31 dicembre 2007

31-12-07 ultimo giro dell' anno,non si scherza....

Ore 7:30 la sveglia suona, ma io mi rigiro.Ore 8:10 la sveglia risuona stavolta mi alzo, è un po’ tardi, non sarò certo alle nove da Paolo(mi scuso se c’era qualcuno ad aspettarmi). La giornata però è fantastica, un sole stupendo, neanche una nuvola. Il freddo è veramente intenso, però fa lo stesso…. con un sole così la bici non può stare in garage!
Parto che sono gia le 9:15, passo lo stesso da Paolo, ma naturalmente non c’è nessuno.Decido allora di andare in direzione Rioveggio. Una settimana di pranzi si sentono e le gambe fanno fatica a trascinarsi dietro i chili aggiunti. Fa lo stesso, come fa lo stesso la temperatura, meno due dice il contachilometri. Spero che si riscaldi perché, nonostante provi ad aumentare l’andatura (con molta fatica), le gambe rimangono fredde gelate. Arrivo a Rioveggio, e prendo una decisione un po’ azzardata. Svolto a sinistra e comincio a salire verso Pian del Voglio. Non arriverò fin lassù, girerò a destra e salirò a Gabbiano, per poi arrivare a Monzuno.Ero un po’ indeciso,tra la temperatura glaciale e tra, che erano cinque giorni che non salivo in bici tra l’altro dopo i pranzi natalizi, sette chilometri di salita, seppur teneri e frammentati da qualche discesa, potevano pesare troppo.
Ma non è stato così, l’andatura certo non era delle migliori, pensavo però molto peggio e anche le gambe hanno risposto bene e poi, a un chilometro da Gabbiano, mi si è aperto a valle,uno spettacolo fantastico.In lontananza si potevano ammirare, con straordinaria nitidezza, il Corno alle Scale e l’Abetone completamente bianchi di neve fresca. Mi sono fermato subito e con il cellulare (peccato non avere avuto la digitale), ho scattato qualche foto.
Arrivo a Monzuno e scendo subito, ora la temperatura è più gradevole (5 gradi) e in un batter d’occhio sono gia sulla fondovalle.Le gambe cominciano a diventare dure, ma alla rotonda della Viro visti i novanta chilometri già affrontati penso:”Fatti novanta facciamo anche i 100”e mi dirigo verso San Lorenzo.Salgo piano (anche se il mio cuore proprio non diceva così), mi godo la temperatura che finalmente è quasi accettabile(8 gradi), e scendo verso Ponte Ronca da San Martino.
Arrivo in garage con 101 chilometri precisi e un mal di gambe non indifferente ma pur sempre sopportabile.Cara bicicletta ti saluto, ci vediamo il prossimo anno………Cioè domani si va a brindare con i ragazzi!!!!

27 dicembre 2007

Allora, siete pronti per la prima prova del Campionato Sociale 2008?
Ritrovo a S. Biagio il 1° Gennaio alle ore 09.30.
Muniti di zaino con Panettone e bicchieri e Spumante!
Destinazione:
Il Resto del Carlino, dove il Buon Messeri ci aspetta per le 10.30, festeggiamenti con brindisi, foto di gruppo, e rientro a casa per i TORTELLINI, se facciamo in tempo solita foto in Piazza Maggiore.

26 dicembre 2007

Santo Stefano in bicicletta

Ore nove, visibilità 50 metri, umidità 250%, il giorno perfetto per stare a letto. Infatti, ci siamo alzati in cinque per uscire in bici.Mauro Colli è il primo che arriva e aspetta gli altri intrattenuto da Paolo, in borghese e dalla Molly, in divisa. Poi arrivo io, faccio gli auguri ed ecco arrivare Bosso.Ancora cinque minuti e si parte, giusto in tempo per fare arrivare Gengi(uscito solo per una sgambata, i kilometri in eccesso dei giorni scorsi hanno fatto male...),ed Enrico che, non so come, ci ha visti dalla finestra di casa sua attraverso la nebbia, si è vestito ed è sceso.Pronti... ed allora si parte, cercando un pò di sole, un signore ci dice che sopra Sasso Marconi c'é il sole, ci fidiamo. Salutiamo Gengi, che va direttamente a casa e ci dirigiamo verso Rioveggio. La strada è bagnata e sporca, l'andatura allegra ma non troppo,i panettoni e gli spumanti pesano sulle gambe.
Arriviamo a Rioveggio e decidiamo di allungare fino a Ponte Locatello, giusto per fare più o meno 60 km,(per me Ponte Ronchese 80 n.d.r).
Poi si gira la bici, giù veloci per la Val di Setta, non dico a tutta,ma ad una buona velocità. Si arriva presto a San Biagio, dopo 60 km e una media che supera i 31 km/h.Un giretto tranquillo, che ci ha permesso di stare nella nebbia 2 ore, a capire che il signore del bar forse, il sole lo aveva visto qualche settimana fa, dopo Sasso Marconi.

Auguri a tutti

25 dicembre 2007

pedalata di Natale


La coscienza chiama all'ordine i ciclisti più indefessi che, per fare posto a tortellini, cappone e panetun, passano la mattina natale pedalando su e giu per la Porrettana in un clima grigio e umido.
Alle nove si presentano Potter, Massimo Bosso e Mauro Cioni.
Via verso Sasso Marconi con una buona andatura, che diventa un'andatura veloce dalla Lama in poi. I saliscendi della Porrettana li affrontiamo senza paura spingendo sempre forte e arriviamo alle Pioppe senza accorgercene.
Si gira a sinistra, si attraversa il Reno e su verso il cimitero.
Enrico scatta subito con dietro Bosso, mentre personalmente arranco su per la rampa al 14% accumulando subito qualche metro di ritardo. La strada spiana, poi un'altra rampa tagliagambe e discesa verso il fiume. Si attraversa il ponte e su per la Porrettana verso casa, ad un ritmo ancora più alto che personalmente mi fa bruciare le gambe in più di un'occasione, dietro a un Bosso indiavolato che non si accorge che a volte la strada va in salita e la velocità in teoria dovrebbe calare.
Alla fine giro chiuso in meno di 2 ore ad una media superiore ai 30 km/h.
Auguri a tutti!

22 dicembre 2007

Sabato 22-12-2007 Porretta

Salta la Val di Zena, la paura del ghiaccio ha vinto la voglia di andarla a fare e così si opta per Porretta.Giro classico, ai molti un po’ indigesto.Ormai conosciamo ogni buca della Porrettana, ma questo giro è sempre l’ideale per un buon allenamento, con i suoi strappi e le sue discese, che concedono respiro e velocità,ti da fondo e ti permette di pedalare per tre ore abbondanti.Si parte allora alle 9:25 da Paolo, siamo in tre, Mauro Cioni, Mauro Colli e io. L’andatura è allegra ma mai esasperata,i cambi abbastanza regolari anche se Colli si vede poco davanti.Arriviamo a Porretta dopo un oretta e mezza,classica fermata al bar per caffè e the. Il freddo e il gelo oggi ne avrebbero richiesto una tanica, ma ci facciamo bastare una tazza.Si riparte, come all’andata l’andatura resta allegra, anche se già alla Lama le gambe si fanno dure e il gruppetto rallenta vistosamente.Si arriva comunque tranquillamente a Casalecchio,dopo 100 km alla media dei 31kmh, tra una chiacchera e un sorpasso di code semaforiche e ci si da appuntamento ai prossimi giorni.Si parte già da domani, anche se il gruppetto di oggi sarà assente, per passare a lunedì e al giorno di Natale per due orette di auguri, chi ama la bicicletta ci sarà, famiglie pemettendo…

21 dicembre 2007

Programma Natalizio

Arriva il Natale ragazzi e con quello anche qualche giorno di meritato riposo, o per chi vuole poco riposo, di meritata bicicletta.Per chi come me ha le vacanze fino al sette gennaio, nessun problema, ma per chi riprende a lavorare subito il 27 bisogna approfittarne.Quindi l'altra mattina, salendo per Cà Bortolani da San Prospero(vedi foto), ho pensato ad un programmino ideale per salutare l'anno vecchio e iniziare l'anno nuovo;ma soprattutto per smaltire le varie cene, cenone, cenette, pranzi, pranzini e pranzetti.
Quindi ecco qui cosa ho pensato:

Sabato 22 e Domenica 23: ore nove da Paolo,per sabato proporrei la Val di Zena è un pò che non la facciamo.

Lunedì 24: sempre ore nove da Paolo

Martedì 25:ore nove da Paolo, non prendetemi per pazzo,ma io esco anche a Natale,arrivo in cima al cimitero di Pioppe e torno giù.Chi vuole unirsi è ben accetto

Mercoledì 26:ore nove da Paolo.

Un programmino abbastanza denso, ma direi che può servire a far sì che le feste non pesino troppo.

In ogni caso Buon Natale a tutti!!!

14 dicembre 2007

Weekend gelato...

Si prevede un fine settimana all'insegna del gelo,anche se domani splenderà un bellissimo sole.
Per Domenica invece previsto nuvoloso ,molto nuvoloso con temperature che non supereranno i 3 gradi.E' prevista anche neve per il primo pomeriggio,ma visto come è andata la scorsa settimana, quando era prevista pioggia solo nel pomeriggio, (non è stato esattamente così), non so se sarà bene fidarsi...

09 dicembre 2007

E la vita,la vita,e la vita l'è béla.......

“E la vita, la vita, e la vita, l’è béla,l’è béla, l’importante è avere l’ombrela”. Dicevano cosi Cocchi e Renato, e avevano ragione, ma noi oggi l’ombrela non l’avevamo e non è stata molto “béla”.
La sveglia alle 7:30 prometteva una bella mattinata, mentre i cereali si ammorbidivano nel latte tiepido, un bel rosso in cielo dipingeva una bellissima alba.Ma era solo illusione.
Già alle nove, al ritrovo da Paolo, la situazione si faceva molto dubbiosa, il cielo si era coperto e guardando da tutte le parti il cielo era solo grigio.
Cosa fare? Inutile progettare grandi giri la pioggia è dietro l'angolo, meglio stare nei paraggi per non prenderne troppa. Si decide per un pezzo di Porrettana, poi si torna indietro. Si parte, ma neanche a Borgonuovo, a Gengi, esce dal letargo il neurone, proponendo Badolo. La salita non entusiasma molti, ma lo si fa contento, alla fine questa settimana è uscito solo lunedì e giovedì, non si è sfogato abbastanza.
Si svolta così per Castiglione, le montagne in lontananza sono bianche e dall’aria che tira lo si immaginava. Comincia Badolo e cominciano a scendere le prime gocce. Bosso con la sua esperienza, gira la bici e ci saluta: non rischia di prendere l’acqua e con il senno di poi gli si può dare solo ragione.
Si sale piano, il gruppo si frammenta, Enrico Pietrafesa accusa l’ inverno, le salsicce, il cotechino e le lenticchie e si stacca dopo poco. Non sarà l’unico. Gengi davanti sembra Basso (e a volte anche Bosso), mai sui pedali, andatura considerevole, quando gli arrivo sotto aumenta l’andatura: dai 15 km/h si passa ai 16.
Intanto la pioggia si fa più insistente, le ginocchia sono già belle che bagnate e anche le battutine a Gengi per l’ottima scelta si fanno sempre più gelide! Si arriva alle Ganzole, c’è chi scende a Sasso e chi invece sceglie di andare a Pieve del Pino e poi a Casaglia. Siamo Gengi, Mauro Cioni, Mimmo, Mircone, Gianluca e io. E’ giusto dire i nomi di questi pazzi per la bicicletta, il ragionamento non faceva una piega, si è detto”bagnati per bagnati…”,ci siamo inzuppati. L’acqua scende sempre più forte e le discese ci rendono spugne, arriviamo in via Saragozza e da qui a Casalecchio ognuno si dirige a casa verso una bella doccia calda.

08 dicembre 2007

che tempo che fa...


Direi che per oggi, all'alba delle 1135, la bici la possiamo scordare,ma domani un pò di speranza c' è.Anche se sarà un freddo cane, un pò di sole, in mattinata, lo potremmo anche vedere.Io ci sarò anche con la strada bagnata,poche pippe tutti in bici domani...

04 dicembre 2007

2 dicembre 2007: tutto è relativo

Domenica abbiamo fatto un giro in bici di pianura molto istruttivo. Già da molto sapevamo che il tempo è relativo, che passa in fretta quando ci si diverte e tutte queste cose. Da domenica sappiamo che anche lo spazio è relativo.
Ad esempio non è vero che da Casalecchio a Castelvetro ci sono circa 32-33km. Basta seguire Tomtom Aureliano e si scopre che ce ne sono almeno 50.
In realtà personalmente ho percorso per la prima volta questa miriade di stradine tra la bazzanese e la via Emilia che ci hanno portato verso Vignola attraverso campi, vigneti, pezzi sterrati, con traffico praticamente nullo.
La mappa mostra una stima del percorso ripresa dal satellite della Protezione Civile che ci aveva dati per dispersi.
Una volta giunti a Castelvetro ci siamo diretti verso Vignola, e qui è scoppiata la bagarre.
Non si faceva in tempo a voltarsi che subito a qualcuno scoppiava il boccino e ti superava a doppia o a tripla, e tutti dietro per riprenderlo. Cento metri di pausa e via di nuovo, altro scatto, altro embolo in agguato e via cosi fino a Vignola.
Ci si accorda su un'andatura tranquilla in fila, se non fosse che subito dopo il curvone vediamo in lontananza un gruppetto di altri ciclisti.
All'inizio pare che la cosa non ci preoccupi troppo, ci accodiamo e sui 35 all'ora si va verso casa.
Poteva durare una cosa cosi? Manco per idea...Bosso guarda la casacca avversaria da dietro neanche 1 km e poi scatta superando il gruppone e assestandosi oltre i 40 all'ora, e finalmente si può pedalare con il cuore in gola e pulsazioni a 180; ovviamente man mano che Casalecchio si avvicinava l'andatura aumentava fino ad arrivare ai 45-47 all'ora per qualche tratto.
In grande spolvero il Pietrafesa che, pur piangendo miseria sulla sua condizione atletica, è spesso in testa al gruppo a spronare la locomotiva di turno.

Di buono c'è che cosi per mezzogiorno o poco più eravamo a casa, alla fine forse una novantina di km in circa 3 ore, ma non lo so perchè il mio computer dava i numeri.

02 dicembre 2007

Sabato 1-12-2007 Cereglio Santa Lucia



“Allora Gengi hai pensato ad un bel giro?”
“Si si.”
“E quale?”
“Boh ma che ne so, dove vuoi andare con questo freddo?”
“Per fortuna che ti avevo detto di pensare ad un bel giro,…. sei il solito cicloscoppiato!Allora, nessuna idea?”
“Dai andiamo a fare Cereglio.”
“Va bene per te Mauro?”
“Si certo, però non aspettatemi io salgo del mio passo.”
“Non ti preoccupare Mauro, al massimo ti aspettiamo su, ma saliamo piano anche noi, è il primo dicembre, vero Gengi?”
“Si Henry anche perché io sono uscito solo martedì e giovedì, una cinquantina di km non sono in forma.”
“Sì, va bene Gengi, guarda che ti hanno visto allenarti anche di sera su per Nugareto. Dai, muoviti che adesso ti scaldo io.”
Giornata splendida, sole meraviglioso, neanche una nuvola, ma la temperatura è veramente gelida, come dice Gengi, non si superano mai i 7 gradi fino a Vergato, e alcuni tratti della Porrettana sono spettacolari: c’è ancora la brina e forse anche un velo di ghiaccio, a risplendere sotto i primi raggi del sole.
In salita è Gengi a fare il passo, andatura mediamente lenta, nonostante questo, soffro parecchio, lo stacco di novembre si fa sentire.
“Oh Potter io non accelero, ne avrei, ma poi sudiamo troppo.”
“Sì sì, bravo Gengi ben detto…”(ma vaff………..)
Mauro, come aveva pronosticato, si stacca al secondo tornante, ma alla fine perderà solo tre minuti o poco più, a Cereglio.
“E adesso ragazzi vi va Santa Lucia?”
“Oh Potter, pure! Prima avevi proposto Sperticano, Monte Sole adesso Santa Lucia?”
“Gengi sei un finto ciclista, cosa ci fai su una bici non lo so proprio. A te Mauro, se non ti va facciamo la strada della Cerelia.”
“Ma no dai facciamo Santa Lucia”.
“Grazie Mauro il pezzo della Cerelia proprio non mi piace, vieni pure Gengi…”
Alla fine, Gengi parte subito forte nel primo strappo di Santa Lucia, ma è costretto poi a soccombere sull’ultimo dall’agriturismo, e ad arrivare con 30 secondi di ritardo all’incrocio per Tolè.
“Oh Potter ti stavo attaccato sullo strappo, ma poi mi è venuto un crampo e mi sono staccato, avevo una voglia di non mollarti la ruota…. ”.
“Eh beh sei uscito solo martedì e giovedì…..”La discesa è tranquilla, un collega dei Ferri ci ostruisce un po’ la strada dopo Monte Pastore, ma senza difficoltà lo superiamo, (pensavo fosse Loris, poi mi sono detto: “Impossibile, guida troppo bene!”). Il falsopiano scorre veloce, con cambi poco regolari, ma presenti e si arriva alla rotonda della Viro, dove si saluta Mauro che torna a Casalecchio. Accompagno Gengi fino a Lavino di Mezzo,essendo uscito solo martedì e giovedì è stanco, quindi STRANAMENTE, rimane a ruota.Lo saluto sul ponte e mi dirigo a Ponte Ronca dopo 105 km belli e soleggiati.

30 novembre 2007

Previsioni per il weekend

Per Sabato primo Dicembre tempo previsto: bello soleggiato, con temperature che dovrebbero aggirarsi intorno ai 5-10 gradi.Ci si può vestire di bianco, direi, ma consiglio la giacca e non la felpa,potremmo affrontare qualche discesa.


Per domenica due dicembre invece cattive notizie: previste pioggie già dal primo mattino fino al primo pomeriggio, orari che a noi interesserebbero parecchio.Per chi vuole rischiare comunque, le temperature dovrebbero essere sempre intorno ai 5-10 gradi anche se il tasso di umidità sarà molto elevato.Si consiglia la divisa blu con giacca(che tra l'altro ho scoperto essere abbastanza resistente alla pioggia), i copriscarpe per la pioggia e un bel copricapo anche per le orecchie.

25 novembre 2007

il giro del 25 novembre 2007: quando il gioco si fa umido...


Le previsioni davano un weekend variabile, ma di variabile sabato, c’era solo l’intensità della pioggia e domenica la visibilità: da 50 a 100 metri.
E per chi sabato, solo come un disperato, si era sciroppato settanta chilometri, di cui la metà sotto la pioggia, la voglia di uscire in gruppo la domenica era ancora maggiore.
Così, nonostante le condizioni metereologiche non promettessero miglioramenti rispetto al giorno precedente, mi sono incamminato ugualmente verso San Biagio, sperando di avere un po’ di compagnia. Cosi è stato, non ero solo, altri sei pazzi innamorati della bici erano con me: Paolo,Mimmo, Mauro, Mauro, Gianluca e Bosso.

Dopo una piccola discussione (ci si interrogava se andare a Grizzana oppure no), ci dirigiamo verso Vergato scegliendo quel versante, nella speranza di una Porrettana più asciutta della val di Setta. Ma…. chi vive sperando muore…va beh…andiamo comunque, la strada è in pessime condizioni tra acqua e sporcizia; infatti, alla Lama Mimmo buca, ci fermiamo, lo aspettiamo e ripartiamo.
L’andatura non è sostenuta, ma lo strappo di Sibano miete già una vittima, Paolo, non in perfette condizioni fisiche gira la bici e torna a casa, lasciandoci soli in mezzo alla nebbia. Arriviamo a Vergato, svolta a sinistra, ponte sul Reno passaggio a livello e….. comincia la salita.,Due battute su come sarebbe bello un piatto di polenta, un bicchiere di vino e un camino accesso e Bosso, insieme a Mimmo prende e se ne va, leader indiscusso del gran premio della montagna. Intanto, dalle retrovie, con un gran recupero, ritorna in gruppo Mauro Cioni, che si era fermato ad aspettare Paolo, attesa vana, visto che Paolo era tornato a casa.
Saliamo cosi tutti insieme, ammirando le nuvole a valle che disegnano percorsi in mezzo alle montagna e lasciando ai due avventurieri spazio per la battaglia. Al termine della salita, sosta per riempire le borracce e svuotare il pappagallo e giù in discesa verso ponte Locatello, dove Bosso ci aspettava. Poi val di Setta verso Sasso Marconi, in mezzo al fango e alle pozzanghere con cambi, oggi veramente regolari.
(clicca qui per scaricare il file di Google Earth)
Ci salutiamo a San Biagio e tutti a casa all’asciutto,ma quando a Ceretolo saluto Mimmo e rimango solo una domanda mi viene dal cuore: ma siamo noi, ciclisti pazzi che escono con questo tempo e queste strade, o sono gli altri, rimasti a letto, che sono finti ciclisti?
Non so rispondermi, certo sono arrivato a casa umido, sabato fradicio, ma comunque felice…ai posteri l’ardua sentenza!

20 novembre 2007

novità: il forum del blog

Andando su http://malinibici.freeforums.org si accede al forum collegato al blog, dove chiunque può inserire delle proposte, dei commenti, delle idee e tutto il resto.
Ognuno può poi rispondere a questi articoli e cosi iniziare una discussione on-line su ogni argomento.
Cliccate su "appuntamenti, proposte di percorsi, commenti" per inserire proposte sui prossimi giri, idee su percorsi, oppure su "tutto il resto" se volete parlare di ogni altro argomento.
A questo punto, cliccando sul tasto "new topic" potete inserire un oggetto della vostra discussione e poi scrivere il testo del vostro intervento.
Per inserire dei nuovi interventi dovete registrarvi al forum cliccando su "registrati" (per evitare che chiunque possa inserire insulti o articoli non pertinenti) mentre per rispondere a un articolo che esiste già non serve essere registrati (ma in questo caso mettete il vostro nome nel campo "username").
Cliccando in fondo su "invia" il vostro articolo comparirà nel forum e gli altri potranno leggere e rispondere.
Cliccando invece su un articolo già inserito potete leggerlo, mentre cliccando su "post reply" potete scrivere la vostra risposte.
Insomma è come scrivere una mail inviata a chiunque legge il forum, e chiunque può rispondere.
Questo sistema è sperimentale...ovviamente il blog http://malinibici.blogspot.com/ rimane il punto principale di riferimento per il club, in cui scriveremo i resoconti delle uscite, gli appuntamenti "ufficiali" e tutta la vita del club.
Il nuovo forum è un tentativo per vedere di coinvolgere tutti a scrivere le proprie opinioni...vedremo se funziona.

18 novembre 2007

l'uscita del 17/11/07

Uscita di sabato per mettersi la coscienza a posto e smaltire in anticipo le calorie che si accumuleranno nel pranzo sociale dell'indomani.

Solo 4 persone all'appello: Mauro, Mirco, Enrico Pasini e Fabio Ferri.
Si parte, su per la val di Setta e dopo Lagaro si gira a sinistra per Sparvo. Salita molto pedalabile, passo tranquillo ma freddo becco. Attorno si vedono le montagne imbiancate dalla prima neve e mano a mano che si sale il vento ghiaccia mani e piedi.
Arrivati a Castiglione, fuga dentro un bar per scaldarci un pò mentre all'uscita ci si improvvisa vagabondi per cercare un pò di giornali da mettersi sotto la maglietta tipo anni '50.
La discesa fino a Lagaro è veloce ma freddissima, il vento a volte ci ferma quasi e i piedi sembrano volersi staccare dalle gambe.
Fortunatamente a Lagaro la temperatura inizia a diventare più accettabile e le mani riprendono sensibilità, cambi regolari (nel senso che regolarmente io e Fabio stavamo indietro) e rientro veloce verso Casalecchio.
In totale circa 95 km conclusi ai 29 di media.

La salita non è molto significativa, la parte più impegnativa è di 13 km con pendenza media del 3% circa.

12 novembre 2007

Domenica 11/11/2007


Ogni anno ha il suo giro preferito, c’è stato l’anno del giro della cinque colli (Val di Zena,Torre Arabella,Quinzano,Loiano,Futa fino a Pianoro,Pian di Macina,Ganzole e ritorno); oppure i sabati di Sparvo affrontato con tutti i tempi possibili immaginabili (,sole,pioggia,vento,forte,neve con arrivo a Castiglione e ritorno sempre per la Val di Setta)…….quest’anno invece siamo rimasti un po’ più vicini a casa e il nostro giro prediletto è diventato VEDEGHETO, con la Porrettana sempre pronta a farci scaldare con i suoi strappi,e la salita 13 km,i primi pedalabili fino a Vedegheto,i secondi più duri ma sempre abbastanza leggeri, per arrivare a Cà Bortolami.
Quest’autunno ormai è la terza, forse quarta volta che facciamo questo giro, normalmente pedalato, sempre ad andatura blanda quasi sempre tutti insieme…normalmente…
Questa domenica, invece abbiamo cambiato, l’andatura era già abbastanza sostenuta da San Biagio, ma due chiacchiere si riuscivano a fare tranquillamente. Poi a Sasso un vento gelido e molto forte ci ha fatto rallentare, anzi, mi ha fatto rallentare, in alcuni punti anche in discesa si doveva spingere.
Poi l’attacco della salita a Pian di Venola, tranquilli fino al ponticino, poi pian pianino il passo è aumentato. Sotto i colpi di Lorenzo ed i miei, il gruppo si è cominciato a frammentare e mentre davanti rimanevano, Lorenzo,Bosso,Gianluca ed io,dietro Gengi cercava di riprenderci controllato a vista da Enrico, Mirco, Aureliano e Mauro. Arrivati a Vedegheto, un piccolo rallentamento dovuto al traffico di appassionati tartufai che si dirigevano a Savigno, faceva intravedere la possibilità di una ricucitura del gruppo. Ma Bosso, appena terminati i tre tornanti sopra l’abitato, aumentava di nuovo il passo, invogliando Lorenzo ed il sottoscritto ad alzare ancor di più l’andatura.Rimanevamo cosi soli, Lorenzo ed io,che con tratti ai 20 km/h,tratti ai 18 e altri anche ai 23 km/h arrivavamo a Cà Bortolani con qualche minuto di vantaggio sugli altri. Sinceramente, non ricordo di aver mai fatto Vedegheto costantemente così forte, dall’inizio alla fine.
Arrivati tutti, abbiamo salutato Lorenzo che andava a casa da Varsellane e siamo scesi a Savigno per poi tornare a casa dalla Bazzanese senza altre salite, c’è da dire che Mircone ha provato a girare per via Landa, ma è stato bocciato. L’ho poi accontentato, accompagnandolo a fare San Martino.Il giro classico dell’autunno 2007 è questo e per chi vuole tornare indietro negli anni propongo per sabato 17, ore 9 in negozio(tanto domenica siamo tutti con le gambe sotto al tavolo), il giro di Sparvo, cento chilometri non troppo pesanti e dal paesaggio sempre molto bello.

castel del rio - 11 novembre 2007


Domenica giro in MTB a Castel del Rio, giornata leggermente ventilata (!!) e fresca.
Il giro è diverso da quello dell'anno scorso, un pò più corto ma la mappa che vediamo alla partenza cita un tratto di salita che si chiama "Urca". Il perchè lo vedete nella foto qui a fianco...

Comunque escursione molto bella a nemmeno un'ora di macchina da casa, ristoro con salciccia e brulè e finalmente anche qualche bella ciclista senza barba qua e là.

guarda tutte le foto

09 novembre 2007

uscita del 4 novembre 2007

Giornata mite di sole, ne aprofittiamo per un giro piuttosto lungo fino a San Dalmazio.
Solito trasferimento Casalecchio - Bazzano - Marano, dove troviamo un altro gruppo di ciclisti molto numeroso.
Scatta ovviamente la competizione e per tenere alto il nome del gruppo Malini, Bosso scatena la bagarre e va in testa al gruppo.
I 50 ciclisti si spezzano in 10 tronconi che salgono a ritmi diversi; bellissima la salita per San Dalmazio, tutta pedalabile e soprattutto al sole.

Pausa per recuperare e discesa velocissima verso Maranello con rientro sulla Bazzanese.
Alla fine 108 km chiusi alla media di quasi 32 km/h.

Salita principale: Marano-San Dalmazio, 10 km con dislivello di 437 m, pendenza media del 4.4%

04 novembre 2007

Prossime Escursioni


MTB
Domenica 11 Novembre 2007

Escursione a Castel del Rio
Ritrovo Presso Cicli Malini alle ore 07.00 Automuniti
Partenza immediata per Castel del Rio
Ritrovo in Piazza della Repubblica,
Iscrizioni (3€) presso il Bar Gelateria Fanfasy
Due i percorsi 31 o 25 Km
Pasta Party all’arrivo.



Domenica 18 Novembre 2007

Pranzo Sociale a Ciano di Zocca
Ritrovo ore 12.30-12.45
In occasione del Pranzo Sociale si effettueranno le Premiazioni:
Campionato Sociale Corsa
Campionato Sociale MTB
Campionato ProMal Corsa
Prenotazioni entro Venerdì 16 Novembre

Domenica 28 Ottobre

Il timore di trovare fango, ha visto solo una decina di Biker in MTB, finalmente un nuovo percorso mai effettuato prima: Marescalchi (via Rosa), Monte Capra, Tignano, Vecchia Roma, Rasiglio, Medelana, traversa nel bosco e giù da Jano, e Porrettana fino a S. Biagio.

Circa 38 chilometri, e tutti senza fango. Tutti tranquilli in salita, per poi "Sfogarsi" nella discesa di Jano che vedeva Marco Gardina, godersi per l'ultima volta la sua amatissima Genius, seguito da Nicola Gianni, che in discesa non vuole essere da meno di Marco, e infatti "rotolava a terra" nell'unico punto dove era impossibile cadere, Complimenti!
Dopo anni si ripresentava Galluzzo che la stessa bicicletta di 17 anni, una vecchia Scapin senza forcella, ma con l'attacco del manubrio ammortizzato, rassicurava tutti che lui si trova bene così, tra lo sbigottimento generale.

Tranquilla la moglie di Enrico, Signora Aureliana, che ha rispolverato la bici dalla cantina dopo un inutilizzo di anni, in discesa la forcella sembrava gridasse "Aiuto!" ma erano solo gli steli inchiodati.

Nuovo fenomeno in discesa: Pomidori Mario, che anche lui con un passato da crossista sfoggiava con disinvoltura la sua classe.

Classe che mancava e ormai mancherà per sempre a Mauro, "Un paracarro".

Guarda i temerari in discesa



Parigi Brest Parigi
Club Cicli Malini (Presente!)
E il Prof, si spara la Parigi-Brest-Parigi, 1260 chilometri da percorrere entro 90 ore.
Alessandro Guiduzzi, (Il Prof), dopo le varie prove Italiane di lunghe distanze, decide di partecipare a quest'ultima edizione.


Emozionante e massacrante, 3 giorni e 3 notti di brutto tempo, non lo hanno fermato,e porta a termine la prova in 86 ore.


Bravo Prof!!!
Guarda tutte le foto:

03 novembre 2007

1 novembre 2007: Guiglia, Tiola, Mongiorgio

si approfitta del sole e della festa per un classico giro: Casalecchio, Bazzano, Savignano, Guiglia, giù per Castelletto, poi Tiola, Mongiorgio e a casa per Calderino.
Dopo aver salutato Fabio, tradito da un tubolare e Enrico Pasini per esi-genze di orario, aprofittando della sosta pipì il Pietrafesa va in fuga e attacca i primi tornanti di Guiglia con un solido vantaggio.
La salita è affrontata a gran ritmo e la coppia Massimo-Mauro raggiunge il fuggitivo e lo infila a metà dell'ascesa.
Discesa verso Castelletto, svolta a destra e salita di Tiola. Anche qui ritmo elevato scandito da Bosso e scollinamento con il gruppo frazionato. Il tempo di scendere nel fondovalle e la rampa di Mongiorgio ci si para davanti. Le gambe cominciano a bruciare, Enrico si gioca le ultime cartuccie e scatta ai piedi della salita, Massimo e Gianluca salgono a gran ritmo e scollinano per primi.
Sembra finita, ormai è tutta discesa, ma da quel momento inizia il difficile.
Ritorno da Badia e ritmo elevato tra i 37 e i 43 km/h per il treno tirato a turno da tutti. Il problema è che quando in testa va Mirko, la velocità va oltre i 50 km/h e più che in bici da strada sembra di fare keirin.
La cronosquadre finisce alle porte di Riale e da è defaticamento fino a casa. Alla fine circa 80 km totali.
A domenica

salite principali:
da Garofano a Guiglia: 9.4 km con pendenza media del 3.5%
Tiola da Castelletto: 2.8 al 6.3% di pendenza media
Mongiorgio da Tintoria: 2 km con pendenza media del 5.9% e massima del 13.5%

28 ottobre 2007

Domenica 28/10/2007


Finalmente non piove, il sole è ancora coperto, ma la temperatura è più che accettabile. Non eravamo più abituati a 4 giorni di pioggia costanti ma c’era veramente bisogno di un po’ d’acqua!
Oggi però, è solo nuvoloso, non sembra intenzionato a piovere e allora un bel giro serve proprio a sfogare questi giorni divisi fra lavoro e casa. Non siamo in tantissimi: Fabio,che è come l’ora legale ma spostata in avanti…, Lorenzo,gradito ritorno dopo un mese di raduni in moto(oggi la sella è un po’ meno comoda vero Lorenz?), Cella, presente solo fisicamente, perché l’anima è rimasta a letto,(e dire che abbiamo dormito anche un’ora in più,ma Fabio non lo sapeva…), Enrico,già alla seconda domenica senza sua moglie(Aureliano), Mauro, raffreddato ma sempre presente, Gianluca, oggi in coppia con sua moglie Massimo,a cui ogni tanto torna la voglia di soffrire insieme a noi, Tony,oggi insieme a noi fino al ultimo, il Doc,con le nuove ruote a profilo alto, Bosso l’eroico del gruppo con la divisa di 10 anni fa, il sottoscritto ed infine la locomotiva umana ,oggi inesauribile duracel, davanti a tirarci da Borgonuovo a Ca’ Bortolami passando per via Vedegheto,GENGI.
Siamo saliti regolari per Vedegheto, il caldo inaspettato per molti del gruppo con i giubbotti invernali, ha reso l’asperità più dura del solito e quindi, un po’ sparpagliati, siamo giunti a Cà Bortolani con una volatina finale, vinta da me su Mircone che ha provato a bruciarmi sulla linea, ma un urlo di Lorenz mi ha svegliato e cosi Mirkone è rimasto a bocca asciutta.
Rifornimento alla fontana e discesa veloce e sempre bella di San Prospero per passare poi da Savigno diretti a Mongiorgio dove Bosso tiene il passo, io allungo e Gengi infila sull’ultimo strappo Mirco e Bosso, increduli.
Poi, giù veloci dove un grande Mirco parte all’inseguimento di due ragazzi avvistati in un rettilineo, e in versione toro impazzito che vede rosso, ci porta a Calderino a quasi i 50.
E qui solo pochi coraggiosi osano accompagnare Lorenzo a Mongardino: Mirco, Bosso, Gianluca ed io, per gli altri ritorno lungo la Bazzanese.Giro classico, ma sempre piacevole ed alla fine una novantina di km portati a casa con un kiletto in meno per i vestiti normali, per gli invernali invece la prossima volta una sauna è meno faticosa, anche se forse sudate un pelo meno……………..

21 ottobre 2007

ENRICO PASINI VINCE IL PROMAL 2007!!
secondo Loris Ferri, terzo Fabio Ferri

classifica finale ProMal 2007

Dopo Raikkonen che vince il mondiale all'ultima gara, la quinta prova del campionato modifica le gerarchie in testa alla classifica generale:




punteggio finale 1° Prova 2° prova 3° prova 6° prova 9° prova
1
Pasini Enrico 127 12 25 35 25 30
2
Ferri Loris 112 12 30 40 30 0
3
Ferri Fabio 90 12 20 27 17 14
4
Calzolari Stefano 87 12 17 25 20 13
5
Cioni Mauro 84 12 12 20 15 25
6
Collina Aureliano 69 12 10 20 10 17
7
Margelli Loris 68 12 11 22 13 10
8
Pietrafesa Enrico 67 12 10 20 10 15
9
Vecchi Andrea 63 12 14 23 14 0
10
Celeste Lorenzo 62 12 10 20 10 10
10
Lamberti Gianluca 62 12 10 20 0 20
12
Bosso Massimo 60 12 13 24 11 0
13
Zanarini Lorenzo 57 12 15 30 0 0
14
Cherella Angelo 54 12 10 20 12 0
15
Ferri Walter 52 12 10 20 10 0
15
Longhi Alberto 52 12 10 20 10 0
17
Zanetti Paolo 33 12 0 21 0 0
18
Profeti Ario 32 12 0 20 0 0
19
Casella Massimo 22 12 10 0 0 0
19
Scandellari Daniele 22 12 10 0 0 0
19
Colli Mauro 22 0 10 0 0 12
22
Mantovani Luca 12 12 0 0 0 0
22
Tovoli Daniele 12 12 0 0 0 0
22
Stanzani Stefano 12 12 0 0 0 0
22
Malagoli Alfonso 12 12 0 0 0 0
22
Di Rienzo Marco 12 12 0 0 0 0
22
Casarini Mirco 12 12 0 0 0 0
22
Magnani Maurizio 12 12 0 0 0 0
22
Zanetti Mirco 12 12 0 0 0 0
30
Dussi Gianluca 11 0 0 0 0 11
31
Mascagni Massimo 10 0 0 0 10 0
32
Gherardi Claudio 0 0 0 0 0 0
32
Merlini Luciano 0 0 0 0 0 0
32
Conti Luca 0 0 0 0 0 0
32
Negroni Andrea 0 0 0 0 0 0
32
Quartucci Gianluca 0 0 0 0 0 0
32
Raimondi Mauro 0 0 0 0 0 0
32
Trebbi Claudio 0 0 0 0 0 0
32

Melloni Ugo 0 0 0 0 0 0
32
Vandelli Daniele 0 0 0 0 0 0
32
Selleri Stefano 0 0 0 0 0 0
32
Messeri Gianluca 0 0 0 0 00

classifica 5° prova ProMal - arrivo in salita a Cereglio

le strategie di classifica animano la prova, e il risultato della prova finale del campionato ProMal 2007 è il seguente:
1
Pasini Enrico
2
Cioni Mauro
3
Lamberti Gianluca
4
Collina Aureliano
5
Pietrafesa Enrico
6
Ferri Fabio
7
Calzolari Stefano
8
Colli Mauro
9
Dussi Gianluca
10
Celeste Lorenzo
11
Margelli Loris

giro di Guiglia - 19 ottobre 2007


Oggi classico giro da Casalecchio via Bazzano e su per Guiglia, con deviazione a destra prima del paese per scendere a Castelletto.
Poi su per Zappolino, Montemaggiore e discesa verso Ponte Rivabella, con rientro attraverso l'ultima salita di Mongardino.
Giornata invernale, freddo e vento per tutto il percorso, e addirittura un principio di nevicata sulla salita per Mongardino.

In tutto una novantina di km, percorsi alla media dei 27 km/h circa


Salite principali:
da Garofano a Guiglia: 9.4 km con pendenza media del 3.5%
Zappolino dalla Bersagliera: 1.6 km con pendenza media del 5.3%
Montemaggiore: 1.26 km con pendenza media del 9.6%
Mongardino: 2.2 km con pendenza media del 5.7%

15 ottobre 2007

3 aquile che osano

iscritti al club ci sono 3 ragazzi-ciclisti-scalatori che scorazzano per le Alpi alla ricerca di ogni tipo di salita, famosa e non, calcata dai grandi ciclisti o preda di semplici amatori.
Si chiamano Alberto, Andrea e Daniele, e un poco alla volta hanno scalato moltissimi grandi passi Alpini, che hanno fatto la storia delle grandi tappe del Giro e non solo.
Gavia, Zoncolan, Pordoi, Fedaia, Mortirolo, 3 cime di Lavaredo...dobbiamo aggiungere altro?

cliccate qui per guardare le foto delle loro imprese

10 ottobre 2007

eroica 2007






Eccoli alla partenza, i "Nostalgici", non sanno cosa li aspetta.





il cinegiornale dell'Eroica 2007


Incredibile, bellissima, epica.
L'eroica 2007 di domenica 7 ottobre si è svolta sotto un sole tiepido dopo la pioggia del giorno precedente.
Circa 2500 i partenti, divisi tra le varie distanze. Il club si è cimentato con il percorso da 75 km di cui 35 di strade bianche.
La partenza è stata data dopo le 9 di mattina dato il grande numero di partecipanti, per evitare gli ingorghi al rifornimento, e sulle tremende rampe di ghiaia del percorso.
Il primo tratto è in discesa, e gli arditi corridori sfidano impavidi con incrollabile tenacia il freddo della mattina che impatta contro i loro gloriosi petti.
Finita la discesa si entra subito nel primo tratto di sterrato, e l'impatto è senz'altro forte. Gli stretti tubolari rimbalzano tra un sasso e l'altro e i puntascarpe danno una sensazione di precarietà a cui si fa fatica ad abituarsi.
Basta però qualche chilometro e si prende confidenza con i gloriosi mezzi a 2 ruote e con il fondo, che diventa sempre più amico fino a quando quasi non ci si fa più caso.
I concorrenti sono agghindati nei modi più vari: personaggi in bici con cerchi di legno e freno a tampone, coppie in tandem, una signora con copricapo a rete e bicicletta per la spesa.
Circa a metà giro ci affianchiamo a due ciclisti del gruppo sportivo SCIC di Parma e della Bianchi, che memori della quarantennale rivalità col G.S. Salvarani, iniziano a schernirci e a sfidarci lungo le vie sterrate. Da quel momento è un continuo e divertentissimo inseguimento fatto di scatti e controscatti per dimostrare quale dei due (ormai estinti) gruppi ciclistici fosse il migliore.
Dopo un paio di rampe al 15%, finalmente si giunge al ristoro, ignari di quanto ci aspetta in seguito...salame, chianti, dolci, ribollita, formaggio per tutti.
Con la pancia piena e l'umore rinfrancato, si riparte certi che ormai l'arrivo sia solo questione di qualche pedalata tranquilla. Niente di più sbagliato. I successivi 2 chilometri vengono annoverati tra i peggiori della storia ciclistica recente. Una rampa sterrata e dissestata con punte al 18%, un calvario a 2 ruote in cui la maggior parte dei concorrenti non può fare altro che scendere dalla fida due ruote e procedere a piedi tra imprecazioni e sconquassanti esplosioni di stomaco che parlano di una digestione della ribollita non certo facile.
Le mani cercano le levette del cambio sul telaio, e dopo diverse difficoltà il rapporto "da salita" si innesta: un agilissimo 42x22 con il quale la scalata non è gesto ciclistico ma più che altro esercizio ginnico di panca per le gambe.
La paura di scendere troppo di velocità e quindi rimanere incastrati con i puntascarpe con inevitabile ruzzolone ci porta a scollinare con la forza della disperazione. Rapido controllo per verificare la funzionalità delle bici e delle gambe e poi via verso l'arrivo. Una ventina di chilometri di falsopiano tra le colline senesi ci portano di nuovo a Gaiole.
75 km percorsi alla media ciclistica di 18km/h; dati i mezzi, il percorso e la ribollita ci sentiamo di aver ottenuto una prestazione decente.

Perchè ogni esperienza lasci un ricordo utile, ecco i punti di cui farò tesoro:
  • mai più lamentarsi della durezza delle salite e dei rapporti troppo lunghi; lo spettro del 42x22 aleggerà su di me
  • la prossima volta prima di lamentarmi del caldo in bici, mi ricorderò della mitica maglietta Salvarani in lana e degli altrettanto confortevoli pantaloncini Dreher senza imbottitura
  • la ribollita non è amica del ciclista

Clicca qui per vedere la galleria di foto completa

02 ottobre 2007

l'Eroica, 7 ottobre 2007



L' Associazione "Eroica Ciclismo d'Epoca" organizza "L'EROICA", cicloturistica d' epoca su strade prevalentemente sterrate.
E' una manifestazione speciale, da ogni punto di vista. Ripropone ambienti e scenografie del ciclismo anteguerra, polvere o fango, nessuna assistenza tecnica, ristori d'epoca, strade stupende quanto difficili, grande spirito di sacrificio e d'adattamento.
Si ricercano le radici autentiche di quella straordinaria passione popolare che è stato (per tanti versi lo è tuttora) il ciclismo dei giganti della strada, quellla che ha alimentato tante leggende letterarie.

Il percorso de "L' Eroica" percorre alcune delle più belle strade della zona del Chianti senese, della Valdarbia e della Valdorcia; ma il clou è rappresentato dai quei tratti di strade bianche ancora esistenti, che consentono di rivivere l'atmosfera del ciclismo d'epoca.

Il percorso "lungo" misura 205 km ed è interamente tracciato con segnaletica stradale, realizzata in collaborazione con la Provincia di Siena e l'Agenzia per il Turismo di Siena. La segnaletica consiste in cartelli di indicazione della direzione apposti agli incroci e di tabelle chilometriche che indicano il km progressivo e le distanze ai successivi centri abitati. La segnaletica consente anche di seguire il percorso "medio" da 135 km. I percorsi "corto" e "cicloturistico" non sono invece al momento segnalati in maniera permanente.

(dal sito
www.eroica.it)

Il Club Cicli Malini parteciperà alla manifestazione percorrendo probabilmente il percorso da 75 km (ma c'è anche chi andrà sul lungo da 220) con bici di qualche decennio fa e abbigliamento adatto.
Si spera nel tempo e di non andare troppo piano, soprattutto per non arrivare ai rifornimenti con chianti e salame già finito.


29 settembre 2007



Continuano le pedalate, i veri atleti si allenano per essere sempre pronti, per rispondere agli attacchi dell'avversario. Cosa diversa per gli ubriaconi, che non sanno stare lontano dalle tentazioni, anche quando pedalano parlano solo del loro vizzio.



27 settembre 2007

"Andiamo al Mare in Bici"






Bella la gita al mare di Domenica 23, foto di gruppo in Piazza Maggiore sotto il Nettuno, i sorrisi non mancano, la testa é già a "Tavola" ma i chilometri che mancano, sono ancora tanti, ne abbiamo percorsi circa 10 e 100 ci aspettano.

Via tutti insieme, a una velocità regolare, qualche sosta, Bar e problemi meccanici, e dopo tre ore e dieci minuti, il Ristorante la Campaza, è li davanti.

Incredibile, arriviamo contemporaneamente al pulman dei famigliari,

scendiamo dalle bici, e una bella rinfrescata, prima di andare a tavola.

"Fisici in mostra" al Gran Premio "Ascelle pulite",


Non c'è che dire, i tanti chilometri e l'allenamento costante, ti premia dotandoti di un fisico "INVIDIABILE"









Tre ore di bici di viaggio e cinque ore a tavola, non si capisce perchè non si perda di peso.

Tra i partecipanti, due illustri ospiti del Club MTB la Rupe di Sasso Marconi














Il pranzo, é stato da tutti gradito, la qualità e quantità del cibo è stato all'altezza delle attese.

Tutti sono rimasti soddisfatti e alla fine erano tutti con "La panza pejna"

Oddio, non proprio tutti, il Nostro Campione Sociale a Crnometro della specialità: " Le strade della Polenta" ha fatto "Rifornimento" ma non per mangiarlo a casa, ma durante il viaggio in Pullman!

26 settembre 2007

risultato sondaggio: ha vinto il Passo Fedaia

Si è concluso il sondaggio sulla salità più dura mai affrontata: ha vinto la salita del Passo Fedaia da Malga Ciapela, a pari merito con chi ha fatto fatica anche a leggere la domanda...secondo lo Zoncolan insieme al mitico "strap dal buaz" di Borgonuovo

Il Passo Fedaia (2057 m) è un valico alpino che mette in comunicazione la Val di Fassa all'Agordino. È situato al confine fra Trentino-Alto-Adige e Veneto, fra le provincie di Trento e Bellumo, ai piedi della Marmolada.

Il passo è formato da un pianoro di circa 2,5 chilometri, presso il quale si trova un lago artificale, il Lago Fedaia, utilizzato per la produzione di energia idroelettrica. Dal passo partono inoltre alcuni impianti di risalita e numerosi itinerari per le escursioni sulla Marmolada.


Il passo Fedaia è molto conosciuto fra gli amanti del ciclismo, soprattutto sul suo versante veneto, celebre per le bellezze naturali e per la difficoltà della salita. Il passo è stato più volte percorso dal Giro d'Italia.

Famoso fra i cicloamatori è il rettilineo di Malga Ciapela, circa tre chilometri completamente diritti ad una pendenza media di oltre il 12%. Si tratta, oltre che di uno dei tratti più difficili da scalare, di una delle strade alpine che permettono velocità in discesa molto elevate, anche oltre i 100 chilometri orari. (da Wikipedia)


Salendo da Caprile, dopo aver passato il ponte che sovrasta i Serrai di Sottoguda, iniziano i dolori per il ciclista che affronta questa salita epica: la pendenza è quasi sempre superiore al 10%, e il dislivello da scalare è di quasi 800 metri, nessuno dei quali potabile.


Il Giro d'Italia ha affrontato questa salita diverse volte nella sua storia, l'ultima delle quali il 19 maggio 2006 durante la 19° tappa (Pordenone - Passo di San Pellegrino).

La tappa è vinta da GARATE Juan Manuel (Spagna), seguito da VOIGT Jens (Germania) e VILA ERRANDONEA Francisco J. (Spagna). Gilberto Simoni e Ivan Basso arrivano appaiati a 2'15'' mentre Danilo di Luca perde 2'19''.

Sul passo Fedaia passano nell'ordine BALIANI Fortunato (Italia), GARATE Juan Manuel (Spagna), VILA ERRANDONEA Francisco J. (Spagna), LAVERDE JIMENEZ Luis Felipe (Colombia), SELLA Emanuele (Italia).


La salita anche prima di Malga Ciapela è dura ma affrontabile, sia per la presenza di curve che permettono di respirare, sia perchè la fatica nelle gambe non si è ancora accumulata.


Appena passata Malga Ciapela, da cui partono le funivie che salgono alla cima della Marmolada, inizia il calvario ciclistico: chi ha provato l'ascesa non può dimenticare i 3 km di rettilineo con pendenza del 12-13% e tratti al 15%, senza respiro, senza la possibilità di riprendere fiato e senza nemmeno il miraggio di un tornante che possa diminuire la fatica.


Sul fianco sinistro passa la pista di sci che porta in fondo alle funivie, e il povero pedalatore può solo sognare di salire con la seggiovia quadrupla che lo sovrasta.


La velocità non supera i 10km/h, il che vuol dire che servono quasi 20 minuti per percorrere i 3km di durissimo rettilineo. Finalmente, la Capanna Bill dopo una curva lascia presagire una tregua; in realtà la pendenza non si addolcisce di molto, ma la presenza dei tornanti nel tratto finale rende la salita un pò meno infernale, anche se la fatica fa bruciare i muscoli e annebbia il cervello.


Ormai è questione di testa e di nervi più che di polpacci e gambe. Si approfitta delle curve per far calare le pulsazioni e ci si alza sui pedali per combattere contro le ultime rampe, alcune delle quali arrivano al 18%.



I cartelli ti sbattono in faccia la durezza della salita, ma ormai è fatta. Dopo gli ultimi tornanti, la strada spiana e arriva al passo costeggiando il lago Fedaia. Si passa sotto un paio di tunnel e ci si prepara alla veloce discesa verso Canazei.