31 dicembre 2009

1° Dell'anno

Venerdì 1 Gennaio
Ritrovo ore 09.30 con qualsiasi tempo:
Se non piove si va in bici a Bologna Piazza Maggiore a stappare lo spumante.
Se le condizioni atmosferiche sono sfavorevoli (PIOVE) ci cambiamo le scarpe e saliamo a S.Luca a stappare lo spumante.


Auguri a Tutti

30 dicembre 2009

2010: al via il campionato sociale!

Ciao a tutti, ricordo che, tempo permettendo, ci vediamo venerdi 1 gennaio 2010 alle 9.30 in negozio per la consueta pedalata di inizio anno per il centro di Bologna.
Vanno bene sia bici da corsa sia MTB, poi magari per chi ne ha voglia allunghiamo il giro sui colli prima del rientro. Questa prima uscita da diritto a 2 punti del campionato sociale 2010.

29 dicembre 2009

Tra cielo e acqua al Corno alle Scale

Un’unica nuvola avvolge la montagna e la bagna, nonostante non faccia scendere una goccia di pioggia. Le strade sono fradice, i sentieri fiumi. La forestale tra, Poggiolforato e Madonna dell’Acero, è solo sasso, foglia e acqua. La neve caduta in quota la scorsa sera è già nel Dardagna e nei torrenti che si buttano nel fiume. La strada s’impenna varie volte, invasa dai torrenti e dai rami che, caduti per il vento e per il ghiaccio, fanno da rotaie alle ruote. Rimanere in sella è un miracolo a cui non sono destinato. Un unico rumore nelle mie orecchie, acqua. Da sinistra il fiume, con tutta la sua portata spacca la Riva, rendendola maestosa e profonda. Da destra i torrenti che per la maggior parte dell’anno non esistono, ora alimentano il Dardagna che più a valle farà nascere il Panaro. Poi la strada fa spazio al bosco e ai mille sentieri che portano alle cascate e a Madonna dell’Acero. Seguo quello indicato per le Mountain Bike, ma dopo pochi metri sono già con la bici in spalla e sarà così fin sotto al Santuario. La fatica è notevole, ma il fascino del bosco è sempre coinvolgente. La nuvola è un bellissimo materasso sotto di me, anche un raggio di sole ha illuminato le foglie morte e i sassi del Corno sembrano brillare. Se non sapessi che è il 29 dicembre penserei di essere in fine settembre. Cinque gradi, assoluta assenza di neve e scirocco. Lungo la strada dei Signori, che scavalca il monte e collega le due valli Dardagna con Silla si ritorna dentro la nuvola. La strada è ripida e d’incanto la neve la ricopre, compatta ma sottile, distrutta dalle mie grasse ruote. Non vi è solco che non sia inondato dall’acqua, che scende potente ma elegante in ogni anfratto, creando giochi e cascate tutte da fotografare. Raggiungo il rifugio dei Bagnadori, occupato da un’allegra compagnia di ragazzi intenti a battagliare con la poca neve presente. Con la paura di prendere piuttosto che una palla di neve, un sasso in fronte, torno indietro e riprendo la forestale verso RioRì. Discesa bella e veloce, molto veloce visto l’assenza dei freni. Alla fontana una coppia mi chiede se può salire o c’è molta neve. Li riassicuro di neve se ne vede poca e forse, quando saranno saliti, la nuvola l’avrà già mangiata tutta. Mi ributto verso La Cà con pochissimi chilometri, ma tutti di meravigliosa salita, immersa nei boschi di questo pazzo inverno.

28 dicembre 2009

Racconto di fine anno: Accadde nel 2002!!

Il protagonista di questa storia aveva appeso la racchetta al chiodo nel 1996 a seguito di un'operazione al menisco e su consiglio del medico che aveva diagnosticato una brutta artrosi all'arto.
Il chiodo venne piantato e la racchetta appesa dopo 21 stagioni di onorata carriera, culminata con un paio di tornei vinti (uno in singolare ed uno in doppio) e tanti complimenti per il bel gioco profuso nel corso degli anni.
Dopo 6 anni quindi, di assoluto digiuno dai campi in terra rossa, un venerdì sera arrivò al nostro protagonista una telefonata da un vecchio amico che lo invitava a recarsi il giorno dopo al circolo tennis aeroporto, perchè sarebbe stato presente nell'occasione il suo grande ed indimenticato idolo dei primi anni di gioco, quell'Adriano Panatta vincitore nel 1976 dei prestigiosi tornei di Roma e Parigi ed alfiere principe nella conquista dell'unica Coppa Davis vinta dall'Italia a Santiago del Cile, sempre nello stesso anno.
Al nostro protagonista venne riferito durante la telefonata, che il grande giocatore romano avrebbe incrociato la propria racchetta, con chi ne avesse avuto voglia e soprattutto coraggio, per alcune esibizioni.
Al diavolo l'artrosi ed il medico, pensò il nostro protagonista, per Adriano val la pena soffrire un pò di dolore!!
La mattina seguente, il nostro amico si presentò dove gli avevano detto, ma purtroppo il campione non era presente, ed al suo posto c'erano tre ragazzotti, ormai anche loro a carriera conclusa che invitarono il "nostro" ad entrare in campo e a giocare un set di esibizione.
Durante il palleggio di riscaldamento, si radunarono a bordo campo diverse persone che incuriosite da quelle tre facce note, volevano capire cosa stesse succedendo.
I tre partecipanti al doppio di esibizione, erano: Claudio Mezzadri, ex nazionale Svizzero e miglior giocatore elvetico prima dell'avvento di un certo Roger Federer, che si schierava in campo insieme ad un bolognese dotato di un dritto fantastico che raggiunse il 18° posto nel ranking mondiale e che tenne testa a Boris Becker durante un epico incontro agli Australian Open in cui il tedesco ebbe la meglio solo al quinto set per 14-12, dopo una maratona di tennis fantastico. Il suo nome era Omar Camporese.
Il terzo ragazzotto che fece compagnia al nostro amico era un "certo" Paolo Canè, anch'egli bolognese, un signorino che nonostante il caratteraccio, aveva raggiunto in carriera il 26° posto in classifica mondiale battendo giocatori del calibro di Jimmy Connors, Stefan Edberg e Mats Wilander.
Il nostro amico, un pò titubante ai primi scambi per via di quelle facce che aveva sempre visto in televisione e ora si ritrovava al di la della rete, venne subito risvegliato da alcuni urlacci del compagno di squadra che lo prese da parte per alcuni istanti, rifendogli che nonostante fosse un'esibizione, non aveva alcuna voglia di perdere in quanto con gli amici aveva scommesso la pizza della serata e perciò doveva darsi da fare per quanto ne fosse capace.
Risultato finale, 7-5 a favore della coppia composta da Canè e dal nostro amico.
Durante l'esibizione, il pubblico presente, che andava aumentando di minuto in minuto, ebbe a prendere in grande simpatia "l'intruso" anche perchè lo stesso, si esibì in alcuni colpi davvero di gran pregio a sentire il compagno, e soprattutto per i nomacci che sentiva arrivare dall'altra parte del campo.
Fu partita vera, ed il ricordo corre ad un'ovazione del pubblico per una volèe vincente del nostro amico, realizzata in tuffo, specialità di casa Panatta, nella foto, (prima dell'avvento di Becker), ed un'altra esibendo una veronica (per i non addetti si tratta di uno smash di rovescio, colpo difficile perchè non si vede la palla prima di colpirla) , per ricordare l'Adriano assente (Panatta fu il grande specialista anche di questo colpo, anzi a dire il vero, il maestro n.d.r).
Alla conclusione, i due avversari si dissero piuttosto meravigliati della prestazione di questo sconosciuto che lasciò il campo fra i sorrisi dei presenti che non pensavano certo potesse reggere il campo dinnanzi a simili racchette.
E questo è il racconto di una mattina di gloria.
Sono passati quasi otto anni da quel sabato, ma il nostro amico, non ha dimenticato quel set, ed ogni tanto, quando torna nella sua cameretta di ragazzo, osserva con un pò di tristezza ed emozione la sua vecchia racchetta, che quella mattina era rinata fra le sue mani, abbandonando per poche ore quel chiodo su cui era stata appesa a far bella mostra di un passato di tante palline colpite, a volte con forza, a volte solo dolcemente accarrezzate.
Dimenticavo.....il nostro protagonista, anche all'epoca, gli amici, lo chiamavano Sandrino!!
Salutoni
Sandrino

27 dicembre 2009

Pagate sempre i vostri debiti

Nick Ammazzadraghi era un cavaliere di Re Artù e aveva una particolare ossessione per le bellissime tette di Ginevra, ben sapendo che se le avesse toccate sarebbe stato messo a morte.
Un giorno Nick rivela il suo desiderio segreto a Mago Merlino che ha una soluzione per soddisfare il suo lussurioso desiderio, ma gli costerebbe 1000 monete d'oro.
Nick accetta senza esitazione!
Il giorno dopo, mago Merlino prepara un sacchetto di polvere urticante e ne mette un pò nel reggiseno della regina Ginevra mentre lei sta facendo il bagno.
Non appena la regina si rivestì inizio a sentir prudere sempre di più!
Re Artù allora convoca Mago Merlino per chiedergli un rimedio e questi risponde che solo una speciale saliva applicata per 4 ore poteva curare questo terribile prurito e i test svolti dal Mago rivelano che solo la saliva di Nick Ammazzadraghi avrebbe funzionato.
Il Re chiama subito Nick, che si era appena messo in bocca l'antidoto alla polvere urticante...e così Nick Ammazzadraghi lecco per ore le tette che aveva sempre sognato e venne pure festeggiato dalla corte come un eroe!
Prima di tornare alle proprie stanze Nick viene fermato da Merlino che gli ricorda il debito di 1000 monete d'oro.
Nick, ormai soddisfatto, si rifiuta di pagare, perchè tanto il Mago non avrebbe potuto confessare in quanto complice del suo inganno.
Il giorno dopo il mago Merlino mette un bel pò di polvere urticante nelle mutande del Re....

Morale della favola: Pagate sempre i vostri debiti!

22 dicembre 2009

Weekend allo Zoncolan




Salve a Tutti,
so che sembrerebbe presto per affrontare questo argomento, ma credetemi, il tempo è già in scadenza e vi spiego il perchè.
Abbiamo deciso di seguire come gruppo Malini, la tappa che il 23 maggio arriverà in cima allo Zoncolan, "il mostro" dove nelle due volte precedenti ha prevalso la grinta e la tenacia di Gibo Simoni.
La stessa montagna mi ricorda anche il canto del cigno del mio campione preferito, il Panta, che su quella ascesa tentò l'ultimo volo verso la gloria, ma la strapotenza del Gibo di quel giorno, cancellarono il tentativo del Pirata, e forse, uccisero le ultime speranze del Campione di Cesenatico ad un ritorno nell'Olimpo di quel ciclismo che qualche anno prima lo aveva cacciato con l'infamia di una colpa di cui ancora oggi si discute.
Ma veniamo alla tappa di quest'anno che seguiremo "dal vivo" come gruppo Malini.
Partenza da Mestre per raggiungere la prima ascesa al Sella Chianzutan (955 m) al km 140,7, quindi si scende a Tolmezzo per poi salire al Passo Duron (1069 m) al km 180,4. Nuova discesa a Paluzza per poi risalire sul Sella Valcalda (958 m) al km 197,9. A quel punto si scende ad Ovaro, famosa località da dove parte l'ascesa al "Mostro", il Monte Zoncolan (1730 m-Arrivo) con arrivo al km 218.

Dobbiamo muoverci per prenotare le camere, in quanto abbiamo previsto la partenza per il venerdì sera, sabato effettueremo la nostra gita sui pedali emulando i Professionisti, e domenica, in funzione di dove si pernotterà, decideremo come salire sul Monte.
Porto in evidenza il fatto che durante l'ultima tappa arrivata sullo Zoncolan, le persone presenti sulla strada che porta allo scollinamento, erano oltre 10000 e quindi immaginate il problema per trovare un posto in cui dormire le sere precedenti.
Per questo motivo è meglio muoversi per tempo.
Dal 11 di gennaio inizio a lavorare per una nuova azienda di Udine, e fra i miei nuovi colleghi c'è un ragazzo che è appassionato di ciclismo quanto e forse anche più del sottoscritto (fra l'altro ha la mia stessa bicicletta!!), che mi ha dato disponibilità a cercare un posticino non troppo oneroso per dormire.
Dobbiamo ora capire in quanti saremo presenti per verificare la disponibilità dei posti.
Proviamo a fare la conta?
salutoni
Sandrino

Programma Natalizio

Tengo monitorate le previsioni costantemente, quindi questo programma che metto giù potrebbe non servire a niente, visto che danno pioggia da oggi a Domenica. In caso però lo scirocco spazzi via anche le nuvole io avevo pensato così:

Giovedì 24: Ore 9 in negozio con bici da corsa, tre orette tranquille magari anche con una salitella se la strada lo consente per ammirare la montagna nei primi giorni d'inverno.

Venerdì 25: Ore 9:30 due orette in MTB. Un pò di neve si dovrebbe essere sciolta, se non tutta. Per digerire il cenone della vigilia e fare spazio al pranzo. Se qualcuno lo possiede uscire con il cappellino di Babbo Natale.

Sabato 26: Ore 9 cominciamo a far spazio al cenone di San Silvestro, tre orette e mezzo in bici da corsa.

Domenica 27: Ore 9 da Paolo, ancora bici da corsa per una classica domenica sui pedali. Se tutto va come deve andare mi accompagnate verso il Corno alle Scale.

28, 29, 30 Dicembre se non sapete cosa fare a casa in ferie, venite in Appennino con la MTB per un giretto tra cascate ghiacciate e sentieri innevati.

Venerdì 1 Gennaio: Ore 9:30 Ritrovo in negozio e tutti in piazza a farci gli auguri di Buon Anno. Valida come Campionato Sociale.

Se nel caso niente dovesse andare come fissato , allora tanti aguri di Buon natale e Felice Anno Nuovo.

20 dicembre 2009

Meno 8°C immersi nella neve

Una neve così era da un po’ che non si vedeva e anche un freddo così a Bologna non si ricorda di recente. Ma la giornata è bella nonostante un po’ di nuvolosità mattutina, allora nonostante otto gradi sotto zero, perché non uscire in MTB e immergersi in qualche stradina e sentiero innevati?
Via Marescalchi all’inizio è una lastra di ghiaccio e il pensiero è al volo di Sandrino dell’anno scorso. Un sorriso c’illumina il viso e si congela lì. Poi la strada si fa innevata e si sale meglio che sull’asfalto. Le impronte nei campi di qualche animale, salgono verso Monte Capra e una lepre attraversa la strada ad Aureliano, in cerca della sua tana nascosta dai trenta centimetri di neve. Il paesaggio è incantato verso Badolo un raggio di sole illumina la montagna imbiancata rendendo le ombre giochi di luci da favola. In cima saliamo ancora su a Monte Capra e poi in discesa fino a Via Tignano. Paolo saluta tutti e torna a casa, (forse), per Via Moglio. Noi giriamo verso via Barleda e arriviamo a Calderino gelati dalla testa ai piedi. Le idee sono cambiate, il pensiero di una doccia calda e di un the bollente, fanno capolino nelle nostre menti. Resistiamo e allunghiamo per il percorso vita di Zola. L’inizio si fa bene, ma appena passata l’ultima abitazione, la neve diventa alta e sono più i pezzi a piedi che quelli in sella. Arriviamo con fatica all’incrocio per il Parco dei Ciliegi e zucconi proseguiamo il percorso vita. La storia sembra non cambiare e invece si fa bene in sella e veloci fino allo scolmatore dove attendiamo gli altri. Cioni, Pietrafesa e Aureliano però non si sono fidati e hanno preso l’asfalto. Si torna a casa, divisi, ma uniti nel piacere di un pazzo giro innevato.

18 dicembre 2009

MTB sotto la neve, aggiornamento

da appenninobianco.it: "Pensiamo prima al domani, anzi all’oggi immediato: in arrivo una grande nevicata, su tutto l’Appennino ed anche la pianura, da Piacenza a Rimini. E’ imminente, dal pomeriggio o massimo sera, con una fitta ed estesa nevicata d’altri tempi con temperature sotto zero durante la neve anche in pianura. Godetevela, e non lamentiamoci troppo dei probabili forti disagi: lo sappiamo, perché quindi, dal pomeriggio, voler correre per forza in palestra, a cena, in discoteca, o dove altro? Ah, qui a Copenhagen, finita la neve, piste ciclabili (!!) pulite, e la gente in bici! Dunque, tornando a noi, fitta neve da venerdì pomeriggio a sabato a mattina inoltrata, poi rasserena e… domenica giornata gelida, notte con minime a -10°C non solo in montagna ma forse perfino in pianura, in alcune zone. Giornata in parte serena ma con strade probabilmente largamente impraticabili.."

Se è tutto vero, domani è impraticabile ma domenica mattina sarebbe da MTB, anche se ci congeleremo; bici da corsa proibitiva, ma scivolate in MTB assicurate

Giusto un ps: non lamentiamoci troppo, l'inverno da noi sarebbe questo e non quello da 10 gradi. Se ci tocca andare un po a piedi e non in macchina ci fa solo bene

17 dicembre 2009

MTB sopra e sotto la neve

Se il tempo rimane cosi sabato o domenica mattina sarebbe bello andare in MTB sui colli a sblisgare sulla neve. L'anno scorso l'abbiamo fatto ed è stato davvero bello, almeno per me. Cosa dite?

16 dicembre 2009

Giovedì 17 Novembre

Per chi interessato alla mangiata in compagnia
Ritrovo alle 20.30 presso Ristorante Vecchia Roma
Se non avete prenotato a Lorenzo comunicatelo a lui o a Malini

13 dicembre 2009

Fango e freddo

Puntuali alla partenza 5 eroi e 3 gradi di temperatura.
Arrivati al punto di ritrovo presso il Circolo ARCI Benassi( tra tanti comunisti ci si aspettava di vedere anche Mauro) iscrizione e partenza lungo il fiume (torrente) per percorso, forse troppo fango.
I 5 Fenomeni percorrevano senza timore il tragitto sempre assieme.
Qui potete trovare il breve filmato
http://www.youtube.com/watch?v=1vuuro7iVMk
Buona visione!

11 dicembre 2009

Escursione in Mountain Bike

Per chi vuole prendere un poco di freddo in Mountain Bike
Domenica 13
Ritrovo automuniti presso Malini Bici alle ore 07.45,
Partenza alle ore 08.00
Arrivo presso il Circolo Benassi (via Cavina 4 Bologna) alle ore 8.30
Escursione in compagnia di circa 25/30 chilometri, organizzato dal Circolo Bitone per Theleton.
Rientro alle ore 12/13 circa.

07 dicembre 2009