le uscite, gli eventi, le foto di un gruppo di appassionati di strada e MTB di Casalecchio di Reno
30 aprile 2011
qualcuno vuole andare alla Nove Colli?
In caso fatemi sapere perchè il cambiamento va fatto entro il 5 maggio.
29 aprile 2011
10 Colli
27 aprile 2011
Cicloturistica Bertolt Brecht - Russi
Domenica 17 aprile, è in programma il secondo appuntamento del circuito romagnolo e come sempre accade in questi frangenti, per ovvi motivi logistici, parto da San Giorgio in totale solitudine, mentre il resto del gruppo si ritrova in quel di Casalecchio per formare il gruppo che come meta ha la località da dove parte la 9a gran fondo Strada dei vini e dei sapori di Forlì e Cesena, e cioè Russi.
Anche il Potter parte da diversa destinazione, infatti si trova a Marina Romea.
Arrivo come sempre piuttosto in anticipo, e dopo aver timbrato il cartellino mi posiziono in un punto della piazza dove il sole riesce solo parzialmente a riscaldarmi, la calda temperatura della settimana prima è solo un sogno, oggi si muore dal freddo con i soli 5 gradi.
Aspetto gli altri, ma prima di vedere Maurizio, passano abbondanti 20 minuti. Il prode mi raggiunge, mi saluta e mi comunica che si mette avanti con i lavori partendo con abbondante anticipo, visto che la sua andatura è piuttosto lenta (dice lui!!).
Dopo un pò arriva il Potter, e quindi dopo un altro quarto d'ora arrivano tutti gli altri. Si decide di partire, ed il freddo pungente è compagno irremovibile dei primi giri di pedivelle. Ci aggreghiamo ad un altro gruppetto la cui andatura è decisamente interessante, specie per il sottoscritto che quest'inverno ha badato più al camino che alle pedalate con gli amici, complice il veto posto dalla futura moglie.
Dopo circa una ventina di km arriviamo alla prima asperità della giornata, la salita di Montefortino, una salitella di 4,7km con dislivello di appena 184 m e pendenza max del 9%. Sarebbe una sciocchezza se non fosse per il fatto che dopo poche centinaia di metri l'asfalto lascia il posto allo sterrato e poi, con annesso cartello di benvenuto nella foresta di Arenberg, ad un fondo molto simile al Pavè della più famosa Parigi-Roubaix. Proprio durante l'ascesa di questa strada decisamente inconsueta per noi ciclisti italiani, il Bufalo Scomazzon, forse per la potenza, forse per il peso dei muscoli, fora ed è costretto a sostituire la camera d'aria. Il sottoscritto, sapendo che non può reggere i ritmi degli altri, avverte i compagni e decide di andare avanti, con la solita frase di circostanza " tanto mi prendete più avanti".
Da questo momento inizia la mia gara in solitario.
Svalico il Montefortino ed arrivo in solitario a Castrocaro dov'è situato il primo dei 4 ristori. Mangio velocemente qualcosa, poi riparto avvertendo telefonicamente il mio capitano (il Potter) che preferisco andare avanti e prendermi un pò di vantaggio.
Arrivo alla salitella del Volture, lunga 1,8km con dislivello di 130m e pendenza max del 9%. La supero agilmente, nonostante le gambe siano comunque imballate per i pochi km percorsi quest'inverno.
Appena sceso, ricomincio a salire sui 3 km del San Cristoforo, dislivello 173m e pendenza max del 10% e comincio a voltarmi per vedere se i ragazzi stanno arrivando. Non vedo ancora nessuna maglia della Malini e quindi a Fiumana, mi fermo per una breve sosta. Riparto, pensando che "tanto mi riprendono" non calcolando che la prossima salita si trova a oltre 25km di falsopiano che mi tocca fare in solitario, con tutti i problemi del caso. La prendo come un buon allenamento e finalmente arrivo all'inizio della salita che viene definita come la più dura della giornata.
Si tratta del Valico Manzo, lungo 5,1km, dislivello 386m con pendenza max 11%. Comincio a salire e durante il tragitto mi volto indietro più volte nel tentare di scorgere alle mie spalle la sagoma del Potter che presto arriverà a superarmi.
Ma con mio grande stupore ancora nessuno dei prodi Maliniani mi raggiunge quando giungo in cima al valico dove fortunatamente trovo l'agognato ristoro. Mi rifocillo un pò e riprendo il cammino pensando fra me e me: "tanto mi riprendono". Vedo Maurizio, che ha appena finito di mangiare e con la solita calma, mi riferisce che "si avvia", tanto poi mi riprendete!!
Scendo come sempre alla "Savoldelli dei poveri" (cit.Cioni) e mi ritrovo di nuovo in salita per affrontare l'ultima asperità della giornata, il Monte Colombo.
Quest'ultima cima è abbastanza agevole, nonostante venga accreditata di 9km di lunghezza, in realtà la salita è nella prima parte, poi spiana e si viaggia agevolmente sino al controllo. Il dislivello è di 410m e la pendenza max del 9% ma sinceramente la stanchezza era già talmente alta che giuro di non averle notate queste misure.
Arrivo in cima, sempre pensando che "adesso mi prendono", ma invece di essere i compagni della Malini, mi "prendono" i crampi e per la prima volta nella mia vita, comprendo cosa significa il dolore che provocano tali inconvenienti. Devo scendere dalla bici e fare ginnastica per cercare di fermare il dolore, ma nonostante questo vedo le stelle.
Sono quasi pronto a ripartire e con mio grande stupore, invece di materializzarsi la sagoma del Potter, mi trovo davanti quella di Margelli, fuggito dal gruppo e solitario mastino alla mia ricerca.
Scendiamo insieme, ma nonostante i massaggi, i crampi ricominciano anche sul tratto più semplice, e a quel punto mi sento pericolosamente a rischio di dover chiamare un taxi!!
Arriviamo in fondo a Pieve Salutare, dove è situato l'ultimo ristoro, mancano ancora 30km di pianura e allora penso che posso farcela, andando pianin pianino. Mentre sto riempendo la borraccia di sali e gustando le prelibatezze del ristoro (crostata, raviole, grana e altre delizie) arriva il gruppetto dei ragazzi che appena si rendono conto della mia presenza mi gratificano con la frase "ma Sandrino sei andato a busso, pensavamo avessi fatto il medio".
La cosa mi fa piacere, ma il mio timore è quello di avere ancora problemi di crampi.
Ripartiamo e per i primi 10km riesco a reggere il ritmo non infernale che i ragazzi tengono. Poi ad un certo punto il Bufalo comincia ad aumentare il ritmo, poi subentra Baratta e la velocità sale ancora, e le mie gambe ricominciano a trasmetter un dolore allucinante, segno evidente che il limite è stato nuovamente superato. Mi stacco e li lascio andare, mancano 20 km, penso che tutto sommato posso arrivare senza gravi conseguenze. Poco più avanti scorgo la sagoma di Lamberti e Dondi che ritmicamente si voltano per controllare la mia posizione. Si sono accorti che ero in difficoltà e mi hanno aspettato. Li raggiungo con grande fatica, e grazie a loro, raggiungiamo il traguardo dopo 156km di fatica.
ottimo come sempre il pasta party con 7 euro è veramente incredibile come questi appassionati di ciclismo amatoriale, riescano a fornire ai partecipanti tanto ben di Dio. Un plauso da parte mia a tutta l'organizzazione del Circuito Romagnolo.
Salutoni
Sandrino
20 aprile 2011
"CT" sulla "Dieci Colli" non ci ascolta, vedremo...
16 aprile 2011
Giornalisti
14 aprile 2011
Domenica 17 MTB
13 aprile 2011
Le Cime di Romagna e la prima è conquistata
Conclusa bene la prima prova, Domenica è già ora della seconda. Si va a Russi per “La strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena ”. Ritrovo sempre ore 6:30 alla Rotonda Biagi, con il Potter via telefono a Russi. Tre i percorsi, Corto da 66 km, Medio da 100 km e lungo da 156 km. Il tempo, per il momento, è previsto bello, ma con temperatura più rigide, rispetto a Domenica scorsa, (min 7°-max 17°). Ma neanche la neve, nel caso, potrà fermarci, questo brevetto sarà nostro!
10 aprile 2011
Avevo ragione....
08 aprile 2011
Film e Pagelle 2010
06 aprile 2011
Le Pagelle di Tombe BY POTTER
Frigieri Guido: A settembre è stato operato al cuore, non al menisco non all’ernia, al cuore. Decide così, saggiamente di uscire cominciare a praticare ciclismo. Esce con noi ci prende le misure, spinninga con Walterino tutto inverno e alla prima prova Promal vince. Non è Amstrong, lui durante la settimana lavora anche, quindi è molto meglio. Voto 10 CAMPIONE
Scomazzon Luca: Ci ricasca. Dopo sette mesi, sullo stesso tracciato, commette gli stessi errori. Risponde agli scatti avversari con tanta classe e potenza, ma anche con un dispendio incredibile d’energie, che gli fanno perdere la volata. Il Bufalo vola, ma sbaglia sempre l’atterraggio, Voto 5 BUFALA
Mirkone: Rientrato da poco nel gruppo, dopo la spaventosa caduta, in quella difficilissima curva di Guiglia, con il casco non si riconosce più. E’ l’unico a collaborare, nel secondo giro, per riprendere i tre in fuga. Alla fine trova anche le forze per buttarsi in volata. Voto 7 CORAGGIOSO
Massimo Bosso: La vittoria rimane un miraggio, ma è l’unico, insieme al Campione ProMal, ad animare la corsa per non rendere i tre giri, piatti come la pianura che li circonda. Da vero esperto in fuga riesce anche ad insegnare a Giudo come si tira. Spende tanto e in volata non può chiedere di più, non ha comunque niente da recriminare. Voto 8 PROFESSIORE
Coniugi Tognetti Baratta: Lorenzo, dicono, abbia anche tirato, se andare a 33 km/h è considerato “tirare”. Rimane coperto il più possibile, sempre a ruota o al fianco di Riccardo, fino a quando quest’ultimo perde la telecamera, ed è costretto a fermarsi, (pensare che doveva tenerla io…). Sono comunque presenti e partecipi, ma devono migliorare, soprattutto l’anziano. Voto 6 SPAIATI
Lamberti Gianluca: Lasciamo perdere…
Massimo Dondi: Ha un ginocchio ormai andato, però nonostante i centotrenta chilometri del giorno prima, resiste fino all’ultimo giro. Gli scatti del Potter lo mettono in GINOCCHIO. Voto 6,5 MENISCO CON INTERESSAMENTO AL CROCIATO ANTERIORE
Antonio Paone: Zitto, Zitto, come il miglior Oscar Freire, arriva davanti all’ultimo giro e si butta in volata raccogliendo un bel piazzamento. Che sia l’uscita del un periodo buio? Voto 7,5 SPERANZA
Enrico Pasini: Gioca la carta a sorpresa, pronti via e scatta, si porta dietro quattro torelli ma da dietro, dopo averlo fatto sognare, lo stroncano e li riprendono. All’ultimo giro ci riprova ma i tentativi sono vani. Voleva fare l’impresa, ma non sempre si può vincere. Non regalerà comunque la maglia al primo che passa. Spera in Lamberti o Guido per la successione, (1000 euro in nero, 2000 con l’IVA al 20%), non concederà spazio a Scomazzon e a Bosso, essi dovranno sudare sangue. Voto d’onesta 6-, Voto sincero 10 DITTATORE
Approfittando della bella gara di Tombe e anche delle parole di Guido sul fatto che siamo un bel gruppo, voglio a nome di tutti, lanciare un appello. Se ne parla ormai da mesi: cos'ha, sta male, l'hai sentito, dov'è? Lancio questo appello a chiunque l'aBbia visto o ne è ancora in contatto, di dirgli che gli vogliamo bene. Se qualcuno l'ha rapito vi prego restituitecelo,
RIVOGLIAMO IL NOSTRO MAURO CIONI
04 aprile 2011
il Guido che non ti aspetti
Al secondo passaggio, Bosso si ritrovava ancora in testa con due compagni di fuga, Scamazzon e Frigeri, che però non collaborano più di tanto alla fuga, e tatticamente rimangono a ruota, sfruttando il lavoro di Massimo.
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