31 marzo 2008

Allora per Bruscoli:
Percorso corto:
Partenza presso Malini alle ore 08.00
Percorso lungo
Partenza presso Malini alle ore 09.00
Tutti insieme fino a S. Benedetto del Querceto, da qui, dopo la foto di gruppo il via verrà dato da Longhi Alberto
Arrivo alla curva del Cimitero presso il Passo della Futa, dove stilerò la classifica.
Pranzo dalle ore 13.00
Qualche suggerimento?

Quello della Coppi&Bartali


Ciao a tutti,
è la prima volta che scrivo sul blog, volevo prima essere sicuro che raggiungesse le 1000 visite
Comunque a parte gli scherzi sabato scorso mi sono avviato solo soletto verso Sassuolo, cittadina famosa per le ceramiche, ma soprattutto per l'arrivo dell'ultima tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali. Là mi attendevano mio padre, mio zio e i loro amici in trepidante attesa. Vi chiederete, ma che cavolo ci facevano ad una corsa così importante? Fanno parte del "gruppo sportivo Amici" che organizza diverse corse, tra cui questa; loro danno spesso una mano. Ma procediamo con ordine:
partenza ore 10.30 circa da casa, a Riale ho raggiunto un Mauro (in compagnia di due suoi amici) in splendida forma con la bici nuova (stranamente è una Colnago CLX); dopo le prime impressioni sulla bici più bella del mondo ci siamo messi d'accordo sulla tattica da adottare domenica prossima per tagliare il traguardo di Bruscoli davanti a tutti. Sarà una passeggiata. Poi raggiunta Bazzano i tre manifestavano seri sintomi di stanchezza e hanno girato la bicicletta lasciandomi pedalare in compagnia di un simpatico omino di Castelvetro col quale ho fatto due chiacchiere, scambiando anche impressioni sul suo compaesano (dice lui) Riccò. Una volta salutato, ho raggiunto a folle velocità i paesi di Maranello e Spezzano e sono entrato nel circuito finale. Lì mi sono impegnato nell'ascesa di Montegibbio (salita molto bella, traffico assente, strada stretta, 1.9km e 200m di dislivello, fatela!), dopodiché sono sceso all'arrivo a mangiare. Mentre facevo fuori una tigella alla Nutella ho visto il grande Davide Cassani arrivare in bici nella hospitality e mi sono permesso di chiedergli una foto:

























Felice e contento mi sono goduto il sole primaverile chiacchierando con mio zio e ci siamo visti un bell'arrivo di tappa. Finita poi la corsa sono ripartito verso Casalecchio, col vento contro e senza nessuno, nemmeno Aureliano, a tirare. Alla fine 120 km, ma alla sera mi sono rifatto al compleanno di Daniele a Montepastore con un tris di primi, crescentine, tigelle, ...

Alberto

Mille!

Sul filo di lana, alle 15.16 del 31 marzo, ecco la millesima visita del mese di Marzo!
Tra parentesi, oggi abbiamo avuto anche un commento di un cicloamatore brasiliano!
Grazie a tutti, e sotto con gli articoli.

30 marzo 2008

Quelli della Malini alla GF Cassani..


Ebbene si,

anche noi della Malini oggi eravamo presenti alla Gran Fondo di Davide Cassani, svoltasi sulle colline Faentine, città che ha dato i natali al campione oggi noto soprattutto per i commenti televisivi e presente alla partenza insieme al giornalista Marino Bartoletti e all'ex calciatore Fabrizio Ravanelli.

Sveglia che suona alle 6,00, impietosa come sempre, ma oggi non è per andare al lavoro, oggi si va a Faenza per la prima gara ciclistica della mia vita!!

Gli spaghetti in bianco sono nel micro onde e dopo qualche minuto inforco la prima forchettata, quasi rischio di vomitare, ma poi riesco a masticare e così un etto di carboidrati va a fare fondo nel mio stomaco.

Vestizione con i colori sociali, a mio avviso i più belli visti oggi, e poi si sale in auto direzione A14.

Arrivo al casello di Faenza dove ho appuntamento con Massimo Tommasi (detto Tommy) e Christian Leoni, con cui però ci vedremo solo dopo aver parcheggiato perchè nel frattempo la minestrina ingurgitata la sera prima sta facendo un effetto lassativo devastante ed il sottoscritto deve ricorrere ai bagni dell'organizzazione.

Ci si ritrova e si parte per andare in griglia in compagnia di altri 2500 appassionati, fra una miriade di dialetti e maglie colorate, è davvero uno spettacolo bellissimo. Arriviamo nella piazza principale di Faenza e visto che la griglia è ormai piena decidiamo di prenderla con calma e consumare un caffè, mentre Tommy e Chris imitano il sottoscritto approfittando della toilette del bar.

Rimaniamo fermi in griglia per diversi minuti fra tanti ciclisti infreddoliti, in quanto la piazza è completamente in ombra e nonostante la giornata si preannuncia splendida la temperatura si aggira sui 5/6 gradi. Finalmente danno il via, ma prima che noi ci si muova, camminando, passeranno ancora 5 minuti, ma non è un problema dice Tommy, vedrai Sandrino quanti ne riprendiamo sulle salite che dovremo affrontare. Ed infatti il mio vecchio compagno di scuola ha ragione, gli spaghetti ingeriti come una medicina (su consiglio del mio trainer personale, il Potter), fanno effetto, e comincio a pedalare con un buon ritmo, proprio nella parte di percorso dove di solito soffro sempre terribilmente, la salita. Cominciamo così a superare una miriade di persone, alcuni li sento sbuffare, ansimare, sudare ed uno in particolare mi fa sorridere mentre lo supero dicendo in perfetto dialetto romagnolo, "ostcia ed fadiga"!!

Ma facciamo un piccolo passo indietro...

Dopo essere giunti a Modigliana per una strada larga e piena di leggeri saliscendi, dove il gruppo dei partecipanti si fraziona, ecco il cartello fatidico che indica la prima vera ascesa del percorso, il Monte Chioda. Cominciamo a salire ed il sottoscritto decide di prendere il proprio ritmo, ben sapendo che i due compagni sono dietro e che prima o poi passeranno oltre. Salgo fra maglie di ogni colore ed in particolare mi colpiscono quelle di un gruppo che mi riesce subito simpatico, quelle del Pedale BiancoNero, forse sarà perchè sono Virtussino?

Fra l'altro, hanno una caratteristica che manca a noi della Malini, ci sono un sacco di donne che pedalano armate di grinta e biciclette che costano un capitale!!

Circa a metà della salita mi trovo davanti una sagoma femminile e mi par di conoscere questa signora che sale un pò affaticata ma con tenacia, la affianco, la guardo e scopro che si tratta di una mia cliente, rallento e mi metto a chiacchierare con lei, mentre da dietro sopraggiungono il Tommy e Christian che mi chiedono quale tipo di sostanza ho assunto ieri per andare così forte in salita!!!

Mi sento davvero bene, e salutando la cliente proseguo nell'ascesa.

Arriviamo in cima dove è previsto il primo ristoro, ma il Tommy, forte delle provviste che evidentemente ha nascosto da qualche parte, ci avverte che per lui si può prosguire e così andiamo oltre affrontando alla "Savoldelli dei poveri" (cit. Mauro Cioni) la successiva discesa, arrivando a punte massime di velocità di oltre 65Km/h.

In fondo alla discesa eccoci nel paese di Rocca San Casciano, dove ha sede Ginestri Arredamenti, visitato il giorno prima con la signora!!

Proseguiamo per una strada piena di alberi, sembra di essere sulle dolomiti, e complice una giornata splendida, iniziamo immediatamente la seconda salita, quella di S.Maria in Castello che ci porteràsul punto più alto di tutto il percorso, 709metri.

Sto ancora benissimo e le gambe girano come mai mi era accaduto in precedenza da quando vado in bici, comincio a pensare che gli spaghetti fossero davvero "geneticamente modificati" come mi aveva urlato poc'anzi il Tommy mentre lo staccavo ancora sulle prime rampe della seconda ascesa.

Mi trovo a salire con un paio di signori, un toscano di pochissime parole ed un romagnolo con la maglia viola, e per non perdere il ritmo utilizzo le loro ruote posteriori come riferimento. A circa metà della salita, il romagnolo comincia a rallentare, ed allora decido di passarlo e di accodarmi al toscano che procede in modo regolare. Arriviamo sino in cima e solo a quel punto mi accorgo di aver perso i miei amici! Stento a crederci, pensando anche che mi abbiano superato senza che me ne sia accorto, poi dopo aver mangiato una banana, vestito il giubbotto antivento e bevuto una bella sorsata di sali della borraccia ecco spuntare la sagoma dei "ragazzi" che mi avvertono che a poche centinaia di metri c'è un altro ristoro e questa volta decidiamo di fermarci. Abbiamo già percorso una sessantina di Km, ma le gambe vanno ancora alla grande, forse sarà anche l'emozione, ma mi dico di stare calmo, e pensare che manca ancora un bel pezzo e quindi mangio un'altra banana e bevo un bel bicchiere di Coca Cola, sperando non mi facciano l'antidoping all'arrivo!!

Ripartiamo per la seconda discesa, sempre belli carichi, con la bici che in un paio di frenate in curva tende a derapare, ma va bene così! Arriviamo così a Tredozio, dove siamo in un gruppetto che tira fortissimo (punte di 40/42Kmh), e giunti ad una rotonda stretta e ridottissima nel diametro, un tipo davanti a me frena di colpo e mi taglia in pieno la strada!!

Morale?

Sandrino per evitare l'impatto finisce a saltare un cordolo, compie una "strambata" sul pavè di ciotoli che sembra il letto del Reno e ritorna in strada scendendo ancora dal cordolo come se avesse sotto il sedere una moto da trial!! Dopo pochi metri mi si avvicina Chris che mi era dietro e mi chiede come abbia fatto a rimanere in equilibrio, a suo dire dovevo volare a terra!!

Ritorniamo a Modigliana su uno stradone in leggera discesa ed il contakm dice che abbiamo superato i 70km, il sottoscritto comincia a crederci.

Ad un certo punto mi affianca Chris e mi da la buona notizia, per il sottoscritto rimane da affrontare la fatidica salita del Monte Carla, un bello strappetto con pendenza ragguardevole ma di un chilometro al massimo. Mi ritrovo a salire quest'ultima rampa con un ragazzo di Zola, che porta i colori del Parco dei Ciliegi! Per un pò saliamo insieme, poi ad un certo punto non lo sento più parlare dietro di me, mi giro e lo vedo ormai staccato, mi meraviglio della cosa e proseguo.

Si arriva in cima ed a quel punto, insieme ai due "amigos" ci lanciamo di nuovo in discesa.

Arrivati in fondo le nostre strade si dividono, io giro a destra per il medio ed i ragazzi a sinistra per il lungo, ci salutiamo e gli dico di farsi onore nelle future salite che andranno ad affrontare.

Mi ritrovo solo, ma felice perchè ormai Faenza è alle porte.

Mi inserisco in un gruppetto di cinque ciclisti che vanno ad una buona andatura, poi quando mancano 6km all'arrivo vedo a circa 500m da noi un altro folto gruppo di partecipanti ed allora vado a tirare contravvenendo ai consigli di Paolo che il giorno prima mi aveva detto di non azzardarmi a "riempire i buchi"!!

Mi piazzo a 35/36 di media e la distanza da chi ci precede comincia a ridursi semrpe più. Quando mancano circa 3km sento le gambe che cominciano a "friggere" ed allora un ragazzone veneto che sino ad allora è rimasto in scia mi viene in soccorso e si mette a tirare al mio posto col risultato che rientriamo nel gruppo che inseguivamo e manca ormai solo un km.

Sembrerà incredibile, ma nel vedere lo striscione con la scritta "Arrivo" a meno di un km, mi scatta un'emozione incontenibile, e da sotto le lenti degli occhiali iniziano a cadere copiose le lacrime, sto piangendo come un bambino!

Poi di colpo tutto scompare, perchè i ciclisti del gruppo che si è formato cominciano ad aumentare l'andatura, e sembra vogliano fare "la volata". Sento crescere dentro di me una forza inaspettata ed allora decido di provarci, mi metto su un lato del lungo vialone d'arrivo e butto sui pedali tutte le energie rimaste, pedalo, pedalo e spingo ancora come un forsennato......quando passo sul traguardo mi guardo attorno e attonito non vedo nessuno davanti, ce l'ho fatta, li ho battuti... io che a settembre dell'anno scorso nemmeno sapevo cosa volesse dire pedalare su una bici da corsa!!!

Bellissimo, emozionante, una senzazione di gioia immensa, ho vinto la prima sfida con me stesso, ce l'ho fatta, sono riuscito a finire la prima gara della mia vita.

Percorsi 98km, alla media dei 26kmh anche se in realtà il cronometraggio ufficiale dice 23,95 tenendo conto delle sosta al ristoro. Il piazzamento è 694° su 849, ma vi posso assicurare che della classifica mi interessava davvero poco, è già un successo essere arrivato.

Dopo essere arrivato, ho cominciato ad aspettare gli amici che avevano fatto il lungo e proprio allora ho incontrato Rocco, colui che qui sul forum si firma Fotorode. Abbiamo fatto un pò di conversazione insieme e contemporaneamente arrivavano al traguardo dal percorso lungo altri due alfieri della Malini con cui abbiamo deciso di scattare la foto che allego.

Giornata spledida, emozioni incontenibili, credo che questa esperienza me la ricorderò per sempre.

E domenica si va a Bruscoli....

Sandrino

ps: quando andiamo via noi del gruppo, le salite sono sempre molto più toste di quelle affrontate oggi, ed i ritmi decisamente più alti. Buon segno, almeno gli allenamenti sono serviti a qualcosa!!

oggi in bici

Primo giorno con l'ora legale, e si sente dal freddo della mattina, infatti sono le 8 quando ci troviamo alle 9 (come si dice al solito).

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Reportage veloce: si parte sulla Bazzanese, si arriva a Marano e si sale verso San Dalmazio, con sgruppo che si sgrana. All'inizio Bosso, Mimmo, io e Mirko facciamo l'andatura, poi Massimo accelera (in realtà si saprà poi che siamo stati noi a rallentare) e se ne va con Mimmo. Io e Mirko saliamo come si può e ci si trova ad Ospitaletto. Giu a destra verso Castelvetro, Spilamberto e Bazzano, dove il gruppo si spacca in 3 tronconi perchè dietro c'è chi paga la mancanza di allenamento.
Personalmente non ho seguito i primi, non ho aspettato gli ultimi e quindi mi sono fatto 20 km da solo contro vento, che occhio!
Giro chiuso sui 90 km scarsi, da me ai 28.5 km/h di media.

E adesso aspettiamo il resoconto della Cassani!

27 marzo 2008

Ufficiale: Siamo iscritti alla 9 Colli

Buona serata a tutti Voi,
la notizia è di quelle che fanno piacere, almeno al sottoscritto che ci teneva tantissimo a partecipare (poi a finirla si vedrà!!)....
Siamo ufficialmente iscritti alle 9 Colli di Cesenatico, e questo vale per tutti coloro che avevano dato il loro consenso ma soprattutto che avevano versato l'obolo dell'iscrizione alla Rossella, il nostro Direttore Sportivo!!
Ho controllato questa sera e per quanto concerne il sottoscritto ed il mitico Potter risultiamo già registrati sul sito della manifestazione in griglia Gialla con i pettorali 10603 (per il Savoldelli dei poveri) ed il 10604 per lo scalatore Fortitudino.
Se qualche altro di Voi ha dato i soldini, può andare sul sito della manifestazione ed interrogare nell'apposita sezione la validazione dell'iscrizione. Inserisco il link per comodità:
http://www.novecolli.it/MainSiteIta/
A questo punto si preannuncia un maggio di grande fatica e sudore....
Salutoni
Sandrino

24 marzo 2008

...e anche Pasquetta

un velocissimo post: stamattina giro con i reduci della colomba, bazzanese, San Savino e poi verso Zappolino.
In cima alla salitella io sono andato a destra per poi scendere a Bazzano, Piumazzo, Castelfranco e a casa per la via Emilia. Gran vento contro fino a Castelfranco, poi laterale.
Non so come abbiano chiuso il giro gli altri...per me circa 70 km.

23 marzo 2008

Pasqua in bici

Stamattina ore 8.30 da Paolo, il tempo non promette niente di buono, e infatti i ranghi sono ridotti.
Malgrado la prova dia un punto di partecipazione al campionato sociale, non siamo neanche una decina.

ingrandisci

Si decide di andare a Castelvetro e infatti sulla Porrettana prendiamo a sinistra...vabbè allora Badolo, Stiamo in zona per poter scappare a casa se inizia a piovere.
Giro classico su per Badolo, dove il gruppo si sgrana, mentre Fabio Ferri, Loris Margelli e Mirko prendono altre strade, poi giu per Pian di Macina e Rastignano con ritorno dai Giardini Margherita.
2 orette e 50 km tondi, con un pò di piogga ma è andata bene.
Buona Pasqua a tutti!

21 marzo 2008

Buona Pasqua! Buona Primavera??

Primo giorno di primavera e quindi buona primavera a tutti. L'abbiamo tanto aspettata e l'aspetteremo ancora. E' il weekend di Pasqua, tre giorni per poterci sfogare sui pedali e successivamente a tavola. Ma si rischia di rimanere solo, con le gambe sotto il tavolo.

Domani, sabato 22 Marzo, il tempo previsto sarò brutto. Pioggia fino a tardo pomeriggio e temperature fresche, non superiori ai 13 gradi.




Domenica 23 Marzo, giorno di Pasqua, non cambierà molto, prevista sempre pioggia fino al tardo pomeriggio, ma con temperatute ancora più fredde, non superiori ai 10 gradi.


Per il giorno di Pasquetta Lunedì 24 Marzo, invece finalemte il sole dovrebbe tornare timidamente a farsi vedere, abnche se dovremmo sempre mettersi il giubotto, difficilmente infatti le temperature supereranno i 10 gradi.
Le previsioni non fanno certe sperare, ma è comunque Pasqua e quindi Auguri a tutti.

18 marzo 2008

andiamo al Giro d'Italia?

Domenica 25 maggio il giro arriva al Passo Fedaia con la terribile salita della Marmolada, e il giorno dopo c'è la cronoscalata del Plan de Corones, con ultimo pezzo sterrato e salite con punte del 24%!
Avremmo l'intenzione di andarci quindi ho messo giù 2 possibili proposte:

Se possiamo stare via 1 giorno solo, partenza sabato (mattina o sera per chi non può) e potremmo dormire all'inizio della val di Fiemme, tipo a Predazzo o addirittura a Cavalese. In questo modo si fa prima ad arrivare e domenica potremmo andare al Fedaia in bici (se è bel tempo): sono una cinquantina di km facili all'andata, e quasi tutti in discesa al ritorno, per cui dovremmo farcela bene anche con i tempi. Salendo poi al Fedaia dal lato di Canazei evitiamo tutto il traffico che ci sarà dall'altra parte.



Se invece stiamo via 2 notti (a me piacerebbe fare cosi) l'idea sarebbe questa: si va sempre su sabato ma si dorme in Val Badia (Corvara, la Villa, Colfosco).
La domenica mattina si parte in bici e abbiamo 2 alternative:
  • passo Campolongo (facile), Arabba, giù verso Caprile, poi su verso Malga Ciapela e la marmolada seguendo il percorso della tappa. La salita è tremenda con muri dal 14% al 18% e il terribile rettilineo della Capanna Bill ma sicuramente molto bello (io l'ho fatto). Sono circa 40km
  • passo Campolongo, Arabba, poi si sale al Pordoi (salita lunga ma non molto dura), si scende a Canazei e si sale al Fedaia da questo lato (salita facile); cosi sono circa 47km ma è meno dura.
Poi si guarda la tappa e alla sera si torna con comodo a Corvara seguendo il percorso inverso via Passo Pordoi e Campolongo.

La domenica, da Corvara si va in bici a San Vigilio di Marebbe e si sale verso il Plan de Corones fino a dove si può. Qui sono circa 30km di falsopiano facile, tranne l'ultimo pezzo se si va verso il Plan. Tappa e poi ritorno in bici e a casa.

Interessa a qualcuno?

16 marzo 2008

un colle di qua e un colle di la

Il clima diventa dolce e la mattina c'è sempre più gente in negozio pronti per la pedalata della domenica. In realtà anche di sabato ce ne sono diversi oramai.
Assenti solo Mauro (l'altro) che forse ha pagato un pò San Dalmazio di ieri e Bosso.
L'idea iniziale è di fare il percorso della 5 colli formato 2007, con Campeggio invece di Loiano, e ci si dirige infatti su per Saragozza e viali.
Appena imboccata via degli Orti ritroviamo però uno (sgradito) ospite che quest'anno ci accompagna spesso. Il vento.


ingrandisci la mappa

Appena il tempo di salutare Paolo che torna indietro a onorare gli impegni familiari e il dottore, si imbocca la val di Zena ed Eolo ci vuole proprio male. In fila indiana si fa comunque una gran fatica e, quando approfitto di una sosta di Potter per la solità pipi, tornare in gruppo è un calvario.
Sui saliscendi Sandrino paga un pò le 2 settimane di fermo e si stacca, ma ci si aspetta all'incrocio con Zula. I nuvoloni, il vento, la stanchezza di ieri suggeriscono di accorciare il giro e si sale allora da Zula seguendo la prima parte della 10 colli e non della 5.
A metà salita decisione tragica: saliamo per la rampa dura e non per il giro largo più morbido, tranne il saggio Aureliano...personalmente pago questa salita con le gambe che scottano, e altri dietro e davanti a me soffrono.
In cima Loris Margelli impreca contro la decisione presa (visto anche che il recupero dall'infortuno suggerirebbe di non esagerare con la salita almeno all'inizio) e non si vedrà più. Si ipotizza che lui e Aureliano siano scesi da Pianoro.
Con gli altri saliamo per Pian di Macina e poi una parte scende per le Ganzole mentre io, Potter, l'incontenibile Pietrafesa, Sandrino, Mimmo e Mirko prendiamo per San Luca.
Solito su e giù spacca gambe fino al Cavaioni e poi si torna per Casaglia.
Tutti tranne me che invece chiudo il giro da Monte Donato come in una mini 5 colli.
Alla fine una 70ina di chilometri, alla media turistica dei 26.

15 marzo 2008

Sembrava Domenica...

Sembrava Domenica mattina, invece era Sabato. Solito orario di ritrovo, ore nove in negozio da Paolo. Arrivo e il negozio è pieno. Ci sono: Enrico Pietrafesa, sua moglie Aureliano, Massimo, Loris Margelli, Lorenzo e Mauro Colli. Poi arrivano anche Loris Ferri, Mauro Cioni e Carlo, 56 anni e non sentirli. Una grande affluenza per il sabato mattina, soprattutto per chi, come me, ha passato molti sabati invernali solo soletto. Si parte quasi subito, la destinazione iniziale era la Val di Zena, ma si decide di andare a Vignola. Poi ognuno da lì, in base ai propri orari deciderà dove andare. Tutti in fila quindi per la Bazzanese, dove uno scatenato Pietrafesa tiene il ritmo alto, forse troppo e dopo poco rallenta. Si procede comunque ai 30 km/h fino a Bazzano, qui prende il comando Lorenzo e comincia a menare un po’. Niente d’estenuante, ma un buon ritmo che ci consente di arrivare a Marano in poco tempo.Non prima di aver assistito però alla solita vittoria di Enrico sulla salitella dell’incrocio per Guglia. PIETRAFESA IMPERAT BOAZZA. Qui ci si divide, Enrico, Aureliano, Loris e Mauro Colli vanno verso Vignola per il ritorno a casa, mentre Lorenzo, Loris, Mauro Cioni, Carlo, Massimo, io ed un ragazzo di Vado incontrato sulla Bazzanese saliamo verso San Dalmazio. Cominciamo regolare, piano, chi era da un po’ che non andava in bicicletta mi prende in mezzo perché salgo con il 53, evidentemente non si ricordano più come si fa ad andare in bici, se si è allenati. Si ride e si scherza fino al primo falsopiano, qui allungo un po’ e alla ripresa della salita tengo quel passo. Rimangono con me, Mauro, che però poco dopo si staccherà, Carlo che si staccherà verso la fine della salita, a 56 anni, e il ragazzo di Vado che s’incolla alla mia ruota e non la molla più. Ci ricongiungiamo ad Ospitaletto, Loris e Lorenzo tirano dritto, Mauro, Carlo ed il sottoscritto aspettano Massimo, leggermente attardato. Ritrovo all’incrocio per Coscogno e ritorno verso casa dalla stessa strada dell’andata. Discesa veloce verso Vignola, salitella della spiaggetta e poi di nuovo Bazzanese, affrontata velocemente prima da Lorenzo e poi dal ragazzo di Vado, che con una trenata ai 50 km/h mette in crisi Loris, il quale accusa qualche crampo. I sei mesi d’astinenza dalla bicicletta si fanno sentire, ma sono sicuro che l’ex campione, di una volta, del ProMal, si riprenderà in fretta.A Zola ci si divide Mauro ed io giriamo verso Calderino insieme a Lorenzo per accompagnarlo a casa nelle terre di Mongardino. Quando poi giriamo a sinistra, in centro a Calderino, sul ponte del Lavino, una sagoma inconfondibile ci appare davanti. La pedalata è la classica, l’abbiamo sempre visto da dietro, era l’unico modo di vederlo, davanti a lui non ci si riusciva a stare, neanche a ruota ci si riusciva a stare. E’ il capitano, Dante Antilli, anche lui finisce il giro con Mongardino, lo raggiungiamo e proseguiamo insieme, salutando Lorenzo all’incrocio di casa sua e poi sulla Porrettana fino a Casalecchio. Un bel giretto, in una bella giornata di sole, anche se non troppo calda. Alla fine per chi è partito da Paolo, 115 km fatti alla media dei 30 km/h non male, il ritmo si sta alzando e Bruscoli si avvicina.

13 marzo 2008

Che tempo farà...

...non farà bellissime giornate come in questi ultimi giorni nel prossimo weekend, ma non dovremmo avere problemi di maltempo. E' alle porte, quindi, un grande weekend sui pedali.
Sabato dovrebbe essere soleggiato fino a metà mattinata, poi qualche nuvola distuberà il sole, ma niente di più. Le temperatutre dovrebbero aggirarsi tra i 10 gradi e 18 gradi e se va come in questi giorni, anche sui 20° C. Imanicotti non sarebbero una pazzia. E anche fare un bel giro lungo, come il percorso della cinque colli, con la salita di Campeggio, che porta a Monghidoro, non sarebbe una pazzia.

Domenica tempo più incerto, anche se la mattinata dovrebbe essere soleggiata, solo nel primo pomeriggio qualche nuvola con qualche goccia di pioggia, potrebbero arrivare a disturbarci. Ma dovremmo essere già sul divano a quell'ora. Magari dopo essere stati a San Dalmazio da Castelvetro, oppure perchè no, a Castiglione da Sparvo.

12 marzo 2008

Ultima ora:Accettatti alla NOVE COLLI

Chi aveva tentato di iscriversi alla Nove Colli di Cesenatico e poi era rimasto deluso per una clamorosa esclusione, può ora gioire e riprendere gli allenamenti. Oggi pomeriggio la Società ciclistica Fausto Coppi ha telefonato in negozio a Paolo e Rossella, confermando le nostre iscrizioni. Chi, quindi aveva dato il suo nome a Rossela è iscritto.
Per chi non sapesse come fare per il posto letto, ricordo la partenza è alle ore 6:30, al Residence Aries c'è ancora qualche camera disponibile, ma bisogna fare in fretta, il tempo stringe. Vi metto il link del Residence. Tutti gli anni andiamo lì e ci siamo trovati sempre bene, è tranquillo, il prezzo buono, ci prepara la colazione alle 4:30-5 e per chi vuole prepara anche la pasta.http://www.residencearies.it/

09 marzo 2008

bagarre lungo il Reno

Oggi giro pianeggiante ad andatura sostenuta, da Casalecchio a Riola (o Porretta) e ritorno lungo la porrettana.
La temperatura è gradevole.
Si parte con andatura turistica chiaccherando del più e del meno, mentre Bosso rientra in gruppo dopo l'incidente. Non pare abbia lasciato strascichi, come vedremo.
La velocità sale un pò verso Sasso Marconi ma fino a Vergato è tranquilla.
Sosta scarico e poi via verso Riola, dove ci fermiamo per fare il punto.
Aureliano torna subito indietro per problemi di tempo, e cosi facciamo un pò dopo io, Bosso, Gengi, Enrico Pietrafesa, Loris Margelli, Antonio e l'altro compagno di maglia di cui non so il nome.
Gli altri proseguiranno invece fino a Porretta, credo.
Tornando indietro si mette in testa Enrico Pietrafesa, con un andatura allegra ma non esasperata, mentre Mirco morde il freno ma non resiste e si piazza davanti prima di Vergato.
Davanti a qualche centinaio di metri c'è un folto gruppo giallo di Sasso, che viene presto raggiunto dopo Vergato.
Dopo il ricongiungimento l'andatura si fa tranquilla, e stranamente Mirco accetta il ritmo blando mentre Bosso non ci sta e dice "se tiriamo un po questi si staccano".
Allora seguiamo i gialli fino a Calvenzano, poi giu per la discesa di Camugnone affianchiamo e superiamo, facendo il forcing su per la salita delle Pioppe.
Adesso si va veramente forte, le mie gambe bruciano (ho la scusa della giornata di sci di ieri per fortuna) e ovviamente in cima alla salita è Massimo ad arrivare per primo, nonostante il mese di pausa.
Giù veloci e su di nuovo a ritmo alto con io, Mirco e Bosso che stacchiamo un pò gli altri pedalando di buona lena. Sul dritto di Pian di Venola rientrano Enrico e Antonio ma, appena ricongiunti, un'altra sciabolata su per la salita di Misa taglia loro le gambe e di nuovo siamo Mirco, Bosso e io ad andarcene, salvo poi rallentare dopo Marzabotto.
Il gruppo è di nuovo compatto e fino a dopo Sasso si va piano. Su per la salitella prima di Jari altro scatto, affrontiamo questo pezzo di salita leggera ma rognosa a quasi 40 km/h, poi davanti al Mausoleo ennesimo ricongiungimento e poi tranquilli fino a Borgonuovo.
I continui scatti e controscatti non sono bastati a fiaccare il morale e le gambe soprattutto del Re della Boazza, che infatti mi è a ruota all'inseguimento di Mirco e Massimo.
Io però non ne ho più e quando Enrico esce dalla mia ruota per il suo famoso scatto è troppo tardi, gli altri due hanno preso un vantaggio di 10 metri e il Pietrafesa impreca giustamente per aver scelto la ruota sbagliata (la mia) per la volata finale.
Alla fine circa 80 km ad una media superiore ai 31 km/h.
La condizione di tutti sta tornando, Loris Margelli migliora a vista d'occhio, Enrico è in palla e Bosso è il solito mastino.
Per Bruscoli ci sarà da divertirsi.

06 marzo 2008

Sto tempo pazzo!

Scordiamoci pure i trenta gradi di Domenica scorsa e rimettiamoci i giubotti invernali addosso. Freddo e anche un pò di pioggia ci aspettano in questo weekeend.
Sabato mattina le previsioni dicono pioggia, anche se debole, fino al primo pomeriggio. E anche se non dovesse piovere, le temperature difficilmente supereranno i sette gradi. E niente giri con salite lunghe che portano in vetta, la neve dovrebbe cominciare a scendere intorno agli ottocento metri.
Domenica, invece, temperature in leggero rialzo, ma ancora al mattino è prevista nuvolosità sparsa e qualche precipitazione. Dopo mezzogiorno,però, il sole dovrebbe tornare a fare capolino in cielo.
Insomma si rischia di dover stare in garage a fare i rulli, oppure è arrivato il momento di fare i veri ciclisti(alla Pietrafesa, per intenderci), mantellina e tutti in bici, anche con la pioggia a catinelle.


02 marzo 2008

Programma di Marzo

Domenica 9 marzo
Ciclo Corsa
Ritrovo ore 09.00

Domenica 16 marzo
Ciclo Corsa
Ritrovo ore 09.00

Mountain Bike 3° prova Campionato Sociale MTB
Ritrovo automuniti alle ore 07.00
Partenza per Lido degli Estensi
All’arrivo: iscrizione e partenza per la Gran Fondo 58 Km

Domenica 23 marzo Pasqua
Corsa: 3° Prova Campionato Sociale
Ritrovo ore 08.30
Percorso in pianura di 100 km

Domenica 30 marzo
Corsa ritrovo ore 09.00

Sono aperte le Iscrizioni al Circuito Romagnolo Gran Fondo Strada
€ 30,00 per tutte le prove.
Per chi fosse interessato comunicarlo entro sabato 8 marzo

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Pietracolora...ehmm scusate Vedegheto



Ore 9 da Paolo, la temperatura è incredibilmente alta. Avevo previsto verso mezza giornata anche 20 gradi invece li superiamo… già ce ne sono 21. Sono molti i sorpresi da questa ondata di caldo e mentre i più hanno eliminato il giubbotto per la felpa e i pantaloni per i tre quarti, c è chi come Lorenzo è in manicotti e chi come Aureliano è vestito a otto strati, come un rotolone Regina. Andrà forse a pesca a fine giro ?
La scelta verterebbe verso la Val di Zena, ma Paolo preferisce la Porrettana, proponendo Pietracolora, tanto lui dovrà tornare a casa alle 11. Si parte e si prende la direzione di Marzabotto, il vento oggi è più clemente, ma spira sempre forte e non è piacevole andargli contro. Già alla Lama comunque si decide che la meta sarà Vedegheto, poi chi vorrà potrà allungare dove vuole, chi non vorrà andrà a casa. Intanto un gruppo di ragazzi, dai pochi capelli, ci sorpassa e Mircone come un toro li segue. Poco dopo ecco partire Fabio, la domanda allora mi sorge spontanea: prima parte Mircone, che di capelli non ne ha, poi Fabio, che di capelli ne aveva solo una volta, ma seguiranno tutti il richiamo di Cesare Ragazzi?
Ci si ritrova a Pian di Venola e si comincia a salire tutti insieme verso Vedegheto, Enrico Pietrafesa parte però subito in fuga, seguito naturalmente da D’Agostino. Gli altri, in fila indiana, mi seguono mentre scandisco il passo.
Rimaniamo subito in pochi, solo Mimmo regge il mio passo, fino a quando a tutta arrivano Laffi e Lorenzo. Il Pietrafesa è gia stato ripreso, ma D’Agostino, vecchio triathleta, ha fatto perdere le sue tracce. Siamo a Vedegheto e cominciamo ad inseguirlo, anche se Lorenzo molla e Luca decide di fargli compagnia. Partiamo allora Mimmo e io, ma il vento è implacabile, costante, costantemente contro, è come se qualcuno ti prendesse per la testa e ti frenasse. Finalmente, a due chilometri da Cà Bortolani, ecco la sagoma dell’iroman casalecchiese arrancare verso la cima. Raccolgo le poche forze e metto giù un dente, non aumento di molto la velocità dai 18 si passa ai 20 km/h ma Mimmo non ce la fa e si stacca. Prendo D’Agostino, che cerca invano di tenere la ruota e raggiungo la fontana di Cà Bortolami stremato. Di lì a poco ecco arrivare oltre D’Agostino anche Mimmo, Luca, Lorenzo, Loris, Fabio e via via tutti gli altri.
Da qui ci dividiamo, c’è chi scende da Monte Pastore e chi invece sceglie Savigno, per andare a fare Tiola. Scendere da San Prospero per il sottoscritto non è stato facile, il vento laterale disturbava un bel po’, ma alla fine la discesa è finita e tutti insieme giriamo a sinistra verso Tiola. Un bel muretto, tre chilometri scarsi con uno strappo al 14% che ti taglia le gambe. Tutti raggiungiamo la vetta, un po’ frastagliati, e qualcuno anche frastornato. Aureliano all’ombra dei trenta gradi d’oggi è chiuso nel suo giubbotto invernale, mentre Gianluca ha le orecchie che gli fischiano: non c’è nessuno che gli parla dietro, ma tra il vento preso ieri e quello preso oggi, si è stancato un bel po’. Io sono con lui.
Si scende e si va, pianino pianino, verso la Bersagliera. C’era chi era convinto che la salita fosse finita, ma tutti volontariamente, (soprattutto Aureliano che insisteva tanto), siamo andati a fare Zappolino. Di qui giù a Fagnano e poi verso la Bazzanese tirati da uno scatenato Mirco, che sembrava non sentire il vento. Arrivati alla Muffa invece il vento si sente e bene. Per la prima volta ti spinge a favore ed invita ad aumentare l’andatura. E’ “Locomotiva Laffi” che parte e arriva fin dopo Pragatto, costante tra i 45 e 48 km/h. Qui il gruppo si spezza ancora una volta, rimaniamo in tre Mircone, che arriva al Ponte della Via Lunga ai 50 km/h, Laffi e io, che do il cambio a Mircone e porto i ragazzi ai piedi di San Martino ai 54 km/h.
Luca Laffi ed io decidiamo di scalare San Martino fino a San Lorenzo, per chiudere in bellezza, Mirco tira dritto aspettando gli altri, per un comodo ritorno a casa.Alla fine 90 km, fatti non troppo forti ma con abbastanza salita. Adesso bisogna solo allungare il chilometraggio e c’ è sempre la Val di Zena che aspetta…………

01 marzo 2008

Via col Vento.....






E' sabato mattina, ore 9,00, arrivo da Paolo in compagnia della signora che vorrebbe provare una bici da corsa (ha già la mountain bike) e li, ci sono già Enrico (Potter) e Gianluca ad aspettarmi.



Qualche battuta con il Boss, poi saluto la signora che preannuncia mattinata di shopping selvaggio (almeno questa l'ho scampata!!) ed insieme agli amici di avventura salgo sull'amata Wilier e prendiamo la via Porrettana in direzione Vergato.



Il tragitto è bello comodo sino a Sasso Marconi, la temperatura è primaverile, il sole si nasconde dietro nuvole alte, ma penso che tutto sommato è davvero ottimo il percorso che ci apprestiamo ad affrontare. Davanti lascio Gianluca e Potter fare l'andatura, son più giovani e più allenati e vedo che se la passano alla grande chiacchierando fra loro. Arrivato a Sasso comincio ad avvertire una certa fatica non prevista, e la cosa mi preoccupa un pò. Ma il bello deve ancora venire...



Appena usciti da Sasso, gli agenti atmosferici (non quelli della stradale!!) si scatenano contro di noi e si alza un vento contrario di proporzioni impreviste, che in certi momenti arriva a sollevare la polvere da terra, mentre in una curva vedo Potter finire fuori dalla carreggiata per una folata più forte delle altre. Procediamo a gran fatica, oltretutto con la strada che non è certo in discesa.



Dopo parecchi sforzi per rimanere alla ruota dei due battistrada, ad un certo punto, su un falso piano mi si spegne la luce e vado in crisi, mi stacco e cerco di recuperare le energie che sento mancare. Cerco di capire cosa mi sta succedendo e di colpo mi ricordo che durante la settimana ho dovuto fare quattro iniezioni di cortisone che evidentemente mi hanno creato qualche problema, ma il bello deve ancora venire....



Arriviamo a Vergato sempre sotto l'orda di un Eolo inclemente e davvero dispettoso che si diverte a farci soffrire oltre a quanto stia già facendo la strada.



Giriamo a destra e cominciamo l'ascesa di quello che avevamo dichiarato essere il nostro obiettivo di giornata, Cereglio.



Sui primi tornanti, dopo aver bevuto uno di quei prodotti comprati da Paolo, sento il lato oscuro della forza tornare nelle mie gambe e cerco di stare a ruota dei due Jedi che mi precedono ma l'illusione dura l'ebbrezza di un istante, ed infatti dopo qualche chilometro vedo la sagoma dei due sempre più lontana dalla mia ruota anteriore sino a scomparire dietro a qualche curva. Salgo faticosamente maledicendo le iniezioni, i rulli che in settimana si sono guastati non permettendomi alcun allenamento e soprattutto l'azione del vento che mi ha sicuramente dato la botta terminale nell'arrivare a vergato. Oltre a tutto ciò, riesco anche a rompere il tappo della borraccia, sacramentando fra me e me pensando che non è proprio giornata!!!



Morale, arranco sui pedali e ad un paio di Km dalla fontana del paese, qualche tornante più su, riconosco la sagoma dei due cavalieri Jedi che sono ancora intenti a salire. A quel punto fisso la loro posizione e faccio partire il cronometro, arriverò nello stesso punto con 2 minuti e qualche secondo di ritardo. In cima ne avrò accumulato almeno un altro in più.



Arrivo nella piazzetta stremato, scendo dalla bici e mi siedo su una panchina, bevo un altro dei prodotti miracolosi, riempio la borraccia di acqua Cereglia (quella della pubblicità) e poi si riparte di nuovo in salita in direzione Tolè che raggiungiamo tutti insieme (alleluia, alleluia) per poi buttarci a capofitto in una discesa mozzafiato dove, con Potter che fa l'andatura, raggiungiamo la velocità massima di oltre 75kmH....


Breve sosta per soddisfare la prostata del neo papà e poi ancora sul sellino a pedalare verso la discesa...
Ad un certo punto giriamo a sinistra in direzione Savigno e da qui sino al fondovalle, godo di uno stato di estasi totale, pedalando con grande scioltezza ad una media per me incredibile, forse grazie a quella pozione che Mago Paolino (non Merlino) mi ha venduto in negozio....
Giunti a Savigno proseguiamo per Zappolino e da li ancora in discesa verso la Muffa, dove il Mago Potter ci avverte che si è fatto tardi per lui e deve quindi sparire al più presto. Per me dopo qualche centinaio di metri è già lontano dalla portata del mio sguardo e con lui anche Gianluca che lo ha seguito, ma alla curva della Muffa rivedo il secondo che pedala lentamente con lo sguardo a cercarmi: mi ha aspettato, buonanima!!
Lo raggiungo e mi confessa che l'andatura del Potter era piuttosto indemoniata e che quindi aveva più senso per lui aspettare il sottoscritto, visto che avrebbe salutato il Mago Potter a Ponte Ronca mentre il sottoscritto sarebbe stato di compagnia sina a casa.
Procediamo così lungo la Bazzanese dove ad un certo punto incrociamo un cavaliere con i nostri stessi colori, di bianco vestito, che nel vederci ci saluta con un largo sorriso, si tratta di Fabio, diretto chissà dove.
Finalmente arriviamo a Casalecchio dove Gianluca mi saluta sapendo che anch'io sono ormai al traguardo delle mie fatiche, avendo fissato precedentemente il ritrovo con la signora davanti al Round Cafè sulla Rotonda Biagi...
Lo ringrazio pubblicamente per avermi fatto da tutor e soprattutto per avermi aspettato, di certo se avessi dovuto farmi il ritorno in solitudine, avrei sofferto molto di più.
Chiudo con un bel 89km percorsi e con un male alle gambe che non avevo mai avuto...
All'arrivo della macchina con la signora ho tirato un sospirone di sollievo, l'agognato riposo sul sedile del passeggero, mai fu più agognato!!
Salutoni
Sandrino