31 dicembre 2008

Sognando il 2009...

L’anno se ne sta andando, la neve cade copiosa sui prati verdi e sugli alberi spogli, il camino borbotta per scaldare la casa. Il fuoco lavora incessante, brucia la legna e disegna forme d’ogni tipo. Seduto sul divano, mi godo lo spettacolo della neve e della stufa, sfogliando il numero di “Cicloturismo” di dicembre. Sono sceso dalla sella da poco, appena in tempo per evitare la nevicata. Nel 2008 i chilometri sono terminati e gli ultimi 77 sono stati infiniti e gelati. Nonostante tutto comincio a guardare le granfondo del prossimo anno. La mente vola e m’immagino già sui pedali a scalare Appennini e Alpi. L’offerta è veramente ampia e bisogna sfoltire un po’, scegliere le migliori, le più vicine e soprattutto quelle che non coincidono con il campionato sociale. L’anno scorso ho saltato la CASSANI, lasciando soli Sandrino, Massimo e altri ragazzi, mentre due anni fa, sotto la neve, decidemmo di non partire.
Quest’anno sarà il 29 MARZO, con partenza e arrivo a Faenza. Il percorso rimarrà pressoché invariato, forse qualche variazione verso il finale, dove in zona, vi sarà anche il Campionato del Mondo di motocross.(
www.granfondodavidecassani.it). Non sarebbe male fare anche i 152 chilometri della SELLE ITALIA di Cervia, attraverso le saline verso i colli romagnoli. L’arrivo sul lungomare è bellissimo e stanno studiando di renderlo il meno pericoloso possibile. Sarà il 5 APRILE, quando la primavera rende il mare romantico e attraente, (www.sportour.com). Arriva poi in un batter d’occhio la DIECI COLLI il 1 MAGGIO, dove mi piacerebbe ripetere la prestazione del 2007, conclusa in meno di cinque ore. Importante sarà anche finire primo tra i Malini per i punti ProMal,(www.diecicollibolognesi.it). Non sarebbe male il 10 MAGGIO, andare a fare la MATILDICA di Reggio Emilia, lungo l’Appennino reggiano, (www.cooperatori.it). Il 24 MAGGIO ecco la decana delle granfondo la NOVE COLLI di Cesenatico, importante per il chilometraggio superiore ai 200 km, bella per la perfetta organizzazione. Piccoli problemi per la concomitanza, nella giornata di sabato, della tappa del Giro a Bologna, assolutamente imperdibile. Le iscrizioni partiranno il 2 gennaio esclusivamente on line e con il numero chiuso a 11000. Appena riapre portate a Paolo i soldi, 40 €, sappiate che quest’anno le griglie saranno fatte in automatico, dal computer, in base ai tempi delle ultime due edizioni. Non è detto che partiremo tutti nella stessa griglia, se riusciremo ad iscriverci, (www.novecolli.it). Un mese dopo, il 21GIUGNO, la mia preferita, la GRANFONDO SPORTFUL. 212 km per 5400 metri di dislivello con Forcella Franche, Duran, Forcella Staulanza, Valles, Rolle e Croce D’Aune. (www.gfsportful.it). La settimana dopo il 28 GIUGNO, la MARCO PANTANI dell’Aprica con Gavia, Mortirolo e Santa Cristina. Bellissima granfondo, quest’anno valida per il campionato sociale. L’ho fatta due anni fa e sarebbe bello quest’anno andarci in un bel gruppo. Unica differenza dalle precedenti edizioni, l’aggiunta di una salita di 3 chilometri prima del Mortirolo, (www.granfondomarcopantani.com).
Arriva l’estate, il mare e i giri in Romagna, ma certo che la PRATO-ABETONE 2009 è così invitante che sarebbe bellissimo correrla. Il 12 LUGLIO rimane il percorso classico di 72 km con la cronoscalata dell’ Abetone, ma con anche la proposta, per il primo anno, del percorso lungo con il San Pellegrino in Alpe, salita di 18 km con impennate al 20%. Arrivo sempre all’Abetone per una granfondo che potrebbe diventare, nei prossimi anni, epica.(
www.pratoabetone.it). La mente continua a volare sulle colline e sui monti, come la neve continua a scendere, imbiancando ormai tutto, rendendo il paesaggio fantastico. Ciao 2008 e benvenuto 2009 da domenica cominceremo a riempirti di chilometri, BUON ANNO A TUTTI.

30 dicembre 2008

INIZIA LA STAGIONE 2009 !!!

Con l'uscita del 1° gennaio inizia la stagione 2009 del Club. Ricordo che ai partecipanti verranno assegnati 2 punti per il campionato sociale.
A giovedi!

29 dicembre 2008

Ritrovo del 1° Gennaio

Ragazzi ci incontriamo il 1° Gennaio
Ritrovo alle ore 09.30
e vi giro gli auguri che il Prof (Guduzzi Alessandro)
ci fa per il prossimo anno, utilizzando una vecchia canzone di trent'anni
L' ANNO CHE VERRA'
( Lucio Dalla )

Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po'e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,l'anno vecchio è finito ormaima qualcosa ancora qui non va.
Si esce poco la sera compreso quando è festae c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,e si sta senza parlare per intere settimane,e a quelli che hanno niente da diredel tempo ne rimane.
Ma la televisione ha detto che il nuovo annoporterà una trasformazionee tutti quanti stiamo già aspettandosarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,ogni Cristo scenderà dalla croceanche gli uccelli faranno ritorno.Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,anche i muti potranno parlarementre i sordi già lo fanno.
E si farà l'amore ognuno come gli va,anche i preti potranno sposarsima soltanto a una certa età,e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,saranno forse i troppo furbie i cretini di ogni età.
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dicoe come sono contentodi essere qui in questo momento,vedi, vedi, vedi, vedi,vedi caro amico cosa si deve inventareper poter riderci sopra,per continuare a sperare.
E se quest'anno poi passasse in un istante,vedi amico miocome diventa importanteche in questo istante ci sia anch'io.
L'anno che sta arrivando tra un anno passeràio mi sto preparando, è questa la novità.

23 dicembre 2008

Giovedi 25: ruote grasse per non ingrassare

Gente, cosa ne dite di un giretto in MTB giovedi mattina, per far posto al tortellino che incombe?
Potremmo trovarci anche alle 9,30 e fare un giretto tipo Via Rosa, ciliegione, poi giu per il sentiero dei gessi, via olivetta e torniamo su all'eremo da qualche parte.
L'alternativa è il sempre verde Rasiglio, dove c'è poco fango e ritorno da Medelana.
In 2 ore ce la caviamo. Ci siete?

14 dicembre 2008

Il nostro Giro e quello del centenario

Pensavo che dopo la presentazione del Giro 2009, quello del centenario, stamattina ci fosse un pochino più di partecipazione nel giro domenicale, invece eravamo solo in tre, Mauro Colli, Massimo Dondi e io. Giro breve con Badolo, Pieve del Pino e la pianura di Tombe immersa nella nebbia. Nessuno si è fatto invogliare da un Giro che si annuncia spettacolare e molto combattuto. Dopo la partenza, con la cronosquadre dal lido di Venezia, si salirà subito verso le Alpi. Il primo arrivo in salita sarà mercoledì 13 con la tappa che porterà la carovana all’Alpe di Siusi. Venticinque chilometri di salita, contornata da uno splendido panorama. Qui nascono i problemi per noi che già sognavamo un altro splendido weekend dolomitico come nel 2008. Non sono infatti previste tappe in alta montagna nei fine settimana. Gli arrivi in salita sono tutti durante la settimana. Nel giorno che precede Siusi si salirà a San Martino di Castrozza, passando da Feltre e scalando il Croce d’Aune dal versante opposto della Campagnolo. La Cuneo-Pinerolo, rievocazione della splendida impresa di Coppi sarà Martedì 19, mentre unica nota positiva, la tappa che finirà a San Luca, arriverà Sabato 23. Partirà da Campi Bisenzio, passerà da Pistoia e arriverà in territorio bolognese scalando il Passo della Collina. Scenderà lungo la Porrettana e poi, non so da dove, la carovana salirà a Tolè, scenderà a Calderino e passerà da Mongardino. La scalata del Mongardino non è casuale e dopo ve la spiegherò. Attraversando poi la Romagna e le Marche, con le loro salite brevi ma durissime, si arriverà in Abruzzo in una tappa spettacolare che porterà in cima al Blockhouse. Tappa dura ma troppo corta di soli 79km, anche se potrebbe portare distacchi importanti. Ultima tappa importante, prima della breve cronometro di Roma, sarà la scalata del Vesuvio affascinante e misteriosa. Per noi Malini sarà un giro importante, perché avremo un partecipante in gruppo. Manca solo l’ufficialità alla partecipazione di Lorenzo Zanarini alla corsa Rosa, poiché egli vuole essere assolutamente il primo ed unico a vestire la maglia rosa disegnata da Dolce e Gabbana. Con lui in corsa, il direttore Zomegnan non ha potuto rifiutarsi di far passare il gruppo da Mongardino, terra di Lorenzo. Per noi sarà motivo di grande orgoglio seguire e tifare Lorenzo al Giro a costo di prenderci tutte le ferie, o dell’aspettativa.

08 dicembre 2008

Tempo di esperimenti

Come dice Potter, l'inverno è tempo di esperimenti, si è in pochi a uscire e c'è il tempo per provare percorsi inusuali.
Sabato mattina ero da solo, meno di cosi!
Allora dopo esser passato dal negozio, prendo la Bazzanese e salgo poi per San Savino, giu a Monteveglio, poi Zappolino e Savigno.
Qui prendo a sinistra per via Merlano, che è la strada che porta su alla croce che c'è sopra Montepastore.
Me l'avevano raccontata dura, e in effetti non è male.
A parte qualche raro tratto di falsopiano, sono 4 km con pendenza media ben oltre il 10% e strappi che arrivano al 16-18%.
Con la forma fisica di dicembre posso salire solo in un modo, al minimo, cercando di non esagerare e di arrivare su con pochi danni.
Alla fine ho trovato 2 nemici, di cui uno atteso e l'altro meno: il ghiaccio, che in certe curve mi costringeva a salire a sedere per evitare di slittare, e il mal di schiena. Credo che i lombari risentano del mancato allenamento, e spingere forte procura un certo dolore.
Alla fine sono arrivato su abbastanza bene, con un po più di forma non mi pare una salita tremenda, dura certo ma non impossibile.
Bellissimo il panorama in cima, tra il sole e la nebbia che andava e veniva, con mucchi di neve ai lati e per fortuna zero vento.
Ritorno poi per Montepastore e Medelana, ghiacciato come una granita ma soddisfatto.

03 dicembre 2008

Domenica 14 dicembre

USCITA IN MOUNTAIN BIKE
2° RADUNO ESCURSIONISTICO
RITROVO ORE 08.00 VIALE CAVINA 4 BOLOGNA
OPPURE ALLE 07.20 PRESSO CICLI MALINI
OPPURE ALLE 07.30 PRESSO PARCHEGGIO POSTE / ROTONDA BIAGI A CASALECCHIO DI RENO
IL RADUNO HA DUE PERCORSI 20 O 37 KM
PARTENZA ALLA FRANCESE DALLE ORE 08.00
RIENTRO A CASA PRIMA DI PRANZO.

01 dicembre 2008

Sella squalificato per un anno

e noi a tifare sotto l'acqua e la neve del Fedaia
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/sport/ciclismo/sella-squalifica/sella-squalifica.html

DVD filmino della festa sociale

din don, informazione di servizio: se qualcuno è rimasto senza il DVD del filmino del pranzo sociale, può passare in negozio che qualche copia c'è. Se sono finite, lasci un commento qui che ne faccio delle altre.
Salumi e baci

24 novembre 2008

John Douglas ha giocato anche in Virtus....

Ciao a Tutti,
so che non c'entra nulla con la bici, ma sabato durante il percorso mi sono messo a parlare con Laffi e Dante sulla Fortitudo degli anni 80 e 90 e ad un certo punto sono usciti i nomi dei fratelli Douglas (John e Leon). Ricordavo che uno di loro aveva giocato a gettone (sostituendo Michael Ray Richardson) anche in Virtus e accettata la scommessa, sono andato a verificare. Avevo ragione, John Douglas nell'anno 1990 finì per una partita a vestire la maglia dell'allora Knorr rimamendo in campo 32 minuti (partendo in starting five) e segnando 11 punti, commettendo 4 falli, tirando con un 66% da 2 (4/6) ed un 33% da 3 (1/3). L'avversario affrontato era la Libertas Livorno con la squadra toscana che vinse al Palamalaguti per 80 a 70, arbitri Reatto e Zancanella.
L'esperienza BiancoNera di John si concluse con quell'unica apparizione.
Ho vinto un caffè!!! ;-)))
Salutoni
Sandrino

Consigli utili

E’arrivato l’inverno, il freddo e stamattina anche la neve e con essa i soliti dubbi su come e quanto vestirsi nelle nostre uscite in bicicletta. Se ne vedono di tutti i colori in queste stagioni, da chi si veste a otto strati e trenta gradi, a chi sta in manicotti e gambali a cinque gradi(vedi Rocco sabato…). Proverò a fornirvi alcuni piccoli consigli su come vestirsi a varie temperature. Innanzitutto bisogna dire che ognuno soffre il freddo o il caldo a suo modo, quindi dovrà imparare a conoscersi con l’esperienza e il tempo. Uscire in bici non è come uscire a piedi, si sente di più il freddo in pianura e in discesa, ma in salita anche sotto zero si soffre il caldo. Quando la temperatura scende sotto i 15 gradi allora si comincia a sentire freddo e bisogna coprirsi bene. Prima con un intimo, magari antivento, o anche normale, i manicotti e gambali si può resistere. Sotto i 15 gradi bisognerà pensare a mettersi un intimo da mezza stagione con le maniche lunghe, la maglia-felpa con le maniche lunghe e avere sempre dietro l’antivento. Nelle mani, possono andare bene anche i guanti estivi, ma pian piano che la temperatura si avvicina ai 10 gradi vanno bene anche i guanti di cotone o più pesanti e magari sotto la felpa anche una maglia estiva. Meglio sempre non coprirsi eccessivamente, perché sudare troppo vorrebbe dire patire freddo in discesa e una volta in pianura aver consumato una quantità esagerata di calorie e quindi d’energia. Quando il freddo si fa pungente e il termometro scende sotto i 10 gradi meglio mettersi la giacca, se siamo vicini ai 10 gradi, sotto basta un intimo invernale o doppio autunnale, altrimenti sarebbe meglio anche la felpa. Nei piedi sempre meglio i copriscarpe, di cotone se siamo sopra i 10 gradi, altrimenti quelli pesanti per mantenere i piedi caldi e asciutti. Non so se posso esservi stato d’aiuto, ognuno deve regolarsi in base alle proprie esigenze e alle proprie abitudini. Solo il tempo dirà se avrà fatto bene o male, in caso negativo, tisana, tachipirina e letto caldo.

23 novembre 2008

100 Km vista alpi

Bel gruppetto per essere sabato ma tutti i nuovi (Dante, Massimo Tommasi, Sandrino, Colli ...) sono ben accolti.
Si parte in direzione di Ospitaletto, qualche clacson e Luca che saluta animatamente gli automobilisti incauti. La strada dopo Castelvetro non mostra più i rischi di cui prima, la fettuccia si fa stretta e inizia a salire sotto un sole illusorio che riscalda la mente ma non la pelle.

Si va su tutti insieme ma ad un certo punto Mauro scatticchia, io un pò indeciso gli lascio prendere una trentina di metri e allora, scatto anch'io. Non lo raggiungo e dopo un pò di elastico la distanza aumenta. L'ascesa solitaria è dura per l'asfalto sconnesso e per le gelide sorprese che non ti aspetti dietro a certe curve all'ombra, quelle folate di vento gelido mi faranno tremare i denti sotto la successiva doccia calda.

Intanti si sale, lì sù Mauro si allontana sempre di più e intanto da dietro arriva Harry che con l'eleganza di un cigno mi supera senza difficoltà. Dopo poco arriva invece Luca che con il passo di un felino gigante divora la salita. Guance alte che schiacciano gli occhi che puntano in alto e le pieghe della pelle del viso lo rendono temibile. Un vero spettacolo.

In cima la vista ripaga dagli sforzi fatti, le alpi si presentano alla fine della sterminata pianura.

100 km veramente indimenticabili.





17 novembre 2008

PRANZO SOCIALE 2008

Domenica 16 novembre

Pranzo Sociale e premiazioni Vari Campionati

Per quello che riguarda i giudizi sulla festa, li lascio a coloro che hanno partecipato, mi limito a pubblicare le foto dei premiati.

Campionato Sociale MTB
Casarini Mirko
(Prestigio MTB)
Mantovani Luca
(ha terminato tutti i Campionati esistenti in Italia)


Campionato ProMal 2008

1° Pasini Enrico
2° Bosso Massimo
3° Cioni Mauro


Campionato Sociale Corsa

Bosso Massimo

Pasini Enrico

Longhi Alberto

Stagni Alessandro

Cioni Mauro

Pietrafesa Enrico

Grazie a tutti!

09 novembre 2008

Domenica 9 novembre 2008

Siamo un bel gruppetto, circa venti elemeti, si parte alle 9 e 10 circa per aspettare eventuali ritardatari, che puntualmente non arrivano.Direzione Bazzano, una velocità per me sostenuta, ci porta in fretta al bivio di Guiglia, io, Mario e Luciano, non seguiamo il gruppo che sale a Guiglia, noi voltiamo a destra per Vignola, a dire il vero sono io che faccio una fatica bestiale a stare a ruota ai 32 all'ora, oggi non vado. a dire il vero non vado mai, e dopo essermi consultato con Luciano e Mario, preferiamo lasciare il gruppo per procedere a un passo più consono alle mie possibilità. Quindi Vignola, Spilanberto, California, e Bazzano, qui decidiamo di andare a fare Zappolino, rimango subito solo, Mario e Luciano mi staccano al primo tornante, rimango solo, ma solo per poco, poiché mi sorpassa una ragazza che mi fa una linguaccia, allunga e se ne va.
Sono sorpreso e dispiaciuto, ma soprattuto stanco, riesco a malapena a prendere la macchina fotografica per documentare le cose che sto scrivendo. In cima in centro a Zappolino, Mario è li fermo con Luciano che mi aspettano, ripartiamo in direzione Mongiorgio, e anche qui, appena inizia la salita rimango solo, sto facendo una fatica bestiale, ma stringo i denti e spingo sui pedali, e i tornanti sono delle frustate sulle mie gambe. Che fatica, in certi momenti mi sembra di vivere un sogno. Ancora una curva a destra poi c'é l'ultimo rettilineo prima della discesa che porta alla Badia, continuo a salire e quando sono proprio in cima mi rincuorano tre ragazze che mi incoraggiano e con il loro aiuto riesco a scollinare.

Arrivo alla Badia dove impazienti mi aspettano i miei compagni, provo a raccontare dei miei incontri, ma non mi credono, e cominciano a pedalare verso Calderino.

La velocità è alta, ma riesco a stare a ruota, e in un lampo siamo a Riale, poi via Calzavecchio e Porrettana, dopo circa 80 km e i 26 di media siamo al punto di partenza.

Bel giro peccato che tutti gli altri ragazzi non sono venuti con noi, credo si sarebbero divertiti


07 novembre 2008

Pranzo sociale 2008

Pranzo Sociale 2008


Domenica 16/11/2008
ore 12.45

Presso il Ristorante Bonfglioli
Ciano di Zocca (MO)
Tel 059988451

Menù
Antipasto:

Tortelloni fritti

Primi:

Tortellini in Brodo
Lasagne al forno
Tagliolini al torchio alla toscana

Sorbetto

Secondi:

Tagliata al rosmarino con polenta fritta
Arrosto di vitello e coniglio
Patate al forno

Dessert
Coppetta al mascarpone con fragole calde
Caldarroste
Caffé Liquori Vino Acqua

Prenotazione con Saldo (€ 28,00) entro Venerdì14/11/2008 presso Cicli Malini

In Occasione del pranzo si effettueranno le premiazioni di tutti i Campionati Sociali

Classifica Campionato Sociale 2008

Hanno vinto il Campionato Sociale MTB:
Casarini Mirko (Prestigio MTB)
Gardina Marco (Prestigio MTB)
Nicola Gianni (Prestigio MTB)
Mantovani Luca (Tutti i Campionati d’Italia)

Campionato ProMal
1° Pasini Enrico
2° Bosso Massimo
3° Cioni Mauro

Campionato Sociale Corsa
è stato conquistato da
Con 10 Prove:
Cioni Mauro
Pietrafesa Enrico
Con 9 Prove:
Pasini Enrico
Bosso Massimo
Stagni Alessandro
Longhi Alberto


Site pregati di controllare se ci sono eventuali Errori
Del corsa saranno premiati tutti coloro che hanno fatto almeno 9 prove e i primi tre del campionato ProMal
Le premiazioni si effettueranno solo durante il pranzo Sociale

06 novembre 2008

MTB a Castel del Rio domenica 9 novembre

ciao, 
io ho intenzione di andare questa domenica 9 a Castel del Rio a fare una challenger in MTB.
Si parte alla francese senza orario fisso, il percorso è bello e facile (lo faccio anche io) e c'è un ristoro a base di salciccia che fa sempre bene.
La spesa è irrisoria (l'anno scorso 3 euro) e se partiamo prestino per le 13 o poco piu siamo a casa.
Chi c'è? Anche per cambiare ogni tanto, io mi son sempre divertito.

03 novembre 2008

Escursione in Mountain Bike del 2 novembre 2008










Ebbene sì, Giove ci ha fatto rimandare all'infinito la notturna, ma ieri ci ha regalato una giornata di tregua. Ritrovo alle 7.30 presso il negozio, poi partenza in auto per il Cavone(Corno alle Scale) siamo in sette, su al Cavone ci aspettano altri due amici. Arrivati al cavone Luca, colui che ci farà da guida, è già presente con il fratello Dino, scarichiamo le bici e partiamo subito provandio a stare a ruota di Luca, che oltre ad avere un bel passo ha delle doti da funambolo, dove noi non pensiamo neanche di provare a salitre, lui pedala e sale tranquillamente e ogni tanto ci guarda con aria sorpresa: "Non vanno questi cittadini".Io mi consolo pensando alla discesa, e spingo la bici con rassegnazione. Sentieri e crinali ci accompagnano deliziandoci di sassi e foglie bagnate. Luca (Trail) va a un buon passo, mentre Mirko, che non vuole stare dietro a nessuno, impreca sui pedali. Paolo e Simone, sono inseparabili, sempre vicini vicini in salita e in discesa, quando uno scende per spingere l'altro fa uguale, il massimo quando Paolo cade (in discesa senza conseguenze), Simone si tuffa a terra per non essere da meno. A proposito di tuffi mentre attraversiamo un ruscello d' acqua fresca Luca (Bankoc) ci si tuffa dentro, da qui in poi farà il giro tutto bagnato, ogni tanso si ferma e strizza i guanti, inzuppati d'cqua.



Luciano e Paolo l'altra coppia fissa, hanno un buon passo e vanno traquilli parlottando tra di loro. Arriviamo a Capanna Tassoni alle 11,00 come da programma, una grappa per i più cattivi e un caffè per i mortali. Da qui sabbandoniamo i sentieri, la strada prosegue su una carreggiata in ghiaia, fino a Passo di croce Arcana (1650mt). Io, che chiudo il gruppo, mi fermo a fotografare la prima neve di stagione, e arrivo al passo per ultimo. In discesa ci dirigiamo verso Doganaccia, sempre sulla strada ghiaiata, in prossimità dell'arrivo della funivia, dopo aver controllato il suo effettivo funzionamento, c'è l'ingresso sulla pista da discesa per bici.
Tre percorsi: Blu, Rosso e Nero per arrivare a Cutigliano, si parte sul nero da veri esperti, e via!
Mi accorgo dopo poche centinaia di metri che per me è troppo impegnativo, e opto per il percorso rosso, com me vengono i due Paolo Simone e Luciano, mentre Bankoc Dino Luca e Mirko proseguono sul percorso Nero.
A un certo punto, dopo aver sbagliato il sentiero, ci troviamo in Piazza a Cutigliano dopo aver percorso i percorsi pedonabili del centro.
Arrivati al Ristorante (Fagiolino) i quattro Funamboli sono già li che ci aspettano,ci sediamo a mangiare delle prelibatezze, e tra funghi, fiorentine e vino rosso passano due ore e mezza in un attimo.
Si esce di corsa dal ristorante per riuscire a prendere la funivia alle 16.00, dopo 15 minuti siamo alla Doganaccia. I due chilometri di salita fino a Croce Arcana, ci fanno ricordare tutto quello che abbiamo mangiato.
In cima al passo voltiamo a destra e prendiamo il sentiero di crinale che ci accompagnerà al lago Scaffaiolo. Ormai è buio, tardi per tardi ci fermiano al rifugio per una "bevutina" e a salutare il gestore, un vecchio amico. Via ancora la buio fino al Cavone. Abbiamo pedadalto e spinto per 3 ore e 42 minuti, e percorso 33 chilometri e mezzo.

Questa "Gita" ormai un Classico per il Club è sempre un bel appuntamento.

Al prossimo anno!

Guarda le foto:


26 ottobre 2008

Escursione in Mountain Bike

Domenica 2 novembre 2008

Escursione in Mountain Bike
Fanano Cutigliano


Programma:

Ritrovo presso Malini Cicli alle ore 07.30 automuniti
Partenza immediata direzione Fanano (MO)
Arrivo in località i Ponti alle ore 08.45 circa
Preparazione delle bici e partenza per Croce Arcana (18 chilometri circa tutta salita pedalabile)
Ore 12.00 arrivo a Croce Arcana
Da qui tutta discesa (circa 15 km) fino a Cutigliano scegliendo uno dei tre itinerari (difficile/ medio/ facile)
Arrivo a Cutigliano alle ore 13.00 circa
Pranzo in ristorante.
Ore 14.30 partenza in Funivia fino alla Doganaccia.
2.5 Km di salita pedalabile e arrivo a Croce Arcana.
Ore 15.30 partenza per i Ponti (18 chilometri di discesa)
Arrivo alle auto previsto per le ore 16.45/17.00
Rientro a Casalecchio per le ore 18.30 circa.
Si prega di confermare la presenza.

25 ottobre 2008

Benvenuto Damiano!

E' nato Damiano Ferri, figlio di Loris e Diletta. Auguri alla famiglia e complimenti vivissimi. Con questo avvenimento meraviglioso si annuncia il ritiro uffuciale di Loris da ogni attività agonistica. La bicicletta di Loris sarà messa all'asta su e-bay a partire dal 3 Novembre, prezzo base un centesimo.

23 ottobre 2008


Domenica 19 giretto in Mountain Bike (31 Km)


Ci si trova in quattro davanti al negozio, decidiamo di andare verso Sasso Marconi, quindi Monte Mario, è da tempo che non ci andiamo.

Solita strada dei laghetti del Maglio, poi variante dentro al cantiere della Sapapa, palazzo Rossi e passo dello Zanchetto, prima di Ponte Albano, voltiamo a sinistra, e iniziamo la salita che ci porta sul sentiero basso.

Mario, Luca, Loredano ed io, si siamo in pochi, ma per strada incontriamo tre Bikers che mi conoscono e si aggregano a noi, e ridendo e scherzando ci troviamo sul sentiero, in discesa, che porta alla grotta, a dire il vero solo Mario riesce a farlo tutto in bici, quasi tutti scendiamo a piedi, è veramente impegnativo, almeno per me. Arrivati alla caverna, ci si aspetta tutti, poi si riparte verso i Prati di Mugnano in leggera salita, arrivati al Ristorante, ci buttiamo giù dal Picchio Pendio fino alla pista da cross, io mi porto avanti per fare un paio di foto, Mario si monta la testa, ricorda di essere stato un discreto motocrossista, e si lancia in salto esagerato, probabilmente ha scordato di essere in bici, infatti al primo contatto con il suolo, tira una "Mina" impressionante, mentre la bici vola letteralmente a valle, lui rotola dalla parte opposta. Si rialza come un gatto che ha usufruito di una delle sue nove vite, sorride e corre a prendere la bici in fondo al dirupo. Tutto bene, ma la foto è venuta mossa. Aspettiamo tutti e torniamo verso casa passando da parco Thalon, salutiamo i nuovi amici, e torniamo al punto di partenza.

17 ottobre 2008

14 ottobre 2008

Classifica completa Vergato - Casa dell'Oste

1
Enrico Pasini
2
Lorenzo Zanarini
2 nc

Luca Laffi
3
Massimo Bosso
4
Mauro Cioni
5
Rocco D'Elia
6
Claudio Gherardi
7
Alessandro Stagni
8
Loris Ferri
9
Alberto Longhi
10
Enrico Pietrafesa
10 nc

Mirko
11
Gianluca Lamberti
12
Mauro Colli
13
Giovanni
14
Lorenzo Celeste
15
Luciano Merlini
16
Massimo Dondi
17
Walter Ferri
18
Fabio Ferri
19
Stefano Calzolari
20
Massimo Tommasi
21
Salvatore Cuccaro

13 ottobre 2008

Classifica gara del 12/10/08

Allora, come annunciato alla partenza, Traguardo Volante a Sibano, vinto da Gherardi Claudio, che riceverà il premio giovedì sera, seguito da Enry che non riceverà nulla.

Bella gara, e soprattutto bel Ristoro, descritta benissimo da Sandrino.

Sono rimasto deluso da Longhi Alberto (10°) che è partito in testa stando a ruota dell'auto, poi è bastato il primo strappo per staccarsi dal portellone, per dare spazio a Luca Laffi (2°), che poi cedeva la posizione di testa a Enry (1°) in prossimità dell'arrivo

Bel recupero di Lorenzo Zanarini (2°pari merito con Laffi)), che recuperava il distacco iniziale su Bosso Massimo (4°) che per essere il più vecchio del gruppo, ha fatto come sempre un bel numero. A dire il vero il più vecchio Merlini Luciano si è classificato 17°, ma è stato tratto in inganno da me che gli avevo assicurato la mia presenza in gruppo, (infatti c'ero, ma in auto) per una pedalata tranquilla. Cioni Mauro (5°)giocando in casa poteva andare sicuramente meglio, ma essendo educato ha rispettato gli ospiti. Rocco D'Elia (6°) per me una sorpresa, non avendolo praticamente mai visto, non avevo idea di come andasse. Gherardi (7°) dopo il traguardo volante ha confermato di essere un corridore completo.

Sandrino (8°) sarebbe andato molto meglio se: non mangiava la banana un secondo prima della partenza e se fosse stato concentrato più sulla corsa che sulla radiocronaca. Ferri Loris un 9° posto dignitoso per un campione ProMal del 2006, che ha calato le uscite in bici in maniera drastica.

Lamberti Gianluca (13°) alla partenza non è riuscito ad agganciare il pedale, e chiaramente nessuno lo ha aspettato, e lui non ha aspettato Dondi Massimo (12°) suo eterno compagno, che ha affrontato la salita in solitaria.

In coppia all'arrivo i fratelli Ferri, Walter (19) e Fabio(20) che si sono fatti compagnia pedalando uno al fianco dell'altro cercando di staccare Stefano Calzolari (21) che gli teneva la ruota con i denti.

Incredibile Giovanni domenica non ha scattato, e andando su regolare si è classificato 15° a ruota di Colli Mauro (14°) che per scusarsi per la partenza ritardata (si è fatto cambiare il copertoncino posteriore alle 08.30) ha preferito non inferire sui compagni di squadra.

Celeste Lorenzo (16°) ha preso la salita per ultimo, avendo la bici nuova, non voleva farsi sverniciare dai Proffessionisti, è salito regolare superando i suoi compagni chiedendo scusa. Massimo Tommasi (22°) esce un pò con noi e un pò con i pensionati di Borgonuovo, dove si sente un Re, domenica con noi è tornato tra la plebe.

Cuccaro Salvatore( 23° e Ultimo) appena tornato, dopo sei mesi, dall'Afghanistan (si scrive così ?) ha fatto un gran numero, solo a terminare la prova.

Bravi ragazzi, complimenti a tutti!

No, non mi sono scordato di Enrico Pietrafesa: il "Fenomeno dello stappo della Boazza", che figura!. Che dire, partito praticamente in testa, stavolta ha preso lui la Boazza, piantato sui pedali si è classificato solo 11°

Foto di Domenica
http://picasaweb.google.it/Malini.Paolo/MauroHause

Finale ProMal....quasi!!!

Salve a Tutti,
ieri ritrovo da Paolo alle 8,30 e si rivedono volti che da tempo non facevano capolino con la bici per un'uscita, e questo è gia stato di per sè, un grande successo.
Circa 22 i partenti con alcuni che gia dopo i primi metri facevano pretattica ed altri che mettevano avanti le "manone" asserendo di non essere in condizione.
Qualcuno additava altri per distogliere l'attenzione da se stesso, ma tanto, conoscendo ormai l'andazzo, gia sapevo chi nemmeno dovevo considerare e su chi dovevo prendere le misure.
La defezione della giornata è dell'uomo più atteso per questo tipo di avventura, quell'Aureliano che si presenta in abiti "borghesi" con voce roca e asserendo di essere raffreddato, quindi dando forfait nella gara più attesa.
Peccato per il nostro "grimpeur", anche perchè durante il percorso, ciclisti con la cellulite non se ne sono visti!!
Presenti anche il Tommy, il Gengy, il Walter, Cella con la fantastica bici nuova fiammante, e quel Claudio Gherardi che pochi conoscono ma che visto all'opera alla 9 Colli, mi ha fatto subito inserire un altro nome sulla lista di quelli che ero sicuro mi avrebbero preceduto all'arrivo.
Si parte dopo le raccomandazioni del Boss di tenere il gruppo unito sino a Vergato, poi, a suo dire, chi più ne aveva....
Ed infatti si parte tutti in gruppo con i soliti Pro davanti a fare l'andatura, a dire il vero abbastanza tranquilla sino al momento in cui ci sorpassa un bel gruppone a cui Fabio ed altri si attaccano e la velocità subisce un'impennata. Dopo alcune proteste, passati diversi chilometri si decide di lasciare andare il gruppo estraneo e ci ritroviamo di nuovi solo noi della Malini, tutti rigorosamente in divisa ufficiale.
Si arriva a Vergato e girato a destra verso Cereglio, dopo poco incrociamo il bivio da cui partiranno le ostilità. Fermata obbligata per la foto di rito, ci si toglie quello che non serve per la prossima salita e quindi viene dato il via. Subito davanti Luca Laffi tenta la fuga salendo per il primo strappo come fosse un proiettile, e dietro si posizionano il Potter ed il Zanaro, nell'occasione senza l'abituale cappellino. Dietro a ruota l'immancabile Assessore con l'Ingegnere, Rocco e la new entry Gherardi. Io decido di prendere la ruota di Pietrafesa, che per il primo strappo regge l'andatura dei tre ultimi citati. Salendo non mi volto per vedere cosa succede dietro, sono troppo impegnato a guardare avanti la salita che si snoda sui tornanti e le curve che dovrò affrontare.
Il primo pezzo è gia duro e la banana appena ingerita con imprudenza non mi aiuta certo a dare il meglio. Pietrafesa davanti a me pedala al suo abituale ritmo ma quando la pendenza comincia a farsi sentire, ben segnalata dai cartelli posizionati dall'insolito duo "Boss/Auri", sento le gambine rispondere ed allora provo a fare il mio ritmo e a salire superando il compagno che sino a quel punto mi aveva dato un riferimento.
Davanti a me riconosco il casco giallo di Rocco e con lui Mauro Cioni, leggermente più staccato Gherardi che ad un certo punto riesco a raggiungere e a raccogliere una sua espressione di fatica.
saliamo insieme il secondo strappo, poi al sopraggiungere del terzo, leggendo le pulsazioni a 174 decido di rallentare per non dover ricorrere al 118 e lascio il buon Claudio salire da solo, augurando a me stesso di arrivare in cima. Nel frattempo lungo la salita il Boss e Aureliano ci scattano foto e riprendono i nostri volti trasfigurati dalla fatica.
Davanti la gara si decide alle ultime curve, Luca Laffi paga lo sforzo per il primo, fantastico, scatto e deve cedere la prima posizione ad un Potter scatenato che giunge al traguardo vincitore confermando la leadership dello scorso anno, come campione ProMal. Dietro, oltre a Luca Laffi che ieri ha dimostrato di essere umano e non bionico come pensavo, arrivano gli altri sopracitati nell'ordine che leggerete dal resoconto ufficiale dell Boss. Non ho avuto modo di memorizzare l'esatta scaletta ma i nomi sono: Pasini, Laffi, Zanarini, Bosso, Cioni, D'Elia e Gherardi. Poi, dopo questi primi sette, ecco gli umani, quelli che arrivando in cima hanno tirato il classico sospiro di sollievo pensando che anche per questa volta il cuore ha retto.
Il sottoscritto apre le danze e questo è gia di per se un motivo di incredibile stupore per quanto mi riguarda. Voglio ringraziare in modo particolare Loris Ferri che mi ha dato una dritta notevole per il futuro, e cioè quella di non mangiare nulla prima di una salita impegnativa, oltre al grande stimolo di non mollare un centimetro nell'ascesa quando sentivo il suo incedere alle mie spalle.
Nota di colore all'arrivo, quando sono arrivati il Tommy e Walter che per lo sforzo profuso, non sono riusciti a staccare i pedali e sono crollati sotto i nostri occhi dalla fatica. Da premiare con un grande applauso per il coraggio e la volontà nel portare a termine l'impresa.
Ma ripensandoci credo sia giusto che un grandissimo plauso lo si faccia a tutti i 22 che sono saliti per quelle ripide rampe, mettendo a dura prova i propri muscoli e le proprie capacità fisiche: grandissimi tutti!!!
Dopo l'arrivo la Cioni's family ha reso il recupero davvero piacevole con l'introduzione di vasetti a base di cipolle sott'olio e funghi allo stuzzicadente che Pasini ha gradito in modo particolare....
Il ritorno è stato bellissimo, anche se il sottoscritto si è lasciato convincere a seguire il gruppo dei Pro che invece che tornare per la Porrettana, ha preferito "deviare" per Grizzana Morandi, Rioveggio e Vado, affrontando un'altra salita che si è fatta sentire nelle gambe di tutti, dopo lo sforzo profuso sulle rampe di Cioni's House.
Personalmente, ritengo la prova riuscitissima, e soprattutto credo sia stata la salita più dura che abbia mai affrontato da quando ho iniziato a pedalare, più dura delle Orfanelle di San Luca e del Cippo del Carpegna. Magari qualcuno di voi potrà verificare la veridicità di quanto da me affermato, ma se non più dura, sicuramente allo stesso livello.
Grazie a tutti per il bellissimo giro e per la compagnia, come sempre il divertimento è stato al massimo.....
salutoni
Sandrino

11 ottobre 2008

L' "emilia" 2008

Così Ivan Basso chiama questa gara, lui che fra 14 giorni torna e questi giovinotti avranno finito di farsi belli. Soprattutto quell'angioletto di Cunego ....
Per ora ci godiamo però il successo di Di Luca che con grande cuore è riuscito ad imporsi sullo strappo al 18% in maniera decisiva per la gara.
Vittoria anche per il club Malini che ha saputo scegliere il punto della salita, proprio lì dove si è decisa la gara.
Qualcuno in incognito scrutta le tattiche forse per applicarle domani ...ma l'ho beccato!
E gli altri invece a viso aperto. Avran bevuto come sul fedaia?
Le altre foto sono sul mio sito:

http://fotorode.free.fr/Ciclismo/Ciclismo.htm

05 ottobre 2008

ecco il finale del ProMal 2008...tutti pronti?

Domenica 12 ottobre è la gran giornata...la prova in salita con arrivo a Casa dell'Oste darà uno scossone alla classifica o confermerà i valori emersi fino ad adesso?
La partenza è prevista alle 8.30 in punto del negozio, direzione Vergato.
Presa la strada per Cereglio, giriamo poi a sinistra verso Labante, e li ci fermiamo.
E' infatti qui che prenderà il via la scalata Vergato-Casa dell'Oste (che è poi la casa che i miei hanno comprato ormai più di 30 anni fa).
Pronti via, si inizia la salita e si sale subito a destra per la rampa di Via Rappolo.
Iniziamo a dire che tutta la salita è una cagata.
Tutto il percorso è di circa 4.5 km con un dislivello di 370 metri.
Bisogna però tenere conto che l'ultimo km è un falsopiano con 2 avvallamenti e che in mezzo ci sono 500 metri di salita leggera, per cui la pendenza media del tratto veramente in salita supera il 12% con punte del 20-21%.
Vedete l'altimetria qui a fianco, in pratica la salita si compone di 4 sezioni di cui le prime 2 e l'ultima a tornantoni con pendenze regolari del 14-15% e massime dal 18 al 20% e una sezione intermedia di 700 metri con 2 rettilinei al 13% (tipo un piccolo Fedaia).
Bene, arrivati su avremo un ristoro a casa (che si chiama dell'Oste non per niente, visto che prima della guerra era davvero un'osteria) per riprendere le forze e preparare le gambe alla...sorpresa!
Infatti quella appena svolta è la prima di due semitappe. Dovremo ripercorrere la strada a rovescio (mi raccomando occhio alla discesa!) per arrivare fino a Zola Predosa e compiere 2 giri del circuito delle Tombe.
Qui ovviamente il discorso è completamente diverso, perchè si tratta di un circuito completamente in pianura di 6.2 km (con 2 cavalcavia tagliagambe) da fare a tutta con volata finale, sempre che non esca dal gruppo uno alla Ballan che anticipi il plotone.
La giornata è impegnatva e si vedrà chi si risparmia in salita per dare tutto in pianura o viceversa, insomma il ciclista completo emergerà sicuramente!
(I punteggi saranno dati indipendentemente uno dall'altro per cui non è obbligatorio partecipare a entrambe le prove.)

28 settembre 2008

FANTASTICI AZZURRI!BALLAN CAMPIONE DEL MONDO

Fantastici mondiali, fantastici azzurri. Ho vissuto grandi emozioni oggi davanti allo schermo nel vedere questi mondiali. Dall’incertezza, ai dubbi, dallo stupore alla meraviglia, dall’euforia alla commozione. Ho acceso la tv alle 13:45 e l’Italia era già davanti a tirare il gruppo. Mancavano ancora più di 90 km, in fuga erano in quattro con un bel vantaggio, ma ormai stanchi. Vedere gli azzurri tirare il gruppo a quella velocità, con ancora tutti quei chilometri da fare, mi ha messo dei dubbi. Troppo lontani, troppo impegno da parte nostra, con Bettini in quinta posizione a fare la tattica. Paolini scatta più volte ed è lo stesso Bettini che lo spinge ad andare, in pochi ci credono e le azioni finiscono subito.La Spagna rimane a ruota e i soli Rebellin, Cunego e Ballan, sono nel mezzo del plotone. L’azione dei fuggitivi della mattina finisce e noi siamo ancora davanti a fare l’andatura. Bruseghin e Bosisio si sfiniscono a tirare e Paolini scatta ancora a ripetizione. A due giri dalla fine la selezione è fatta, il gruppo principale conta solo cinquanta corridori. Le nostre punte ci sono tutte, Bettini è marcatissimo, la Spagna conta ancora Valverde, Sanchez, Freire e Rodriguez per la vittoria. Anche Bonnen, attivissimo con i suoi sempre a circondarci, è presente con una bellissima pedalata. Più i tedeschi con Schumacher e Zabel. Penultimo passaggio dei Ronchi, Tosatto è davanti a tirare il gruppo, in molti non ce la fanno, il tedesco Ciolek addirittura si ferma per un crampo. Tutti si aspettano lo scatto di Bettini, i commentatori anche loro dubbiosi per averci visti sempre davanti si aspettano anche Rebellin. Scatta Ballan, uno dei suoi scatti potentel preciso. Dietro lo seguono tre belgi, un olandese, un austriaco, due danesi e per la Spagna il solo Rodriguez. Arrivano anche Rebellin e Cunego per noi e continuano a scattare. Il gruppo si spezza in tre tronconi e a sorpresa Bettini è nel terzo. Insieme con lui tutti i grandi favoriti Valverde, Freire, Bonnen e Zabel. La fuga prende il largo e si capisce subito che sarà impossibile riprenderli. Dietro tutti salutano Bettini, sono gli ultimi chilometri per lui e li ha sacrificati per il bene della squadra, fermandosi li dietro e fermando i suoi rivali. Davanti non si fermano, noi siamo i più forti, ma i belgi fanno paura. Su i Ronchi però ci pensano prima Rebellin e poi Ballan a tagliarli le gambe con due rasoiate stupende. Cunego marca stretto Rodriguez che chiude tutti i buchi. I belgi si staccano ma in discesa recuperano. Si entra in città, ultimi chilometri, tutta pianura. Nasce qui il capolavoro di Ballan. Ai meno tre chilometri lo scatto impressionante, con cinque pedalate prende cento metri e nessuno potrà più riprenderlo. Soresen lo insegue, a ruota Cunego e Rebellin pronti a rompere i cambi, non ce ne sarà bisogno. Bulbarelli e Cassani accompagnano per la terza volta consecutiva un italiano verso la maglia iridata. Due volte Bettini, ora Ballan che a braccia alzate diventa campione del mondo. Cunego secondo, Rebellin quarto, è un trionfo. Bettini, staccato a cinque minuti, esulta come se avesse vinto lui. E’ scortato dai grandi campioni del ciclismo mondiale che lo salutano da vero leader. Alessandro Ballan, ventinove anni, un Giro delle Fiandre vinto oltre a altre corse, due settimane fa anche una tappa pirenaica e la maglia oro alla Vuelta. Era già un campione, ora è consacrato. Un ragazzo semplice, che ama il ciclismo e lo fa amare. Peccato aver visto Cunego arrabbiato per il secondo posto, ci può stare, ma se lo poteva risparmiare. Siamo Campioni del Mondo, Ballerini ha, per l’ennesima volta, compiuto un capolavoro di squadra che neanche in sport come il calcio si riesce a vedere. Un gruppo, che da anni, vince medaglie e fa sognare tutti noi. Grazie Franco, grazie ragazzi e ciao Paolo un campione, signore, come te nasce ogni cento anni.

23 settembre 2008

Dritti fino al mare...più o meno...

La gita al mare è sempre uno dei momenti più attesi dell’anno, sicuramente il più frequentato. Anche quest’anno siamo partiti in un bel gruppo in bicicletta da San Biagio, eravamo sulla trentina se non di più.Qualche nuvola in cielo, che non faceva preoccupare e alle otto tutti in fila direzione Cesenatico. Dopo tre anni abbiamo abbandonato la “Campaza” di Fosso Ghiaia, per il ristorante “Punta Nord”il cui menù, sulla carta, era di tutto rispetto. Partenza blanda ma non troppo, tutto regolare fino al semaforo dei Giardini Margherita, dove Lorenzo si accorge, (tardi), del ritorno in gruppo di Loris Ferri. Nel tentativo di abbracciarlo tocca la ruota dietro con la sua davanti e finisce per terra. Momenti di terrore negli occhi di molti, la caduta è avvenuta praticamente da fermo, ma la reazione di Lorenzo alla vista dei danni potrebbe essere senza controllo. Fortunamente nessun danno, tranne che all’antivento, il quale finisce presto nel bidone del rusco. Dopo aver raggiunto la San Vitale facendo il giro di San Lazzaro, (c’era chi voleva arrivarci facendo prima la Val di Zena), arrivare a Massalombarda è uno scherzo. Trenta e più chilometri con solo un paio di curve, il resto un lungo rettilineo in sconfinata campagna, sembra di essere nel Texas in certi punti. Sosta bar poco prima di Massalombarda, poi di nuovo tutti in fila, siamo a metà viaggio. Un chilometro neanche, nuova sosta per una bucatura. Si riparte, mentre la temperatura scende vertiginosamente e nuvolosi neri salgono dal mare.Un altro chilometro e di nuovo tutti fermi per un altro copertone a terra. Si riparte ai 35 km/h arriviamo alla rotonda di Russi, qui la decisione da prendere è: destra verso Russi e poi campagna fino a Cervia, o sinistra verso Ravenna e poi dritti in Adriatica? Si decide per Ravenna, sbagliando, perché arrivati in città, dopo belle stradine immerse nei campi e nei canali, scopriamo che non possiamo prendere l’Adriatica, perché considerata Tangenziale. Vaghiamo in mezzo al traffico cittadino come un branco di pecore senza il pastore, quando una pattuglia della Polizia ci dice di giungere a Classe, da lì possiamo stare anche noi ciclisti in strada. Lasciando stare che il pastore c’era, ed ero io, che vi stavo guidando bene, giunti a Classe il problema è stato attraversare la statale. Infatti, al tentativo di Sandrino di fare solo poche centinaia di metri in Tangenziale, molti si sono fermati. Così alla spicciolata l’abbiamo attraversata tra auto e Camion che sfrecciavano e insultavano. Ce la fanno comunque tutti, ma Paolo non si vede più. Mauro Cioni, Sandrino e io ci fermiamo per aspettarlo e dopo pochi minuti telefona dicendo di continuare, che è con un ragazzo e arrivano con calma, ( Non sapevo che in calma si traducesse "in taxi"). Così mi metto a testa bassa e comincio a menare, nel tentativo di riprendere gli altri. La velocità è elevata tra i 42 e i 47 km/h, Sandrino soffre sui cavalcavia facendomi rallentare, (dopo tutta l’estate ad allenarci su quelle strade). Dopo l’incrocio di Milano Marittima riprendiamo il gruppo che sembra quasi fermo. E’ fermo veramente, perché Fabio ha bucato e sta gonfiando il tubolare con la schiuma. Riesce a ripartire e si mette davanti a tirare ai 48 km/h, (della serie ho solo 200 km nelle gambe), Lorenzo e io gli diamo il cambio, la velocità cala un pochino ma per molti dietro si fa dura. La lucidità ha fatto spazio alla stanchezza e così un ragazzo tampona una delle due ragazze presenti, (finalmente delle donne in gruppo), cadendo rovinosamente a terra di testa. Per fortuna c’era il casco, (adesso non c’è più distrutto dalla caduta). Noi davanti non ci accorgiamo di niente e arriviamo a Cesenatico, dove un irresistibile Pietrafesa vince la volata senza boazza, facendosi notare come corridore veramente completo. Dopo una veloce, tiepida doccia fatta in spiaggia, in questo freddo primo giorno d’autunno, tutti con le gambe ben salde sotto la tavola. C’ è a chi il pranzo è piaciuto, a chi meno, personalmente a parte le vongole al sapore di spiaggia, il vino fermo non frizzante, il sorbetto granita e la frittura mista che non mi hanno servito, mi è sembrata una cosa normale. Non squisita da portargli via tutti i biglietti di presentazione, ma neanche da intossicazione alimentare. Alla fine, comunque, c’è un anziano del gruppo che per non saper né leggere né scrivere, con la scusa che si era perso, si è fermato a mangiare alla “Campaza” e si è presentato da noi solo per il dolce. Beata gioventù.
http://picasaweb.google.it/EnricoPasini81/GitaMare2008#

18 settembre 2008

Chi viene al mare?

Sandrino, magro,magro, ma magro eh., ma non so cosa pensare, ma quanto pensa di mangiare Domenica.
Enry, come campione in carica, ha scelto la strada per andare a Cesenatico:
Partenza presso il negozio alle 08.00, Ganzole, Pian di Macina, Pianoro, Raticosa, Futa, poi tutta discesa fino a Imola, e il più è fatto. Imola Cesenatico ormai è uno sputo! ( Se hai ancora della saliva)
Mauro, che ora è in un momento eccezionale e va fortissimo, ha tracciato il percorso più pianeggiante e ordinato un paio di ruote lenticolari, due prolunghe sul manubrio, e vuole arrivare a Cesenatico alle 10.42.
Circa i 40 di media!
E' quasi meglio stare a ruota di Enry, e fare il suo percorso.
Pietrafesa, che non vede l'ora di trovare dei cavalcavia, per fare le sue volate vincenti, senza notare che Aureliano lo lascia vincere tutte le volte, per amicizia, e per amore, sono sposati da anni ormai e la crisi del settimo anno l'hanno passata da un pezzo.
Margelli é preuccupato, è da tempo che non pedala, traslochi spostamenti e impegni di lavoro non gli hanno permesso di allenarsi come dovrebbe, ma la classe non è acqua. Certamente sarà tra i primi ad arrivare a Cesenatico, lui e le sue scarpe da Tennis.
Toni, sarà lì con noi, fino alla prima sosta, dove entrerà nel bar e dopo essersi messo dietro al banco farà tramezzini e caffè per tutti.
Rocco, incredibile, ragazzo strano, quando ha saputo che andavamo al mare, in un attimo di sconforto ha fatto montare la Comapatta, forse aveva già parlato della strada da fare con Enry?
Zanarini, è tre giorni che sta lavorando come un matto per ricoprire la bici con una pellicola trasparente, sembra ci siano due pozze d'acqua poco prima di Cesenatico, e lui non vuole sporcare la bici.
Walter, è finalmente felice, ha messo a posto la casa, finiti quasi tutti i lavoretti, e finalmente può farsi una bella mangiata in tranquillità, cavolo è da circa due anni che non si gode un bel pranzo con calma, in questi due anni ha perso 27 grammi, non sembra più Lui.
Fabio Ferri e io, forse veniamo in moto, sapete abbiamo due moto belle e nuove in garage, e non ci crederete, ma basta tenere ferme le gambe e girare il polso e in un attimo siamo a ruota, anche dei più forti.
Loris Ferri, ha ricominciato a pedalare, e sarà li davanti con i primi, come sempre, e non si è allenato, ma uno così cosa si allena poi a fare?
Celeste, deluso, voleva andare al mare con la bici nuova, ma il telaio è ancora da verniciare e il Signor Shimano gli deve ancora fare il suo Gruppo Dura Ace, dovrà andare a cesenatico con la bici Vecchia, una fatica tremenda.
Stefano e Glenda ci accompagneranno in questa avventura, per due istruttori di Spinning, con alle spalle ore di pedalate in palestra, quattro ore in strada sarà una sgambata.
Aureliano, hou!
Il Saggio
Starà davanti e manterrà una velocità adatta a tutti.
Grande Aureliano, pensa, tutta pianura così nessuno ti dovrà aspettare in fondo alla discesa.

13 settembre 2008

Pochi chilometri, in tanta salita

Una settimana di caldo e afa, un weekend di nuvoloni e pioggia. Sono le sette e trenta e un temporale si scarica con violenza sulle campagne bolognesi, dura poco e nel cielo s’intravedono sprazzi di azzurro. Mi vesto e raggiungo San Biagio, già a Riale la strada è asciutta e, infatti, al ritrovo siamo un bel gruppetto. I due Mauro, Cioni e Colli, Lorenzo, Bosso, Aureliano, Enrico e Rocco con un cannone speciale sul manubrio che si rivelerà una telecamera. La Porrettana sembra la direzione migliore, anche se le nuvole non mancano. Dopo un primo tratto agile, Lorenzo prende in mano le redini del gruppo e a Sasso si mette davanti a velocità sostenuta. Gli strappi di Panico e di Marzabotto frazionano il gruppetto ma a Pian di Venola è già compatto. Le intenzioni di fare Cereglio sono subito spazzate via dal nero sopra Vergato, giriamo a destra e cominciano a salire verso Vedegheto. Cioni ed io tiriamo il gruppetto, c’è chi risente della nostra velocità, (tra cui le mie gambe), e brontola, ma rimaniamo insieme fino a Vedegheto. Qui Lorenzo mi sostituisce davanti, alzando leggermente il ritmo, Enrico, Aureliano e Mauro Colli sono i primi a mollare, io arranco ma non mollo, fino ad uno scatto di Lorenzo il quale si porta dietro Mauro e Bosso per venti metri e poi stacca anche loro. Salgo regolare sperando di riprenderli prima di Cà Bortolani, quando all’incrocio di Vignola dei Conti vedo Lorenzo rallentare ed aspettarci. Nuovo taglio causa maltempo, mentre gli altri salgono subito verso via Varsellane io, Cioni e Rocco aspettiamo Colli che non tarda ad arrivare. Salita non durissima, con un tratto anche di discesa, tranne gli ultimi cinquecento metri al 14/15%. Qui avviene il ricongiungimento con gli altri, Cioni ed io ci sfidiamo e alla fine, per poco e con molto orgoglio, lo batto di qualche centimetro. Altra decisione da prendere, fare Monte Pastore o Medelana? Il cielo parla chiaro, verso Medelana sembra più sereno. Proprio a Medelana la sorte, sotto forma di vetro, aspetta Lorenzo costringendolo al cambio di camera d’aria. Ripartire a freddo e affrontare lo strappo del castello è una vera coltellata ai bicipiti, ma poi la discesa verso Mongardino è bella e veloce. Qui salutiamo Lorenzo e scendiamo da Via Nughereto. Il giro sembra già finito quando uno scatenato Enrico Pietrafesa scatta al cimitero di Nughereto staccando tutti, senza più farsi riprendere. Davanti al Donnarosa è un uomo orgoglioso e felice, consapevole di essere sempre una vecchia volpe. Giro corto oggi ma dall’altimetria significativa vicina ai 1000 metri, pochi chilometri in tanta salita.

10 settembre 2008

Raccolta materiale 2008


Ciao a tutti, in vista del filmino finale del 2008, ci servono tutte le foto, filmini e altro che avete prodotto nel 2008. Anche idee su cosa mettere nel DVD sono molto gradite.
Direi che potreste lasciarle in negozio, appena possibile!
grazieeeeeeeeee
Club Cicli Malini
Domenica 21 Settembre 2008

Al mare in Bicicletta

Programma Ciclisti
Ore 08.00 Partenza presso Cicli Malini
Ore 12.00 Arrivo al Ristorante
Km 120 circa
Possibilità di Rinfrescarsi presso il Bagno Internazionale:
Con doccia a Gettoni (€ 1)
Direttamente in Mare (Gratis)

Programma Accompagnatori
Partenza presso Cicli Malini ore 10.00
Arrivo a Cesenatico alle ore 11.15 circa
Rientro previsto per le ore 16,00

Ore 13 Pranzo presso:
Ristorante Punta Nord
Via Cavour 12 (Cesenatico)

Menù Completo:
Antipasti
Delizie di mare fredde
Vongole alla marinara
Seppie in Guazzetto
Cozze alla Tarantina

Primi Piatti
Risotto alla marinara
Strozzapreti mare e monti
Tagliolini Caserecci alle Canocchie
Sorbetto

Secondi Piatti
Gran grigliata dell’Adriatico
Fritto misto con contorno

Dessert Punta Nord
Acqua Vino abbinato e Caffé

Prenotazioni con Saldo (€ 55,00) entro il 13/09/08

08 settembre 2008

Pantanissima...presente!


Ieri, 7 settembre era in programma la Gran Fondo intitolata al Pirata e Sandrino non poteva mancare a questo primo appuntamento organizzato direttamente dalla Fondazione Pantani e da tutti coloro che lo hanno visto crescere e diventare il Campione che ricordiamo.

Sveglia alle 4,20 convinto che la gara parta alle 6,15 (partirà alle 7,30) e parcheggio vicino alla sede del museo alle 5,15 che di fatto è ancora chiuso, ovviamente! Ma i colpi di "becchisia" del Sandrino sono diversi, infatti senza notarlo, monto la ruota anteriore al contrario (infatti per tutta la gara il contakm non funzionerà!!) e mi presento davanti al museo che nel frattempo vede arrivare i primi addetti che mi guardano come fossi un matto (avrei fatto la stessa cosa al loro posto!!). Arriva anche il papà di Marco che vedendomi mi viene a salutare e mi chiede come mai io sia così in anticipo....ma la gara non parte alle 6,15? Nooo, alle 7,30!! Benessum!!!

Il padre si mette a ridere, mi da una pacca sulla spalla mentre gli dico: "se non altro posso dire di essere arrivato primo, qui al ritrovo!!"

Finalmente alle 7,30 danno il via ed i 350 partecipanti circa, cominciano a pedalare verso Sorrivoli dove ci attende il primo colle da scalare. In partenza ho fatto amicizia con 2 ragazzi che dichiarano di voler fare il percorso corto e di non avere velleità di vittoria, perciò decidiamo di farla insieme. Infatti stiamo nello stesso gruppo sino a Calisese dove la strada inizia a salire.


Comincio senza accorgemene a scalare posizioni nel gruppo di circa 30 corridori e quando la strada aumenta progressivamente mi ritrovo in testa al gruppo seppur tenendo la mia andatura controllata guardando il cardio che ora uso in modo regolare grazie alle indicazioni di Mauro Cioni e al libro di Lance Armstrong. Dopo circa un km mi giro e con grande stupore non vedo nessuno dietro di me!! mah!!!

Salgo sempre del mio passo, poi giunto a Sorrivoli (245m), vedo davanti a me un altro gruppo e decido di accodarmi per sfruttarne la scia quando arriveremo in pianura. Saliamo insieme sino a Montevecchio (450m) dove scolliniamo e puntiamo le ruote della bici verso Borello. Dalla località appena citata ci dirigiamo in leggera salita verso Mercato Saraceno dove ci aspetta il Ciola, che arriva a 513m con una salita che mi piace tantissimo e che inizio con calma salvo poi aumentare il ritmo verso la fine ripetendo la situazione della prima ascesa. Infatti scollino solo, e comincio a pensare che gli allenamenti col mio personale Tutor, il Potter, stiano dando i loro frutti. Sento le gambe rispondere ed allora mi lancio verso Linaro e poi di nuovo a Borello a tutta velocità sfruttando la discesa. Ad un certo punto esagero nella velocità ed in una curva faccio il "dritto" e finisco sulla ghiaia di una stradina di accesso di una casa. Un pò di spavento e nulla più, riprendo la discesa cercando di fare attenzione, poi all'arrivo scoprirò che quella curva ha mietuto altre vittime!!

Giunto a Borello, raggiungo un altro gruppetto di 6 corridori fra cui una donna col marito che gli fa da gregario, bravissimo e soprattutto paziente, tanto paziente. Cominciamo a salire ed anche in questo caso le gambe vanno alla grande e mi ritrovo in cima a Montevecchio ancora da solo a sorseggiare una bottiglietta d'acqua al ristoro. Decido di scendere da solo, anche se mancano ancora 27km all'arrivo. Infatti mi ritrovo dopo la discesa a "tirare" da solo e la cosa si rivela alquanto poco redditizia. Fortunatamente a 10km dalla fine vengo raggiunto dalla coppia di prima e da un altro ragazzo che tira come un forsennato. Scherzando gli confesso che li aspettavo e li ringrazio di avermi raggiunto. Filiamo sino a Cesenatico a gran velocità e giunti ad un km dallo striscione mi metto a tirare io cercando di portare i miei compagni al traguardo. Ci riesco a metà, nel senso che arrivo allo striscione e gli altri sono dietro leggermente staccati, ma le strette di mano successive ed i complimenti reciproci sono sinceri e pieni di soddisfazione per entrambi.

Il risultato dell'unico "Maliniano" presente è il seguente:
su 181 arrivati nel percorso medio mi sono piazzato 67° assoluto e 7° nella mia categoria di appartenenza. Ho percorso i 106km in 4:04:03 alla media di oltre 26kmh.

Piccola nota: al 64° posto si è classificato un "certo" Roberto Conti classe 1964 (un anno più giovame del sottoscritto) passista scalatore che Voi conoscete per essere stato gregario di Marco negli anni d'oro. Conti è arrivato in 3:58:57!!!

Penso di poter essere soddisfatto della mia prestazione, e per questo vorrei ringraziare tutti Voi che mi avete aiutato a capire come andare in bicicletta, mi avete dato tantissimi consigli e insegnato tante cose che mi hanno aiutato tantissimo nel sentirmi a mio agio su un mezzo che solo un anno fa nemmeno conoscevo. Grazie davvero di cuore, e arrivederci alla prossima uscita.

Sandrino

31 agosto 2008

UNA LUNGHISSIMA ESTATE




Me la ricorderò per un pezzo questa estate del 2008. Anche quando il ginocchio avrà finito di sfiammarsi e le croste delle vesciche apertesi nel sottosella si saran tutte staccate, continuerò a sognarla. Ormai son dieci giorni che ho terminato la 1001 MIGLIA, "la più lunga randonnée d'Europa" per dirla con il linguaggio promozionale dell'organizzatore. Non so che cosa mi lascierà, nel tempo, questa esperienza densissima, meravigliosa e raccapricciante assieme. Non ho ancora avuto il tempo di fissare i ricordi ed elaborare le emozioni di questa cavalcata contro il tempo lunga 1608 km, in giro per mezza Italia. Troppo diversa dalla Parigi-Brest-Parigi che ho affrontato l'anno scorso: in Francia la tradizione di una manifestazione ultrasecolare, il numero impressionante dei partecipanti (5300), l'entusiasmo e l'appoggio fattivo delle persone lungo tutto il percorso, l'estremo rispetto degli automobilisti, ma anche la pioggia implacabile per quattro giorni. In Italia un'organizzazione presuntuosa ma in alcune circostanze assai carente, 200 partecipanti in tutto che pedalavano anonimi e dispersi sfidando l'idiozia e l'alterazione psicotropica di molti automobilisti; però lo spettacolo di tanti luoghi attraversati, in grado di allentare per molte ore la morsa della fatica bestiale, il sole e il caldo per cinque interminabili giorni.
Ma andiamo con ordine...La mia estate del 2008 è iniziata in gennaio. Non si può certo pensare di affrontare una pedalata di 1600 km senza una adeguata preparazione! Per cui ho cercato di ripetere quella dell'anno scorso pur senza partecipare a tutti i "Brevetti" che sono obbligatori per iscriversi alla PBP (200, 300, 400 e 600 km). Alla 1001 MIGLIA ho potuto infatti iscrivermi in quanto "reduce" della PBP 2007. Comunque, in solitudine o con alcuni amici e amiche, ho percorso alcune volte distanze tra 200 e 300 km, compresa qualche uscita notturna, cercando occasioni e luoghi sempre diversi, perchè io non riesco proprio a pedalare sempre negli stessi posti. Ma il momento decisivo dell'estate, quello che immediatamente ha prodotto sensazioni e ricordi bellissimi, si lega alla "SUPER RANDONNEE" di Cuneo (27-29 giugno 2008). I dati bruti possono dare una pallida idea di che cosa sia questa manifestazione: 510km, ma soprattutto 10500 metri di dislivello. Per capire veramente di che cosa si tratta, bisogna mettersi a pedalare dentro a questo anellone che parte da Cuneo e vi ritorna dopo aver scollinato il Colle della Lombarda, il Col de La Bonette, il Vars, l' Izoard, il Monginevro, il Sestriere, la Colletta di Paesana, la Colletta di Isasca, il Sampeyre e infine una roba che si chiama "la Piatta" ma è una piccola carognetta tipo Luminasio... La soddisfazione enorme non si lega soltanto al fatto di aver completato il percoso entro il tempo massimo, di non aver mai provato sensazioni di fatica insopportabile e di aver goduto del'incommensurabile bellezza diurna e notturna dei paesaggi alpini; ...la cosa incredibile è aver condiviso fino in fondo questa esperienza con Marco (FLOWERS), che è riuscito a terminarla con successo senza aver mai, in precedenza, pedalato di notte e per più di duecento chilometri. In più, è pure riuscito a guidare il furgone fino a casa mentre io ronfavo beato, poche ore dopo terminata la gara.Sulla tenuta dell'alltra mia compagna di avventura, Ausilia, non avevo tanti dubbi: lei addirittura ha fatto tutto il percorso in MTB (ma è una campionessa delle 24 ore).
Un giorno dopo aver terminato la SUPER RANDONNEE, ho inviato il pagamento dell'iscrizione alla 1001 MIGLIA, ben cosciente di tuffarmi in una mezza pazzia...
Domenica 17 agosto, Nerviano (periferia della periferia di Milano), ore 21e45. Comincia la prima di una serie di cinque notti in bicicletta, intervallate da albe rosate, lunghe e a tratti caldissime giornate, tramonti sanguigni. Tantissime ore in sella, tante per procurarsi da mangiare divorando cibo con la velocità di un bidone aspiratutto, poche quelle disponibili per il sonno, quasi sempre consumato in situazioni di fortuna (chioschi di benzinai, prati delle rotonde... solo la quinta notte, cosciente di avere finalmente un adeguato margine di tempo mi sono concesso un sonno di quattro ore su una branda che mi sembrava un letto di piume al rifugio Pianazze, nel piacentino). Strada facendo ci siamo infatti resi conto che l'organizzazione aveva disposto i dormitori in punti assolutamente inutili per tanti di noi, che ci arrivavano o troppo presto o troppo tardi per dormire. Così mi sono arrangiato, immaginando che una volta smaltita la fatica la soddisfazione di chi è riuscito a fare la 1001 MIGLIA in totale autosufficienza sarà ben più grande rispetto a quelli che se la sono fatta usufruendo di un Camper d'appoggio ai controlli (è ammesso dalle regole), viaggiando quasi scarichi, trovando la "pappa pronta" e il luogo adatto per un salutare riposino.
Venerdi 22agosto, Nerviano, ore 20e30. Ritorno alla casella del via in compagnia di una ciclista incredibile, conosciuta poche ore fa sul ponte di chiatte che attraversa il Ticino. Olga, che dopo aver spaccato la sua bici in carbonio la seconda notte lungo una discesa dal fondo cosparso di buche grandi come crateri lunari (che genio l'organizzatore!), ne ha noleggiata una a Passignano in acciaio massiccio, adattissima per l'Eroica... In mezzo tanta Italia orribile e splendida, otto Regioni, ventuno Province. Milleseicentootto chilometri e diciottomila metri di dislivello. Amici vecchi e nuovi coi quali ho pedalato per molti tratti, perdendoli e ritrovandoli lungo la via. Infinite sensazioni, dall'angoscia disperata alla beatitudine. Serbatoio immenso di incubi e di sogni che resteranno sempre con me.
Alessandro