28 agosto 2009

Un giorno all'estero



Da tempo desideravo recarmi all'estero in compagnia della mia bicicletta, poi, forse per l'invidia scatenatami da Sandrino e consorte, una mattina ho realizzato il mio sogno.



Così mi sono svegliato di buon ora, e dopo un'abbondate colazione, ho riempito la borraccia, salito in bici, un clack mi confermava il bloccaggio della scarpe ai pedali, e via verso nuovi orizzonti.



Mentre mi allontanavo, mi sono girato, per vedere il mio Albergo, chissà se lo avrei ritrovato ancora li al mio ritorno.



Da quanto tempo lo sognavo, io e la bici soli, la strada scorreva veloce sotto le ruote, complice la pianura che stavo percorrendo, in poco tempo mi ritrovo a Santarcangelo di Romagna. In paese sapevano del mio passaggio, e gli abitanti mi attendevano lungo la strada, chi per un saluto e chi per porgermi una borraccia fresca.



Che soddisfazione!



Eccitato da tanto entusiasmo nei miei confronti, in poche ore ho raggiunto Verrucchio, incredibile, la notizia del mio passaggio è già arrivata, e ancora più gente di quella di prima, fatico ad uscire dal paese, troppi "TIFOSI" rendono la strada stretta, anche se in certi momenti mi spingono, mi creano un poco di nervosismo. Non sono abituato a queste manifestazioni di gioia, incredibile. Incredibile davvero.



Appena uscito da Verrucchio incontro la dogana e qui inizia la salita, veramente impegnativa, pedalo seduto con un 34/26, la velocità è sostenuta 5/6 km orarai, scalo due rapporti e metto la catena sul 21 e mi alzo sui pedali e rilancio la velocità ai 7/8 km orari, torno a sedere e la velocità ora è costante ai 6 orari.



Con questo passo neanche in un ora sono in cima.



CHE SODDISFAZIONE.



Bevo un poco di integratori, e mi accorgo che pochi secondi dopo la mia velocità è aumentata, 6/7 orari, probabilmente gli integratori fanno il loro effetto. Lentamente mi riporto con la catena sul 26, pur mantenendo una velocità elevata, qui la mia agilità mi è di aiuto.



Scalo due denti vado sul 21 e mi riporto ai 7 orari.



Sto praticamente volando, e non sento fatica.



75 minuti più tardi sono in cima, ho impiegato 15 minuti più del previsto per arrivare alla meta. Entro nel centro Storico, con una folle di gente che mi applaude e mi incita, alla mia sinistra i Vacanzieri, tra cui molti miei sostenitori arrivano in Funivia. Vuoi mettere la soddisfazione di essere arrivato fin qui in bici e con la sola forza delle tue gambe?



Si sono arrivato, stanco respiro a pieni polmoni dalla cima di S. Marino.






Dopo aver firmato alcuni autografi ai presenti, e ripreso un po di respiro, mi sono lanciato a capofitto in discesa, e ripercorso tutta la strada dell'andata, dalla soddisfazione, non sentivo fatica, e le gambe giravano che era una meraviglia. Pedala, pedala, pedala. I paesi passano veloci sotto i copertoni frenati dall'asfalto sciolto dal calore. In poche ore sono a Cesenatico, e qui la soddisfazione più grossa, non ci crederete mai: La Banda del Paese ad accogliermi, emozionato scatto una foto,



saluto e ringrazio, non ho tempo di fermarmi, mia moglie Penelope è da tanto che mi aspetta. E via ancora sui pedali!


Eccomi a Pinarella percorro il centro del paese, e incredibile a sinistra ritrovo il mio Albergo, tutto come quando ero partito. sembra che il tempo nono sia passato, invecie è già sera, nelle gambe più di 110 km e nel cuore tanta soddisfazione, sia per il giro sia perchè sono riuscito a farmi intendere un a gesti e un di pressopochismo in un paese straniero










3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che lingua parlano a San Marino?

Ciao Areliano

fotorode ha detto...

BELLISSIMO !!!!!
Mi hai fatto pisciare dalle risate

Sandrino ha detto...

A San Marino parlano una lingua difficilissima e per impararla occorre un'impresa da "Titano"!!! ;-))
Salutoni
Sandrino