19 aprile 2008

19 aprile: gli Dei contro la bici


Ritrovo 8.30 con l'obiettivo di allungare un po i giri in previsione delle gran fondo prossime venture.
Mentre il Pietrafesa decide di aspettare Aureliano, io, Potter, Laffi, Rocco e Carlo ci avviamo garruli e tracotanti verso San Lazzaro con obiettivo Castel San Pietro e Raticosa.
Appena usciti da Ozzano, gli spettri si annunciano gran vento laterale da sud che ci fa sbandare sulla via Emilia e che fa dire a Enrico: "ho paura che la fondovalle la faremo piano".
Recitava Potter solo ieri: "la salita, a parte il pezzo di Piancaldoli, molto bello e caratteristico, non è durissima, e il fondovalle che porta a Sassoleone, abbastanza veloce".

Appena girato verso destra, il vento diventa a dir poco impetuoso, e il fondovalle veloce si trasforma in un incubo, 25 km/h al massimo in pianura, tutti in fila cercando di risparmiare il piu possibile, e sperando che il vento cali...e invece dopo Sassoleone il vento si trasforma quasi in tempesta.
Da Piancaldoli alla Raticosa sono 10 km da incubo...la salita di sè non è dura, ma le folate di vento ti sballottano da una parte all'altra della strada e a volte pare sia Eolo in persona a spingerti indietro senza pietà.
Enrico e Luca vanno davanti, Carlo cerca di inseguire, mentre io e Rocco chiudiamo il gruppo. Io cerco un paio di volte di alzarmi sui pedali ma rischio di cadere per il vento e allora mi accomodo ad arrancare sulla sella. Rocco finisce per due volte fuori strada sul ciglio, mentre raggiungiamo Carlo in crisi più di testa che di gambe a 1km dal passo.
Un boccone, sosta idrica e giu verso la pianura, passando per Valgattara e tornando via Pian di Macina, con trenate a piu dei 50 km/h che lasciano un po di scorie nelle mie gambe.
Arrivare a casa è stata dura, ma onestamente non sentire piu il fischio del vento nelle orecchie è un bel sollevio. Onestamente, mai vista una cosa simile.
Alla fine circa 140km, alla media dei 27 per me, neanche male viste le condizioni.
A domani, tutti a Russi.

5 commenti:

fotorode ha detto...

Scusate per oggi ma a Russi proprio non ce la facevo. Sono uscito più tardi per sciogliere le gambe indurite dai chilometri ventilati di ieri. Ho fatto due volte Monte Donato giusto per guardare in faccia lo scoglio della 5/10 colli e chissà, farselo un pò amico.

Per ieri mi sono staccato in pianura. Sigh! Ma quel ritmo proprio non lo tenevo. Se eravate voi gli omini che vedevo da pian di macina non ero distante da voi.
Ho preferito non farmi aspettare perchè Luca nella mattinata mi ripeteva continuamente "Vedi che se non ce la fai, io non ti porto sulle spalle". Io non ho bisogno di esser portato sulle spalle, sono abituato a fare i km in salitaria.

Ciao e alla prossima.

Enrico Pasini ha detto...

Vai tranquillo Rocco, la prossima volta avvisa che rallentiamo, non c'è nessun problema. Luca è fatto così quello che pensa lo dice, ma tu non ti preoccupare e pensa a pedalare divertendoti, come spero tu abbia fatto ieri.

Anonimo ha detto...

Ascolta il consiglio di un Enrico che si è sciroppato sabati e domeniche al fianco di un dopato come Luca. Luca è fatto così o lo ammazzi o lo ammazzi scegli tu la soluzione migliore.

fotorode ha detto...

Certo che mi sono divertito ieri. Un posto bellissimo, quella stradina che si inerpicava tra quelle case che quasi ti schiacciavano lateralmente.

Poi con quel vento senti ancora di più l'effetto leggenda.

Mi ero accorto che non reggevo il passo infatti quando a Pianoro dovevo prendere l'acqua ho detto a Mauro di non aspettarmi.

Mauro ha detto...

Non ti preoccupare, si da il giusto peso alle cose che vengono dette e in quali situazioni.
Chi va forte può anche rallentare un po, e se ha fretta la prossima volta lo lasciamo andare.