29 aprile 2008


Andiamo a vedere il giro d’Italia

Tappa del 25 maggio
Arrivo Passo Fedaia

Programma con partenza Venerdì 23/05/08
Ritrovo presso Malini Cicli alle ore 17.30 e partenza per Canazei
Cena durante il viaggio, pernottamento presso Garni Ciamorc a Canazei
Sabato 24, sveglia alle ore 08.30, colazione e partenza in bici per una bella pedalata sulle Dolomiti
Guida l’accompagnatore Collina Aureliano
Programma con partenza Sabato 24/05/08
Ritrovo presso Malini Cicli alle ore 18.00 e partenza per Canazei
Cena durante il viaggio, pernottamento presso Garni Ciamorc a Canazei

Programma per domenica 25/05/08
Sveglia alle ore 08.30, colazione e partenza per il Passo Pordoi
Dopo aver parcheggiato l’auto, un’escursione di circa 2ore e ½ ci porterà all’arrivo della tappa sul Passo Fedaia
Qui pianteremo una piccola tenda da supporto/magazzino, dove stiveremo:
Vino, pane, formaggi e salumi, nell’attesa dei corridori dovremo pure cibarci.

Costi:
Pernottamento e prima colazione € 30,00 a notte
Materiale di conforto € 10/15 €

Prenotazioni entro Martedì 6 Maggio con anticipo di € 40,00

27 aprile 2008

Reportage dall'appennino

Ponte del 25 Aprile: venerdì, sabato e domenica, tre giorni ideali per andare in montagna. Tre giorni giusti per andarci in bici. Giovedì approfitto del turno del mattino, finisco di lavorare alle 14, vado a casa, piatto di pasta, carico la macchina a mia moglie che mi raggiungerà la sera con il pupo (che donna meravigliosa) e alle 16 salgo in sella, direzione La Cà di Vidiciatico. Scelgo di salire dal fondovalle del Panaro, minor traffico, strada meno sconnessa e soprattutto, la salita di Montese come prima salita del giorno. Si sale da Ponte della Docciola 22 km dopo Vignola. Sono 10.5 km al 5% di pendenza media. Salita tosta i primi 5 km, non scendono mai sotto l’otto per cento, con lo strappo finale di San Giacomo già Ranocchio al 10%. Poi la salita si fa più dolce, ma sempre regolare. Nel centro del paese una fontana sgorga acqua di sorgente freschissima. Riempio le borracce e riparto subito. Scendo verso Bologna, supero l’incrocio per Maserno seguendo le indicazioni per Porretta. Arrivo dopo pochi chilometri sulla statale del passo Brasa e da qui mi dirigo verso Gaggio Montano. I primi quattro chilometri sono in leggera salita, poi 8 chilometri di bellissima discesa direzione Silla, discesa ripida che mi porta all’inizio della vecchia salita che conduce a Gaggio Montano. Da qui si sale per dieci chilometri, passando per il centro di Gaggio Montano, e la borgata di Gabba, fino ad arrivare a Querciola. Salita dolce, a meno del quattro per cento di pendenza media, ma che ti fa sempre spingere, con un chilometro nel centro di Gaggio abbastanza duro. Dopo Gabba la vista si apre su tutta la montagna, potendo così ammirare il Monte della Riva davanti, i paesi di Lizzano in Belvedere e Vidiciatico sulla sinistra e il Monte della Nuda ancora innevato. A Querciola un paio di chilometri di discesa portano a Villaggio Europa, e da qui in quattro chilometri arrivo a La Cà. La pendenza media è del 5.5 per centro, ma il primo chilometro è al sette, e dopo Vidiciatico la strada sale a strappi facendo sentire i chilometri precedenti nelle gambe. Alla fine i chilometri totali sono 92.4, percorsi in tre ore e trenta, alla media di 26,20 km/h e un dislivello di 1855 metri. Venerdì di riposo e recupero. Sabato mattina alle 6: 30 il cielo è azzurro, non c’è una nuvola, anche se la temperatura è frizzante, per non dire fredda. Il silenzio è fantastico e solo qualche animale con i suoi versi e spostamenti lo disturba, ma anche questo rumore è fantastico. Torno un'altra oretta a letto, poi mi alzo faccio colazione e alle 8. 30 sono in sella, direzione Toscana. Salgo da Cà Corrieri a La Cà, qui mi fermo e riempio le borracce alla fontana. Sgorga acqua freschissima, quasi gelata è un piacere berla. Allaccio l’antivento, indosso i manicotti e comincio a scendere. Per arrivare a Silla ci sono 18 chilometri quasi tutti di discesa, a parte due di leggera salita per arrivare a Querciola. Il freddo si sente, ma in poco più di mezz’ora sono già sulla Porrettana. Supero Porretta e il suo traffico dovuto al mercato, arrivo a Ponte della Venturina e qui al semaforo giro a destra, verso Pracchia. E’ la statale che porta al Passo dell’Oppio tutta in salita, molto leggera, con tratti in discesa e in pianura. Una strada bellissima, stretta fino a Pracchia, in mezzo al bosco. Costeggia il Reno, riempito d’acqua dalla neve sciolta e da mille cascatine con il loro scroscio inconfondibile. Non arrivo al passo, mi fermo a Ponte Petri dopo 15 chilometri al due per cento di pendenza media. Pendenza un po’ bugiarda, ci sono tratti un pochino più difficili, in cui anche il 53 è meglio non utilizzarlo, ma sicuramente è una salita molto veloce e altrettanto bella. Qui giro a sinistra verso Pistoia, cerco la deviazione per il paese di Sammomè, ma dopo 6 chilometri non si vede ancora. Mi fermo al bar del paese de “Le Piastre”, qui mi consigliano o di tornare giù e salire per Pian di Giuliano, oppure di scendere a Pistoia e salire da lì. Non so cosa fare, ma preferisco tornare giù e salire da Pian di Giuliano. Volevo fare il versante da cui salirono al Giro tre anni fa, ma alla fine sbagliando ho scoperto un percorso molto bello. La salita di “Pian di Giuliano” misura 1.5 chilometri al 6.6 per cento di pendenza media. Immersa nel bosco, anche la discesa, si attraversa la borgata di “Pian di Giuliano” e si continua a scendere. Lo spettacolo è meraviglioso, l’odore del bosco è intenso e un capriolo in lontananza osserva, mentre scendo. Scappa quando sono a poche centinaia di metri da lui. Poco dopo un bivio mi mette in panico. Se vado su arrivo a Piloni, se scendo, non lo so. Scendo e poco dopo iniziano delle case e un cartello indica che sono arrivato a Samommè. Mi rendo conto di aver sbagliato strada, anche se la meta è raggiunta. Comincio a salire verso la Porrettana e il Passo della Colina. Per arrivare sulla Porrettana sono 2.3 chilometri al 7 per cento di media abbondante. Questo è il pezzo più tenero della salita, quello che sale da Pistoia è un vero muro. Scendo al Signorino e da qui salgo al Passo della Collina, quasi sei chilometri al quattro per cento di pendenza media. Scendo per la rovinatissima strada che mi riporta sulla Porrettana e da qui, con un vento freddo contro, senza poche difficoltà arrivo a Porretta. La supero, arrivo a Silla e qui giro a sinistra, direzione Lizzano. In pratica da Silla è tutta salita, ma i primi otto chilometri sono molto leggeri, intervallati da qualche discesa e da tratti di pianura. Supero l’incrocio per Gaggio Montano e tiro dritto per Lizzano. Sulla sinistra il Corno alle scale ha ancora qualche canalone innevato. A Panigale comincia la vera salita che attraverso Lizzano e Villaggio Europa porta a Vidiciatico. Sono sei chilometri e mezzo al quasi, cinque per cento di pendenza media. Da Vidiciatico, invece di continuare a salire, scendo nuovamente verso Querciola-Fanano, e dopo un chilometro, poco più, giro a sinistra per una stradina in mezzo al bosco, che senza segnalazioni conduce a Farnè. Da Farnè è tutta salita fino a casa. Molto bella tra faggi, castagni e tipiche case di montagne. Dopo 2.3 chilometri, al 7.4 per cento di pendenza media, arrivo a casa stanco, ma con le gambe non sfiancate dalla fatica. Un bel giro di 114 chilometri, affrontato in quattro ore e ventitre minuti, alla media dei 26, ma soprattutto con 2133 metri di dislivello nelle gambe. Domenica ritorno in macchina, dovuto ad un bel raffreddore di mia moglie. Comunque due bei giri, che Preparano bene alla “Dieci colli” di giovedì.
Per vedere i percorsi e le foto vai su.http://enricopasini.blogspot.com/

la settimana decisiva

Inizia la settimana della Dieci Colli. Oggi giro di rifinitura, e nelle mie intenzioni ci sono 60-70 km a ritmo blando, non di più.
Ci sono quasi riuscito, alla fine saranno una novantina con poca salita (San Dalmazio fatta col contagiri) in compagnia di Loris Margelli, mentre il resto del gruppo tiene un ritmo più alto e rientra alle solite velocità da treno in corsa.
Le domande sono: dove sono finiti Sandrino e Massimo Tommasi che, pur essendosi iscritti, negli ultimi giorni non si sono visti? preparazione differenziata? alimentazione controllata? training autogeno?
E Potter, con la scusa del ponte in montagna, sicuramente ha fatto allenamento specifico in altura e salterà di 10 colli come fossero semplici boazze.
E il Pietrafesa, sempre più in palla, darà dimostrazione di classe cristallina come al solito?
E Bosso riuscirà a trattenersi dal mettersi in testa al gruppo e inseguire chiunque gli si pari davanti?
E Gengi che non si è iscritto per non rubare il primo posto Promal a Potter?
E l'altro Mauro, che dai e dai è sempre li e potrebbe essere l'outsider?
E Cella e Walter, faranno vedere che l'esperienza vale più di mille allenamenti?

Ormai ci siamo...

25 aprile 2008

giro del 25 aprile

Oggi giro preparatorio per la Dieci Colli di giovedi prossimo. Il gruppo è abbastanza folto, con il ritorno di Cella.
Come ultimamente capita spesso, si parte direzione San Lazzaro e su per la val di Zena. Subito raggiungiamo un foltissimo gruppo di altri ciclisti che salgono ad andatura inferiore alla nostra, ma stranamente ci accodiamo senza proferire parola accettando di buon grado la velocità non elevata. Buono cosi, si riesce a chiaccherare, si fa un pò di fondo e non ci si ammazza.
A 3 km dal bivio per Quinzano l'andatura inevitabilmente sale e il gruppo si fraziona, con il solito Bosso e Mirko davanti a tirare portandosi dietro me medesimo e altri 4-5 ciclisti di altri gruppi.
Noi andiamo su per Barbarolo, dove ognuno sale col suo passo. Manco a dirlo, primi Luca, Lorenzo e Bosso, poi io e il resto del plotone.
Giu per Pianoro, e ritorno via Pian di Macina, Sasso Marconi, Mongardino e Calderino.
Alla fine 95 buoni km allenanti, alla media dei 28 abbondanti.
Domenica, almeno per me, ultima pedalata, spero non dura, in attesa di giovedi.
Il mio obiettivo è concludere i 158 km della Dieci Colli di quest'anno senza troppi danni.

24 aprile 2008

I have a dream....

Buonasera a Tutti Voi,
ebbene si, anche "io ho un sogno" come disse Martin Luther King durante il suo famoso discorso.
Partecipare alla Gran Fondo intitolata al ciclista che più mi ha emozionato anche quando in bicicletta nemmeno andavo...Marco Pantani!
Quando ero un ragazzino avevo i compagni di classe che andavano in bici (nella Ceretolese) e ricordo che i campioni dell'epoca erano i Roger De Vlaeminck, Bitossi, Marino Basso, Eddie Merckx e soprattutto i Felice Gimondi. Poi sono venuti i Moser, Saronni, Hinault, Chiappucci e Indurain.
Ma colui che mi ha colpito più di ogni altro, colui che mi ha fatto ripensare al ciclista del passato, al Coppi di cui mio padre era tifoso (e come terzo nome in Chiesa mi fece mettere proprio Fausto, come l'airone) è stato proprio lui, il Marchino di Cesenatico, con la sua faccia piena di sofferenza, con le orecchie a sventola e con quella pelata che faceva meraviglia, vista la giovane età.
Ma le sue imprese, e soprattutto le sue sofferenze hanno trovato in me, un suo grande estimatore, come per il Valentino delle due ruote motorizzate, talenti unici e difficilmente irripetibili.
Ma veniamo al dunque, ed al mio sogno!!
Cerco qualcuno che si aggreghi al sottoscritto per partecipare il 22 giugno alla Gran Fondo Marco Pantani dell'Aprica.Si tratta di un percorso che prevede (quello medio) la scalata dei passi Gavia e Mortirolo per un totale di 152km.Il costo dell'iscrizione è di 35 Euro.
Per quanto mi riguarda, se trovo anche solo un compagno di viaggio, metto a disposizione l'auto con annessi e connessi, compreso il portabici!!Si tratta quindi di trovare una camera per dormire la notte del sabato.Se qualcuno di voi fosse interessato mi faccia sapere.
Per tutte le informazioni sulla manifestazione allego il link dell'organizzazione.
Salutoni
Sandrino

21 aprile 2008

Prenotazioni Giro d'Italia

Allora abbiamo pensato a questa soluzione: andiamo a dormire a Canazei, in modo che il giorno dopo siamo comodi ad andare su al Fedaia. L'idea è domenica di andare a vedere la tappa senza portarsi le bici, perchè tra zaini, damigiane di vino, salami e fustini d'acqua da riportare pieni diventa un casino.
Un preventivo buono è il Garni Ciamorc a Canazei (purtroppo non ha il sito), vicino alla cabinovia, 30 euro a notte a persona con prima colazione, in doppia con doccia.
Per mangiare la sera si andrà in qualche pizzeria nei dintorni.
Entro sabato 3 maggio lasciare in negozio da Paolo i nominativi di chi viene, quante notti vuole fare (solo sabato 24 o anche venerdi 23 per approfittarne e fare un bel giro in bici) e i soldini.
Dopo tale data non sarà possibile assicurare il posto.

Altre foto di Russi

su http://picasaweb.google.it/mauro.cioni/Russi20Aprile2008 c'è qualche altra foto di Russi, tra qui un paio di scatti della serie "do la mano a un vecchio amico".

Qui a destra Massimo esprime la sua opinione sulle salite appena percorse,
mentre a fianco un mio scatto di Potter in evidente crisi in salita...ho fatto in tempo ad arrivare in cima, prendere fuori la macchina fotografica, firmare 2 autografi, montare la lampada al magnesio ed Enrico era ancora sui pedali...

20 aprile 2008

Granfondo della strada dei vini e dei sapori-Russi

C’era grande curiosità, un pò per tutti, oggi al ritrovo, per questa nuova esperienza della “Granfondo della strada dei vini e dei sapori” e devo dire che è stata ben appagata.La giornata è iniziata presto, il ritrovo era previsto alle 6:15, 6:30 al parcheggio della rotonda Biagi, tutti si sono presentati puntuali, ma sul pian bello, inspiegabilmente, Aureliano è tornato a casa, lasciandoci tutti a bocca aperta e tornando dopo 10 minuti decisamente dimagrito. Nonostante ciò siamo riusciti a partire secondo la tabella di marcia, tutti in fila in autostrada, destinazione Russi. Il buon Sandrino intanto, arrivato prima ci ha ritirato i fogli di via e ci aspettato alla partenza. Parcheggiamo subito fuori il paese, ci cambiamo e proprio mentre stiamo per salire in sella arriva un signore, che scusandosi chiede di spostare le macchine, perché anche se non c’è scritto, il parcheggio è privato. Poiché noi siamo dei signori, chi aveva il mezzo si sposta poco più là, nella zona industriale, ma la prossima volta il signore scrive “privato”, se no le macchine restano lì. Risolto il disguido, finalmente arriviamo alla partenza, dove Sandrino, congelato, ci consegna o almeno ci prova, i fogli di via. Per chi è abituato, come me, alle granfondo suddivise in griglie, questa novità della partenza alla francese è piacevolissima. Nessun’attesa, nessuna tensione prima del via, arrivi, timbri e parti. Mi chiedo perché non si possa fare così alle granfondo competitive, con classifica e con il chip. Intanto che faccio questa riflessione partiamo, i primi 30 km sono di completa pianura, tra peschi, albicocchi e viti più o meno coltivate. L’affrontiamo a ritmo blando, raggruppando alla nostra ruota un folto gruppo di ciclisti. Arriviamo alla prima salita, Sabbioni, strada perfetta, asfaltata di nuovo, una rarità per la Romagna. Bosso naturalmente alza il ritmo, ma tutto il gruppo gli risponde bene, rimanendo compatto. Anche la seconda salita è bella e non presenta grosse difficoltà, qui ci frastagliamo un pochino, ma in pianura ci ricompattiamo subito e Alberto dalle retrovie arriva con un treno di altri giovini, che ai 40 km/h ci porta a Castrocaro. Per fortuna dovevamo farla tranquilla! Sempre per fortuna ecco a Castrocaro il primo ristoro. Il vero motivo di questa granfondo. Sono, infatti famosi i ristori di queste cicloturistiche e anche questo non fa mancare le attese. Crostate, frutta, The, sali e coca cola ci sfamano e dissetano in volontà. L’unico assente è il vino. E’ la strada dei vini e dei sapori strano che non ci sia. Aspettiamo i prossimi ristori e partiamo subito per l’asperità successiva. Il Volture 1,8 km. pendenza media 8,5 %, è così che recita il cartello. Salita bella, un vero e proprio muro delle Fiandre, manca il pavè ma l’asfalto, qui è degno di tutta la Romagna, non ne fa sentire la mancanza. Ci avviciniamo sempre più a Predappio e Bosso comincia a vedere i fantasmi. Si mette a ruota e non si fa vedere, si nasconde, anche nella salita prima del paese del Duce. A Predappio esce solo all’inizio della salita fuori del paese, che porta a Predappio alta. Una bella salita, che affrontiamo tutti insieme, fino a metà poi, Laffi e io acceleriamo e lasciamo il gruppo che aspetteremo su in cima. Qui rapida discesa e subito inizia l’ultima salita, Monte Maggiore, che è la più lunga, 5,5 km e che per fortuna non è come la nostra salita omonima, che divide Monteveglio da Monte San Pietro. Ci aspettiamo tutti in fondo alla discesa, in cima il ristoro è preso d’assalto da centinaia di ciclisti affamati e tra questi anche noi. Purtroppo alla fine il vino non si è visto in nessun ristoro, unica pecca di questa Granfondo! Ultimi 40 km, tutti in pianura e con falsipiani in discesa. Enrico Pietrafesa suggerisce di tornare tranquilli, 30, 33 km/h e Laffi lo ascolta. Si mette davanti e come Locomotiva Umana tira a testa bassa ai 50 km/h e mai sotto i 38 km/h, nei tratti più ventosi. Arriviamo a Russi in un’ora, forse meno, contenti di questa bella esperienza e desiderosi di affrontarne un’altra, anche se la prossima sarà la “Dieci Colli”, le salite di casa ci aspettano, e noi stiamo arrivando. http://picasaweb.google.com/EnricoPasini81/GranfondoDeiViniEDeiSaporiDiRussi

Oggi a Russi....

Buonasera a Tutti,
nell'attesa che il buon Potter esibisca le foto della giornata mi appresto a raccontarvi quanto successo oggi in quel di Russi.....come sempre in due righe!!
Ci si trova alla partenza dove un infreddolito Sandrino, arrivando all'alba ha gia ritirato i tesserini e provvede alla distribuzione per poter entrare e cominciare la pedalata odierna, fatta di 105Km lunbo un percorso che doveva essere "tranquillo" e che invece si è rivelato interessante per alcune salitine che ci hanno scaldato le gambe.
Si parte con grande relax ed i primi chilometri servono a scaldare i muscoli, messi in mostra finalmente nei pantaloncini estivi. Si arriva dopo circa una ventina di km alla prima salitina che non dura tantissimo ma che serve da antipasto per capire quali saranno i protagonisti della giornata. Potter, Luca e Bosso fanno l'andatura e ci lasciano un pò indietro. Io mi attacco alla ruota di Aureliano e la prendo come il leit motiv della giornata, non mollarla mai, a nessun costo, piuttosto morire!!
Si scende velocemente e rapidamente si risale verso il monte Poggiolo, asperita di 190 metri ma che riserva un paio di strappetti niente male. Si suda, la temperatura aumenta rapidamente e l'arrivo nella famosa località di Castrocaro terme ci consente di rifocillarci in modo adeguato.
Si riparte verso il colle Volture (230m), niente di trascendentale ma alcuni punti si fanno dare del lei. Rimango sempre incollato alla ruota del Grimpeur Aureliano che mi consente di salire avendo un riferimento e di questo l'ho ringraziato sull'ultima salita.
Si scende di nuovo per risalire nuovamente verso Cima San Cristoforo, situata a 250m, e come gia accaduto prima, in cima troviamo sempre al nostro arrivo il buon Potter e Luca a farci le foto.
A Fiumana ci fermiamo per il secondo ristoro, e ripartiti di buona lena arriviamo finalmente nel paese che diede i natali a Benito Mussolini, quel Predappio a cui avevano girato attorno per parecchi chilometri.
All'uscita del paesello, proprio in corrispondenza del cartello di fine comune, inizia la salita del Baccanello, una delle due ascese più lunghe di tutto il percorso, ed al sottoscritto sgorga spontanea la battuta: "e adesso, affrontiamo questa salita col motto boia chi molla", suscitando la risata generale!!!
Continuo a non mollare Aureliano, ormai diventato il mio punto di riferimento!!
Discesa ad oltre 70kmh dai 390m del colle appena valicato e subito ricomincia un'altra salita, che sarà poi anche l'ultima come il ristoro in cima ed il controllo. Si tratta di Monte Maggiore, che si scollina a 460m. Al ristoro vedo facce felici, ormai il più è fatto sembrano dire i miei compagni di gruppo.
Ma alcuni, me compreso, non hanno messo in conto l'accensione di Turbo 200CV Luca!!!
Dopo la discesa, giunti a Dovadola, mancano ancora circa 35km all'arrivo e allora Luca decide che è ora di andare a mangiare al pasta party, si piazza davanti e comincia a tirare fortissimo, in alcuni punti ho visto il mio contakm passare i 50 all'ora!!!
Mi piazzo dietro a Luca, Bosso, ed a un paio di altri ragazzi di cui non conosco il nome e stringendo il manubrio nella parte bassa, penso solo a tenere la ruota guardando fissa quella davanti e cercando di respirare in modo regolare. Non voglio mollare, piuttosto preferisco sputare sangue ma non mollo, in ricordo di quanto avevo detto a Predappio.
Ad un certo punto la strada comincia ad essere pianeggiante ma Luca sembra un Pendolino lanciato a tutta velocità e difficilmente scende sotto i 41/42kmh.
Dietro sento qualcuno sbuffare, ma nessuno molla, compreso il sottoscritto. Durante il tragitto sorpassiamo diversi gruppi di ciclisti, sembrano tutti fermi rispetto a noi, sensazione fra l'altro stupenda. Mi sembra di essere inserito in un gruppetto di Professionisti, tutti bassi sul manubrio per sfruttare tutta la scia, ma si corre, caspita se si corre!!!
Ad un certo punto quando mancano un paio di km, Luca si gira, osserva, si allarga e poi con un sorriso ci fa cenno che possiamo tirare noi adesso, in quel momento penso che sia finita la sofferenza, le gambe bruciano come se andassi in salita, ma invece no, arriva Potter e ricomincia a tirare a 40 all'ora come se avesse riposato sino a quel momento!!!
Fra me e me penso, Sandrino non puoi mollare a due chilometri dall'arrivo, e allora mi butto a testa bassa e giù a spingere ancora di più, trovando forze nuove chissà da dove!!!
Ad un certo punto siamo in mezzo alle case, ecco Russi, siamo arrivati...facciamo un veloce cambio di direzione e dietro ad una svolta vedo l'arrivo, e allora spingo ancora e dentro di me urlo di gioia: "E' fatta anche questa, ce l'hai fatta Sandrino!!"
Dopo il traguardo e dopo il ritiro del pacco omaggio, ringrazio i ragazzi (Potter rimane deluso perchè non piango, scusami, ma l'emozione l'ho sfogata in macchina da solo al ritorno!!), e mi incammino verso l'auto, lasciata ad un paio di km fuori dal centro.
Grazie a tutti, davvero, di cuore, è stato fantastico!
Ringrazio Aureliano per avermi fatto da riferimento in salita, sei stato un grandissimo!
Ringrazio Luca per averci portato a Russi alla velocità della luce, sono arrivato a casa con largo anticipo rispetto al programma!!
Ringrazio Potter per le foto, saranno sicuramente bellissime!!!
Ringrazio Massimo Bosso perchè ad un certo punto, accortosi che ero in crisi mi ha superato e mi ha riportato in gruppo in pianura!!!
Ringrazio Massimo Tommasi, il Podenzana della Malini, anche lui generosissimo nel tirare quando serviva.
Ringrazio Pietrafesa per avermi lasciato seguire Aureliano senza batter ciglio!!
Ed infine ringrazio tutti gli altri, Mauro Cioni e tutti coloro che mi hanno permesso di affrontare e superare i miei primi 100km tutti in una volta!
E' stato bellissimo
Ad Majora
Sandrino

19 aprile 2008

19 aprile: gli Dei contro la bici


Ritrovo 8.30 con l'obiettivo di allungare un po i giri in previsione delle gran fondo prossime venture.
Mentre il Pietrafesa decide di aspettare Aureliano, io, Potter, Laffi, Rocco e Carlo ci avviamo garruli e tracotanti verso San Lazzaro con obiettivo Castel San Pietro e Raticosa.
Appena usciti da Ozzano, gli spettri si annunciano gran vento laterale da sud che ci fa sbandare sulla via Emilia e che fa dire a Enrico: "ho paura che la fondovalle la faremo piano".
Recitava Potter solo ieri: "la salita, a parte il pezzo di Piancaldoli, molto bello e caratteristico, non è durissima, e il fondovalle che porta a Sassoleone, abbastanza veloce".

Appena girato verso destra, il vento diventa a dir poco impetuoso, e il fondovalle veloce si trasforma in un incubo, 25 km/h al massimo in pianura, tutti in fila cercando di risparmiare il piu possibile, e sperando che il vento cali...e invece dopo Sassoleone il vento si trasforma quasi in tempesta.
Da Piancaldoli alla Raticosa sono 10 km da incubo...la salita di sè non è dura, ma le folate di vento ti sballottano da una parte all'altra della strada e a volte pare sia Eolo in persona a spingerti indietro senza pietà.
Enrico e Luca vanno davanti, Carlo cerca di inseguire, mentre io e Rocco chiudiamo il gruppo. Io cerco un paio di volte di alzarmi sui pedali ma rischio di cadere per il vento e allora mi accomodo ad arrancare sulla sella. Rocco finisce per due volte fuori strada sul ciglio, mentre raggiungiamo Carlo in crisi più di testa che di gambe a 1km dal passo.
Un boccone, sosta idrica e giu verso la pianura, passando per Valgattara e tornando via Pian di Macina, con trenate a piu dei 50 km/h che lasciano un po di scorie nelle mie gambe.
Arrivare a casa è stata dura, ma onestamente non sentire piu il fischio del vento nelle orecchie è un bel sollevio. Onestamente, mai vista una cosa simile.
Alla fine circa 140km, alla media dei 27 per me, neanche male viste le condizioni.
A domani, tutti a Russi.

17 aprile 2008

Prepariamoci per il weekend

Anche se il tempo dovrebbe essere come in questi giorni, un pò sole e un pò nuvolo, con qualche pioggia nei paraggi e la temperatura bella fresca, prepariamoci per il nostro weekend sui pedali.
Sabato, ore 8:30, ritrovo in negozio, poi in marcia per un bel giro lungo. Si pensava Piancaldoli, sopra Castel San Pietro e ritorno dalla Raticosa scendendo da Monghidoro. Un giro che ti mette nelle gambe 150 km, non durissimo, perchè la salita, a parte il pezzo di Piancaldoli, molto bello e caratterisco, non è durissima, e il fondovalle che porta a Sassoleone, abbastanza veloce.
Domenica, invece, ritrovo ore 6:15, 6:30, nel parcheggio della rotonda Biagi a Casalecchio, destinazione Russi, per la Granfondo della strada dei vini e dei Sapori. Cerchiamo di essere a Russi per le 7:30 in modo da poter fare tutto con calma, dal cambiarci, all'andare a prendere il foglio di via. E' una cicloturistica, senza classifica e con partenza alla francese dalle 7 alle 8:30. Abbiamo tutto il tempo ma meglio essere puntuali. L'idea è quella di farla tutti insieme, per mantenere lo spirito della granfondo, poi magari chi vuole allungare in salita aspetterà gli altri in cima. Tutti pronti un altro grande weekend in bicicletta ci aspetta.

16 aprile 2008

Rieccomi.....




Buonasera a Tutti Voi,


rieccomi dopo oltre due settimane di buio internet a causa di un guasto sulla linea telefonica che mi ha oscurato la rete e quindi la possibilità di scrivere le solite "due righe" di commento ai fatti accaduti ultimamente.


Intanto vorrei ringraziare tutta l'organizzazione per la splendida domenica di Bruscoli, come sempre mi sono divertito parecchio nonostante "Potter Bernacca" non avesse proprio indovinato il meteo, ma daltronde da un Fortitudino che cosa ci si può aspettare? ;-))


Vorrei ringraziare in particolar modo Stefano Calzolari, che una volta raggiunto, mi ha permesso di giungere alla meta con maggiore serenità e devo dire che in diverse occasioni durante il percorso ho sfruttato la sua scia. Grazie Steve, all'arrivo non ho accennato alcun tentativo di sorpasso perchè ritenevo fosse corretto arrivassi tu davanti dopo lo sforzo fatto per tirarmi.


Ringrazio anche Fabio per il supporto morale profuso mentre mi ha superato con la vettura, dicendo che ormai era fatta, nonostante mancasse ancora parecchia strada. In quel momento comunque mi ha dato energia cerebrale che fa sempre bene.


Grazie anche al fotografo Mauro, belli gli scatti, sopratutto durante la sosta e complimenti per la bici nuova, davvero un ottimo acquisto!


E adesso descrivo "brevemente" la mia ascesa: "ventosa"!!


Il vento mi ha fatto letteralmente imbestialire e in un paio di curve persino sbandare paurosamente, mai avrei pensato che in bici si potesse subire la forza degli elementi in quel modo. E tutto questo in salita!!


In discesa come sempre, tratti da fare a "manetta" che mi hanno fatto sorridere il cuore!!


La tattica l'ho sbagliata in pieno, ma l'esperienza di una gara io non ce l'ho e quindi ritengo sia giusto così, magari la prossima volta cercherò di stare attaccato al gruppo nel momento clou ed è possibile che possa sfruttare meglio le "gambine" che sto cercando così faticosamente di fare...


In ogni caso, e non me ne voglia il caro vecchio compagno di classe Tommy, ho avuto la soddisfazione di staccare in salita il Podenzana della Malini, Massimo come l'originale!!




Ritorno per un attimo alla Cassani pechè ho recuperato alcuni scatti sul sito dello studio fotografico che ha seguito la gara e ve li propongo, così almeno vi potete fare un pò di risate.


Nella prima il Sandrino della Malini impegnato sull'ascesa del Monte Carla sta cercando di staccare qualche pensionato, mentre nella seconda è ritratto al passaggio sul traguardo dopo aver "regolato" in volata gli avversari (notare il pugnetto di soddisfazione con la mano sinistra!!)




Per chi ci sarà ci si vede domenica in romagna a Russi, cercando come sempre di farci onore con i colori sociali della Malini....




Salutoni a Tutti


Sandrino

15 aprile 2008

Giro d'Italia

Ho ricevuto un po' di preventivi per la zona Cavalese-Predazzo-Bellamonte.
Si va dai 70 euro per la doppia con prima colazione ai 100 con mezza pensione.
Questo è per l'ipotesi di vedere solo la tappa del Fedaia e dormire la notte di sabato 24 maggio. Cosa ne dite?

13 aprile 2008

Salendo per Cereglio...

Prima domenica con ritrovo alle 8:30 e naturalmente c’è chi si sbaglia. Partiamo in pochi, ma anche il tempo non aiuta. Le nuvole sono un pochino più rade e meno nere in cielo, ma la temperatura è autunnale, con 10 gradi e un’umidità che ti penetra le ossa. Dicono che sarà un’estate tiepida e non è male, ma la primavera fredda è poco gradita. Si parte, destinazione sconosciuta, davanti Lorenzo e Luca Laffi tirano il gruppo ad un’andatura turistica. Percorriamo la Porrettana tutti insieme fino a Pian di Venola, tra discorsi seri e meni seri. E’ il giorno delle elezioni, dietro, l’assessore e Mauro Cioni improvvisano una puntata di “Matrix Porta a Porta in sella alla bicicletta”.Tra Veltroni, Berlusconi e compagnia bella, loro sanno già per chi votare, beati loro, il mio voto alla fine non andrà a nessuno dei due. In molti si dirigono verso Vedegheto, causa impegni domenicali, famigliari, mentre Lorenzo, Luca, Mauro Cioni, Mauro Colli e io andiamo verso Vergato per salire a Cereglio. Saliamo piano, ho il tempo di fermarmi per una breve sosta idraulica, riprenderli con tutta calma e completamente in acido lattico. Il giro di ieri, accompagnato dalle due cene fatte ieri sera si fanno sentire, e non poco.Nel mezzo della salita, Mauro, mi fa notare una borgata sul lato opposto della valle. E’in cima ad un cucuzzolo e s’intravede una stradina salire ripida verso il borgo. Quella sarà la salita che il 12 ottobre affronteremo come prova del Promal. Quattro chilometri che scalano 400mt. Quindi con un breve calcolo, 4000mt/400mt=10.La media della salita è del 10%, il nostro piccolo Zoncolan. Arriviamo alla fontana di Cereglio, con questa bella notizia, seguiti da altri ciclisti, conosciuti da parte di noi. Quattro chiacchiere e si riparte verso Tolè. Qui nella salita dopo lo stabilimento dell’acqua Cereglia ecco venirci incontro i ritardatari del cambio orario, Gengi, Mimmo, stranamente uscito nonostante le nuvole, Mircone e il grande Tony Paone libero dai soliti impegni calcistici del figlio. Tutti insieme scendiamo a Tolè e poi a Monte Pastore, dove la maggior parte di noi svolta a destra verso Via Valsellane, regno indiscusso di Lorenzo Zanarini. Con tutta calma arriviamo a Mongardino, dove salutiamo Lorenz e scendiamo per Via Nugareto. Alla fine un centinaio di chilometri, forse un pelino meno affrontati in modo cicloturistico, ma valido, molto valido, come scarico dal giro di sabato. E il pensiero a quella salita descritta da Mauro dove le streghe si faranno vedere…

12 aprile 2008

Sul filo del rasoio

Oggi partiamo dal negozio con tempo che non promette niente di buono, e allora decidiamo di stare vicini...Ponte Samone.

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Via per la Bazzanese, tra nuvoloni e qualche sprazzo di sole. Potter osa sfidare il Re della boazza e vince il traguardo volante di Garofano.
Dopo Marano il cielo si rabbuia e il rischio di prendere tantissima acqua diventa concreto...il pensiero di tutti è "se la prendiamo da qui a casa, è durissima".
Invece saliamo su per Samone e c'è solo una goccia ogni tanto. Il passo è diverso per tutti, il gruppo cerca di trovare la gamba in vista delle prossime gran fondo.
Fermata per riempire la borraccia, e cerchiamo di corrompere un signore con consorte e ape car a 4 ruote, che ci farebbe molto comodo per arrivare in cima a Zocca.
Loris Margelli opta per il ritorno via Castelletto, mentre gli altri continuano con il classico giro per Tolè, Montepastore, Calderino.
Il Pietrafesa, punto sull'orgoglio dallo smacco subito prima, trionfa a mani levate all'intergiro di Zocca, dando dimostrazione di classe superiore.
Nel tratto dalla Badia a Calderino facciamo delle tirate ai 50km/h, complice il vento per una volta amico, e in un attimo siamo all'incrocio per Mongardino.
Filippo, Pietrafesa, Aureliano, e altri continuano per la bazzanese mentre io, Potter, Rocco e Massimo chiudiamo via Mongardino. Massimo scende da Sasso e noi altri 3, per la serie "non siamo qui per divertirci", torniamo da Monte Capra, con lo strappone taglia gambe come ultima asperità.
Alla fine quasi 120 km con 1700m di dislivello, buon allenamento.

11 aprile 2008

8 Giugno 2008 Gran Fondo Vittorio Adorni(ex Barilla)

Sono aperte le iscrizioni per la Gran Fondo di Parma, la Vittorio Adorni, quella a tutti conosciuta come Barilla. Ne abbiamo parlato tanto questo inverno, ora passiamo ai fatti. In molti non l'hanno mai fatta, andiamo a provarla. Il costo è di 30 EURO e la Rossella prenderà le iscrizioni fino a martedì 22 Aprile. Per chi arriverà in ritardo ricordo che dal primo Maggio la quota salirà a 35 EURO. I percorsi che si possono scegliere sono tre Marathon, Classic, Light. Il lungo, che personalmente consiglio sempre, anche ai meno allenati, misura 148 km per un dislivello di 2350 mt. Leggermente meno duro della Dieci colli. Per ultima cosa, naturalmente partiremo alla mattina, ma nessuna paura, non sarà una levataccia. Infatti la partenza della Gran Fondo sarà alle 10:15. Se ci organizziamo e andiamo a prendere i pacchi gara al sabato, possiamo trovarci tranquillamente anche alle 7:30, 8:00.TUTTI A PARMA!!! http://www.vittorioadorni.com/sites/0/IT/default.tpl

nota di servizio

Questo è il tipico utilizzo privato del servizio pubblico, ma sotto elezioni lo faccio anche io.
Aspettando le meteo previsioni di Enrico, domani e domenica è a rischio aquazzoni e vento sicuro.
Se domattina tiene io alle 8.30 sono in negozio, sperando di fare un giro lungo in vista della 10 colli.
Poi dobbiamo decidere se e come e quando andare a vedere il giro d'Italia...1 giorno? 2 giorni? se facciamo un referendum io poi chiedo agli hotel la disponibilità.

09 aprile 2008

Bruscoli Percorso Corto

Partenza puntuale alle ore 08.21, il gruppetto composto da 10 corridori, lasciava S. Biagio alle spalle, per dirigersi a Bruscoli, scegliendo il percorso più corto, circa 50 km. Visto la partenza in ritardo, infatti si doveva partire alle 08.00 in punto, pensiamo di recuperare subito dei minuti preziosi, imboccando la nuova Porrettana, completamente sgombra dal traffico, poiché ancora chiusa alle auto. Usciamo a Sasso Marconi, all'altezza del vecchio casello autostradale, e con un passo decisamente tranquillo arriviamo a Rioveggio, dove ci fermiamo per fare la foto di Gruppo. Da qui comincia la salita che ci accompagnerà fino all'arrivo. Al comando del gruppetto si mette il PRESIDENTE Lipparini, che con una pedalata potente comincia a fare selezione, tutti accusano segni di cedimento, tutti tranne uno, MARGELLI, che con un paio di scarpe da ginnastica (si è scordato quelle da bici a casa) non regolamentari, si mantiene costantemente a ruota. Il primo a cedere è Giacarlo "Il Taxista" dall'ultima pedalata sono passati quattro anni e 25 kg di peso acquisiti. Maurizio Bosso tiene duro, anche per non fare brutta figura rispetto al fratello Massimo. Walter Ferri pedala con poca spinta ma con tanto convincimento, sa che all'arrivo ci sarà da mangiare e questo è un ottimo motivo per raggiungere la meta. Alti e bassi per Cella che passa dalle retrovie alla posizione di testa, e prova ad allungare, poi si ricorda che non è allenato, e allora rallenta, e si rimette al fianco dell'amico Walter. Moradi Mauro da ex dilettante, sfrutta al meglio l'esperienza, non parla, non scatta, e mantiene la ruota di Lipparini.

Ario Profeti, pedala tranquillo del suo passo, sembra stanco ma terminerà la prova senza sforzo.

Io mi sono sacrificato a salire con i meno allenati, per poter andare con Lamberti, ora convalescente, a stilare la classifica all'arrivo del percorso lungo, mi sarei classificato sicuramente tra i primi, ma dare la paga ai clienti non paga.

Le Ultime foto: http://picasaweb.google.it/Malini.Paolo/Bruscoli200802

07 aprile 2008

Le pagelle di Potter

Lorenzo 7,5: meriterebbe un 8.5, ma i continui borbottii sul fatto che non si allena, non esce, di sabato fa il giardiniere, gli fanno crollare il voto. Scatta subito rendendo la vita dura a molti, tira in salita, fa il Savoldelli in discesa. Gli manca qualcosina sul mio scatto, ma poi fa una volata perfetta. ROMAGNOLO ANZIANO!

Bosso Massimo 5: In pianura rimane costantemente in ultima posizione, quando inizia la salita prova la gamba, ma appena il vento esce allo scoperto si piazza in terza ruota e non si muove più da lì. Regge bene il ritmo dei tre più giovani, soffre in discesa e cerca di battere Lorenzo in volata , vano tentativo.POCO POLITICO!

Loris Ferri 9:Non esce tutto l'inverno causa "produzione di erede", si fa trasportare un pò dal suo amico "romagnolo anziano"in fatto di lamentii, ma non perde un metro in salita, addiritura passa davanti a tirare varie volte. Le sue risorse sono infinite, o sono quelle del frezzer, o è classe cristallina(il dubbio è legittimo).IMPRESSIONANTE!

Mauro Cioni 4:Imperdonabile la sua lentezza nel sistemare la macchina fotografica e nel mangiare una barretta, perde subito il gruppo ed è costretto ad inseguire sprecando energie. Con il vento di ieri poteva stare nel gruppo di testa, giocandosi il podio. Il quinto posto va stretto.FLASSHIATO!

Rocco 7:E' il nuovo del gruppo e gia si fa notare, rimane al coperto sul primo strappo e procede del suo passo in una salita a lui sconosciuta. Ha ampi margini di miglioramento, ma Rocco c'è.INTELLIGENTE!

Enrico Pietrafesa 6-:Se non ci fosse stato Aureliano avrebbe visto i sorci verdi e gli ufo sulla Raticosa. Ma sua mogli....ehmm il suo gragario non lo molla, lui ne approffita da vero ciclista. Un bel risultato premiato da un fiasco di Chianti a pranzo.IMPERATORE!


Aureliano 9.5:E' in grande forma, ma si sacrifica per Pietrafesa, ed è un perfetto gregario, gli regala il sesto posto non partecipando alla volata. Sembrava Piepoli al giro dell'anno scorso. Ma attenti il trullo di San Biagio può trasformarsi in AuRujano.EROICO!

Stefano Calzolari "GENGI" 3:Condizione indecente, teorie strane sul suo calo fisico, finisce davanti di poco al novello Sandrino e dietro a molti a cui una volta restava davanti. Alle prime goccie di pioggia, e uniche, minaccia di farsi venire a prendere. La bicicletta non ce l'ha nel sangue e sembra quasi neanche sotto al sedere.Preistorico!

Sandrino 9(-3)=6: Esce in biciletta da settembre, si allena quasi esclusivamente sui rulli, ma ad ogni prova migliora sensibilmente. Bravissimo anche a controllare le emozioni, non piange infatti sull'arrivo della Futa. Meriterebbe un bellissimo voto, ma l'abbigliamento indecente proposto al pranzo lo ridicolizza.VIRTUSSINO!


Walterino 10:Disossa una fiorentina, azzanna una salsiccia mentre manda giù una costolina! E' il Kaka della brace, il Cancellara dei ristoranti.CAMPIONE!

Mimmo 1:Era uno dei favoriti, vede nuvolo e rimane a letto, perdendo un podio sicuro. Oltre le fiorentine al ristorante si mangia anche le mani.RIPOSATO!

Potter 18:Come i gradi previsti nella giornata di ieri. Infatti in città c'erano 18 gradi poi se nessuno pensa che Bruscoli è a 1000 metri cosa ci posso fare io?METEREOPATICO!




06 aprile 2008

18 gradi:più o meno...

Le previsioni per oggi davano tempo incerto, nuvole presenti la mattina, pomeriggio un pochino più aperto, fresco il mattino presto, sui 18 gradi nel pomeriggio. E così è stato: tornati a casa, alle diciassette, il termometro segnava 17 gradi. E’ logico che con l’alzarsi della quota la temperatura scendesse, certo i cinque gradi dell’arrivo sono stati impietosi, ma nonostante la mia tenuta estiva, non ho patito freddo come in molti credevano.Tutti pensavano ad una mia vittoria facile e nonostante il distacco dal secondo abbia superato il minuto, così non è stata. Una Raticosa da leggenda, con un vento impetuoso e implacabile, non consentiva a nessuno di poter far una buona andatura e nonostante anche a ruota non si stesse benissimo, ci si riusciva a difendere. E così ai 13 Km/h, in quattro abbiamo affrontato il pezzo “scoperto” della Raticosa, con vento e qualche goccia di pioggia a farci da freno. Il sottoscritto ha tirato per un buon pezzo, aiutato, con un paio di cambi, da Loris e Lorenzo, mentre l’esperto Bosso, dopo aver tirato il primo chilometro e mezzo, si è messo in quarta posizione a cercare di riposare, per quel che poteva. Prima discesa verso la Futa e Lorenzo tenta un attacco, seguito da Loris, ma appena la strada torna a salire Bosso e io siamo di nuovo sotto. Bosso naturalmente a ruota e io a tirare sperando di fare il vuoto. Ma questo primo strappetto consente di stare a ruota bene e nessuno si stacca, comincio a pensare a come affrontare una volata a quattro. Ma ecco, dopo la discesa, il paesino di Covigliano e qui il suo muro al 12%. Provo l’allungo, Loris e Lorenzo non tengono e anche Bosso dopo un timido tentativo di resistenza molla. Scappo via a tutta per i successivi sali e scendi della Futa, senza voltarmi, sperando che l’arrivo giunga presto. I 130 km del giorno precedente si stanno facendo sentire e l’energia scarseggia. Ma finalmente arrivo all’ultimo chilometro e poi al magico, ultimo tornante, mi volto e vedo il vuoto, alzo le braccia e taglio il traguardo. Mi fermo tra i complimenti dei ragazzi sull’arrivo e guardo il termometro: cinque gradi! Comincio allora ad avere freddo, ma per fortuna Bruscoli è vicina e la vittoria in tasca.http://picasaweb.google.com/EnricoPasini81/Bruscoli2008

Breaking news: classifica Casalecchio - Bruscoli

Ecco la classifica della seconda prova del Promal 2008 (foto):



Percorso lungo:
1 - Enrico Pasini
2 - Lorenzo Zanarini
3 - Massimo Bosso
4 - Loris Ferri
5 - Mauro Cioni
6 - Rocco
7 - Enrico Pietrafesa
8 - Aureliano Collina
9 - Stefano Calzolari
10 - Alessandro Stagni
11 - Salvatore
12 - Alberto Longhi
13 - Massimo Tommasi
14 - Daniele Scandellari
15 - Negroni
Percorso breve:
Franco Lipparini
Mauro Morandi
Baccolini
Paolo Malini
Lorenzo Celeste
Ario Profeti
Walter Ferri
Maurizio Bosso
Balboni
...e Loris Margelli in una posizione ignota

Partenza con tempo incerto, verso la pianura sembra bello ma guardando le montagne è proprio nero nero.
Andatura al limite della vergogna fino a San Benedetto del Querceto, la tensione nel gruppo è palpabile e i protagonisti stringono alleanze nel gruppo e preparano tattiche.
Si va piano piano rallentando appena possibile, con nessuno che vuole stare davanti a "tirare" (se andare ai 20km/h si può chiamare tirare).
Bene, arriviamo a San Benedetto praticamente freddi con un forte vento contrario e minaccia di piogga. Foto di rito, macchina fotografica, mangio un boccone e...ciao! Il gruppo è già avanti 200 metri mentre in 2 rimaniamo con un palmo di naso...saliamo in fretta in bici e via.

Il primo mio km è un calvario, la salitella dopo San Benedetto sembra il mortirolo, il vento è fortissimo e da solo non si va proprio avanti...fortuna che Potter mi da una mano e per un buon tratto cerca di riportarmi sotto.
La salita deve ancora cominciare che ho gia 180 battiti, a tacain bain!
Il gruppo si sgrana sulle prime rampe, davanti rimangono Pasini,Lorenzo,Massimo Bosso,Loris,io,Rocco,Enrico Pietrafesa e Aureliano.
I primi 4 aumentano il ritmo, io cerco di stare sotto ma non posso esagerare rischiano di non arrivare alla bistecca entro la giornata, Rocco per un po' tiene botta, mentre Enrico e Aureliano prendono un buon ritmo.
Da questo momento rimango solo per un bel pezzo, con Rocco a 100 m davanti a me che fa l'elastico, ma il vento è micidiale e per lunghi tratti sono costretto al rapporto piu agile. A tratti piove anche ma fortunatamente la strada rimane abbastanza asciutta.
Raggiungo Rocco dopo la Raticosa e facciamo insieme tutto il tratto fino alla Futa, tirando un po per uno e guardandoci le spalle perchè il Pietrafesa in discesa è un brutto cliente.
Curva a destra, strappetto del cimitero e io do tutto per vincere lo sprint.
La mia posizione è la quinta, è quanto mi aspettavo più o meno, anche se speravo che Loris Ferri andasse più piano per recuperare un'altra posizione aprofittando dell'assenza di Mimmo.
Dal 12° dell'anno scorso è un passo avanti, anche se onestamente mancava qualche protagonista sul lungo rispetto all'edizione 2007.
A breve le cronache viste dagli altri componenti del gruppo.

ps: la classifica finale è sub-judice perchè io e Enrico Pietrafesa faremo ricorso visto che non si è tenuto conto dell'abbuono del traguardo volante di Monterenzio, dove Enrico ha guadagnato 30 minuti di abbuono e io 25.

05 aprile 2008

Sabato di vigilia, ma non si scherza

Domani è il grande giorno di Bruscoli, ma oggi c’è chi non si è risparmiato per niente. Le granfondo, Dieci Colli su tutte, si avvicinano e bisogna allungare un po’ il chilometraggio per non farsi trovare impreparati. Siamo in cinque alle nove in negozio, Mauro Colli, Massimo, Luca Laffi, Filippo e io. C’è anche Mauro Cioni ma è in macchina per portarla su a Bruscoli e poi tornare giù in bici insieme ad Enrico e Aureliano. Si parte, destinazione Castiglione. Tiriamo Luca e io per la Porrettana e anche per tutto il fondovalle del Setta, l’andatura è considerevole e allo strappo della Sterlina rallentiamo per stare tutti insieme. Saliamo, tra una chiacchiera e l’altra, fino all’incrocio per Sparvo qui giriamo a sinistra, Luca ed io allunghiamo il passo fino al paese, dove aspettiamo gli altri. Bellissima salita quella di Sparvo, arcigna con i suoi cambiamenti di pendenza, fuori dal traffico del fondovalle, con paesaggi simili a quelli alpini, mucche al pascolo, cavalli liberi nel loro recinto. Proseguiamo tutti insieme, fino all’incrocio di Castiglione, ci vestiamo, mangiamo qualcosa, si informano le mogli della posizione e si scende. La discesa è guidata da Laffi fino a Ponte Locatello, poi gli do il cambio e comincio ad aumentare l’andatura. Un altro cambio di Luca e l’andatura, nonostante il vento, raramente scende sotto i 40 km/h. A Sasso, breve sosta alla fontana della piazza e via verso casa. Luca e io però preferiamo allungare ancora un po’e passare per Mongardino, Calderino, Zola, Ponte Ronca; qui, mi sciroppo anche un pezzetto di San Martino fino al cipressone, Luca preferisce sciogliere e concludere con della pianura. Per entrambi quasi 130 km. Comunque, per tutti, un bel giro, sui 100 km a quasi 30 km/h di media.
Un’ultima considerazione per domani: oggi, dovunque fossimo diretti (nord, sud, est, ovest), il vento era contrario e soprattutto forte. Domani sulla Raticosa, quando il bosco diraderà e neanche un albero potrà coprirci, le carte si scopriranno e i veri ciclisti si faranno vedere.
A domani Buonanotte.

04 aprile 2008

Previsioni per il weekend Bruscoliano

Tempo bello è previsto sia per sabato, che per domenica, anche se nel giorno tanto atteso, qualche nube potrebbe accompagnarci verso la Raticosa.
Per domani, sabato 5 aprile, tempo bello, nuvole assenti, anche se le temperature saranno abbastanza freddine nella prima mattinata e anche verso mezzogiorno non supereranno i 16 gradi.


Per domenica 6 aprile, tempo variabile, è previsto cielo coperto verso l'orario di partenza, ma nessuna paura, presentatevi tranquillamente alla partenza, non sono previste precipitazioni. Temperature sempre stazionarie sui 15-17 gradi verso l'inizio dell'attesa salita.

03 aprile 2008

Finalmente Bruscoli

Nessuno lo dichiara apertamente, tutti ne parlano, ma mai al personale. Il giro di Bruscoli, però, con la scalata della Raticosa e la Futa è l’appuntamento più atteso della stagione maliniana. Già da prima che prendesse vita il Promal infatti, la competizione era alle stelle, come se, chi arrivava prima, mangiava di più. In realtà è stato sempre il contrario, perché Walter è arrivato sempre tra gli ultimi, ma è quello che ha mangiato sempre di più. I pronostici sono molteplici, secondo Mauro Cioni dovrei arrivare primo facile, ma le recenti sf…mi lasciano qualche dubbio.
L’assessore è sempre lì dietro, Lorenzo sostiene che non esce mai ed è sempre a ruota e Loris Ferri, nonostante l’unica differenza che abbia con Walter in questo momento, siano i capelli, ha sempre mille risorse.Fabio ha qualche problemino, ma è un vecchio leone e non mola mai. Gengi è stato visto martedì fare 110 volte Mongiorgio: saliva da Savigno, scendeva alla Badia, saliva dalla Badia, scendeva a Savigno, saliva da Savigno ecc…Il Pietrafesa con la sua esperienza è sempre un signore ciclista e sua moglie Aureliano è annunciato con autobotte al seguito per non doversi fermare alla fontana prima del rifugio. Sandrino è stato denunciato dal comune di San Giorgio di Piano, per disturbo della quiete pubblica, a causa delle troppe ore passate sui rulli, giorno e notte. Massimo ha sempre delle barrette nuove da far provare a qualche cliente, ma intanto stranamente va sempre più forte ed Alberto non si sa quali consigli abbia chiesto a Cassani. Meglio non parlare di Mimmo, che come minimo partirà subito e sarà infinito inseguirlo. Margelli poi, con tutte le punture che si sta facendo al ginocchio, che dice essere malato, chissà, in verità, che cosa si sta ingurgitando. E Mauro Cioni, con tutti i trucchi che sta cercando d’escogitare, sicuramente troverà il modo di arrivare primo, invece che terzo, come in realtà dovrebbe finire. Insomma, qui la sfida è apertissima, non come a tavola, dove il vincitore è unico e sovrano: Walterino, siamo tutti ai tuoi piedi, lasciaci qualche osso per piacere.
Nelle foto, qualche momento di estremo nervosismo prima della partenza da San Benedetto del Querceto, l'anno scorso.

02 aprile 2008

Alcuni dettagli per Domenica - Bruscoli


Qualche dritta soprattutto per chi non c'era gli altri anni: si va tutti assieme a passo d'uomo fino a San Benedetto del Querceto passando da Monterenzio.
Qui io farò la foto di gruppo; chi non comparirà nella foto non entrerà in classifica, in modo che partiamo tutti assieme (ovviamente il fatto che io mi debba portare dietro la macchina fotografica mi farà automaticamente guadagnare 5 posizioni gratis nella generale...).
Poi Alberto darà il via e su a tutta, direzione Bruscoli.
Attenzione alle moto soprattutto quando si attraversa il passo della Raticosa e poi si va dritto in discesa; da qui ci sono 13.5 km al Passo della Futa.
Ocio che al passo, subito dopo una semicurva a sinistra, c'è una curva a gomito a destra e subito una rampa di 300-400 metri al 10-12% (a occhio), che passa di fianco a un piccolo cimitero, e in cima c'è l'arrivo.
Comunque almeno l'ultimo km dovrebbe essere segnalato sull'asfalto da Paolo.

Dopo l'arrivo si va giu con comodo per la stessa strada, dopo circa 5 km di discesa a sinistra si magna!

01 aprile 2008

Programma di Aprile


Domenica 6 Aprile
Ciclo Corsa
Bruscoli 2° Prova ProMal
Percorso Corto
Ritrovo presso Malini Cicli Ore 08.00
Partenza immediata
Percorso Lungo
Ritrovo presso Malini Cicli Ore 09.00
Partenza immediata.
Gruppo compatto fino a San Benedetto del Querceto, dopo la
Foto di Gruppo dei presenti sarà dato il Via da Longhi Alberto.
Arrivo a situato sull’ultima salita dopo la curva del cimitero al Passo della Futa
Pranzo dalle ore 13,00 e rientro a Casalecchio nel pomeriggio.

Domenica 13 Aprile
Ciclo Corsa
Ritrovo presso Cicli Malini alle ore 08.30

Ciclo MTB
Ritrovo presso Cicli Malini Automuniti alle ore 08.00
Rientro per le ore 12.00


Domenica 20 Aprile
Ciclo Corsa
6° Gran Fondo Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena
KM 106 per un dislivello di 1184 metri
Ritrovo automuniti alle ore 06.00 e partenza per Russi
Iscrizioni di 6 € entro Sabato 12 Aprile da Cicli Malini
www.polbertoltbrecht.it


Venerdì 25 Aprile
Ciclo Corsa
Ritrovo presso Cicli Malini alle ore 08.30


Domenica 27 Aprile
Ciclo Corsa
Ritrovo presso Cicli Malini alle ore 08.30