29 aprile 2010

Pronti per la Dieci Colli?Domenica 9 Maggio invece tutti a Lugo!!!

Tutti pronti per la Dieci Colli? Finalmente il bel tempo sembra essere arrivato e forse Sabato saremo baciati ancora da questo bellissimo e attesissimo sole. La condizione per molti, sottoscritto compreso, non è ottima, la pioggia e la neve non hanno consentito di fare tanti lunghi, ma la Granfondo di casa porta sempre nuove energie e sono sicuro che pur di arrivare all’arrivo raschieremo il barile fino in fondo.
Per stare insieme, nell’attesa della partenza, ci troviamo alle 7:15 a Casalecchio, nella Piazzetta all’inizio del Ponte sul Reno, angolo via Marconi. Ricordatevi il Chip e di attaccare il numero alla maglia e alla Bici, onde evitare problemi con l’entrata in griglia.

Domenica 9 marzo invece tutti a Lugo per il Giro di Romagna, valido per il Circuito Romagnolo. Se volete venire, portate entro Giovedì prossimo i soldi, 7€, in negozio, poi vedremo se fare il bonifico o mandare qualcuno a Castenaso. Unico problema per questa Granfondo Cicloturistica è che non vi è una Medio Fondo, il classico giro che facevamo tutti insieme. A cause di strade chiuse, hanno dovuto cambiare i tracciati e vi sono quindi, un corto da 71 km, un medio da 148 km e un lungo da 171. Io sarei sempre per farla tutti insieme, aspettandoci su ogni salita e non ho problemi a fare i 148 km, però non è un problema anche fare i 71, ditemi voi le vostre opinioni.
http://www.circuitoromagnolo.it/baracca_lugo.html

In ogni caso IN BOCCA AL LUPO A TUTTI!!!

26 aprile 2010

Le Cime di Romagna ed altre amenità...

Quest'anno sarà ricordato come "l'anno no di Sandrino" ma non vi tedierò a spiegarne il motivo, potrebbero volerci l'equivalente della Divina Commedia e rischierei di far addormentare anche il più volenteroso dei lettori.
Cito solo due cose, un tubo dell'acqua rotto in giardino che ha dilapidato circa 6000 metri cubi d'acqua, l'equivalente di ben 3 piscine olimpioniche e la veranda del campeggio che avevamo mandato a settembre a far modificare col risultato scoperto solo sabato (durante l'apertura del campeggio), che ci hanno restituito ma con un piccolo inconveniente.....non è la nostra!!! Ed ora nessuno sa dov'è finita!!!!

Ma torniamo alle cime di Romagna.
Visto il fallimento del weekend di montaggio roulotte (questo comporterà il saltare il prossimo we la 10 colli, sempre che venerdì prossimo ci consegnino una veranda nuova), propongo a Simonetta uno scambio equo: io rinuncio alla 10 colli il prossimo we per montare la roulotte e tu vieni domani a fare con me le Cime di Romagna. La Simo accetta di buon grado, in fondo deve scaricare la rabbia accumulata il sabato e quindi domenica mattina, sveglia alle 6,30, caricato tutto il materiale, partiamo per Faenza dove si svolgerà la manifestazione.
Arrivati in Piazza del Popolo, mentre ritiro i famosi "tesserini" che dovranno essere timbrati ad ogni controllo, noto una coppia parlare con Simo, vestiti con la divisa Malini, ma che non ho mai visto. Si identificano come il cugino del nostro Paolino, ci salutano e poi partono per il percorso. Io e la Simo invece, da veri cicloturisti ci dirigiamo verso una pasticceria dove consumiamo una buona brioches e un cappuccino. Si parte baldanzosi, e lo spirito della mia ciclista preferita è davvero ottimo. Sulla strada che porta a Brisighella, ad un certo punto ci fanno girare a sinistra e da lì una serie di stradelli di campagna, bellissimi, ci portano davanti ad un cartello che indica la prima salita della giornata, il Monte Carla. Fatto dal lato di Brisighella è senz'altro più agevole di quello opposto, ma rimane comunque un'asperità che alcuni signorotti dal peso un pò eccessivo, decidono di superarlo a piedi. La Simo invece si impegna duramente e non ricordando che la bici ha anche un cambio, sale sulla prima rampa col 50 sino a che non glielo faccio notare e scalando così al 34.
Arriva in cima con mia buona soddisfazione lasciando indietro un terzetto di signori dell'Avis di Milano che si sono portati al seguito persino il pulmino come ammiraglia e "direttore sportivo" che è il primo a congratularsi con Simo per la grinta mostrata sulla salita.
Scendiamo ad una velocità lentissima, la mia compagna di viaggio ha una paura folle della discesa quasi fosse Fuente, ma non importa, il primo colle è superato.
Ora ci troviamo sulla Modiglianese, quella che io ho ribatezzato la "Strada del Kiwi", per via di una coltivazione continua su tutta la valle di questo frutto originario della Cina, anche se poi è stato reso famoso dalla Nuova Zelanda.
Arriviamo a Modigliana e qui decidiamo di provare il percorso medio, di 95km che prevede le ascese di Trebbio e Busca. La Simo è piuttosto dubbiosa, visto anche il risultato dell'estate scorsa, ma la convinco a provarci anche per vendicare la sconfitta patita al primo tentativo invocando come stimolo, la rabbia consumata il giorno prima.
Sale sulle prime rampe, quelle più dure al 17%, dosando ottimamente le forze, sempre seduta sulla sella e facendo attenzione a non andare in affanno. Arriviamo al punto dove lo scorso anno aveva rinunciato e mi comunica che va molto bene, sente le gambe girare e allora proseguiamo. A metà ci fermiamo per bere un sorso d'acqua, piccolo riposino di un paio di minuti e poi ripartiamo per la seconda parte. Arriva in cima e noto nei suoi occhi la felicità per aver sconfitto il monte, e quindi al controllo decido di immortalare il momento. Gli addetti al controllo si complimentano con la Simo per quanto fatto da una neofita. A quel punto, commetto l'errore della giornata, la convinco a proseguire!
Scendiamo dal Trebbio e giunti sulla strada che porta al Busca mi rendo conto che manca ancora più della metà del percorso. Arriviamo al ristoro e stanno già togliendo le vivande dai tavoli. Gentilissimi, riaprono i cartoni con i viveri e saputo il fatto che per Simo è la prima vera Gran Fondo, la adottano come mascotte, rimpinzandola di ogni ben di Dio!!!
Ripartiamo carichi di cibo, con il carro scopa che ci fa da scorta, nemmeno fossimo al Giro d'Italia.
Dopo diversi km arriviamo all'inizio dell'ascesa del Busca e Simo mi comunica che sente dei dolorini alle gambe e che teme di non farcela a fare la salita. Dentro di me comprendo di aver esagerato e quindi fermo il carro scopa, chiedo di poter caricare la mia amata. Gentilissimi, la ragazza e l'autista del pulmino, si prodigano per far salire Simo e la bici mentre il sottoscritto, con la rabbia in corpo per aver commesso tale errore si butta sulla salita schiumando come un indemoniato a tal punto che il pulmino mi supera dopo oltre 2,5km di salita dei 7 complessivi. Masticando rabbia e bevendo uno di quei "sacchettini magici" raggiungo la cima del Busca dove mi aspettano un sacco di persone che stanno chiacchierando con la "Malini" e scopro in quell'occasione, che per l'organizzazione siamo stati identificati come "I Rosa" per via della divisa Malini che indossiamo.
Scendiamo con la Simo, di nuovo in sella, dal Busca e arrivati a Tredozio ci lanciamo verso Modigliana che raggiungiamo abbastanza agevolmente, visto anche il riposino che la mia compagna si è fatta durante il tragitto in pulmino. Da Modigliana ci sentiamo decisamente al sicuro, ed infatti quando ci passa il carro scopa gli comunichiamo che possono andare, noi siamo a posto e li saluteremo all'arrivo.
Arriviamo finalmente al traguardo e con grande stupore, scopriamo che ci stanno aspettando e che parecchie persone dello staff erano in attesa di notizie sull'arrivo dei "Rosa". Veniamo coinvolti da una festa generale e persino la ragazza ed il conducente del carro scopa ci stavano aspettando, in quanto volevano pranzare con noi al pasta party. Finale davvero pieno di sorrisi per la coppia in rosa, e tutte le signore dello staff che hanno "adottato" Simo la salutano all'uscita della mensa.
Contenti, arriviamo all'auto dove la "Rosa" si esibisce in una caduta davvero singolare! Arriva davanti all'auto, sgancia il piede sinistro lo mette a terra, poi decide di mettere il peso a destra dimenticando che quel piede è ancora aggangiato.......bum! cade a terra e mi guarda con occhi stanchissimi!! La soccorro e per fortuna il danno è davvero lievissimo, solo una botta al polso.
Daltronde, dopo 92km percorsi (la Simo) con il Monte Carla ed il Trebbio sulle gambe, che fosse stanca ci stava eccome......Grande Simo!!!
Salutoni
Sandrino

21 aprile 2010

PISTE CICLABILI

L'amministrazione Comunale di Casalecchio di Reno
Organizza
Giovedì 22 Aprile
Ore 20.30
Casa per La Pace "La Filanda"
Via Canonici Renani 8 e 10 (Croce di Casalecchio)
"La Città vista dalla bicicletta"
Incontro di ascolto sulle piste ciclabili.
Siete invitati a dire la vostra!

19 aprile 2010

Riconquistata Bruscoli (quasi tutti)...

C’è chi il coraggio non l’ha avuto, lasciamo perdere Sandrino, ormai un caso clinico, ma chi questa volta non c’era, si deve mangiare le mani. Dopo un anno di pausa riconquistiamo Bruscoli, chi scalando la Raticosa e poi la Futa, chi Monfredente e poi su da Pian del Voglio, nonostante la strada bagnata e le nubi nere, che tutto sabato ci avevano costretto in casa, non si poteva non salire in sella Domenica mattina. Quasi tutti si sono presentati all’appello, (Sandrino ormai lasciamolo perdere). Invece quello che doveva essere la mina vagante di giornata, la sorpresa, il nuovo che avanza(?), no quello è rimasto a letto. Preferisco non fare nomi per non ridicolizzarlo, lo chiamerò con un diminutivo, CELLA, poi chi vuole capire capisca, comunque questo fantomatico CELLA non c’era. Nonostante il messaggio che lo informava della mia partenza, questo presunto CELLA, è rimasto a letto. Si è comunque presentato a mangiare, mentre il suo grande amico, (che non nomino per non ridicolizzire il presunto CELLA), cioè il robusto dei fratelli Ferri, si è macinato tutti quei chilometri, sicuro di trovarlo. Va beh pazienza, questo fantomatico CELLA comunque mi ha assicurato la sua presenza sullo Zoncolan per farsi perdonare, vedremo se basterà. La giornata comunque non ha presentato neanche una goccia d’acqua e dopo la normale pianura lungo i viali di Bologna e la Valle dell’Idice, dove abbiamo solo rischiato di farci portare tutti a Vignola, da un 671 sotto il Meloncello, è proceduta tranquilla. Naturalmente fino a San Benedetto del Querceto, sotto il ponte dell’alta velocità è esplosa la bagarre. Anzi no, ci ho pensato io a non farla esplodere. Per non rischiare troppi allunghi e cambi di ritmo mi sono messo davanti io, a velocità costante 18/20 km/h. Fino a Frassineta tutto tranquillo poi Zanarini mi sorpassa e si mette a fare l’andatura. Qui soffriamo tutti, io sono quasi a tutta perdo anche un metro abbondante dal Lorenz, non mi volto quasi mai, vedo ogni tanto Gianluca al mio fianco e sento El Bufalo Scomazzon dal cigolare della sua pedivella. Sento anche Bosso, è un paio di biciclette più indietro, ma il suo fiato mi scompiglia i capelli. Reggiamo tutti e finalmente la strada spiana, siamo anche nel punto dove la vegetazione sparisce come se fossimo a 2000 metri. Qui di solito il vento ti fa tornare a valle, questa volta invece è assente e infatti ci immergiamo nella nuvola. Zanarini per fortuna rallenta e io torno davanti con il mio passo, mai esagerato ma costante e stendo definitivamente Bosso, mentre passiamo di fianco una stalla, sento anche El Bufalo Scommazon brontolare (Che muggito, mai sentito uno così). All’incrocio per Piancaldoli però sferro l’attacco decisivo, manca un solo chilometro alla vetta della Raticosa poi cominceranno i sali e scendi della Futa, tremendi e spacca gambe. Scatto senza troppa violenza, metto giù un dente, mi alzo e accelero. Spero di staccare almeno Scomazzon, convinto che tanto poi Gianluca si stacchi in discesa. Invece stacco tutti, con mia grande sorpresa neanche Zanarini mi sta a ruota. Continuo comunque il forcing e scendo verso la Futa. El Bufalo Scomazzon è staccato, ma dopo in chilometro di discesa l’ho già lì a ruota inbufalito come non mai. Per fortuna gli strappetti della Futa sono corti, ma a doppia cifra di pendenza e anche per un Bufalo sono troppo ripidi. Lo stacco subito, ma alla fine della discesa è di nuovo lì a pochi metri. Mi comincio a preoccupare sto dando tutto ma questo non molla un metro e se lo molla, mi tiene al guinzaglio come un bastardino. Non mi arrendo, siamo allo strapetto più lungo, tengo il mio passo e pian piano gli vado sempre più via. In cima alla salitella mi giro e non c’è, non lo vedo, mi butto in discesa. Faccio i 60 km/h, ogni tanto mi volto sicuro di vedere la possente sagoma avvicinarsi, ma stavolta non c’è. Manca ormai poco alla Futa, un piccolo sforzo e ce l’ho fatta. Gli ultimi strappetti attraversando Traversa sono durissimi. Mi pianto in centro al paese che sembro incollato all’asfalto. Per fortuna dietro non arriva nessuno e sono solo all’arrivo al Cimitero Tedesco. Poco dopo arriva Lorenzo Canarini, autore di un gran recupero e subito dietro Scomazzon, poi Gianluca e pian piano, uno a uno, arrivano tutti. Anche Tony arriva sconsolato in fondo al gruppo, terz’ultimo, la giornata gli ha regalato un calo di zuccheri mostruoso. A tavola però tutti si reintegra tutto, mentre c’è chi non stanco, non si ferma e torna a casa in bici. Bruscoli è di nuovo nostra, ma solo di chi è venuto in bici…Ma sto fantomatico CELLA chi è?

Classifica Lungo:

1: Enrico Pasini
2: Lorenzo Zanarini
3:Luca Scomazzon
4: Gianluca Lamberti
5:Massimo Bosso
6:Fabio Ferri
7: Lorenzo Tognetti
8:Massimo Dondi
9:Mirco Degli Esposti
10:Tony Paone
11:Cristian Leoni
12:Loris Margelli


15 aprile 2010

Alcuni avvisi e Alcune Proposte

Alcuni avvisi:
· Da Questo sabato ritrovo ore 8:30 da Paolo
· Per chi avesse il profilo Facebook, abbiamo aperto un gruppo anche li, “Cicli Malini Club su Facebook”. Aperto a tutti quindi inseritivi pure liberamente.
· Manca poco più di un mese alla trasferta sullo Zoncolan. I partecipanti sono ancora fermi a quattro, i posti disponibili tra i dieci e i quattordici. Fatevi pure avanti non abbiate paura del mostro.
Alcune proposte
· Per questo Sabato, nonostante Domenica ci sia Bruscoli, (se la faremo, il tempo quest’anno maledice il Promal), pensavo di fare un lungo. Non so, Fondovalle Panaro, Masiera, Querciola, Gaggio Montano, Castel D’Aiano, Santa Lucia e ritorno per Monte Pastore, chi ci sarebbe?
· Mercoledì 2 Giugno invece la pazzia. Per prepararci alla Sportful, ma anche per tentare un’impresa, andare con le macchine a Porretta, scaricare le bici e fare il giro di San Pellegrino in Alpe, andata dal Passo dell’Oppio, ritorno dal Passo delle Radici, Sestola, Fanano, Lizzano e giù di nuovo a Porretta. Per chi non se la sente, lascia la macchina alla Lima e ci troviamo lì, poi si fa l’Abetone al ritorno. Il giro lungo viene, secondo me, più di 200 km il corto sui 120. Sono pazzo? Quanti sono pazzi come me?

12 aprile 2010

La "Via del Sale". A Cervia non pioveva!!!

Ore 5:10 poco prima che la sveglia suoni, suona il cellulare, è un messaggio di Sandrino:”Piove forte io sto a letto”, “Strano…”penso. Anche Aldo da forfait, più che altro teme il freddo e di quello ne è garantita la presenza al cento per cento. Massimo, Luca El Bufalo Scomazzon, Lorenzo e io invece partiamo lo stesso verso Cervia, scoraggiati da una pioggia torrenziale che ci accompagna in autostrada. Ma appena usciti già rallenta e miracolosamente a Cervia non scende una goccia. Il freddo però è pungente, sette gradi che ci fanno vestire di tutto punto. Manicotti e pantaloncini corti sono un bel ricordo di sabato mattina, oggi tre quarti e felpa sono indispensabili. In griglia siamo in praticamente in fondo poca gente dietro di noi. Poco prima della partenza un signore ci avvicina:”Ciao Malini ma non c’è Sandrino”, “No” rispondo io, "Il signorino è rimasto a letto”. “Perché ne dubitavi?Digli che lo saluta Renato da Torino e in bocca al lupo a tutti”. La fama di piagnone pigro di Sandrino si è sparsa fino a Torino e con il sorriso sulle labbra partiamo. La pianura è veloce e tutto sommato tranquilla, nonostante siamo dietro recuperiamo vari gruppetti, anzi Scomazzon s’invola verso la testa del gruppo e in poco tempo non lo vediamo più. Io, Lorenzo e Massimo invece con calma risaliamo, anche se io vanifico il lavoro fatto fermandomi a far Pipì. Risalgo qualche posizione senza fretta e ai piedi del Polenta mi saluta Maurizio, inossidabile e sempre presente, scambiamo quattro chiacchiere e augurandoci di rimanere asciutti ci salutiamo. Il Polenta dalla parte di Fratta Terme si fa dar del voi, il primo chilometro e mezzo non scende sotto il dodici per cento, poi prosegue con alcuni sali e scendi per circa quattro chilometri. Verso la fine della parte dura, El Bufalo Scomazzon è fermo, intento a cambiare una camera d’aria e poco dopo sarà il turno di Lorenzo, che sprovvisto del cambio, ci racconterà come ha fatto a risolvere il problema. Subito in cima al Polenta, discesa verso Tesello e ancora qualche sale e scendi, che per lo meno ci fanno sentire meno i cinque gradi e l’aria gelata, che viene dai Balcani. Ammirando qualche spruzzata di neve, sulle montagne in lontananza, scendiamo sul fondovalle di Borello, neanche un chilometro si risale subito verso Formignano e Monte Cavallo. Prima parte abbastanza regolare e pedalabile, ma passato il paese gli ultimi due chilometri sono una serie di tornanti al dieci dodici per cento interminabili. Discesa di Teodorano e poi lungo falsopiano, con asfalto distrutto, che porta a Pieve di Rivoschio. Salita lunga ma facile che con un’altrettanta lunga e più pendente discesa, ci riporta a Borello per poi salire a Montevecchio. Nemmeno quattro chilometri, che però assomigliano tanto al nostro Montemaggiore, con tornanti che sembrano scalini e rettilinei che ti auguri finiscano presto. La discesa inganna, alcuni strapetti ti fanno tenere il battito alto e prima di ridiscendere verso Borello devi soffrire un po’. Poca pianura e di nuovo a Borello si comincia l’ultima ascesa, MonteCavallo. I primi tre chilometri sono interminabili cominciano all’otto per cento e finiscono al quattordici. Affrontarli dopo altre tre salite e centodieci chilometri nelle gambe non è impresa semplice. Fortunamente i restanti quattro, scarsi, sono praticamente un falsopiano che ti consentono anche di spingere un bel rapporto. Di nuovo a Fratta il ritorno è uguale all’andata, tranne che nei pressi di Cervia, dove forse l’organizzazione ha deciso di rendere omaggio alla Roubaix, facendoci pedalare su una strada che non aveva il pavè, ma che produceva un effetto forse peggio. Finalmente però si è sul lungo mare, asciutti e baciati dal sole. La scelta coraggiosa di partire, nonostante il diluvio, ci ha premiato e soddisfatti ci siamo portati a casa 165 chilometri, che non sono impossibili, ma neanche leggeri come il dislivello vuol far credere. Peccato non ci fosse anche Sandrino…

La classifica del Lungo:

507
PASINI ENRICO
JUN
33/58
CLUB CICLI MALINI
05:48:41.00
28,39

724
DONDI MASSIMO
VET
283/421
CLUB CICLI MALINI
06:14:46.10
26,42

763
SCOMAZZON LUCA
VET
295/421
CLUB CICLI MALINI
06:17:38.20
26,22

1134
FORNACCIARI FABIO
VET
413/421
CLUB CICLI MALINI
07:27:48.00
22,11

1135
BARATTA RICCARDO
JUN
58/58
CLUB CICLI MALINI
07:27:48.20
22,11

1144
MAGNANI MAURIZIO
SG
100/104
CLUB CICLI MALINI
07:33:26.50
21,83

08 aprile 2010

Per la "Via del sale" Ritrovo e Pacchi

Domenia tutti pronti per la Via del Sale. Ci troviamo alle 6:15 al parcheggio della Rotonda Biagi,davanti al Blockbuster praticamente I pacchi li va a prendere Aldo venerdì, chi vuole farseli prendere mi contatti,(chiedere il numero a Rossella), o lo lasci detto direttamente in negozio. Aldo poi li porterà in negozio, da Sabato mattina potrete ritirarli. In bocca al lupo comunque a tutti,divertitevi e speriamo sia caldo!

07 aprile 2010

Prossimi Appuntamenti

Domenica 11 Aprile
2° Prova Campionato Provinciale Uisp Mountain Bike
Prova valida come Campionato Sociale
Ritrovo a ValSellustra alle ore 08.00
Iscrizione presso la Parrocchia S. Maria Assunta
Ore 09.00 Appello Ore 09.15 partenza.
Km 28 circa
Domenica 18 Aprile
Prova Valida come ProMal 2010
Bruscoli
Ritrovo presso Malini Cicli alle ore 08.30
Ore 08.45 partenza
Percorso lungo:
S. Biagio, Casalecchio, Bologna, San Lazzaro, Idice, Monterenzio; passo della Raticosa, Passo della Futa, Bruscoli.
Qui si fa Classifica
Percorso Corto :
S. Biagio, Sasso Marconi, Vado, Rioveggio, Pian del Voglio, Bruscoli.
Un punto a tutti i partecipanti.
Attenzione Attenzione
Per chi si ferma a Pranzo conferma con 35,00 €
presso Cicli Malini entro Sabato 10 Aprile.

02 aprile 2010

programma di Pasqua

Domani (sabato) il tempo dovrebbe essere buono, domenica piove e lunedi di nuovo bello.
Io farei cosi: domattina ore 9 in negozio per un giro medio-lungo e un po' nervoso, tipo Crespellano-San Savino-Zappolino-Savigno-Monteombraro poi scendiamo verso Guiglia e si rientra via Castelletto-Zappolino-Monte San Pietro-Calderino; sono circa 86km, un bel giro secondo me.
Domenica mi sa che si dorme, poi lunedi per chi c'è altro giretto, da decidere al momento.
Quindi, chi c'è domattina?
ps: ho lavato la bici, con 2 chili in meno di cricca mo' son cacchi vostri

01 aprile 2010

GF Città di Riccione

Alla fine sono andato, consapevole del fatto che avrei avuto sulle gambe il giro di 120Km del sabato, ma insomma siamo qui per divertirci!
Il momento peggiore è stata la sveglia prestissimo, causa il cambio dell'ora e la partenza alle 8.30. In griglia circa 1000 partenti, io sono in fondo all'ultima, sole e temperatura buona. Urla, insulti, spintoni, tentativi di scavalcamento, insomma tutto come il solito!
Al via solita partenza pancia a terra, i primi 15km mai al di sotto dei 40Km/h, poi la prima salita, che ho superato bene. In fondo alla discesa si crea un gruppo di almeno 40 ciclisti che, complice il vento contrario, rimarrà più o meno unito per tutta la gara. Dopo almeno 20Km di falsopiano (molto falso) la seconda salita di 8km all'7-8%. Andava tutto bene, fino all'ultimo km di salita quando ero nei primi 5-6 del gruppo, poi gli sforzi del sabato hanno presentato il conto: crampi!! Da qui in poi sempre in difesa tentando di non perdere la coda del gruppo fra un crampo e l'altro. Ho perso un pò nell'ultima salita, 3km molto simile al nostro Mongardino, ma per fortuna conoscevo la discesa successiva e sono rientrato. Sul finale a parte che le gambe non mi consentivano molto, non mi sono fidato a buttarmi in volata in mezzo a 30 persone, sono arrivato a metà gruppo.
In ogni caso alla fine, 128Km, 1700 mt. dislivello, media 30,6 km/h, penso che l'anno scorso non sarei stato in grado di tenere quel gruppo per tutta la gara.
La gara a me è piaciuta,livello medio alto, strade tutto sommato buone, incroci sempre presidiati, può essere una valida alternativa alla Cassani. ll paesaggio sarebbe anche stato bello , ma io ho fissato per 4 ore la ruota di quello davanti!!
Buona pasqua a tutti, ciao.
Luca

PS: In partenza diverse persone che vedevano la divisa Malini venivano a chiedere: "C'è Sandro Stagni?", "Sandro Stagni dov'è?"......