25 aprile 2009

Pronti per venerdì,(quasi...)

Il tempo stringe e il meteo incombe. In una mattina di sole e molto freddo, la direzione è quella del percorso della “cinque colli”. Le ultime settimane o forse, meglio dire mesi, sono stati caratterizzate da troppa pioggia e i chilometri nelle gambe hanno fatto fatica a crescere. Partenza subito veloce con Mauro e io a tirare il gruppo, lungo i viali fino ai Giardini Margherita e poi ancora in Val di Zena. Qui i gruppetti si susseguono e dopo averne superati un po’ ci accodiamo a dei ragazzi che stanno facendo un buon ritmo. Arriviamo all’inizio di Torre Arabella con Andrea, nuovo gradito amico del gruppo, ci lanciamo all’inseguimento di uno dei ragazzi che tiravano. Lo riprendiamo verso metà e continuiamo la nostra marcia. Andrea va veramente forte, nonostante dica di non essere allenato, gli ultimi chilometri devo sputare sangue per mantenermi, quasi, a ruota. Ritrovati tutti a Quinzano e salutato Massimo Mascagni, incontrato alla fontana, ci dirigiamo verso Campeggio. Lunga 6.2 km, escludendo il tratto di Raticosa, con una pendenza media del 6,5%, nel primo tratto si riesce a spingere anche un buon rapporto, ma attraversato il paese di Campeggio, le pendenze si fanno più impegnative e comincia a diventare più dura. In cima è Andrea a scollinare per primo, seguito da me, dopo pochi secondi, poi Bosso e Carlo che combattono per la terza posizione, inseguiti da Mauro in recupero. Ci rifocilliamo a Monghidoro e cominciamo a scendere. Salutiamo Andrea a Loiano, con la speranza di vedertelo spesso con noi. La Futa sembra un autodromo, tra moto e auto, bisogna sempre tenere gli occhi aperti. Prima Mauro, poi io, tiriamo il gruppo verso Pianoro, con lo scoglio di Livergnano a separarci e a tagliarci le gambe. Pian di Macina, dopo quattro ore di vento, sembra il Mortirolo e così alle Ganzole, qualcuno decide di scendere, mentre in quattro eroi proseguiamo verso Pieve del Pino e Monte Donato. Bosso, Luca, Mauro e io affrontiamo lo strappo al 16% in fila indiana, alla folle velocità degli 8 km/h. C’è un po’ di stanchezza in noi e anche la preoccupazione che venerdì alla Dieci Colli sarà veramente dura. Oggi non siamo andati male ma i chilometri affrontati sono stati 40 in meno della Granfondo, mentre la stanchezza alla fine è stata parecchia. Venerdì sarà un altro giorno, con una tattica ragionata e una corretta alimentazione questa settimana, si proverà a finirla con un bel tempo e una buona condizione di salute. Almeno speriamo…

6 commenti:

fotorode ha detto...

Bravi, ottimo giro.
Io sono stato a Forlì e Milano Marittiima per un pòò di mare con la signora.
Domani faccio anch'io lo stesso giro.
A questo punto penso che ci vedremo alla 10 colli.

fotorode ha detto...

PEJO (Trento), 25 aprile 2009 - Il Giro del Trentino consacra la rinascita di Ivan Basso.

Mauro ha detto...

eh si ribadisco che sono un po preoccupato, pensare di fare altre 2 ore rispetto a oggi è dura
speriamo bene per venerdi

fotorode ha detto...

ma la corta chi la fa?

Sandrino ha detto...

Ciao a Tutti,
preoccupati voi che sabato avete fatto 110km?
Pensate al sottoscritto che è da sabato scorso che non pedala e la spalla ancora fa male e venerdì deve fare la lunga e ......porca miseria!!!!!
Sperem
Salutoni
Sandrino

Anonimo ha detto...

salve ragazzi ....in gamba per venerdi'