31 dicembre 2007

31-12-07 ultimo giro dell' anno,non si scherza....

Ore 7:30 la sveglia suona, ma io mi rigiro.Ore 8:10 la sveglia risuona stavolta mi alzo, è un po’ tardi, non sarò certo alle nove da Paolo(mi scuso se c’era qualcuno ad aspettarmi). La giornata però è fantastica, un sole stupendo, neanche una nuvola. Il freddo è veramente intenso, però fa lo stesso…. con un sole così la bici non può stare in garage!
Parto che sono gia le 9:15, passo lo stesso da Paolo, ma naturalmente non c’è nessuno.Decido allora di andare in direzione Rioveggio. Una settimana di pranzi si sentono e le gambe fanno fatica a trascinarsi dietro i chili aggiunti. Fa lo stesso, come fa lo stesso la temperatura, meno due dice il contachilometri. Spero che si riscaldi perché, nonostante provi ad aumentare l’andatura (con molta fatica), le gambe rimangono fredde gelate. Arrivo a Rioveggio, e prendo una decisione un po’ azzardata. Svolto a sinistra e comincio a salire verso Pian del Voglio. Non arriverò fin lassù, girerò a destra e salirò a Gabbiano, per poi arrivare a Monzuno.Ero un po’ indeciso,tra la temperatura glaciale e tra, che erano cinque giorni che non salivo in bici tra l’altro dopo i pranzi natalizi, sette chilometri di salita, seppur teneri e frammentati da qualche discesa, potevano pesare troppo.
Ma non è stato così, l’andatura certo non era delle migliori, pensavo però molto peggio e anche le gambe hanno risposto bene e poi, a un chilometro da Gabbiano, mi si è aperto a valle,uno spettacolo fantastico.In lontananza si potevano ammirare, con straordinaria nitidezza, il Corno alle Scale e l’Abetone completamente bianchi di neve fresca. Mi sono fermato subito e con il cellulare (peccato non avere avuto la digitale), ho scattato qualche foto.
Arrivo a Monzuno e scendo subito, ora la temperatura è più gradevole (5 gradi) e in un batter d’occhio sono gia sulla fondovalle.Le gambe cominciano a diventare dure, ma alla rotonda della Viro visti i novanta chilometri già affrontati penso:”Fatti novanta facciamo anche i 100”e mi dirigo verso San Lorenzo.Salgo piano (anche se il mio cuore proprio non diceva così), mi godo la temperatura che finalmente è quasi accettabile(8 gradi), e scendo verso Ponte Ronca da San Martino.
Arrivo in garage con 101 chilometri precisi e un mal di gambe non indifferente ma pur sempre sopportabile.Cara bicicletta ti saluto, ci vediamo il prossimo anno………Cioè domani si va a brindare con i ragazzi!!!!

27 dicembre 2007

Allora, siete pronti per la prima prova del Campionato Sociale 2008?
Ritrovo a S. Biagio il 1° Gennaio alle ore 09.30.
Muniti di zaino con Panettone e bicchieri e Spumante!
Destinazione:
Il Resto del Carlino, dove il Buon Messeri ci aspetta per le 10.30, festeggiamenti con brindisi, foto di gruppo, e rientro a casa per i TORTELLINI, se facciamo in tempo solita foto in Piazza Maggiore.

26 dicembre 2007

Santo Stefano in bicicletta

Ore nove, visibilità 50 metri, umidità 250%, il giorno perfetto per stare a letto. Infatti, ci siamo alzati in cinque per uscire in bici.Mauro Colli è il primo che arriva e aspetta gli altri intrattenuto da Paolo, in borghese e dalla Molly, in divisa. Poi arrivo io, faccio gli auguri ed ecco arrivare Bosso.Ancora cinque minuti e si parte, giusto in tempo per fare arrivare Gengi(uscito solo per una sgambata, i kilometri in eccesso dei giorni scorsi hanno fatto male...),ed Enrico che, non so come, ci ha visti dalla finestra di casa sua attraverso la nebbia, si è vestito ed è sceso.Pronti... ed allora si parte, cercando un pò di sole, un signore ci dice che sopra Sasso Marconi c'é il sole, ci fidiamo. Salutiamo Gengi, che va direttamente a casa e ci dirigiamo verso Rioveggio. La strada è bagnata e sporca, l'andatura allegra ma non troppo,i panettoni e gli spumanti pesano sulle gambe.
Arriviamo a Rioveggio e decidiamo di allungare fino a Ponte Locatello, giusto per fare più o meno 60 km,(per me Ponte Ronchese 80 n.d.r).
Poi si gira la bici, giù veloci per la Val di Setta, non dico a tutta,ma ad una buona velocità. Si arriva presto a San Biagio, dopo 60 km e una media che supera i 31 km/h.Un giretto tranquillo, che ci ha permesso di stare nella nebbia 2 ore, a capire che il signore del bar forse, il sole lo aveva visto qualche settimana fa, dopo Sasso Marconi.

Auguri a tutti

25 dicembre 2007

pedalata di Natale


La coscienza chiama all'ordine i ciclisti più indefessi che, per fare posto a tortellini, cappone e panetun, passano la mattina natale pedalando su e giu per la Porrettana in un clima grigio e umido.
Alle nove si presentano Potter, Massimo Bosso e Mauro Cioni.
Via verso Sasso Marconi con una buona andatura, che diventa un'andatura veloce dalla Lama in poi. I saliscendi della Porrettana li affrontiamo senza paura spingendo sempre forte e arriviamo alle Pioppe senza accorgercene.
Si gira a sinistra, si attraversa il Reno e su verso il cimitero.
Enrico scatta subito con dietro Bosso, mentre personalmente arranco su per la rampa al 14% accumulando subito qualche metro di ritardo. La strada spiana, poi un'altra rampa tagliagambe e discesa verso il fiume. Si attraversa il ponte e su per la Porrettana verso casa, ad un ritmo ancora più alto che personalmente mi fa bruciare le gambe in più di un'occasione, dietro a un Bosso indiavolato che non si accorge che a volte la strada va in salita e la velocità in teoria dovrebbe calare.
Alla fine giro chiuso in meno di 2 ore ad una media superiore ai 30 km/h.
Auguri a tutti!

22 dicembre 2007

Sabato 22-12-2007 Porretta

Salta la Val di Zena, la paura del ghiaccio ha vinto la voglia di andarla a fare e così si opta per Porretta.Giro classico, ai molti un po’ indigesto.Ormai conosciamo ogni buca della Porrettana, ma questo giro è sempre l’ideale per un buon allenamento, con i suoi strappi e le sue discese, che concedono respiro e velocità,ti da fondo e ti permette di pedalare per tre ore abbondanti.Si parte allora alle 9:25 da Paolo, siamo in tre, Mauro Cioni, Mauro Colli e io. L’andatura è allegra ma mai esasperata,i cambi abbastanza regolari anche se Colli si vede poco davanti.Arriviamo a Porretta dopo un oretta e mezza,classica fermata al bar per caffè e the. Il freddo e il gelo oggi ne avrebbero richiesto una tanica, ma ci facciamo bastare una tazza.Si riparte, come all’andata l’andatura resta allegra, anche se già alla Lama le gambe si fanno dure e il gruppetto rallenta vistosamente.Si arriva comunque tranquillamente a Casalecchio,dopo 100 km alla media dei 31kmh, tra una chiacchera e un sorpasso di code semaforiche e ci si da appuntamento ai prossimi giorni.Si parte già da domani, anche se il gruppetto di oggi sarà assente, per passare a lunedì e al giorno di Natale per due orette di auguri, chi ama la bicicletta ci sarà, famiglie pemettendo…

21 dicembre 2007

Programma Natalizio

Arriva il Natale ragazzi e con quello anche qualche giorno di meritato riposo, o per chi vuole poco riposo, di meritata bicicletta.Per chi come me ha le vacanze fino al sette gennaio, nessun problema, ma per chi riprende a lavorare subito il 27 bisogna approfittarne.Quindi l'altra mattina, salendo per Cà Bortolani da San Prospero(vedi foto), ho pensato ad un programmino ideale per salutare l'anno vecchio e iniziare l'anno nuovo;ma soprattutto per smaltire le varie cene, cenone, cenette, pranzi, pranzini e pranzetti.
Quindi ecco qui cosa ho pensato:

Sabato 22 e Domenica 23: ore nove da Paolo,per sabato proporrei la Val di Zena è un pò che non la facciamo.

Lunedì 24: sempre ore nove da Paolo

Martedì 25:ore nove da Paolo, non prendetemi per pazzo,ma io esco anche a Natale,arrivo in cima al cimitero di Pioppe e torno giù.Chi vuole unirsi è ben accetto

Mercoledì 26:ore nove da Paolo.

Un programmino abbastanza denso, ma direi che può servire a far sì che le feste non pesino troppo.

In ogni caso Buon Natale a tutti!!!

14 dicembre 2007

Weekend gelato...

Si prevede un fine settimana all'insegna del gelo,anche se domani splenderà un bellissimo sole.
Per Domenica invece previsto nuvoloso ,molto nuvoloso con temperature che non supereranno i 3 gradi.E' prevista anche neve per il primo pomeriggio,ma visto come è andata la scorsa settimana, quando era prevista pioggia solo nel pomeriggio, (non è stato esattamente così), non so se sarà bene fidarsi...

09 dicembre 2007

E la vita,la vita,e la vita l'è béla.......

“E la vita, la vita, e la vita, l’è béla,l’è béla, l’importante è avere l’ombrela”. Dicevano cosi Cocchi e Renato, e avevano ragione, ma noi oggi l’ombrela non l’avevamo e non è stata molto “béla”.
La sveglia alle 7:30 prometteva una bella mattinata, mentre i cereali si ammorbidivano nel latte tiepido, un bel rosso in cielo dipingeva una bellissima alba.Ma era solo illusione.
Già alle nove, al ritrovo da Paolo, la situazione si faceva molto dubbiosa, il cielo si era coperto e guardando da tutte le parti il cielo era solo grigio.
Cosa fare? Inutile progettare grandi giri la pioggia è dietro l'angolo, meglio stare nei paraggi per non prenderne troppa. Si decide per un pezzo di Porrettana, poi si torna indietro. Si parte, ma neanche a Borgonuovo, a Gengi, esce dal letargo il neurone, proponendo Badolo. La salita non entusiasma molti, ma lo si fa contento, alla fine questa settimana è uscito solo lunedì e giovedì, non si è sfogato abbastanza.
Si svolta così per Castiglione, le montagne in lontananza sono bianche e dall’aria che tira lo si immaginava. Comincia Badolo e cominciano a scendere le prime gocce. Bosso con la sua esperienza, gira la bici e ci saluta: non rischia di prendere l’acqua e con il senno di poi gli si può dare solo ragione.
Si sale piano, il gruppo si frammenta, Enrico Pietrafesa accusa l’ inverno, le salsicce, il cotechino e le lenticchie e si stacca dopo poco. Non sarà l’unico. Gengi davanti sembra Basso (e a volte anche Bosso), mai sui pedali, andatura considerevole, quando gli arrivo sotto aumenta l’andatura: dai 15 km/h si passa ai 16.
Intanto la pioggia si fa più insistente, le ginocchia sono già belle che bagnate e anche le battutine a Gengi per l’ottima scelta si fanno sempre più gelide! Si arriva alle Ganzole, c’è chi scende a Sasso e chi invece sceglie di andare a Pieve del Pino e poi a Casaglia. Siamo Gengi, Mauro Cioni, Mimmo, Mircone, Gianluca e io. E’ giusto dire i nomi di questi pazzi per la bicicletta, il ragionamento non faceva una piega, si è detto”bagnati per bagnati…”,ci siamo inzuppati. L’acqua scende sempre più forte e le discese ci rendono spugne, arriviamo in via Saragozza e da qui a Casalecchio ognuno si dirige a casa verso una bella doccia calda.

08 dicembre 2007

che tempo che fa...


Direi che per oggi, all'alba delle 1135, la bici la possiamo scordare,ma domani un pò di speranza c' è.Anche se sarà un freddo cane, un pò di sole, in mattinata, lo potremmo anche vedere.Io ci sarò anche con la strada bagnata,poche pippe tutti in bici domani...

04 dicembre 2007

2 dicembre 2007: tutto è relativo

Domenica abbiamo fatto un giro in bici di pianura molto istruttivo. Già da molto sapevamo che il tempo è relativo, che passa in fretta quando ci si diverte e tutte queste cose. Da domenica sappiamo che anche lo spazio è relativo.
Ad esempio non è vero che da Casalecchio a Castelvetro ci sono circa 32-33km. Basta seguire Tomtom Aureliano e si scopre che ce ne sono almeno 50.
In realtà personalmente ho percorso per la prima volta questa miriade di stradine tra la bazzanese e la via Emilia che ci hanno portato verso Vignola attraverso campi, vigneti, pezzi sterrati, con traffico praticamente nullo.
La mappa mostra una stima del percorso ripresa dal satellite della Protezione Civile che ci aveva dati per dispersi.
Una volta giunti a Castelvetro ci siamo diretti verso Vignola, e qui è scoppiata la bagarre.
Non si faceva in tempo a voltarsi che subito a qualcuno scoppiava il boccino e ti superava a doppia o a tripla, e tutti dietro per riprenderlo. Cento metri di pausa e via di nuovo, altro scatto, altro embolo in agguato e via cosi fino a Vignola.
Ci si accorda su un'andatura tranquilla in fila, se non fosse che subito dopo il curvone vediamo in lontananza un gruppetto di altri ciclisti.
All'inizio pare che la cosa non ci preoccupi troppo, ci accodiamo e sui 35 all'ora si va verso casa.
Poteva durare una cosa cosi? Manco per idea...Bosso guarda la casacca avversaria da dietro neanche 1 km e poi scatta superando il gruppone e assestandosi oltre i 40 all'ora, e finalmente si può pedalare con il cuore in gola e pulsazioni a 180; ovviamente man mano che Casalecchio si avvicinava l'andatura aumentava fino ad arrivare ai 45-47 all'ora per qualche tratto.
In grande spolvero il Pietrafesa che, pur piangendo miseria sulla sua condizione atletica, è spesso in testa al gruppo a spronare la locomotiva di turno.

Di buono c'è che cosi per mezzogiorno o poco più eravamo a casa, alla fine forse una novantina di km in circa 3 ore, ma non lo so perchè il mio computer dava i numeri.

02 dicembre 2007

Sabato 1-12-2007 Cereglio Santa Lucia



“Allora Gengi hai pensato ad un bel giro?”
“Si si.”
“E quale?”
“Boh ma che ne so, dove vuoi andare con questo freddo?”
“Per fortuna che ti avevo detto di pensare ad un bel giro,…. sei il solito cicloscoppiato!Allora, nessuna idea?”
“Dai andiamo a fare Cereglio.”
“Va bene per te Mauro?”
“Si certo, però non aspettatemi io salgo del mio passo.”
“Non ti preoccupare Mauro, al massimo ti aspettiamo su, ma saliamo piano anche noi, è il primo dicembre, vero Gengi?”
“Si Henry anche perché io sono uscito solo martedì e giovedì, una cinquantina di km non sono in forma.”
“Sì, va bene Gengi, guarda che ti hanno visto allenarti anche di sera su per Nugareto. Dai, muoviti che adesso ti scaldo io.”
Giornata splendida, sole meraviglioso, neanche una nuvola, ma la temperatura è veramente gelida, come dice Gengi, non si superano mai i 7 gradi fino a Vergato, e alcuni tratti della Porrettana sono spettacolari: c’è ancora la brina e forse anche un velo di ghiaccio, a risplendere sotto i primi raggi del sole.
In salita è Gengi a fare il passo, andatura mediamente lenta, nonostante questo, soffro parecchio, lo stacco di novembre si fa sentire.
“Oh Potter io non accelero, ne avrei, ma poi sudiamo troppo.”
“Sì sì, bravo Gengi ben detto…”(ma vaff………..)
Mauro, come aveva pronosticato, si stacca al secondo tornante, ma alla fine perderà solo tre minuti o poco più, a Cereglio.
“E adesso ragazzi vi va Santa Lucia?”
“Oh Potter, pure! Prima avevi proposto Sperticano, Monte Sole adesso Santa Lucia?”
“Gengi sei un finto ciclista, cosa ci fai su una bici non lo so proprio. A te Mauro, se non ti va facciamo la strada della Cerelia.”
“Ma no dai facciamo Santa Lucia”.
“Grazie Mauro il pezzo della Cerelia proprio non mi piace, vieni pure Gengi…”
Alla fine, Gengi parte subito forte nel primo strappo di Santa Lucia, ma è costretto poi a soccombere sull’ultimo dall’agriturismo, e ad arrivare con 30 secondi di ritardo all’incrocio per Tolè.
“Oh Potter ti stavo attaccato sullo strappo, ma poi mi è venuto un crampo e mi sono staccato, avevo una voglia di non mollarti la ruota…. ”.
“Eh beh sei uscito solo martedì e giovedì…..”La discesa è tranquilla, un collega dei Ferri ci ostruisce un po’ la strada dopo Monte Pastore, ma senza difficoltà lo superiamo, (pensavo fosse Loris, poi mi sono detto: “Impossibile, guida troppo bene!”). Il falsopiano scorre veloce, con cambi poco regolari, ma presenti e si arriva alla rotonda della Viro, dove si saluta Mauro che torna a Casalecchio. Accompagno Gengi fino a Lavino di Mezzo,essendo uscito solo martedì e giovedì è stanco, quindi STRANAMENTE, rimane a ruota.Lo saluto sul ponte e mi dirigo a Ponte Ronca dopo 105 km belli e soleggiati.