31 dicembre 2009

1° Dell'anno

Venerdì 1 Gennaio
Ritrovo ore 09.30 con qualsiasi tempo:
Se non piove si va in bici a Bologna Piazza Maggiore a stappare lo spumante.
Se le condizioni atmosferiche sono sfavorevoli (PIOVE) ci cambiamo le scarpe e saliamo a S.Luca a stappare lo spumante.


Auguri a Tutti

30 dicembre 2009

2010: al via il campionato sociale!

Ciao a tutti, ricordo che, tempo permettendo, ci vediamo venerdi 1 gennaio 2010 alle 9.30 in negozio per la consueta pedalata di inizio anno per il centro di Bologna.
Vanno bene sia bici da corsa sia MTB, poi magari per chi ne ha voglia allunghiamo il giro sui colli prima del rientro. Questa prima uscita da diritto a 2 punti del campionato sociale 2010.

29 dicembre 2009

Tra cielo e acqua al Corno alle Scale

Un’unica nuvola avvolge la montagna e la bagna, nonostante non faccia scendere una goccia di pioggia. Le strade sono fradice, i sentieri fiumi. La forestale tra, Poggiolforato e Madonna dell’Acero, è solo sasso, foglia e acqua. La neve caduta in quota la scorsa sera è già nel Dardagna e nei torrenti che si buttano nel fiume. La strada s’impenna varie volte, invasa dai torrenti e dai rami che, caduti per il vento e per il ghiaccio, fanno da rotaie alle ruote. Rimanere in sella è un miracolo a cui non sono destinato. Un unico rumore nelle mie orecchie, acqua. Da sinistra il fiume, con tutta la sua portata spacca la Riva, rendendola maestosa e profonda. Da destra i torrenti che per la maggior parte dell’anno non esistono, ora alimentano il Dardagna che più a valle farà nascere il Panaro. Poi la strada fa spazio al bosco e ai mille sentieri che portano alle cascate e a Madonna dell’Acero. Seguo quello indicato per le Mountain Bike, ma dopo pochi metri sono già con la bici in spalla e sarà così fin sotto al Santuario. La fatica è notevole, ma il fascino del bosco è sempre coinvolgente. La nuvola è un bellissimo materasso sotto di me, anche un raggio di sole ha illuminato le foglie morte e i sassi del Corno sembrano brillare. Se non sapessi che è il 29 dicembre penserei di essere in fine settembre. Cinque gradi, assoluta assenza di neve e scirocco. Lungo la strada dei Signori, che scavalca il monte e collega le due valli Dardagna con Silla si ritorna dentro la nuvola. La strada è ripida e d’incanto la neve la ricopre, compatta ma sottile, distrutta dalle mie grasse ruote. Non vi è solco che non sia inondato dall’acqua, che scende potente ma elegante in ogni anfratto, creando giochi e cascate tutte da fotografare. Raggiungo il rifugio dei Bagnadori, occupato da un’allegra compagnia di ragazzi intenti a battagliare con la poca neve presente. Con la paura di prendere piuttosto che una palla di neve, un sasso in fronte, torno indietro e riprendo la forestale verso RioRì. Discesa bella e veloce, molto veloce visto l’assenza dei freni. Alla fontana una coppia mi chiede se può salire o c’è molta neve. Li riassicuro di neve se ne vede poca e forse, quando saranno saliti, la nuvola l’avrà già mangiata tutta. Mi ributto verso La Cà con pochissimi chilometri, ma tutti di meravigliosa salita, immersa nei boschi di questo pazzo inverno.

28 dicembre 2009

Racconto di fine anno: Accadde nel 2002!!

Il protagonista di questa storia aveva appeso la racchetta al chiodo nel 1996 a seguito di un'operazione al menisco e su consiglio del medico che aveva diagnosticato una brutta artrosi all'arto.
Il chiodo venne piantato e la racchetta appesa dopo 21 stagioni di onorata carriera, culminata con un paio di tornei vinti (uno in singolare ed uno in doppio) e tanti complimenti per il bel gioco profuso nel corso degli anni.
Dopo 6 anni quindi, di assoluto digiuno dai campi in terra rossa, un venerdì sera arrivò al nostro protagonista una telefonata da un vecchio amico che lo invitava a recarsi il giorno dopo al circolo tennis aeroporto, perchè sarebbe stato presente nell'occasione il suo grande ed indimenticato idolo dei primi anni di gioco, quell'Adriano Panatta vincitore nel 1976 dei prestigiosi tornei di Roma e Parigi ed alfiere principe nella conquista dell'unica Coppa Davis vinta dall'Italia a Santiago del Cile, sempre nello stesso anno.
Al nostro protagonista venne riferito durante la telefonata, che il grande giocatore romano avrebbe incrociato la propria racchetta, con chi ne avesse avuto voglia e soprattutto coraggio, per alcune esibizioni.
Al diavolo l'artrosi ed il medico, pensò il nostro protagonista, per Adriano val la pena soffrire un pò di dolore!!
La mattina seguente, il nostro amico si presentò dove gli avevano detto, ma purtroppo il campione non era presente, ed al suo posto c'erano tre ragazzotti, ormai anche loro a carriera conclusa che invitarono il "nostro" ad entrare in campo e a giocare un set di esibizione.
Durante il palleggio di riscaldamento, si radunarono a bordo campo diverse persone che incuriosite da quelle tre facce note, volevano capire cosa stesse succedendo.
I tre partecipanti al doppio di esibizione, erano: Claudio Mezzadri, ex nazionale Svizzero e miglior giocatore elvetico prima dell'avvento di un certo Roger Federer, che si schierava in campo insieme ad un bolognese dotato di un dritto fantastico che raggiunse il 18° posto nel ranking mondiale e che tenne testa a Boris Becker durante un epico incontro agli Australian Open in cui il tedesco ebbe la meglio solo al quinto set per 14-12, dopo una maratona di tennis fantastico. Il suo nome era Omar Camporese.
Il terzo ragazzotto che fece compagnia al nostro amico era un "certo" Paolo Canè, anch'egli bolognese, un signorino che nonostante il caratteraccio, aveva raggiunto in carriera il 26° posto in classifica mondiale battendo giocatori del calibro di Jimmy Connors, Stefan Edberg e Mats Wilander.
Il nostro amico, un pò titubante ai primi scambi per via di quelle facce che aveva sempre visto in televisione e ora si ritrovava al di la della rete, venne subito risvegliato da alcuni urlacci del compagno di squadra che lo prese da parte per alcuni istanti, rifendogli che nonostante fosse un'esibizione, non aveva alcuna voglia di perdere in quanto con gli amici aveva scommesso la pizza della serata e perciò doveva darsi da fare per quanto ne fosse capace.
Risultato finale, 7-5 a favore della coppia composta da Canè e dal nostro amico.
Durante l'esibizione, il pubblico presente, che andava aumentando di minuto in minuto, ebbe a prendere in grande simpatia "l'intruso" anche perchè lo stesso, si esibì in alcuni colpi davvero di gran pregio a sentire il compagno, e soprattutto per i nomacci che sentiva arrivare dall'altra parte del campo.
Fu partita vera, ed il ricordo corre ad un'ovazione del pubblico per una volèe vincente del nostro amico, realizzata in tuffo, specialità di casa Panatta, nella foto, (prima dell'avvento di Becker), ed un'altra esibendo una veronica (per i non addetti si tratta di uno smash di rovescio, colpo difficile perchè non si vede la palla prima di colpirla) , per ricordare l'Adriano assente (Panatta fu il grande specialista anche di questo colpo, anzi a dire il vero, il maestro n.d.r).
Alla conclusione, i due avversari si dissero piuttosto meravigliati della prestazione di questo sconosciuto che lasciò il campo fra i sorrisi dei presenti che non pensavano certo potesse reggere il campo dinnanzi a simili racchette.
E questo è il racconto di una mattina di gloria.
Sono passati quasi otto anni da quel sabato, ma il nostro amico, non ha dimenticato quel set, ed ogni tanto, quando torna nella sua cameretta di ragazzo, osserva con un pò di tristezza ed emozione la sua vecchia racchetta, che quella mattina era rinata fra le sue mani, abbandonando per poche ore quel chiodo su cui era stata appesa a far bella mostra di un passato di tante palline colpite, a volte con forza, a volte solo dolcemente accarrezzate.
Dimenticavo.....il nostro protagonista, anche all'epoca, gli amici, lo chiamavano Sandrino!!
Salutoni
Sandrino

27 dicembre 2009

Pagate sempre i vostri debiti

Nick Ammazzadraghi era un cavaliere di Re Artù e aveva una particolare ossessione per le bellissime tette di Ginevra, ben sapendo che se le avesse toccate sarebbe stato messo a morte.
Un giorno Nick rivela il suo desiderio segreto a Mago Merlino che ha una soluzione per soddisfare il suo lussurioso desiderio, ma gli costerebbe 1000 monete d'oro.
Nick accetta senza esitazione!
Il giorno dopo, mago Merlino prepara un sacchetto di polvere urticante e ne mette un pò nel reggiseno della regina Ginevra mentre lei sta facendo il bagno.
Non appena la regina si rivestì inizio a sentir prudere sempre di più!
Re Artù allora convoca Mago Merlino per chiedergli un rimedio e questi risponde che solo una speciale saliva applicata per 4 ore poteva curare questo terribile prurito e i test svolti dal Mago rivelano che solo la saliva di Nick Ammazzadraghi avrebbe funzionato.
Il Re chiama subito Nick, che si era appena messo in bocca l'antidoto alla polvere urticante...e così Nick Ammazzadraghi lecco per ore le tette che aveva sempre sognato e venne pure festeggiato dalla corte come un eroe!
Prima di tornare alle proprie stanze Nick viene fermato da Merlino che gli ricorda il debito di 1000 monete d'oro.
Nick, ormai soddisfatto, si rifiuta di pagare, perchè tanto il Mago non avrebbe potuto confessare in quanto complice del suo inganno.
Il giorno dopo il mago Merlino mette un bel pò di polvere urticante nelle mutande del Re....

Morale della favola: Pagate sempre i vostri debiti!

22 dicembre 2009

Weekend allo Zoncolan




Salve a Tutti,
so che sembrerebbe presto per affrontare questo argomento, ma credetemi, il tempo è già in scadenza e vi spiego il perchè.
Abbiamo deciso di seguire come gruppo Malini, la tappa che il 23 maggio arriverà in cima allo Zoncolan, "il mostro" dove nelle due volte precedenti ha prevalso la grinta e la tenacia di Gibo Simoni.
La stessa montagna mi ricorda anche il canto del cigno del mio campione preferito, il Panta, che su quella ascesa tentò l'ultimo volo verso la gloria, ma la strapotenza del Gibo di quel giorno, cancellarono il tentativo del Pirata, e forse, uccisero le ultime speranze del Campione di Cesenatico ad un ritorno nell'Olimpo di quel ciclismo che qualche anno prima lo aveva cacciato con l'infamia di una colpa di cui ancora oggi si discute.
Ma veniamo alla tappa di quest'anno che seguiremo "dal vivo" come gruppo Malini.
Partenza da Mestre per raggiungere la prima ascesa al Sella Chianzutan (955 m) al km 140,7, quindi si scende a Tolmezzo per poi salire al Passo Duron (1069 m) al km 180,4. Nuova discesa a Paluzza per poi risalire sul Sella Valcalda (958 m) al km 197,9. A quel punto si scende ad Ovaro, famosa località da dove parte l'ascesa al "Mostro", il Monte Zoncolan (1730 m-Arrivo) con arrivo al km 218.

Dobbiamo muoverci per prenotare le camere, in quanto abbiamo previsto la partenza per il venerdì sera, sabato effettueremo la nostra gita sui pedali emulando i Professionisti, e domenica, in funzione di dove si pernotterà, decideremo come salire sul Monte.
Porto in evidenza il fatto che durante l'ultima tappa arrivata sullo Zoncolan, le persone presenti sulla strada che porta allo scollinamento, erano oltre 10000 e quindi immaginate il problema per trovare un posto in cui dormire le sere precedenti.
Per questo motivo è meglio muoversi per tempo.
Dal 11 di gennaio inizio a lavorare per una nuova azienda di Udine, e fra i miei nuovi colleghi c'è un ragazzo che è appassionato di ciclismo quanto e forse anche più del sottoscritto (fra l'altro ha la mia stessa bicicletta!!), che mi ha dato disponibilità a cercare un posticino non troppo oneroso per dormire.
Dobbiamo ora capire in quanti saremo presenti per verificare la disponibilità dei posti.
Proviamo a fare la conta?
salutoni
Sandrino

Programma Natalizio

Tengo monitorate le previsioni costantemente, quindi questo programma che metto giù potrebbe non servire a niente, visto che danno pioggia da oggi a Domenica. In caso però lo scirocco spazzi via anche le nuvole io avevo pensato così:

Giovedì 24: Ore 9 in negozio con bici da corsa, tre orette tranquille magari anche con una salitella se la strada lo consente per ammirare la montagna nei primi giorni d'inverno.

Venerdì 25: Ore 9:30 due orette in MTB. Un pò di neve si dovrebbe essere sciolta, se non tutta. Per digerire il cenone della vigilia e fare spazio al pranzo. Se qualcuno lo possiede uscire con il cappellino di Babbo Natale.

Sabato 26: Ore 9 cominciamo a far spazio al cenone di San Silvestro, tre orette e mezzo in bici da corsa.

Domenica 27: Ore 9 da Paolo, ancora bici da corsa per una classica domenica sui pedali. Se tutto va come deve andare mi accompagnate verso il Corno alle Scale.

28, 29, 30 Dicembre se non sapete cosa fare a casa in ferie, venite in Appennino con la MTB per un giretto tra cascate ghiacciate e sentieri innevati.

Venerdì 1 Gennaio: Ore 9:30 Ritrovo in negozio e tutti in piazza a farci gli auguri di Buon Anno. Valida come Campionato Sociale.

Se nel caso niente dovesse andare come fissato , allora tanti aguri di Buon natale e Felice Anno Nuovo.

20 dicembre 2009

Meno 8°C immersi nella neve

Una neve così era da un po’ che non si vedeva e anche un freddo così a Bologna non si ricorda di recente. Ma la giornata è bella nonostante un po’ di nuvolosità mattutina, allora nonostante otto gradi sotto zero, perché non uscire in MTB e immergersi in qualche stradina e sentiero innevati?
Via Marescalchi all’inizio è una lastra di ghiaccio e il pensiero è al volo di Sandrino dell’anno scorso. Un sorriso c’illumina il viso e si congela lì. Poi la strada si fa innevata e si sale meglio che sull’asfalto. Le impronte nei campi di qualche animale, salgono verso Monte Capra e una lepre attraversa la strada ad Aureliano, in cerca della sua tana nascosta dai trenta centimetri di neve. Il paesaggio è incantato verso Badolo un raggio di sole illumina la montagna imbiancata rendendo le ombre giochi di luci da favola. In cima saliamo ancora su a Monte Capra e poi in discesa fino a Via Tignano. Paolo saluta tutti e torna a casa, (forse), per Via Moglio. Noi giriamo verso via Barleda e arriviamo a Calderino gelati dalla testa ai piedi. Le idee sono cambiate, il pensiero di una doccia calda e di un the bollente, fanno capolino nelle nostre menti. Resistiamo e allunghiamo per il percorso vita di Zola. L’inizio si fa bene, ma appena passata l’ultima abitazione, la neve diventa alta e sono più i pezzi a piedi che quelli in sella. Arriviamo con fatica all’incrocio per il Parco dei Ciliegi e zucconi proseguiamo il percorso vita. La storia sembra non cambiare e invece si fa bene in sella e veloci fino allo scolmatore dove attendiamo gli altri. Cioni, Pietrafesa e Aureliano però non si sono fidati e hanno preso l’asfalto. Si torna a casa, divisi, ma uniti nel piacere di un pazzo giro innevato.

18 dicembre 2009

MTB sotto la neve, aggiornamento

da appenninobianco.it: "Pensiamo prima al domani, anzi all’oggi immediato: in arrivo una grande nevicata, su tutto l’Appennino ed anche la pianura, da Piacenza a Rimini. E’ imminente, dal pomeriggio o massimo sera, con una fitta ed estesa nevicata d’altri tempi con temperature sotto zero durante la neve anche in pianura. Godetevela, e non lamentiamoci troppo dei probabili forti disagi: lo sappiamo, perché quindi, dal pomeriggio, voler correre per forza in palestra, a cena, in discoteca, o dove altro? Ah, qui a Copenhagen, finita la neve, piste ciclabili (!!) pulite, e la gente in bici! Dunque, tornando a noi, fitta neve da venerdì pomeriggio a sabato a mattina inoltrata, poi rasserena e… domenica giornata gelida, notte con minime a -10°C non solo in montagna ma forse perfino in pianura, in alcune zone. Giornata in parte serena ma con strade probabilmente largamente impraticabili.."

Se è tutto vero, domani è impraticabile ma domenica mattina sarebbe da MTB, anche se ci congeleremo; bici da corsa proibitiva, ma scivolate in MTB assicurate

Giusto un ps: non lamentiamoci troppo, l'inverno da noi sarebbe questo e non quello da 10 gradi. Se ci tocca andare un po a piedi e non in macchina ci fa solo bene

17 dicembre 2009

MTB sopra e sotto la neve

Se il tempo rimane cosi sabato o domenica mattina sarebbe bello andare in MTB sui colli a sblisgare sulla neve. L'anno scorso l'abbiamo fatto ed è stato davvero bello, almeno per me. Cosa dite?

16 dicembre 2009

Giovedì 17 Novembre

Per chi interessato alla mangiata in compagnia
Ritrovo alle 20.30 presso Ristorante Vecchia Roma
Se non avete prenotato a Lorenzo comunicatelo a lui o a Malini

13 dicembre 2009

Fango e freddo

Puntuali alla partenza 5 eroi e 3 gradi di temperatura.
Arrivati al punto di ritrovo presso il Circolo ARCI Benassi( tra tanti comunisti ci si aspettava di vedere anche Mauro) iscrizione e partenza lungo il fiume (torrente) per percorso, forse troppo fango.
I 5 Fenomeni percorrevano senza timore il tragitto sempre assieme.
Qui potete trovare il breve filmato
http://www.youtube.com/watch?v=1vuuro7iVMk
Buona visione!

11 dicembre 2009

Escursione in Mountain Bike

Per chi vuole prendere un poco di freddo in Mountain Bike
Domenica 13
Ritrovo automuniti presso Malini Bici alle ore 07.45,
Partenza alle ore 08.00
Arrivo presso il Circolo Benassi (via Cavina 4 Bologna) alle ore 8.30
Escursione in compagnia di circa 25/30 chilometri, organizzato dal Circolo Bitone per Theleton.
Rientro alle ore 12/13 circa.

07 dicembre 2009

29 novembre 2009

Buttatevi che qui si tocca!!!

Il motto di Luca Trial urlato allo Scirocco e a noi poveri “sciroccati”, questa mattina non poteva essere più azzeccato: “ Buttatevi che qui si tocca”. Noi ci siamo buttati in questa matta giornata di novembre, dove a Ponte Ronca ci sono sei gradi, con visibilità venticinque metri mentre a Riale, all’improvviso, dieci gradi, secchi, che sembra di essere nel deserto. Monte Mario è lì tutti i giorni, ma di Domenica si anima d’uomini e donne che salgono e scendono lungo i suoi innumerevoli sentieri, nonostante il fango e le foglie viscide, ma salvatrici, che lo ricoprono come una pelliccia. L’asfalto questa mattina non lo vogliamo neanche sentire nominare e dopo neanche un chilometro, siamo già lungo il letto del Reno tra sassi e fanghiglia a sporcarci e soprattutto, a sporcare la bici nuova di Cella, che da Calderino era seguita anche dai Magi e da una Stella Cometa, ma che alla Sapaba aveva un diavoletto sul manubrio, che se la rideva a crepapelle. Monte Mario è meno infangata di quello che si pensava, Tony e Cioni sono cinghiali che non pascolano, ma corrono inseguiti dal Bufalo Scomazzon. In discesa però c’è un solo Camoscio, impossibile da seguire ma affascinante da ammirare, Luca Trial. Lo hai a dieci metri ad un tornantino, in un sentiero largo 20 centimetri, te lo ritrovi a cento metri dopo una pedalata. Si sale e si scende senza sosta, l’asfalto è assente praticamente sempre, tranne il pezzo che attraversa la statale per andare a Monte Adone.Poi ancora salita. Bosco e natura incontaminati, con un odore sublime di concime e cinghiale, (ma non in umido). Si attraversano tratti di fogliame e tratti di roccia pura, che mettono in difficoltà quasi tutti, tranne Luca Trial, padrone incontrastato di questi boschi. Si sale, non si finisce mai di salire, anche quando la strada comincia a scendere, dopo pochissimo si ricomincia a salire. Fino in cima, tra Monte Adone e Badolo, sul bordo dello strapiombo, dove tutto sembra piccolissimo e ti pare di avere in mano una cartina. L’autostrada è una righina sottile, i monti lontani, piccoli tratti dipinti a mano. Luca Trial saluta tutti e se ne torna verso San Donato, mentre noi poveri “sciroccati” continuiamo lo sterrato, da Battedizzo di nuovo su per Monte Mario e poi giù a Sasso. Qui Luca Trial riappare improvvisamente e ci supera come uno sciatore in slalom gigante. Mentre io a 100 metri dalla fine del sentiero, decido di prendere il fossetto meno adatto e mi adagio nell’erba, compromettendo una grande rimonta nei confronti di Cella e Cioni. Tutto ok, io sono un vero uomo, oggi in mezzo a veri uomini, che non hanno paura del fango, della salita, delle ascese e delle discese al 30%. Per Domenica prossima, chi vuole, si continua a scalare. Tutti al Corno, per un giro a La Cà e dintorni con salsicciata finale. Only for very Men.

http://picasaweb.google.it/EnricoPasini81/291109MonteAdoneMTB?feat=directlink
http://www.youtube.com/watch?v=0BDEUhzZb6s
http://www.youtube.com/watch?v=kvQonshLt3c

27 novembre 2009

MTB domenica?

Domenica si potrebbe fare un giro in MTB, tipo Monte Mario e Monte Adone, questa settimana non è piovuto e in 3 ore o 3 ore e mezzo ce la caviamo.
Cosa dite c'è qualcuno?

24 novembre 2009

Ufficiale:Zoncolan 22-23 Maggio 2010 noi ci saremo

Chi era indeciso ha deciso, il 23 maggio salterà la Nove Colli e passerà il fine settimana nell'udinese in cima allo Zoncolan. Quindi chi vuole venire faccia pur sapere. Sono già al lavoro per trovare una sistemazione consona e un'idea, anche un pò bastarda, già ce l'ho. Comunque chi conosce la zona e posti belli e convenienti faccia sapere, siamo tutti orecchi!!! Ps L'idea è partire il venerdì in modo che il sabato si riesca a fare un bel giro, ma questo non vuol dire fare per forza lo Zoncolan, a meno che la sistemazione non sia in cima o nel corso della salita...

22 novembre 2009

Festa a Ciano 22 novembre 2009











Inserisco le foto che ho della festa di oggi, relative alla premiazione Pro Mal e al casco aerodinamico nuova invenzione tra le tante di oggi....

20 novembre 2009

MTB pre-magnata

Per fare posto all'abbuffata di domenica, ci si trova domenica mattina alle 8.30 in negozio per un giro in MTB, un paio d'ore al massimo.
Un'idea potrebbe essere via Moglio, Mongardino, Lagune, poi scendiamo per Jano.
E' un giro che mi piace molto, alla portata di tutti come difficoltà, fattibile senza problemi anche se è bagnato.

17 novembre 2009

AURELIANO !!!!!!!!!!!!!!

AURELIANO UNA DELUSIONE CONTINUA


Domenica lo scalatore ha evitato di fare mon Giorgio!

Domenica prossima non viene al Pranzo Sociale!

Non lo si riconosce più!

Provate a convincerlo anche voi!

dopo tanti anni un Senatore non può mancare

al pranzo sociale!

16 novembre 2009

Weekend a Vedegheto

Metti un sabato mattina freschino, ma più che altro umido, metti un po’ di nebbia che il Reno ti butta sulle articolazioni già precarie, come la maggior parte degli italiani al lavoro. Metti anche che hai voglia di uscire da una settimana, che il gruppo è buono e ben suddiviso, con anche il ritorno di Dante, allora perché non andare a fare Vedegheto? Metti una domenica mattina ancora più freschina, metti anche una percentuale di umidità ancora più elevata, metti che il giorno prima Dante, pur non uscendo da una vita, dimagrito sette chili in un mese, ti è stato a ruota quasi tutta la salita, metti che solo io e Cioni “Squaraus” c’eravamo sia sabato che Domenica. Metti anche che notizie certe davano a Mongardino venti gradi e le rondini in volo. Allora perché non fare un po’ di salita?Cereglio?No, perché non fare Vedegheto? Così un weekend a Vedegheto con i suoi undici chilometri di salita, agile ma estremamente nervosa, è passato nelle nostre gambe accaldate dalla Porrettana, e intirizzite dalla nebbia di Savigno. Undici Chilometri che hanno visto, Raffael riprendere in mano la bici da strada dopo quattro ore per cinque giorni di Mountain Bike, (ed è in convalescenza), Dante fare sempre il suo passo con i canini incastonati alla mia ruota senza mollarla un attimo. Mauro Cioni e l’allegra brigata della Polenta e salsiccia il venerdì, sentire lo stomaco cantare di gioia e per il buon Cioni, anche l’intestino si è fatto un concertino niente male. Zanarini dopo una settimana al lavoro fino tardi spianarla ai 35 orari con Mimmo che gli cinguettava nell’orecchio. Bosso raffreddato nel naso ma non nelle gambe, sempre pronte a dettare la loro forza. Il grande Fabio tenere una conferenza sui principi cardini dei motori. Insomma chi in un modo o chi in un altro, per Vedegheto si riesce sempre a trovare la propria dimensione. Ma non proprio tutti, se è vero che il più grande scalatore del gruppo, Aureliano, è stato l’unico a rinunciare a fare Mongiorgio, lui che ne è il padrone assoluto. Probabilmente eravamo in troppi, per lui Mongiorgio è una questione intima.

07 novembre 2009

Dubbi Autunnali, Nove Colli o Zoncolan?

Novembre è la stagione delle foglie morte, del riposo ciclistico, ma anche dei colori intensi, della polenta con i funghi, del tartufo e del vino novello. Ma anche dei programmi per la prossima stagione, che sembra ancora lontana ma è già lì dietro l’angolo.Infatti, anche se il sito della Nove Colli non dà ancora l’ufficialità, sembra che le iscrizioni si aprano il 21 novembre, cioè tra due settimane. Non ci dovrebbero essere problemi per l’iscrizione, visto l’ampliamento a 11000 posti del numero chiuso. Però, c’ è sempre un però, un dubbio mi assale da qualche tempo, esattamente dalla presentazione del Giro d’Italia. Il 23 maggio, giorno della Granfondo, i girini arriveranno sul Monte Zoncolan, cima ormai mitica anche se solo alla terza presenza al Giro. Non sarebbe male organizzare un altro splendido weekend, con giretto nostro il sabato e visione della tappa la Domenica, come è stato alle Tre Cime di Lavaredo e sul Fedaia. Questo però vorrebbe dire saltare la Nove Colli, prendere magari mezza giornata di ferie per partire il venerdì e affrontare un viaggio abbastanza lungo. Personalmente io lo farei, anche se saltare la Nove Colli dopo, mi sembra, cinque anni consecutivi mi dispiacerebbe. Intanto dopo tre settimane di riposo assoluto dalla specialissima, un bel giro, in questa stagione che mi affascina sempre, ci stava proprio. Il giro di Gabbiano è sempre bello e dalla paesaggistica stupenda. Tutto l’Appennino si apre sulla sinistra e quando il cielo è completamente azzurro, la carrellata di monti, dal Cusna all’Abetone sembra fotografata come in un poster. La condizione certo dopo la lunga pausa non è certo delle migliori anzi, una fatica disumana e una crisi di fame che ricorderò per un po’, non hanno comunque rovinato la visione della prima neve che ha spolverato il Corno e il Cimone. Mauro Colli poi, sempre insuperabile Cicerone, ci ha guidato per un’altra salita, che subito dopo l’incrocio per Monzuno si arrampica sulla sinistra, verso Monte Venere. Due chilometri poco più abbastanza duri che sono un balcone su tutta Italia. Da una parte gli Appennini dall’altra le Alpi. Fatica incredibile anche qui, mentre il pensiero di un Cappuccino fumante e una pasta al cioccolato mi spingevano verso Monzuno. Ritorno a casa dalla Val di Setta, con in testa Gianluca e Cioni, mentre Bosso e Rafael, in convalescenza per la clavicola rotta, si erano già involati verso Casalecchio.Domani è previsto tempo brutto, quindi ancora una settimana di riposo, sperando in un prossimo weekend ancora all’insegna del sole.

02 novembre 2009

Pranzo Sociale 2009

Domenica 22/11/09
Pranzo Sociale
Ritrovo ore 12.45
Presso il Ristorante Bonfiglioli a Ciano di Zocca
Tel 059988451
Menu
Antipasto
Tortelloni Fritti
Primi
Tortellini in brodo
Tortelli di Patate e Porcini
Graminia alla salsiccia
Sorbetto
Secondi
Arrosto di Vitello
Pollo alla Birra
Spiedini ai Ferri
Contorni
Patate al forno, Crema fritta Pomodori Gratè
Dolci
Semifreddo al mascarpone e Torta di Riso
Caffè Liquori Vino e Acqua
Prezzo 29,00 €
Per evitare di dover passare tra i tavoli e risparmiare tempo alla fine del pranzo, si prega di dare conferma di presenza con saldo entro Sabato 14 Novembre

28 ottobre 2009

Escursione in Mountain Bike

Domenica 1 Novembre
Escursione in Mountain Bike
Ritrovo automuniti Presso Cicli Malini alle ore 07.50
Partenza per Porretta Borgo Capanne.
Arrivo previsto per le ore 09.15/09.30 circa.
Partenza in bici, direzione Monte Cavallo (dove volendo si può mangiare qualcosa). Ritorno a Bologna previsto per le ore 15.00/16.00
Si consiglia di prendere uno zaino con un minimo di ricambio di vestiario, e indumenti invernali.

27 ottobre 2009

Pranzo Sociale

Domenica 22 Novembre
Pranzo Sociale
Durante il Pranzo si effettueranno le premiazioni dei vari Campionati
(Si ricorda che le premiazioni si effettueranno ai soli presenti al pranzo)
Campionato Sociale Mountain Bike
Rocca
Mantovani
Cevenini
Campionato Sociale Corsa
Pietrafesa
Cioni
Celeste
Paone
Pasini
Campionato ProMal
Pasini
Cioni
Bosso
Prenotazioni con saldo entro Sabato 14 Novembre.
Seguirà a breve menù e prezzo.

25 ottobre 2009

Bozza programma 2010 del club

Ecco una bozza del programma 2010 del Club, commentate per capire se siamo d'accordo o meno.
Le idee guida sono di non mettere GF a pagamento nel Promal; novità è la possibilità di scartare 1 risultato sulle 6 prove (si contano solo le migliori 5)
Approfitto anche per chiedervi di dare a Paolo le foto o filmati che avete di quest'anno, prima possibile.

PROMAL 2010
  • 7 febbraio: Giro delle Tombe (pianura)
  • 7 marzo: Crono Monteveglio - Fagnano (pianura - falsopiano)
  • 11 aprile: Bruscoli (salita)
  • 13 maggio sera: Crono coppie tagliolina (falsopiano)
  • 13 giugno: Vergato - Casa dell'Oste (stavolta dalla parte meno dura - salita)
  • 19 settembre: Val di Zena (pianura)
CAMPIONATO SOCIALE
  • 1 gennaio in Piazza
  • 24 gennaio e 28 febbraio in MTB (3 punti)
  • 1 punto per ogni domenica da marzo a ottobre, esclusi luglio e agosto
  • uscita al mare e 3 prove del circuito romagnolo (5 punti ciascuna)

22 ottobre 2009

e la muntain bike?



Hai voglia di usare la tua Muntain?

Domenica 25 Ottobre
Escursione in Mountain Bike
Ritrovo partenza Presso Cicli Malini alle ore 09.00
Rientro per le ore 12.00

.................non trovare scuse

17 ottobre 2009

La conosci Via Castellazzo?

Alla Casona, dopo Marano sul Panaro, lungo il fondovalle, subito prima del ponte, giri a destra, avanzi un paio di chilometri scarsi lungo la strada che costeggia il fiume e all’incrocio sali a destra verso Ospitaletto. Il cartello è eloquente, 10%, subito, secco, un paio di curve e ti accorgi che forse il cartello indica solo la media. In un punto sembra di essere sullo Zoncolan, strada stretta, un po’ dissestata, poca vegetazione ai lati e pendenza vicina al 20%. Solo un piccolo tratto ma poi non molla mai sotto al 10%. Un piccolo punto in cui la strada scende e poi la scalata riprende inesorabile. Se hai la forza il panorama pian piano che ti alzi è molto bello, riesci a vedere Guiglia arroccata sulla collina di fronte, immersa nei raggi del sole, dalla luce tipicamente autunnale.Non è lunghissima meno di tre chilometri, ma la media del contachilometri segna 12%, esagera sempre un po’, ma la faccia dei ragazzi non sembra dargli troppo torto. Chiedo a Gianluca se sia più dura questa o Via Volta a Monteveglio, mi risponde che ha dei dubbi perché forse Via Volta ha pendenze ancora più cattive, ma questa è più lunga e senza mai darti pace. Fabrizio dice che è molto dura, ma mai come Via dei Cozzi che da Rioveggio sale a Monzuno, mentre Mauro Colli il conoscitore di tutte le salite della zona, questa non l’aveva mai fatta ed è stato costretto a scendere per spogliarsi e far calmare un po’ il cuore. Dopo una salita cosi, un po’ di discesa è l’ideale, ma non è mai abbastanza e Marano arriva subito, con il suo traffico e il suo smog. Il ritorno sulla Bazzanese è come sempre veloce e nervoso con rallentamenti e frenate. Per cui meglio tagliare, fare Monte Budello, scendere a Monteveglio e salire a San Savino, dal muro, per rimanere più tranquilli possibili. Poi di nuovo Bazzanese, qui i camion e le macchine ricominciano a suonare e allora ecco che ti spieghi perché, ogni tanto, scoprire salite come Via Castellazzo, isolate da tutti e tutto, sia una gioia infinita.

16 ottobre 2009

Anticipiamo il cambio orario Domenica alle 9

ciao a tutti
visto che molti lo hanno scritto e dato che le temperature anche in questo fine settimana sono destinate a restare basse, è saggio anticipare il cambio orario che di solito avveniva a fine ottobre.

Per cui in questo fine settimana ritrovo ore 9.....chi esce sabato se vuole pure...

Paolo avviserà quelli che vede

Massimo Bosso

12 ottobre 2009

Campionato sociale 2009: rush finale

A 2 domeniche dalla fine del campionato sociale sono ormai consolidate le prime 3 posizioni con Pietrafesa, Cioni e Celeste nell'ordine.
Rimane lo scatto finale per il quarto posto, conteso da Paone e Pasini, entrambi con 18 punti in classifica, mentre Bosso e Stagni a 15 punti non possono più migliorare la loro posizione.
A fine ottobre la classifica definitiva

Come nota il giro di ieri è stato il classicissimo Casalecchio - Bazzano - Guiglia - Zocca - Tolè - Montepastore - Casalecchio per un totale di 101 km, alla media dei 29 km/h.
Grande bagarre sulla salita per Guiglia, dove scatti e controscatti hanno fatto si che la velocità non fosse mai inferiore ai 23-24 km/h con punte di 28!
Per essere un finale di stagione niente male.

06 ottobre 2009

Che sudata Montovolo!

L’acqua scorre veloce alla fontana de La Cà, fresca come l’aria che spira in questa prima domenica d’Ottobre. Riempio le borracce e mi avvio in discesa verso Silla. Sono le otto, il sole in alcune parti non si è ancora affacciato è l’umidità della notte ti penetra nelle ossa. Comincia la discesa e al primo tornante eccolo svelarsi maestoso all’orizzonte, Montovolo. Ultima fatica della stagione, ma so già che dovrò sputare l’anima per portarmi a casa la maglia di leader anche quest’anno Un solo punto mi distanzia da Mauro e Bosso non è poi così lontano. Basta una piccola crisi e anche lui mi potrebbe sorpassare. Cerco di non pensare troppo che la mia condizione non è certo quella della Dieci Colli e mi godo la discesa. Tutto sommato non fa neanche troppo freddo, undici gradi, ma sono ben coperto, con manicotti, antivento e anche il vecchio foglio di giornale a ripararmi. Mi aspetto che in Porrettana l’atmosfera si riscaldi un po’, ma non è così. A Vergato Andrea mi aspetta, c’incontriamo che sono ancora intirizzito ma per trovare gli altri dobbiamo pedalare ancora un po’ fino a Sibano. Qui inversione e ci uniamo al gruppo. Zanarini e Laffi lo guidano fino all’inizio della salita. Tutti fermi, c’è chi cambia l’acqua, chi si sveste e poi si parte. Giovanni scatta subito come gli avevo suggerito, lo scatto è uno dei suoi. Potente e devastante, soprattutto per lui, infatti al primo muro si pianta come un chiodo nel legno massello. Rimaniamo subito in tre, Cioni, Bosso e Io, più Andrea che ha decisamente un altro passo. Ad inizio anno era un valido punto di riferimento, adesso è da evitare. Provare a stare subito alla sua ruota sarebbe un suicidio. Dietro il vuoto, ogni tanto mi volto per vedere se arrivano Lamberti, Laffi e Lorenzo ma niente. Bosso e Mauro appena la strada s’impenna al 20% provano a forzare, soprattutto Bosso e la cosa mi preoccupa, non rimane mai più di due metri al vento, normalmente. Io cerco di andare regolare e in un paio di punti perdo anche alcuni metri. La salita è lunga, poi magari pensano che sono già cotto e danno l’anima, sfinendosi. Arriviamo sulla statale e mi porto davanti, cercando di tenere il ritmo alto. Al primo strappetto mi accorgo subito che la gamba non è quella che vorrei. Alla Cavallina, però, cerco l’allungo. Bosso tenta di rimanermi a ruota Mauro invece crolla e si stacca. Mi accorgo subito che l’assessore non ha subito il colpo come speravo e anche io sono andato fuori giri. Rallento, lui rientra e mi sorpassa, sta forzando ed era quello che volevo. Al bivio in centro a Campolo mi accorgo che non conosce la salita. Infatti dobbiamo dirgli io e Andrea di girare a sinistra se no proseguirebbe verso Vigo. La freccia che indica la strada c’è, ed è ben visibile, in un bel blu luminoso. Cominciano gli ultimi tre chilometri finali sempre Bosso davanti. Quest’estate l’avevo provata e andavo almeno due chilometri più veloce. Ora invece faccio fatica a tenere il ritmo dell’assessore. Comincio a preoccuparmi, quando ai campi sportivi Bosso mi lascia passare. Mauro è sempre là in fondo, ma non troppo lontano per lasciarmi tranquillo. Cerco di far coraggio a Bosso, gli dico che è quasi tutta così e proseguo del mio passo. Lui rimane li, a quaranta metri neanche, io finisco il tornante, lui lo inizia, mentre Cioni è all’inizio del precedente. Ultimo chilometro la srrada s’impenna, Andrea aumenta il passo ma io neanche lo riesco a vedere. Il penultimo tornante è micidiale, ma ormai è fatta con il cuore in gola, taglio la linea del traguardo e anche per quest’anno il Promal è mio. La vittoria più bella perché la più sofferta. Bosso arriva subito dopo di me, Mauro dopo un minuto, in lacrime dilaniato dal dolore per aver perso il Promal. Cerco di consolarlo, gli metto una mano sulla spalla, ma lui me la sbatte via urlando: “Comunista di merda vai via!!” Capisco che c’è qualcosa che non va, questa salita deve avergli fatto male veramente. Aspettiamo mezz’ora, ma ancora non tutti arrivano.Si hanno notizie di Lambeti lacerato da un raggio rotto ad inizio salita e di Paone perso nei boschi con alcuni cacciatori. Scendiamo quando si sente tuonare. Mi preoccupo non poco devo tornare a La Cà .Ma a Campolo l’allarme passa. Non erano tuoni, era Sandrino che aveva sbagliato strada e imprecava. Montovolo ha lasciato il segno, non solo a chi è riuscito a raggiungerlo.

04 ottobre 2009

Classifica ultima prova di Montovolo

NB a tutti i partenti che non hanno raggiunto l'arrivo sono stati assegnati 10 punti


distaccopunti

Andrea Scarlato

1Enrico Pasini
30
2Massimo Bosso15''25
3Mauro Cioni54''20

Signore che non conosco

4Luca Scomazzon3'10''17
5Alberto Longhi7'15
6Enrico Pietrafesa7'26''14
7Lorenzo Zanarini12'25''13

Mirko Tolomelli

8Lorenzo Celesteun paio d'ore10
9Alessandro Stagninon serve il cronometro ma la sveglia10
10Giovanniuna settimana10
11Antonio Paonequi serve il calendario10
12Gianluca Lambertinon pervenuto10

01 ottobre 2009

Promal 2009, fino all'ultima pedalata!!!

Enrico Pasini 98 punti, Mauro Cioni 97, Massimo Bosso 80, Alessandro Stagni 79. Il podio si gioca in un solo punto, per vincere, o per salire sul gradino più basso, basta mettere un millimetro di ruota davanti a quella del rivale. Per la prima posizione sarà duello all’ultimo sangue tra Cioni e Potter, nonostante la matematica non condanni nessuno. L’assessore Bosso e Sandrino Stagni possono solo sperare in clamorose crisi per ambire ancora alla prestigiosa maglia. Ma sulle micidiali rampe che portano a Montovolo, tutto potrà accadere. Come si comporteranno i quattro pretendenti. Cioni tenterà un altro meraviglioso attacco come a Tolè? Partirà subito, sulle rampe più dure, o aspetterà il falsopiano che porta a Campolo?Oppure marcherà stretto il magico Potter fino agli ultimi 300 metri finali e poi tenterà il tutto per tutto? Potter Pasini ,dato in forma smagliante, riuscirà a digerire i 16% iniziali e arrivare sulla parte meno dura con ancora la sua mirabolante potenza intatta?O tenterà di far saltare il banco proprio nei primi chilometri involandosi verso il terzo promal consecutivo? Bosso rimarrà a ruota tutta la salita anche questa volta?O proverà a ripetere scatti micidiali, come Pantani a Monte Campione? Sandrino si sarà ripreso dal suo periodo di depressione post-vacanziera? Partirà a tutta come suo solito o terrà nel mirino l’assessore per fucilarlo ai meno tre chilometri? Farà finta di non averne per poi superare tutti chiacchierando? In mezzo a questi, attenzione ai guastafeste. Lamberti mischierà sicuramente le carte come a Monte Pastore, mentre la coppia Zanarini-Ferri, potrebbe essere una calamita pericolosa per chiunque pretenda di tenere il loro stesso passo. Mille domande per questa ultima prova del Promal 09, solo le gambe alla fine daranno la risposta attesa. Pochi giorni e la battaglia avrà il suo vincitore.

29 settembre 2009

ultima prova Promal 09: Montovolo

Ci siamo, domenica 4 ottobre alle 8.30 ci si trova in negozio per la partenza dell'ultima prova del campionato, la Casalecchio - Vergato - Montovolo.
Si parte in gruppo e si va tutti insieme fino dopo Vergato, dove alla fine della prima corta galleria si gira a destra come per andare a Riola; subito però a sinistra e, appena attraversato il fiume, si da il via alla gara.







Si parte e la strada va su a gradoni, tra falsopiani e rampe al 16-18%, che portano arrancando fino a Oreglia di Sopra. Da qui gli strappi si addolciscono fino ad incrociare la strada che arriva da Grizzana.
Si attraversa la strada e si prende a sinistra verso il santuario di Montovolo, salendo attraverso Campolo e passando di fianco ai campi sportivi.
La strada è dura ma sale più regolare, forse si riesce a prendere il ritmo che era mancato fino a Oreglia.
Si sale tra i boschi e la sede è stretta con qualche zona dissestata, fino agli ultimi 2 stretti tornanti che preannunciano la rampa finale.
Gli ultimi 300 metri sono molto duri (credo almeno un 14%) ma ormai il parcheggio sterrato preannuncia l'arrivo.
Il percorso gara è lungo 10 km con un dislivello totale di 600 metri, distribuiti in modo molto irregolare.

21 settembre 2009

Gran Premio della Salsiccia Passa

Come sempre in pochi sanno leggere la gara!
Qui tirano per arrivare tra i primi, e nel frattempo il Margelli si porta a casa la Salsiccia.
A proposito, cosa mangiate mercoledì, quella salsiccia è sua fino alla gara del prossimo anno, poi andrà all'ultimo classificato della gara del prossimo anno.
Loris, magari tienila al fresco!
ecco le foto
http://picasaweb.google.it/Malini.Paolo/20Settembre2009GranPremioDellaSalsicciaPassa?authkey=Gv1sRgCOLbhJDAmO-3zwE&feat=directlink

20 settembre 2009

Pieve di Roffeno Penultima Battaglia

Il sole brilla nel cielo, ma la pioggia delle prime ore del mattino, ha innondato la pianura e reso le strade torrenti tutti da guadare. Nonostante questo, poche sono le defezioni nel gruppo pronto ad affrontare la penultima prova del Promal. Qualche “big” sale in macchina, ma i protagonisti della stagione ci sono tutti, in sella alle loro specialissime. Il vento della Raticosa e gli strappi della Futa quest’anno lasciano spazio ai 17 km che dalla Badia portano al valico di Tolè, all’incrocio con Santa Lucia. Salita inedita che sempre affrontiamo in discesa ma mai in salita. La Bazzanese scorre lentamente, trainati da Aureliano e Loris Margelli che giustamente, (e democraticamente) si dividono i GPM di Zappolino e Mongiorgio. Alla Badia inizia la gara vera, ma neanche il tempo dello “start” ed ecco l’esperto Pietrafesa già in fuga. Il passo è quello dei tempi migliori, ed in breve sparisce nella curve che portano a Padova di Ronca. Poi due outsider ,della Bottega del Ciclo, si mettono davanti ai 30 km/h e già prima dei tornanti, il vecchio Enrico è ripreso. Passa a condurre Gianluca e qui il gruppo esplode. Il Buon Lamberti imprime un ritmo altissimo, mettendo in difficoltà tutti i partecipanti, meno che Sandrino che si era staccato già nel falsopiano. In poco davanti rimangono Bosso Mauro, Potter e Andrea di Ferretti Bike oltre Gianluca che si beve tutti i tornanti ai 18-20km/h. Poco prima di entrare a Monte Pastore, proprio mentre qualcuno stava per mollare, Gianluca si sposta lasciando davanti Enrico Potter Pasini, il campione in carica. Mantiene il passo di Lamberti, ma in centro al paese tenta due accelerazioni, sperando che qualcuno accusi gli attacchi. Non si aspettava di certo, che l’unico a staccarsi fosse Lamberti, quello che poteva portare via punti ai suoi due Rivali, Bosso e Cioni. Potter rimane davanti, ma la condizione non è quella di Maggio e sullo strappo, che porta alla Croce delle Pradole, non riesce a fare la differenza. Discesa molto veloce verso Cà Bortolani e qui l’attacco inaspettato di Cioni. Potter cerca di seguirlo, vorrebbe lasciarlo a 30- 40 metri, a bollire a bagno Maria, ma una macchina in rotonda li ostacola, allungando il distacco anche a 100-150 metri. Anche Bosso avverte il pericolo e si mette davanti a tirare qualche centinaio di metri, lasciando poi il compito a Potter. Andrea molto correttamente, (forse anche troppo), rimane a ruota lasciando fare la gara ai tre pretendenti. Potter non si scompone, cerca di non esagerare e lascia Cioni davanti una cinquantina di metri. Inizia la salita finale, gli ultimi 1550metri che portano al valico. Cioni è stremato, Bosso nonostante sia stato a ruota da tutta mattina, non riesce a reagire al ritmo di Potter, che in un centinaio di metri riprende Cioni e stacca i due rivali. Lo accompagna Andrea che gli fa forza, mancano ancora ottocento metri, la salita è veloce, ma dopo sedici chilometri al gancio ci vuole poco a crollare. L’assessore riesce a staccare Cioni, ma Potter è imprendibile e si invola alla vittoria solitaria (insieme ad Andrea). Taglia il traguardo e si volta per vedere l’arrivo di Bosso, quando a sorpresa con una rimonta meravigliosa Cioni balza al secondo posto, lasciando tutto aperto in classifica generale. Bosso terzo, forse deconcentrato per gli splendidi risultati del figlio ruba comunque punti pesantissimi a Sandrino che giungerà staccato fuori forma e visibilmente deluso. Ma non è ancora finito MontOvolo ci aspetta, tutto è ancora da decidere. Ma l’emozione più grande è stata la volata per l’ultimo posto. Collina Aureliano contro Margelli Loris. Il piccolo scalatore di Mongiorgio avrà la meglio con uno strepitoso colpo di reni, sul boscaiolo di Crespellano., lasciandogli solo le briciole e una bella salsiccia passita, da dividere con gli amici Mercoledì alle ore 19 presso casa sua! http://picasaweb.google.it/EnricoPasini81/PieveDiRoffeno09?feat=directlink

12 settembre 2009

A Cereglio in Bici

DOMENICA 20 SETTEMBRE
Percorso Corto:
Partenza alle ore 08.00 presso Malini Bici
S. Biagio, Sasso Marconi, Marzabotto, Vergato, Cereglio, Pieve di Roffeno.
KM circa 40, arrivo all'Agriturismo Antica Pieve alle ore 10.30/11.00 circa
Percorso Lungo
Pova valida per il Campionato ProMal
Partenza alle ore 08.45 presso Malini Bici
S. Biagio, Crespellano, Monteveglio, Zappolino, Mongiorgio, Badia.
Fino qui tutti insieme, riunito il gruppo parte la parte competitiva:
Badia, Montepastore, Tolè, Passo di Santa Lucia (Arrivo)
Km 80/85 circa, arrivo all' Agriturismo Antica Pieve alle ore 12.00/12.30 circa
Per chi desidera fermarsi a pranzare:
Menù
Antipasto del Borgo
Prini:
Passatelli in Brodo
Ravioli Bicolore Patata e Ricotta
Quadarletti con pomodorini, prosciutto e ricotta stagionata in scaglie
Secondo:
Arista farcita con spinaci
Contorno con verdure di stagione e patate al forno
Dolce
Biscotti e liquori della casa
Conferma da Bici Malini con saldo ( 26€)
entro giovedì 17 settembre
Agriturismo Antica Pieve
Via Possessione 85/2
Pieve di Roffeno
40030 Cereglio (BO)

02 settembre 2009

Alla Fiera in bici


Lunedì 7 Settembre 2009
Vieni in alla Fiera di Sdaz in Bicicletta?
Programma:
Ritrovo ore 19.00 presso Malini Bici
Partenza ore 19.30
Arrivo a Palazzo Rossi alle ore 21.00 circa
Cena, per chi interessato a € 10.00 (tigelle e crescentine affettato acqua) presso lo Stend Agriturismo Cà Bianca
Rientro presso Malini bici alle ore 22.30 circa.
Percorso adatto a tutti
Ulteriori informazioni:
Malini bici tel 051578154
Andrea tel 3491964257

31 agosto 2009

Granfondo Dolomiti Stars

Ciao a tutti.
il 13 settembre c'è la granfondo Dolomiti Stars (http://www.granfondodolomitistars.com) con partenza ed arrivo ad Arabba.
si fanno il Passo Duran, Staulanza, Giau e Falzarego, per un totale di 135Km, praticamente una Maratona delle dolimiti con 2000 partecipanti invece di 9000.

Io vorrei andarci, a qualcuno interessa?

Luca

28 agosto 2009

Un giorno all'estero



Da tempo desideravo recarmi all'estero in compagnia della mia bicicletta, poi, forse per l'invidia scatenatami da Sandrino e consorte, una mattina ho realizzato il mio sogno.



Così mi sono svegliato di buon ora, e dopo un'abbondate colazione, ho riempito la borraccia, salito in bici, un clack mi confermava il bloccaggio della scarpe ai pedali, e via verso nuovi orizzonti.



Mentre mi allontanavo, mi sono girato, per vedere il mio Albergo, chissà se lo avrei ritrovato ancora li al mio ritorno.



Da quanto tempo lo sognavo, io e la bici soli, la strada scorreva veloce sotto le ruote, complice la pianura che stavo percorrendo, in poco tempo mi ritrovo a Santarcangelo di Romagna. In paese sapevano del mio passaggio, e gli abitanti mi attendevano lungo la strada, chi per un saluto e chi per porgermi una borraccia fresca.



Che soddisfazione!



Eccitato da tanto entusiasmo nei miei confronti, in poche ore ho raggiunto Verrucchio, incredibile, la notizia del mio passaggio è già arrivata, e ancora più gente di quella di prima, fatico ad uscire dal paese, troppi "TIFOSI" rendono la strada stretta, anche se in certi momenti mi spingono, mi creano un poco di nervosismo. Non sono abituato a queste manifestazioni di gioia, incredibile. Incredibile davvero.



Appena uscito da Verrucchio incontro la dogana e qui inizia la salita, veramente impegnativa, pedalo seduto con un 34/26, la velocità è sostenuta 5/6 km orarai, scalo due rapporti e metto la catena sul 21 e mi alzo sui pedali e rilancio la velocità ai 7/8 km orari, torno a sedere e la velocità ora è costante ai 6 orari.



Con questo passo neanche in un ora sono in cima.



CHE SODDISFAZIONE.



Bevo un poco di integratori, e mi accorgo che pochi secondi dopo la mia velocità è aumentata, 6/7 orari, probabilmente gli integratori fanno il loro effetto. Lentamente mi riporto con la catena sul 26, pur mantenendo una velocità elevata, qui la mia agilità mi è di aiuto.



Scalo due denti vado sul 21 e mi riporto ai 7 orari.



Sto praticamente volando, e non sento fatica.



75 minuti più tardi sono in cima, ho impiegato 15 minuti più del previsto per arrivare alla meta. Entro nel centro Storico, con una folle di gente che mi applaude e mi incita, alla mia sinistra i Vacanzieri, tra cui molti miei sostenitori arrivano in Funivia. Vuoi mettere la soddisfazione di essere arrivato fin qui in bici e con la sola forza delle tue gambe?



Si sono arrivato, stanco respiro a pieni polmoni dalla cima di S. Marino.






Dopo aver firmato alcuni autografi ai presenti, e ripreso un po di respiro, mi sono lanciato a capofitto in discesa, e ripercorso tutta la strada dell'andata, dalla soddisfazione, non sentivo fatica, e le gambe giravano che era una meraviglia. Pedala, pedala, pedala. I paesi passano veloci sotto i copertoni frenati dall'asfalto sciolto dal calore. In poche ore sono a Cesenatico, e qui la soddisfazione più grossa, non ci crederete mai: La Banda del Paese ad accogliermi, emozionato scatto una foto,



saluto e ringrazio, non ho tempo di fermarmi, mia moglie Penelope è da tanto che mi aspetta. E via ancora sui pedali!


Eccomi a Pinarella percorro il centro del paese, e incredibile a sinistra ritrovo il mio Albergo, tutto come quando ero partito. sembra che il tempo nono sia passato, invecie è già sera, nelle gambe più di 110 km e nel cuore tanta soddisfazione, sia per il giro sia perchè sono riuscito a farmi intendere un a gesti e un di pressopochismo in un paese straniero










24 agosto 2009

In bicicletta sul Danubio...

Appena tornato dall'Austria, terra dove le biciclette sono davvero equiparate alle auto, e dove il rispetto per l'altrui persona è ancora parte del senso civico della popolazione, vado a descrivere questa avventura di cinque giorni insieme a Simo, che ci ha fatto scoprire bellissimi panorami e borghi splendidi su un percorso interamente dedicato alle due ruote che si spinge da Linz (a dire il vero comincia molto prima, a Passau) e si conclude a Vienna, dove nonostante vi sia una capitale, le vie ciclabili sono presenti d'ovunque, ben segnalate e che ti permettono di pedalare in assoluta sicurezza e tranquillità.

Il primo giorno siamo partiti da Bologna e l'arrivo a Linz si è consumato dopo 699km. Lasciato il bagaglio all'Hotel (situato sulle rive del fiume che sarà la costante del viaggio, il famoso Donau) abbiamo portato la vettura nel parcheggio della stazione ferroviaria (dove torneremo via treno), e parcheggiata esattamente sotto la struttura (comodissimo scendere dal treno con le bici e a pochi metri avere già la propria auto), siamo tornati all'Hotel utilizzando per la prima esperienza le piste ciclabili della città. Segnalate sull'asfalto, e perfettamente indicate in ogni punto, mi hanno fatto rimanere allibito per precisione e accuratezza. Il resto della giornata lo abbiamo passato a passeggiare sulla riva e a prepararci psicologicamente al viaggio (soprattutto Simo).

Il secondo giorno, partendo di buon'ora, dopo una colazione pantagruelica, è iniziato il nostro tour che prevedeva 73km con sosta al lager di Mathausen, luogo dove le parole ti rimangono in gola e ti si accappona la pelle, e visita al Castello romantico di Klaim (che ci hanno riaperto solo per noi, essendo chiuso da una decina di minuti, ma il sorriso supplichevole della Simo, ha fatto breccia nel cuore del guardiano!!). In entrambi i casi, le due mete prevedevano salitelle di media difficoltà che la Simo ha superato con grande cabarbietà, e specialmente per il Castello, il premio è stato di tutto rispetto. L'arrivo era previsto a Grein, paese molto caratteristico, il cui centro è un luogo grazioso dove scattare qualche foto.

Il terzo giorno prevedeva un chilometraggio di 73.2km con arrivo a Spitz, passando per Ybbs (dove abbiamo visitato un museo della Bicicletta) e Melk, in cui ha sede una splendida Abbazia Benedettina, che vale sicuramente il prezzo del biglietto. Anche Spitz, come tutti gli altri paesini, è situato sulle rive del Donau (Danubio), ed è caratteristico e piacevole.

Quarto giorno, tappone lungo di 82km, immersi nella regione della Wachau, famosa per la produzione del vino, ed infatti si percorrono lunghi tratti immersi nei vigneti. L'arrivo a Tulln, prevede infine l'ultimo tratto da percorrere in treno (attrezzato per caricare le bici) di ulteriori 33km per arrivare alla fine del viaggio, a Vienna, capitale dell'Austria, patria del Valzer!!

Quinto giorno all'insegna dello shopping e del relax, immersi fra palazzi bianchissimi ed una città la cui superficie, è per il 50% occupata dal verde, con una qualità dell'aria incredibile!!
Totale km percorsi 228.2, per il 95% su piste ciclabili immerse nel verde e costantemente a contatto con un fiume sulle cui rive puoi vedere spesso, Germani, Papere e soprattutto tanti Cigni. Le segnalazioni del percorso sono talmente precise che è praticamente impossibile perdere la strada. Spesso lungo il percorso si incontrano fontane ed anche piccoli locali dove si può mangiare qualcosa o dissetarsi, costruiti ad hoc per soddisfare il turismo della bicicletta. Il percorso è praticamente pianeggiante, e pieno di ciclisti provenienti da moltissimi paesi diversi.
Vacanza adatta anche alle famiglie con figli appresso, visti tanti genitori con "carrellino rimorchio" al seguito. Il tempo è stato fantastico e lo potrete vedere nelle foto di cui allego il link.
http://picasaweb.google.com/sandrinoshark/VacanzaSulDanubio
Salutoni
Sandrino

11 agosto 2009

Chi viene a fare 4 passi?

Avrei l'idea di farmi una 3 giorni sulle dolomiti in bici, tipo dal 18 al 20 o dal 19 al 21.
Ho cercato e un B&B oppure un garni va dai 35 euro in su, colazione compresa in doppia.
La mia idea è la Val di Fassa (comoda per i 4 passi e poi S.Pellegrino, Valles, Rolle, Costalunga) oppure la Val Badia (più lontana, ma comoda per Passo delle Erbe, Falzarego, Valparola).
Io sarei da solo, ma ovviamente le famiglie sono benvenute e per chi volesse stare di più o di meno non ci sarebbero problemi.
A qualcuno interessa?

Legge 94/2009 la solita Italianata!

Ne avevamo già parlato ma ora è diventata ufficiale e ci sono già le prime sansizioni. Scrivo queste due brevi righe per esprimere la mia opinione personale sulla nuova legge 94/2009, che prevede la decurtazione di punti dalla patente, ad un ciclista che commette infrazioni al codice della strada. Secondo me è la classica legge all’italiana, fatta in fretta, più per far notizia che per utilità. Il ciclista deve seguire il codice della strada e rispettarlo in tutti i suoi punti per la propria sicurezza e quella degli altri, su questo non discuto, ma non si può mettere in paragone una bicicletta ad un ciclomotore o ad un’automobile. Non tutti i mezzi sono uguali, ognuno deve avere le proprie regole. Un ciclista non dovrebbe rimanere affiancato ad un altro per chiacchierare, ma dovrebbero rimanere in fila indiana. Anche senza fanalino, (che secondo me non serve a molto), deve rendersi visibile anche di giorno con vestiti appropriati o con catarifrangenti. Che senso ha togliere punti se attraversi con il rosso o se parli al cellulare? Sì, è giusta la multa, ma non di più. Uno, perché allora togliamo anche i punti al pedone che attraversa fuori dalle strisce, o con il rosso al semaforo. Due, perché la legge deve essere uguale per tutti e questa legge non lo è. Se hai la patente ti tolgono i punti, se non la hai ti fanno solo la multa. Poi, perché togliere i punti dalla patente per un’infrazione commessa con un mezzo, a cui la patente non è richiesta? Se bisogna rendere sicura la vita di tutti e convivere ciclista, motociclista, automobilista, pedone, allora costruiamo piste ciclabili serie, non marciapiedi con il cartello dell’omino in bicicletta. Lasciamo la patente a chi la merita, a chi è in grado di guidare, no ad anziani ultraottantenni, che fanno i 30 km/h in Porrettana, creando file chilometriche. Non diamo cinquantini a forma d’auto, a quindicenni che non hanno neanche un minimo d’educazione civica. Basta guardarci intorno, le cose da fare sono tante, basta la voglia e un po’ di pazienza per costruire una nuova cultura.

10 agosto 2009

occhio ai punti che poi tocca tornare a scuola guida (per auto)

BERGAMO - Ciclista transita con il rosso in bici e gli tolgono sei punti dalla patente, oltre ad una multa di 150 euro. E' successo domenica a Bergamo. Il ciclista, un imprenditore di 43 anni, è la prima vittima delle nuove norme introdotte dal decreto sicurezza, che ha inasprito le sanzioni per le infrazioni al Codice della strada su due ruote. L'uomo, impegnato nella pedalata, è stato sorpreso da una pattuglia della Polizia Stradale che ha applicato alla lettera le nuove norme.

All'imprenditore, che al momento si è rifiutato di firmare il verbale, non è rimasto altro da fare che prendere atto della nuova legge.

daini o cerbiatti? o ?


ieri mattina giro da cereglio, poi zocca, castelletto di serravalle e Monte Maggiore. Poco prima di Monte Maggiore davanti a noi due daini o cerbiatti giovani velocissimi nei campi e mentre iniziamo la salita ci ripassano davanti a pochi metri inseguendoci e tagliandoci la strada.
Eravamo in salita per cui no problem....
Cose che lasciano in po' stupefatti e con il pensiero...era un'allucinazione collettiva?

08 agosto 2009

Notturna Alla Fira di Sdaz

Lunedì 7 Settembre 2009
Vieni in alla Fiera di Sdaz in Bicicletta?
Programma:
Ritrovo ore 19.00 presso Malini Bici
Partenza ore 19.30
Arrivo a Palazzo Rossi alle ore 21.00 circa
Cena, per chi interessato a € 10.00 (tigelle e crescentine affettato acqua) presso lo Stend Agriturismo Cà Bianca
Rientro presso Malini bici alle ore 22.30 circa.
Percorso adatto a tutti
Ulteriori informazioni:
Malini bici tel 051578154
Andrea tel 3491964257

07 agosto 2009

Mi ricorda qualcosa...

[...]L’abruzzese, che anche stamattina è uscito in bici, continua a proclamarsi innocente: "Io il Cera non l’ho mai preso. Quanto sta venendo fuori, dimostra che il metodo di Parigi non è affidabile. Anche se le controanalisi saranno positive, andrò avanti nella mia battaglia per contestare il metodo usato".

28 luglio 2009

in Agosto alla domenica ci si trova alle ore 8

la proposta è di trovarsi la domenica mattina per tutto il mese di agosto alle ore 8......altrimenti non ci si trova come domenica scorsa....
visto che fa caldo secondo me va benissimo cosi.....salvo contrarietà direi di procedere così...avviso anche Paolo...ciao

Metti una domenica in romagna

Domenica mattina sveglia alle 4.30 (perchè il ciclismo è divertimento e relax), e alle 7 arrivo a Pinarella, dove alle 7.30 incontro Potter, Pietrafesa, Morini e Sandrino.
Dopo 2 anni di promesse finalmente mi aggrego ad un giro in Romagna.
Si parte in direzione di Cesenatico, poi si taglia per Savignano (dove recuperiamo altri 2 compagni di pedale), Poggio Berni, si passa sotto la rocca di Torriana e si sconfina nelle marche verso Novafeltria.
L'andatura è abbastanza tranquilla, il primo pezzo vado davanti io poi Sandrino e Potter tagliano il vento che ci arriva stranamente in faccia.
A Secchiano giriamo a destra e inizia la salita. La Romagna è diversa, c'è un sacco di gente per le strade, gente che va gente che viene...Potter si mette in testa e spinge in salita, superiamo decine di altri ciclisti, cerca di staccarmi ma per una volta non ci riesce...scoprirò poi che aveva un "blocco allo stomaco" che gli impediva di respirare...mah...
Intanto la gente è tanta, tantissima, scendono in direzione contraria e bisogna stare attenti perchè è quasi una folla. In effetti in cima alla salita c'è un ristoro e ci accorgiamo che c'è una specie di cicloturistica in zona. E noi ovviamente l'abbiamo presa a rovescio.
Vabbè ricompattiamo il gruppo e scendiamo a Ponte Uso per salire a Sogliano, dove Potter cerca ancora di staccarmi ma di nuovo niente. La scusa stavolta è che non riusciva a spingere il 53.
Intanto arrivano Sandrino e Pietrafesa insieme. Lo Stagni a sua volta si lamenta perchè la gamba non gira...meglio non citare il motivo. Pietrafesa giustamente gli fa notare che siccome sono saliti insieme, in realtà Sandrino deve essere andato mooooooolto forte.
Si scende verso il mare con il vento in faccia, io e Stefano rimaniamo indietro di qualche minuto in discesa a causa della tattica morinesca (che sarebbe: tiro finchè posso e poi mi impicco, vado dietro e faccio aspettare gli altri).
Alla fine si torna a Pinarella, sui 95 km ai 30 di media su strade per me nuove. Tanta gente, anche tante ragazze, mentre noi del club ci dobbiamo accontentare delle nostre bellezze in rosa.