, il quale si sarebbe risparmiato la dolorosa operazione al femore, mentre noi non ci saremmo risparmiati il suo funerale.
Il casco salva la vita non servono altri test, mettetelo e basta!
Da oggi alle 1810 abbiamo un nuovo bionico nel Club. È Lorenzo Tognetti che dopo 4 orette sotto i ferri, ora ha il femore di nuovo compatto e non come vedete in foto. Per il momento non sente particolarmente male anche perchè la Morfina sta facendo il suo lavoro. Ora inizia la salita ma tanto a lui piace! Forza Lorenz!
Lorenz rigrazia tutti della vicinanza.
È stato trasferito questa mattina al Rizzoli, piano 4 stanza sette e domani mattina sará operato.
È in trazione, con un bel ferro attaccato alla fine del Femore mentre la rottura è all'inizio. Come vedete non si è voluto togliere l'intimo, così é pronto per il rientro e i medici hanno trovato molto utile il fatto che avesse già la canula per la flebo inserita nel braccio, al momento della caduta...
Era praticamente finita ed era anche andata bene la gara a Magazzino per i nostri Guido e Lorenzo Tognetti, erano nel gruppo davanti a giocarsi un piazzamento in volata. Ed è stato proprio a volata lanciata che Lorenzo, defilandosi, è stato travolto dal resto del gruppo e sbalzato in aria. Purtroppo nella caduta il Povero Lorenz ha riportato la frattura del femore. Lorenz è ora in ospedale ed è giá in trazione e domani probabilmente sará operato. Nella caduta il casco si è completamente distrutto, salvandogli probabilmente la vita.
Lorenz siamo tutti con te, in bocca al lupo!