29 marzo 2009

Notizie dalla GF Cassani

La notizia che il tempo non sarebbe stato dei migliori arriva già una settimana fa, Lorenzo canzonando Enrico se la ride sapendo già come sarebbe andata a finire.
Comunque i ranghi e soprattutto la fiducia nel cielo rimangono serrati, la Cassani si farà. L'ottima forma, l'entusiasmo e la disponibilità di Sandrino lo portano a Faenza a recuperare i pacchi gara per tutti, chissà che non succeda come la settimana scorsa, uno sprone incazzato all'arrivo e .... Io lo stimolo dicendogli che all'inizio della salita gli sarebbe saltata la catena e che quindi sapeva cosa fare.

Veniamo però a oggi dove la sveglia suona due volte, ora legale e (amata) solare. Si parte per Faenza, nel tragitto Enrico mi informa che quella pioggerellina ha scoraggiato i più e che forse siamo solo io e lui.
Arrivato in fiera trovo il Potter già pronto, già con qualche "giunonica allucinazione".
Mi vesto e lo ragiungo in griglia, non lo trovo, lo immagino davanti fino a quando mi sento chiamare da sotto il portico. Si stava riparando dalla pioggia, dice che non è convinto ma io non voglio sentire storie, lo tiro in griglia e lo costringo a partire.

Si parte, lo perdo subito.
Nonostante la pioggia dall'alto e dal basso delle ruote di chi precede, l'andatura si fa subito sostenuta, vado del mio passo, infatti mi superano in parecchi.
Prima salita tranquilla, prima discesa non tanto. Freddo, asfalto rovinato con qualche pietra di troppo e rami che il vento dei giorni scorsi ha spinto sull'asfalto. Le pietre erano grandi e si notavano, gli slalom non mi hanno però salvato dai rami che mi hanno fatto forare. Per fortuna ero in un tratto dritto perchè a 50 km/h non sarebbe stato facile gestire la bici con la gomma davanti all'improvviso a terra.

Dopo il cambio gomma riparto più cauto e dopo aver iniziato la seconda salita (il Busca) mi rendo conto (come nel 2007) che non riuscivo a fare selezione. Infatti quelli che son rimasti sono i più convinti quindi motivati quanto me, gli altri sono in macchina sul bordo della strada con dei musi ....
Nella parte finale però cerco di spingere di più facendo tesoro dell'esperienza accumulata con i Malini e riesco a superare un gruppo di 20 persone.
La discesa tecnica mi porta al ristoro di Tredozio che visito con piacere per riscaldarmi le mani con il te caldo.

Si riparte verso il tratto in pianura e inizio a sentire qualche crampo .... Mi gestisco, quindi tanta attenzione a dosare le forze per fare il Carla. Mi aggrego ad un gruppo di 3 persone dietro alle quali è molto difficile stare per l'acqua e fango che alzavano le ruote. Stringo i denti, si sente la sabbia.

La Carla la faccio piano e la discesa forte, fino all'arrivo che mi vede in un lungo volatone di 16 km.

Bella gara, fatta con entusiasmo e convinzione.
Un pensiero che mi veniva spesso in mente e che vorrei condividere con chi leggerà: per chi addita il ciclismo quando si sentono casi di doping, ci vorrebbe una bella doccia sotto la pioggia per un tempo uguale a quello che abbiamo trascorso noi oggi.

All'arrivo scopro che il Potter è ritornato indietro alla prima curva. Peccato, si è svegliato presto per vedere partire gli altri.
Aveva ragione Lorenzo.

25 marzo 2009

Salutiamo l'inverno

Sul calendario la primavera è già arrivata, nell'aria ne abbiamo respirato per alcuni giorni il profumo e il calore. Allora mettiamoci alle spalle questo lunghissimo inverno, sperando che non ci venga a trovare prima di Dicembre. Ecco alcune immagini scattate quest'inverno durante le nostre avventure in bici da corsa e in Mountain bike. Quando a luglio verranno 40 gradi e sbufferemo invocando un pò di fresco, veniamole a vedere e a ricordare quello che abbiamo sofferto per amore della bici! http://picasaweb.google.it/EnricoPasini81/SalutiamoLInverno02?feat=directlink

23 marzo 2009

Le Furie Bianche a Fanano

Ci si ritrova alle 8,30, anche se qualcuno arriva in abbondante anticipo (il sottoscritto, che ne approfitta per montare la nuova pipetta grazie ad un Paolo molto debilitato per la notte passata insonne), mentre i più tardano qualche minuto anche per via di una temperatura che non è nemmeno parente con quelle registrate nei giorni scorsi, ma almeno il sole è bello limpido e si preannuncia una pedalata all’insegna dei colori primaverili. Presenti il Potter, Pietrafesa, Tommy, Cherella, Vecchi, Paone, D’elia, Gherardi ed altri ancora.
Si parte dopo poco e già sulla Porrettana in direzione Casalecchio, recuperiamo Loris Margelli e Mirkone che si aggregano chiedendo quale sia la direzione, mentre il Gengi, vedendoci passare, evidentemente non si fida del nostro gruppo e facendo “no no” con la manina prosegue per il negozio di Paolo.
Arrivati a Riale ci aspetta Luca Laffi ed un amico che si aggregano. Lungo la strada raggiungiamo un folto gruppo di rappresentanti del parco dei ciliegi prima, poi un altro gruppo ancora più grande di ciclisti di varie provenienze e sempre proseguendo in direzione Vignola, ne superiamo tantissimi altri. Raggiungiamo singoli elementi e gruppi più numerosi, ma nessuno ci supera e ci stacca, anzi a dire il vero nessuno si fa avanti a tirare. In sostanza sono sempre le Furie Bianche a dettare l’andatura e soprattutto il Potter si mantiene sempre in testa tenendo una media ragguardevole. Ad un certo punto, dopo esserci immessi sulla fondo valle di Savignano, mi trovo per puro caso a condividere la testa del gruppo proprio col mio allenatore, e ad un certo punto, mentre parliamo del più e del meno, mi accorgo che l’andatura è davvero sostenuta, infatti stiamo viaggiando a circa 32/33kmh. Lo faccio presente al Potter che mi consiglia di calare un po’, ricordandomi che si deve anche tornare a casa. A quel punto, per capire come stanno dietro mi giro e vedo uno spettacolo incredibile. Uno sciame di ciclisti (stimato sul centinaio) ci sta seguendo, formando un gruppo colorato e rumoroso che crea parecchi disagi alle vetture che ci precedono, sembra di essere ad una classica tipo Milano SanRemo, col gruppo compatto ed una squadra (la Malini) che lavora in testa per portare i suoi alfieri al traguardo.
Ad un certo punto mi lascio sfilare di qualche posizione e dopo poco in testa decidono che è arrivato il momento della pausa “prostata” frenando e fermandosi al lato della strada. Da dietro arrivano le lamentele di quelli che hanno dovuto frenare di colpo, e prontamente il nostro Laffi ribatte con la frase del giorno: “ invece di borbottare perché non sei venuto davanti a tirare scimmia!!”. Spettacolare come sempre il nostro Luca!!
Ripartiamo io, il Potter, Luca e Gherardi e ci mettiamo a tirare forte per riprendere il gruppo che nel frattempo si è diviso e qualcuno poi lo vedremo fermo più avanti ad un bar. Raggiungiamo gli altri che nel frattempo si erano avvantaggiati e col Potter si procede a buona velocità senza altri scossoni sino ai piedi di Fanano dove ci si ferma per un’altra pausa “prostata” e per sentire Pietrafesa, Mirkone e Tommy annunciare che rinunciano alla salitella di un chilometro e mezzo che porta al centro della località dell’appennino Modenese. Ci accordiamo sul ritorno e quelli rimasti cominciano a salire ognuno con il suo passo. Io mi ritrovo con Rocco, che per incitarmi lungo il primo tornante mi urla che dietro ho Tonkov e che devo staccarlo prima di arrivare in cima. Penso che devo lasciar stare le velleità di questo tipo e procedo senza particolari accelerazioni, pensando solo ad arrivare al centro del paese dove ci ritroviamo tutti e scattiamo la foto che potete vedere. Chiediamo al vigile dove sia una fontanella e andiamo a rifornirci d’acqua, preziosa poi nel ritorno a casa. Scendiamo perciò da Fanano e Claudio Gherardi si mette in testa tirando come un forsennato ad oltre 50kmh, facendosi aiutare un po’ dalla strada che scende leggermente. Così facendo arriviamo in un batter d’occhio a Vignola dove i rinunciatari della salita ci aspettano per percorrere l’ultimo tratto di pianura tutti insieme. Mi rendo conto di essere in forte ritardo e chiamo la signora per avvisarla, provocando le ilarità di tutto il gruppo. E’ davvero tardi e avendo gente a pranzo mi preoccupo della situazione ed allora comincio a pedalare cercando di ridurre il tempo e la distanza che mi separano dal negozio del Boss. I ragazzi sono solidali e tirano tutti alla grande, sino a Ponte Ronca dove qualcuno comincia ad accusare la distanza, mentre il Potter ci saluta e se va a fare San Lorenzo (anche se poi in una telefonata pomeridiana mi farà sapere che giunto ad un certo punto è tornato indietro avendo problemi alle gambe). Ad un certo punto il Tommy che sino a quel momento ha tirato la sua parte come un leone, mi confessa che ha qualche problema di fame e non ce la fa più (mi farà poi sapere che con Rocco si sono fermati ad una gelateria e si sono “scrofanati” tutto quello che c’era disponibile. Io proseguo con Mirkone che tira come un diesel, Pietrafesa, Angelo Cherella e Vecchi Andrea, sino a Riale dove ci fanno deviare per il Palamalaguti essendo il centro del paese chiuso per una sagra. Appena scesi dal cavalcavia e arrivati alla prima rotondina che immette verso l’impianto dove gioca la Virtus, Angelo Cherella che mi è davanti, scivola lateralmente e vola disteso a terra con un botto che mi fa pensare si sia letteralmente smontato. Freniamo tutti e cerchiamo di raggiungerlo subito per soccorrerlo ma incredibilmente il nostro, si è già rialzato e sta risalendo sulla sella annunciando: “tutto bene, andiamo”. Io rimango ammutolito e l’unica cosa che riesco a dirgli è che ho appena coniato il suo soprannome che da oggi comparirà ogni volta parlero di lui: “IRON CHERELLA” (acciaio). Penso che se fossi caduto io a quel modo mi avrebbero raccolto a pezzetti!!!
Si riparte e sulle salitelle che portano a Ceretolo supero Pietrafesa che mi dice di andare, lui proseguirà più tranquillamente, quindi lascio anche Angelo e Andrea, per raggiungere la mia auto al ritrovo. Mentre sto per partire arriva Andrea che mi annuncia che Iron Cherella ha pure forato, tanto per concludere in bellezza la giornata!!!
Morale, 138km alla media per me notevole di 31,3kmh. Un giro ben congeniato per provare la distanza che domenica prossima ci aspetta sulle strade della Davide Cassani, Gran Fondo che vedrà ai nastri di partenza oltre al sottoscritto, il Potter, Tommy, Bosso, Iron Cherella, Vecchi e ad altri rappresentanti della Malini.
Un salutone
Sandrino

Gran Fondo Cassani

Domenica si parte....qualche idea per organizzarci assieme? chi fa la lunga?
io ho la possibilità di far ritirare i pacchi gara da un amico della ceretolese, che và giu sabato per lavoro e alla sera posso passare da lui a ritirare....
Chi è interessato me lo dica entro giovedì; poi ovviamente in quel caso occorre trovarci assieme in partenza da Casalecchio o eventualmente organizzarci la sera di sabato.
una mail và bene... massimobosso@gmail.com

buona preparazione a chi viene

20 marzo 2009

Firme campionato sociale

Ricordo che solo chi firma la mattina prima delle uscite di domenica prende il punto per il campionato sociale. Chi pur uscendo non firma, è come se non ci fosse stato.
Ho aggiornato la classifica del campionato sociale.

18 marzo 2009

Al mare in Bici

Ciclo corsa
Gita al Mare
NUOVO ORARIO
19 aprile


Gita Sociale
(Prova valida come Campionato Sociale)

Ritrovo presso Cicli Malini alle ore 07.30 partenza immediata del 1° gruppo ( i più lenti)
Ritrovo presso Cicli Malini ore 08.30 partenza immediata 2° gruppo (i più veloci)
Destinazione Porto di Marina di Ravenna, Ristorante “ La Cubana” con arrivo previsto per le ore 12.00/12.30 circa.
Accompagnatori: Ritrovo presso Cicli Malini alle ore 10.00 partenza immediata
Arrivo a destinazione: Porto di Marina di Ravenna, Ristorante “ La Cubana” alle ore 11.30 circa.

Menù:
Antipasti misti, caldi e freddi.
Spaghettoni allo scoglio.
Assaggio di fritto.
Grigliata mista.
Sorbetto o dolce.
Caffè
Acqua e Vino e Liquore.


Pullman e pranzo € 60,00

Conferma con saldo (in contanti) in negozio da Malini entro 11 Aprile 2009.

16 marzo 2009

Tra equivoci e rotonde

I nostri giri cominciano tra il bar e l’edicola del centro commerciale di San Biagio, iniziano all’incrocio della Porrettana, dove decidiamo dove andare, proseguono sulla stessa Porrettana o sulla Bazzanese, dove, puntualmente, cambiamo la decisione presa, per allungare e complicare il giro in qualche modo. Oggi siamo andati verso Bazzano, con l’idea di salire a Guiglia, ormai meta sconosciuta dopo la frana di gennaio. Idea che è rimasta “idea”, quando Gengi ed io, intenti a tirare il gruppo, alla Muffa siamo andati diritti verso Bazzano e poi successivamente verso California e Spilamberto. Da qui direzione Castelvetro, dove però non siamo arrivati, perché all’incrocio di Settecani abbiamo svoltato a destra verso Castelnuovo Rangone. Dopo un chilometro scarso abbiamo voltato a sinistra, seguendo le indicazioni per Levizzano, che abbiamo raggiunto ad andatura considerevole grazie alle trenate di Tony, Mircone e Bosso. Levizzano è un bel borgo situato sulla collina modenese tra Vignola e Maranello a pochi chilometri da Castelvetro. La strada è molto caratterista, immersa nei vigneti di Lambrusco con vista sulla bassa modenese, poco traffico e tanti ciclisti impegnati nel loro sforzo quotidiano. A Levizzano tutti presenti, meno uno, la mascotte del gruppo. Mascotte non perché il più piccolo, ma perché il pacioccone e il più simpatico WALTER. Parte del gruppo salta l’incrocio per Ospitaletto, l’altra parte lo aspetta insieme a Gengi e Cioni che si erano fermati ad abbeverarsi nella fontana del paese. In una serie d’equivoci, anche telefonici, alla fine i due gruppi non si riuniranno mai e mentre uno salirà a Ospitaletto, l’altro andrà a Vignola, per poi salire a Castello di Serravalle dalla Formica. Per quelli del gruppo di Ospitaletto andatura regolare in salita, senza paticolari sforzi mentre discesa fatta a tutta, nel tentativo di riprendere un gruppetto di ciclisti modenesi scatenati. Tra i due gruppi ci sono anche ciclisti solitari, infatti Gianluca Lamberti e Massimo Dondi decidono di non salire a Ospitaletto e tornare a casa tra gli insulti dei compagni di ventura. A Vignola, gli insulti, si tramuteranno in un anziano signore in macchina, che ad una rotonda non li considera, finché non se li trova sul parabrezza. Spalla lussata e bici non si sa in che condizioni per Gianluca. Ruota posteriore distrutta e nessuna conseguenza fisica per Massimo. Coccolone per l’anziano che per l’agitazione e i sensi di colpa si è fatto portare all’ospedale, insieme ai ragazzi. Tutto è bene quel che finisce bene, ci sentiamo ai prossimi equivoci.

09 marzo 2009

Situazione Iscrizioni alle Gran Fondo 2009

Salve a Tutti,
inserisco di seguito la situazione delle iscrizioni alle Gran Fondo degli associati al Club.
GF DAVIDE CASSANI
Pettorali aggiornati!!
Enrico Pasini pettorale 399
Bosso Massimo pettorale 400
Stagni Alessandro pettorale 401
Maldini Aldo pettorale 402
Vecchi Andrea pettorale 1484
Cherella Angelo pettorale 1483

GF 10 COLLI

ENRICO PASINI pettorale 1957
MASSIMO BOSSO pettorale 1958
MAURIZIO MAGNANI pettorale 1959
LUCA CONTI pettorale 1960
FABIO FORNACCIARI pettorale 1961
CHRISTIAN LEONI pettorale 1962
MAURO CIONI pettorale 1963
GIANLUCA DUSSI pettorale 1964
ALESSANDRO STAGNI pettorale 1965
GIANLUCA LAMBERTI pettorale 1966
ANDREA VECCHI pettorale 4241
ALDO MALDINI pettorale 4242
ANGELO CHERELLA pettorale 4243
LORENZO CELESTE pettorale 4244
CLAUDIO TREBBI pettorale 4245
DANIELE VANDELLI pettorale 4246
UGO MELLONI pettorale 4247
LUCIANO MERLINI pettorale 4248
MASSIMO TOMMASI pettorale 1967
ENRICO PIETRAFESA pettorale 4249
MASSIMO DONDI pettorale 1968

GF NOVE COLLI
STAGNI ALESSANDRO pettorale 8990
LEONI CHRISTIAN pettorale 9712
FORNACCIARI FABIO pettorale 9766
MELLONI UGO pettorale 11095
Sono stati assegnati i primi 5000 pettorali, seguirà aggiornamento

GF APRICA MARCO PANTANI
STAGNI ALESSANDRO pettorale 1577
ENRICO PASINI pettorale 1578

salutoni
Sandrino

ranghi compatti

Ieri 8 marzo in negozio alle 9 c'era un bel gruppo; assenti eccellenti Aureliano, Loris Ferri, Paolo, Antonio e pochi altri.
La giornata promette bene, il sole scalda e quindi si parte per l'unico posto ghiacciato nei dintorsi, la Val di Setta.
Al sole si sta molto bene, ma all'ombra c'è la brina, e nei passaggi riparati si rimpiange un giubbotto pesante.
Poco altro da dire, andatura sostenuta ma non troppo fino a Rioveggio, dove io ho girato la bici perchè dovevo essere alle 11 a casa.
Non so dove sia andato il gruppone, ma so che chi c'era ha preso un punto del campionato sociale.
A fianco c'è la classifica aggiornata, se ci sono errori fate sapere.

02 marzo 2009

Monte Mario è sempre Monte Mario

Puntuali alle 8.20 partiamo da S. Biagio, formando un piccolo gruppetto di Bikers, e ci dirigiamo verso Monte Mario, il luogo più famoso dove appoggiare le ruote grosse. Una giusta velocità ci conduce al 2° punto di ritrovo, a Sasso Marconi, in anticipo sulla tabella di marcia, troviamo qui il resto della ciurma, e la pedalata riprende sulla strada privata/comunale, che conduce alle prime rampe di sterrato, già qui si notano le differenze di forma. Solito Enry in testa, Luca Trail non si scompone, e Supermario che si scorda di cambiare e si fa tutta la salita (e per me tutto il giro) con la corona di 42 (la grande). A chiudere il gruppo io, maurizio e il nuovo arrivato Ardito. Al termine dell'asfalto subito una foratura, che culo, possiamo respirare, mentre mi adopero per aiutare lo sfortunato, il gruppo parte per portarsi avanti. Cella mostra a i suoi amici la sua forma fisica, salendo chiacchierando e dispensando consigli, Enrico che da due domeniche ha estratto dalla cantina la vecchia Scapin, non ha ancora capito che le forcelle non sono come il vino, che invecchiando diventa più buono, quelle con il tempo si bloccano, ma forse non se è neanche accorto.

Sandrino, quando vede il fango si angoscia, e rimane turbato per tutto il giro, si la sua bici si è sporcata! Avrà da fare tutto il pomeriggio.

Bella e gradita la presenza di Loris, che con un ginocchio ancora convalescente non si satcca mai, in salita, perchè in discesa è una pena vederlo. Intato arriviamo ai Grill, qui si decide di fare due gruppi, i più allenati vanno a Monte Adone, noi rimaniamo a Monte Mario, cercando di percorrere più percorsi, ripartiamo e al primo bivio, Mauro pensa bene di tagliare, e infatti taglia il percorso e arriva diritto a casa, da compagnia, ma ormai lo Zeno Colò del gruppo ama solo la neve, e pedalare in bici gli sembra di tradirla. Ancora qualche sali scendi nel parco per poi finire sulla discesa del Toga Boga, e poi diritti a casa, con circa 3.2 chilometri nelle gambe.