15 marzo 2008

Sembrava Domenica...

Sembrava Domenica mattina, invece era Sabato. Solito orario di ritrovo, ore nove in negozio da Paolo. Arrivo e il negozio è pieno. Ci sono: Enrico Pietrafesa, sua moglie Aureliano, Massimo, Loris Margelli, Lorenzo e Mauro Colli. Poi arrivano anche Loris Ferri, Mauro Cioni e Carlo, 56 anni e non sentirli. Una grande affluenza per il sabato mattina, soprattutto per chi, come me, ha passato molti sabati invernali solo soletto. Si parte quasi subito, la destinazione iniziale era la Val di Zena, ma si decide di andare a Vignola. Poi ognuno da lì, in base ai propri orari deciderà dove andare. Tutti in fila quindi per la Bazzanese, dove uno scatenato Pietrafesa tiene il ritmo alto, forse troppo e dopo poco rallenta. Si procede comunque ai 30 km/h fino a Bazzano, qui prende il comando Lorenzo e comincia a menare un po’. Niente d’estenuante, ma un buon ritmo che ci consente di arrivare a Marano in poco tempo.Non prima di aver assistito però alla solita vittoria di Enrico sulla salitella dell’incrocio per Guglia. PIETRAFESA IMPERAT BOAZZA. Qui ci si divide, Enrico, Aureliano, Loris e Mauro Colli vanno verso Vignola per il ritorno a casa, mentre Lorenzo, Loris, Mauro Cioni, Carlo, Massimo, io ed un ragazzo di Vado incontrato sulla Bazzanese saliamo verso San Dalmazio. Cominciamo regolare, piano, chi era da un po’ che non andava in bicicletta mi prende in mezzo perché salgo con il 53, evidentemente non si ricordano più come si fa ad andare in bici, se si è allenati. Si ride e si scherza fino al primo falsopiano, qui allungo un po’ e alla ripresa della salita tengo quel passo. Rimangono con me, Mauro, che però poco dopo si staccherà, Carlo che si staccherà verso la fine della salita, a 56 anni, e il ragazzo di Vado che s’incolla alla mia ruota e non la molla più. Ci ricongiungiamo ad Ospitaletto, Loris e Lorenzo tirano dritto, Mauro, Carlo ed il sottoscritto aspettano Massimo, leggermente attardato. Ritrovo all’incrocio per Coscogno e ritorno verso casa dalla stessa strada dell’andata. Discesa veloce verso Vignola, salitella della spiaggetta e poi di nuovo Bazzanese, affrontata velocemente prima da Lorenzo e poi dal ragazzo di Vado, che con una trenata ai 50 km/h mette in crisi Loris, il quale accusa qualche crampo. I sei mesi d’astinenza dalla bicicletta si fanno sentire, ma sono sicuro che l’ex campione, di una volta, del ProMal, si riprenderà in fretta.A Zola ci si divide Mauro ed io giriamo verso Calderino insieme a Lorenzo per accompagnarlo a casa nelle terre di Mongardino. Quando poi giriamo a sinistra, in centro a Calderino, sul ponte del Lavino, una sagoma inconfondibile ci appare davanti. La pedalata è la classica, l’abbiamo sempre visto da dietro, era l’unico modo di vederlo, davanti a lui non ci si riusciva a stare, neanche a ruota ci si riusciva a stare. E’ il capitano, Dante Antilli, anche lui finisce il giro con Mongardino, lo raggiungiamo e proseguiamo insieme, salutando Lorenzo all’incrocio di casa sua e poi sulla Porrettana fino a Casalecchio. Un bel giretto, in una bella giornata di sole, anche se non troppo calda. Alla fine per chi è partito da Paolo, 115 km fatti alla media dei 30 km/h non male, il ritmo si sta alzando e Bruscoli si avvicina.

3 commenti:

Mauro ha detto...

qualcuno ha pagato il trattorista che mi si è messo in mezzo su per San Dalmazio e allora sono stato dietro calmo, sennò voi tre avreste visto le stelle!

Enrico Pasini ha detto...

Ah scusa Mauro, non avevo visto, pensavo fossi ancora a ruota, comunque adesso vado ancora più forte, ho il portafoglio più vuoto..........

Anonimo ha detto...

cavolo, e pensare che Pietrafesa a lavorare si lamenta sempre perchè dice di non avere mai tempo di allenarsi...
... e invece leggendo le vs. recensioni vedo che è sempre + in palla.

Gabriele