29 aprile 2009

Scommettiamo?


Qualche tempo fa avevo commentato un post, scrivendo che era probabile che anche Rebellin e Ballan fossero coinvolti nel doping.
Non essendo un esperto, mi son fidato del buon senso, e certe prestazioni puzzavano.
Io sono a 1 punto, perchè Rebellin l'ho centrato. Per il prossimo (italiano) sono indeciso tra Ballan e Cunego...
Rido per non piangere. Cerco notizie, apro il sito della gazzetta di stamattina e, sorpresa! Nemmeno una parola sulla cera di Rebellin alle Olimpiadi! Tutto insabbiato, si fa finta di niente, tutto va bene e via cosi.
Ci stanno prendendo tutti per il...naso e noi contenti di farcelo infilare.
Faccio un elenco giusto per rinfrescarci la memoria...Rebellin, Riccò, Sella, Basso, Di Luca non invitato alle classiche per un coinvolgimento nel 2008, Piepoli, la Bastianelli, Frigo, Armstrong...Bettini che si ritira improvvisamente.
E prima di loro, chissà, Pantani, Bugno (il mio idolo), Argentin...
E chi non si ricorda i fenomeni di una stagione sola...Olano, Stephen Roche, Berzin!
Per non parlare degli spagnoli.
E non ditemi che non sono stati mai beccati quindi sono innocenti, perchè il ragionamento mi fa ridere. Con lo stesso ragionamento fino a 20 anni fa non c'erano gli autovelox, quindi fare i 200 in autostrada era legale?
Scusate lo sfogo, ma sono schifato stamattina. Voi siete ancora tifosi?

Pensiamo a venerdi. 6 ore e 15 minuti per fare 156 km sarebbero già un bel traguardo, almeno per me.

26 aprile 2009

Il coraggio premia

In quattro avevamo avuto il coraggio di affrontare Monte Donato sabato, in quattro,(gli stessi!), abbiamo avuto il coraggio di uscire in questa domenica, che sa di foglie morte, più che di rinascente primavera. Cielo cupo, previsioni nere e qualche goccia di pioggia da Paolo a far presagire il peggio. Mongardino è la salita più vicina e l’affrontiamo insieme, davanti Luca e Mauro, dietro Bosso e io che parliamo di politica. In cima un gruppo d’arzilli signorini si ritrova dopo la scalata, mentre dal versante di Calderino arrivano Gengi e Cella che si uniscono a noi. Discesa gelata e via verso via Landa, con obiettivo Monte San Pietro. Poco prima del bivio però, Luca buca, ci fermiamo, lo guardiamo cambiare la camera d’aria e ripartiamo. Sempre salita tosta ma bellissima Monte San Pietro, circa due chilometri, dopo un falsopiano immerso nel bosco al 200% d’umidità. I tornanti di susseguono a breve distanza, fino agli ultimi quattrocento metri, dritti al 12%. Discesa abbastanza sconnessa con diverse buche, ma senza problemi arriviamo a Fagnano, dove svoltando a sinistra iniziamo a scalare Zappolino. Una mamma litiga con la figlia che non vuole scendere dalla bici per andare alla Santa Messa, nessuno lo dice, ma tutti lo pensano: “Sarà figlia segreta di Mauro?”. L’interrogativo è biblico e ci fa raggiungere senza accorgercene Tiola, la quinta salita della Dieci Colli. Ognuno sale del suo passo, le fatiche del sabato si fanno sentire e le gambe non girano ben oliate. In realtà gli unici che si lamenteranno del mal di gambe saranno Gengi e Cella, ma non diamo ascolto. Discesa verso Savigno, poi Zappolino a ruota di Mauro in totale comodità. Si ritorna a Fagnano, poi a Stiore la brillante idea. Piuttosto che fare la Bazzanese, o il muro di San Savino, meglio salire a Oliveto, tanto secondo Gengi, la parte dura è cortissima. Come ai matti gli si dà sempre ragione. Corto, o no, è sempre un chilometro durissimo, con gli ultimi 400 metri al 14%. Scendiamo da Via Puglie e in fila indiana, a buona andatura, proseguiamo sulla Bazzanese. Salutiamo Gengi all’incrocio con la Via Lunga, mentre Cella ci aveva già lasciato verso Mongiorgio. Comincia a piovere, nessuno raccoglie la mia idea di fare anche San Martino che quindi scalo in solitaria, scendendo poi da Cà la Ghironda. Il coraggio ci ha premiato, neanche una goccia d’acqua ci ha bagnato, in questo giro di 80 chilometri e 1200 metri di dislivello.

25 aprile 2009

Pronti per venerdì,(quasi...)

Il tempo stringe e il meteo incombe. In una mattina di sole e molto freddo, la direzione è quella del percorso della “cinque colli”. Le ultime settimane o forse, meglio dire mesi, sono stati caratterizzate da troppa pioggia e i chilometri nelle gambe hanno fatto fatica a crescere. Partenza subito veloce con Mauro e io a tirare il gruppo, lungo i viali fino ai Giardini Margherita e poi ancora in Val di Zena. Qui i gruppetti si susseguono e dopo averne superati un po’ ci accodiamo a dei ragazzi che stanno facendo un buon ritmo. Arriviamo all’inizio di Torre Arabella con Andrea, nuovo gradito amico del gruppo, ci lanciamo all’inseguimento di uno dei ragazzi che tiravano. Lo riprendiamo verso metà e continuiamo la nostra marcia. Andrea va veramente forte, nonostante dica di non essere allenato, gli ultimi chilometri devo sputare sangue per mantenermi, quasi, a ruota. Ritrovati tutti a Quinzano e salutato Massimo Mascagni, incontrato alla fontana, ci dirigiamo verso Campeggio. Lunga 6.2 km, escludendo il tratto di Raticosa, con una pendenza media del 6,5%, nel primo tratto si riesce a spingere anche un buon rapporto, ma attraversato il paese di Campeggio, le pendenze si fanno più impegnative e comincia a diventare più dura. In cima è Andrea a scollinare per primo, seguito da me, dopo pochi secondi, poi Bosso e Carlo che combattono per la terza posizione, inseguiti da Mauro in recupero. Ci rifocilliamo a Monghidoro e cominciamo a scendere. Salutiamo Andrea a Loiano, con la speranza di vedertelo spesso con noi. La Futa sembra un autodromo, tra moto e auto, bisogna sempre tenere gli occhi aperti. Prima Mauro, poi io, tiriamo il gruppo verso Pianoro, con lo scoglio di Livergnano a separarci e a tagliarci le gambe. Pian di Macina, dopo quattro ore di vento, sembra il Mortirolo e così alle Ganzole, qualcuno decide di scendere, mentre in quattro eroi proseguiamo verso Pieve del Pino e Monte Donato. Bosso, Luca, Mauro e io affrontiamo lo strappo al 16% in fila indiana, alla folle velocità degli 8 km/h. C’è un po’ di stanchezza in noi e anche la preoccupazione che venerdì alla Dieci Colli sarà veramente dura. Oggi non siamo andati male ma i chilometri affrontati sono stati 40 in meno della Granfondo, mentre la stanchezza alla fine è stata parecchia. Venerdì sarà un altro giorno, con una tattica ragionata e una corretta alimentazione questa settimana, si proverà a finirla con un bel tempo e una buona condizione di salute. Almeno speriamo…

23 aprile 2009

Sabato 25 aprile, proviamo la 5 Colli

ciao,
sabato ci si vede alle 8.30 in negozio per andare a fare il giro della 5 Colli, che presa da San Biagio andata e ritorno fa sui 110 km.
Ecco il percorso
Per l'occasione dovrebbero essere con noi 2 nuovi "soci" del club che faranno la medio fondo del 1° maggio per la prima volta e vogliono provare il percorso in gruppo per non rischiare brutte sorprese.
A proposito...se ci leggono...come vi chiamate?
a sabato

19 aprile 2009

Giro di Piancaldoli

Ragazzi, ecco le foto del bellissimo giro che ogni anno il gruppo Malini cerca di mettere nel proprio palmares.
Giro di Piancaldoli 2009

15 aprile 2009

La strada per il mare

Sottoscrivo tutto quello scritto da Mauro, anche se penso che alla fine, riusciremo a fare una media superiore ai 25-26 km/h. Infatti sabato, complice il fatto che ero senza macchina, ho raggiunto la famiglia al mare in bicletta e ne ho approfittato per misurare i chilometri per domenica. Da Paolo al Traghetto per Marina di Ravenna sono 116 km, che ho coperto in meno di 4 ore alla perfetta media dei 30 km/h, senza fatica eccessiva, sempre da solo e nonostante il vento contro. Ho pensato di fare questa strada semplice e un pò meno monotona, rispetto alla San Vitale fino a Ravenna, dritta come una tavola da Boowling. Partenza come detto da Paolo alle ore 8, (PUNTUALI), diretti verso San Lazzaro, o per i Viali o per il centro di Bologna, sempre bello, ma sempre pieno di ostacoli.
Da qui passando davanti al Palasavena e al Boowling, raggiungere l'imbocco degli Stradelli Guelfi.


Raggiunto Castel Guelfo, seguiremo le indicazioni per Mordano, verso destra,fino al raggiungimento di un Pilastrino, dove gireremo a sinistra. Qui le strade si fanno di campagna, molto caratterische ma anche molto strette.

Ci troveremo, dopo poco, sulla statale che da Massa Lombarda arriva a Imola, gireremo a sinistra e dopo tre chilometri poco più, saremo al solito bar dove faremo una sosta caffè.

Qui saremo sulla San Vitale, passiamo il confine tra le province di Bologna e Ravenna, raggiungiamo Sant'Agata sul Santerno e passato il fiume, alla rotonda della "Deka", giriamo a sinistra, lungo i viali di Lugo.
Pochi chilometri, alla seconda rotonda seguiamo le indicazioni per Alfonsine-Fusignano e dopo neanche un chiometro, alla ennesima rotonda, gireremo a destra, per San Potito. Superato San Potito siamo nel comune di Bagnacavallo, alla prima rotonda gireremo a sinistra sempre per Alfonsine-Fusignano.
Dopo circa una decina di chilometri, al ponte sul fiume Senio, svolteremo a destra verso "Rossetta" e dopo un'altra decina di chilometri, fiancheggiando l'argine del fiume, giungeremo ad Alfonsine, girando a destra direzione Ravenna.
Saremo sulla statale Reale e sarà meglio stare in fila indiana, visto il grande traffico esistente. Durerà solo un paio di chilometri, infatti al cartello di Glorie svoltemo a sinistra per San Alberto, dove una strada, sopraelevata rispetto ai campi e quindi molto soggetta al vento, ci porterà in una quindicina di chilometri sulla Romea.
Anche sulla Romea meglio stare in fila indiana, giusto per quei sei-sette chilometri che ci porteranno all'uscita di Marina Romea e che ci condurra verso il lido ravennate, attraverso la splendida via Valle, costruita tra l'argine del fiume Lamone e la valle di Ravenna.
Una volta a Marina Romea, solo quattro chilometri ci separano da Marina di Ravenna, che raggiungeremo attraversando il canale del porto con il traghetto, (ricordatevi di portare 50 centesimi per il passaggio).
Sbarcheremo davanti alla Cubana e qui la grande gara, chi siederà di fianco a Walter????

Domenica al mare, l'uscita è sociale

Visto lo spirito sociale dell'uscita di domenica 19, si è deciso di fare una partenza unica alle ore 8 dal negozio.
L'impegno di tutti è di non superare la media dei 25-26 km/h, e di non andare mai oltre i 30km/h (tranne ovviamente nei tratti di discesa).
Nel caso ci siano delle difficoltà, basterà segnalarle e si rallenta; per contro cercheremo di evitare delle soste troppo lunghe (e di non sbagliare strada).
L'uscita vale 2 punti per chi firma; a chi, anche firmando, comincerà a tirare forte o ad andare in fuga, non verrà assegnato alcun punto.

A domenica

11 aprile 2009

Consuntivo di giro

Il giro è andato come avevamo previsto. A parte un inconveniente a Luca che non riesce ad aggregarsi al gruppo, partiamo io, Massimo Tommasi, Rocco, l'Imperatore, Aureliano e a Sasso raccogliamo Christian.
Fino a Vergato si va tranquilli, poi appena si prende a sinistra per Grizzana il Pietrafesa ci umilia con un "ci vediamo su" e parte a rotta di collo; in effetti lo rivedremo solo a 1 km dall'arrivo, la forma sta arrivando si vede.
Solita fontana poi giu verso Ponte Locatello, con una sosta "tecnica" di Tommy; a Rioveggio si prende a destra e si sale per Gabbiano, dove Rocco e Christian tirano il gruppo, gli altri salgono con calma.
Giu e un po di falsopiano poi si arriva a Monzuno. Qui Aureliano tira dritto perchè non ha ancora abbastanza km nelle gambe, mentre Tommy...fa uguale, anche se la 10 colli ormai incombe.
Noi 4 scendiamo e saliamo da Loiano, le gambe iniziano a bruciare (le mie almeno); l'imperatore paga lo sforzo iniziale e viene su con calma, io e Rocco sprintiamo un po ma lo spettacolo non è edificante.
Il rientro verso Pianoro e Pian di Macina è duro, le salite si sentono e l'ultima salita ci stronca.
Arranchiamo verso casa, con 110 km e 1750m di dislivello nelle gambe e nella testa.

09 aprile 2009

Preventivo di giro


Per una volta scrivo di un giro prima di farlo: sabato mattina se il tempo è bello parto alle 8 dal negozio, poi Vergato, Grizzana, giu, Monzuno, giu, Loiano, Pianoro, su per Pian di Macina e a casa.
100 km quasi tondi con belle salite lunghe e pedalabili.
C'è qualcuno?

08 aprile 2009

MTB


Quattro Bikers a Castel S. Pietro.

Domenica scorsa quattro ragazzi inscritti al Club hanno partecipato a una gara di Campionato Uisp, prova valida per il Campionato Bolognese e Romagnolo, che ha visto 261 ciclisti all'arrivo.

Il più veloce dei nostri, Corbelli Cristian, si è classificato 133° posto, con un distacco dai "Marziani" di 27 minuti, pur mantenendo una media di 19.06 chilometri orari. E' stato il più forte, il più veloce, anzi direi frettoloso, tanto è vero che i suoi compagni non sono riusciti a fotografarlo.

Al 2° posto, sempre della nostra classifica, e al 178° posto in classifica generale e 30° di categoria, Mantovani Luca, meglio conosciuto come Luca Trial, che con tutta la calma che lo possiede, ha aspettato i compagni per effettuare le foto di gruppo.



3° posto per Mengozzi Ginmario, classificatosi 190° assoluto e 26° di categoria, grande prova anche per lui.


4° posto per Stefano Cevenivi, 192° assoluto e 25° di categoria, che ha terminato la prova ai 15.50 di media.

E se i 15.50 di media vi sembrano pochi, provate VOI a fare una gara di mountain bike, con dei fenomemi che terminano una gara ai 25.50 di media.

Grazie ragazzi!

07 aprile 2009

E una domenica cosà

...invece domenica il tempo era buono, malgrado abbia finito di piovere da 20 secondi, e si parte direzione Vergato.
Ci siamo io, Pietrafesa, Potter, Lorenzo, Sandrino, Cella, Bosso, Mirko, Rocco, Luca (new entry del club) e Gengi.
La strada è bagnata a tratti, le buche ci ricordano l'inverno, e in una di queste finisce Luca che fora prima di Vergato.
Si gira verso Cereglio, poi l'indecisione ci attanaglia...Potter, Lorenzo, Rocco e Sandrino salgono da Labante, gli altri (Gengi era tornato per Vedegheto) salgono a Cereglio.
Bosso fa la solita andatura irresistibile, io cerco di tenere botta per un po seguito da Luca, poi mollo e arrivo con Luca stesso.
Gruppo ricompattato, poi Tolè, Bortolani, Savigno e salita per Montemaggiore spaccagambe, almeno per me.
Alla fine 85km, le gambe bruciano e la forma ahimè ancora non si vede molto.
Punti per tutti partenti, visto che nessuno ha firmato.

04 aprile 2009

Un sabato cosi

Stamattina ritrovo alle 9, in negozio ci siamo io, Enrico Pietrafesa e Aureliano, Mauro Colli, Massimo Tommasi e un signore dal calzettone importante.
Il cielo è abbastanza scuro ma la fiducia non manca per cui ci si dirige verso Marzabotto con l'intenzione di salire per Vedegheto, poi si vedrà.
Andatura allegra fino alla salita, poi ognuno sale come può.
A metà ci supera un trio che andava proprio forte, almeno in confronto a noi...mi accodo per un paio di chilometri, poi calo perchè la condizione non me lo permette.
Ricompattiamo tutti a Bortolani, poi via per Montepastore perchè inizia a sgocciolare. Lungo la discesa la pioggia diventa insistente, e allora spingiamo forte sui 42-43 km/h per arrivare prima.
A Calderino invece è asciutto, e allora su per San Lorenzo per allungare un po il brodo.
Salita fatta con calma, e in discesa salutiamo Margelli in macchina.
Enrico dice: "qui non piove", e in effetti il "qui" era proprio preciso, perchè dopo 100 metri inizia a piovere forte.
Si scende sotto l'acqua e tutti a casa, sperando in domani