31 maggio 2011

Città di Lugo: Super Maurizio nella prova più dura

Era li seduto al Pasta Party alla fine della Granfondo più lunga e forse più dura del Circuito Romagnolo. Sembrava avvilito girato di schiena, quasi depresso, poi si è girato, piatto della pasta già divorato, piadina in mano e un gran sorriso, mano alta esultante. Maurizio ha pareggiato i conti ed anche a Lugo, come a Faenza, ci ha preceduto all’arrivo. Questione di pochi minuti, forse se non avessi bucato alla fine della discesa di Toranello, lo avremmo ripreso, ma c’è poco da fare il ciclismo non è solo gambe, è anche testa e l’esperienza dell’Inossidabile Magnani ha avuto la meglio. Granfondo bella e dura, con i suoi 170 km, che alla fine diventeranno 184 e che renderanno Sandrino diciamo perplesso. Soliti Coralli, poi meraviglioso ristoro di Imola, di fianco all'autodromo, con la piadina calda (purtroppo senza salsiccia), che alla nove di mattina ci sta proprio. La salita di Toranello, tra campi di grano verdi, che il sole sta ingiallendo, con Guido che non perde un metro dalla mia ruota. Il fondovalle, verso l’inizio del Prugno, dove i “cortisti” scappano, convinti che a bucare fosse Sandirno e invece ero io, (apprezzo comunque il gesto di stroncarlo!). Il Prugno, che sali circondato dalla lavanda, ma dall’asfalto che è un pugno nello stomaco. La strada da Fontanelice a Castel del Rio, costeggiando il Santerno, poi ancora su verso il Paretaio, salita lunga 10 km costante, ma impegnativa, dove in cima al ristoro, un caffè non può mancare.La discesa tecnica veloce e dal panorama fantastico, dove Sandrino marca il territorio, come un cane, sono passato da qui! L’Albano sei chilometri d’agonia per Tognetti, che prendo alla mia ruota e poi lascio al vento. Infine la Bitella, tre km al nove per cento ti fa vedere le streghe e anche la Madonnina e alla fine, Sandrino, l’allontana anche…La fine della discesa a Villa Vezzano e i chilometri che non tornano, perché, dovremmo aver già finito di pedalare e invece mancano ancora venti chilometri!

Poi il pasta party, ma di questo sapete già tutto.

Ora rimane solo la Ercole Baldini di Massalombarda e oltre a questa singolare gara, nata per caso tra il gruppo e Magnani, per molti di noi si avvicina il Brevetto delle cinque Granfondo Romagnole. Lamberti, Tognetti, Sandrino, Maurizio e io siamo vicini al Super Pokerissimo completando tutte le lunghe. Margelli, Bosso, Guido, Walter, gli altri pretendenti al brevetto( se ho dimenticato qualcuno chiedo scusa e fatemelo notare, Cella l’ho volutamente lasciato fuori!). Per Cioni, Scomazzon e Pietrafesa se verranno a Massalombarda avranno assicurati i 5 punti del Campionato Sociale. Per Baratta già conquistati i 5 punti ma che vergogna questa settimana, perdere il brevetto in questo modo, che delusione!

Ma prima di questa la Cronometro del Promal Mercoledì 8 Giugno leggete il post qui sotto di Paolo. Ci sarà anche Walter, la seconda parte gli interessa molto!

4° Prova ProMal 2011

Modificato orario di partenza





Mercoledì 8 giugno

Prova a Cronometro in falsopiano





Ponterivabella-Loghetto km 5.5


Ritrovo a Ponterivabella alle ore 19.50







Partenza primo concorrente ore 20.00, a seguire ougni minuto.


A seguire classica mangiata in agriturismo.



Menù: Bis di minestre, tigelle e affettato, dolci vino acqua e caffè.


€ 20.00 a testa.






Durante la Cena si deciderà come recuperare la Prova di Bruscoli.

27 maggio 2011

24 maggio 2011

qualcuno vuole andare alla GF SPORTFUL?

Se qualcuno volesse andare alla GF Sportful del 19 giugno gli posso cedere la mia iscrizione. Il prezzo intero dell'iscrizione è di 42 euro, mentre per comprare la mia diciamo che 20 o 25 euro vanno bene.
Chi è interessato mi scriva, il cambio va fatto entro il 31 maggio.

Nove Colli 2011: Il percorso corto...

L'avventura 2011 comincia da Marina di Ravenna, dove il sabato mattina mi ritrovo a lavare la bici e a lubrificare tutte le parti meccaniche per avere il mezzo in perfetta efficienza per la gara.
Sento telefonicamente il Potter con cui ci si mette d'accordo per fare un giretto alla fiera che tutti gli anni viene allestita in quel di Cesenatico in occasione della Gran Fondo.
Parto per il paese che ha dato i natali a Marco Pantani e provo a contattare Lorenzo, che essendo in piscina, non risponde. Vorrei sapere a che nome ha prenotato l'albergo, ma Sandrino non si ferma certo davanti a queste quisquilie, come diceva il Principe Antonio De Curtis, in arte Totò!
Arrivato all'albergo trovo una persona simpaticissima e come accade spesso con i romagnoli, riesco a farmi dare istruzioni precise su dove parcheggiare l'auto, visto che i 12.000 partenti con famiglie annesse, hanno già invaso per buona parte, la cittadina romagnola.
Vado alla Fiera, e m'incontro col Potter e famiglia, giriamo lungo le bancarelle, sino allo stand della Colnago, l'unico ad esporre...il nulla!!! C'è solo un cartello in cui avvisano i clienti che la notte prima hanno subito il furto di tutte le bici e quindi invitano per la sera i possessori di qualsiasi modello della casa di Cambiago ad esporla.
Dopo il giretto, ci salutiamo e ci diamo appuntamento in pizzeria alle 19.30.
Ci ritroviamo per quell'ora nel luogo indicato dal Potter, vicino al chiosco di piadine che fu della famiglia Pantani, ed aspettiamo gli altri che arrivano poco dopo le 20, dichiarando di non aver ancora ritirato il pacco gara. Ordiniamo finalmente le pizze mentre Tognetti e Baratta corrono a ritirare i pettorali.
Si mangia tutti insieme, fra battute e progetti di giri futuri che probabilmente rimarranno solo bei sogni.
Si esce dal locale, la famiglia Pasini si congeda da noi sapendo che l'indomani non ci si vedrà, in quanto il campione sociale parte in prima griglia, e tutti noi poveri terrestri in quelle successive.
Si va a letto, non senza qualche scherzo, come una ruota sparita al sottoscritto, che per riaverla deve minacciare i compagni di stanza di farli dormire in corridoio. L'incredibile è che tale accessorio si trova nella stanza di fronte, dove alloggia la Morena con il marito, ironia della sorte, tutti nello stesso albergo.
Nel frattempo è arrivato anche Scomazzon, reduce da un matrimonio stile "reali inglesi".
Si punta la sveglia alle 3,50, perchè alle 4,00 vengono scolati gli spaghetti!!
Al trillo della sveglia, i miei compagni di camera tradiscono il fatto di non aver fatto il militare, infatti sia Tognetti che Baratta, farebbero volentieri "prilla gallone", e tocca quindi al "vecchio" Sandrino saltare in piedi e dare un segnale di vigore a questi "giovani smidollati" (stile sergente Foley in ufficiale e gentiluomo)!!
In pochi minuti siamo pronti a scendere per la colazione, trangugiano qualsiasi cosa, e solo il "vecchio" si concentra sullo spago in bianco ed un pezzetto di "torta margherita". Scomazzon esagera con lo yogurt ed i cereali, ma la pagherà nel corso della gara!!
Eccoci poi pronti e vestiti di tutto punto e al buio del mattino, ore 5,00 ci si ritrova in strada. Solo il "vecchio" veste Malini Rosa, in onore della corsa che in questi giorni impazza sugli schermi.
Andiamo verso le griglie ed in pochi minuti, salutandoci a vicenda ci separiamo, e mi ritrovo da solo in griglia gialla, quella che partirà dopo la rossa, la bianca e la blu.
Siamo dislocati vicino al museo Pantani e quindi ne approfitto per salutare idealmente il mio campione preferito. Sono praticamente a contatto con la prima fila e questo mi sembra un buon inizio. Dopo la benedizione del parroco e l'inno nazionale, che mi mette i brividi, la 41esima Nove Colli prende il via, ma noi siamo ancora al palo. Finalmente ci si muove, ma solo per un centinaio di metri poi altro cancello e nuova sosta. Sembra di essere un cavallo al via di un gran premio, quando aprono elettricamente le sbarre, ci "spariamo" velocissimi sulla strada gia piena di persone che ci applaudono e ci salutano.
Mi ritrovo ad essere nella testa del gruppo della griglia e comprendo solo in quel momento quanta differenza faccia essere davanti e non in mezzo o dietro. Si viaggia regolari, non ci sono rallentamenti ne rincorse spasmodiche a coprire i "buchi" e nonostante il contakm spesso raggiunga i 50/52kmh non accuso fatica ne apprensione.
Cerco di mantenermi a distanza dai primi, ma lascio al massimo una 30ina di concorrenti davanti a me, in modo da poter essere sempre pronto a non farmi sfuggire il "treno giusto".
Così facendo, mi ritrovo davanti la salita di Bertinoro, che affrontiamo nel primo km ad oltre 30 orari. Superiamo già da tempo diversi gruppi della griglia precedente, quella blu, ma proprio sulle prime rampe, noto che la calca diventa importante e allora cerco di passarla nonostante le gambe inizino a trasmettermi i segnali che dovrei rallentare un pò. Ed infatti, nella seconda parte della salita, aspettando il muretto finale, rallento e lascio la testa del gruppo andare alla propria andatura che non è la mia. Cerco comunque di mantenermi davanti, e salgo regolare. Arrivato in cima, mi guardo attorno e prendo la ruota di alcuni concorrenti che vanno ad un buon passo e mi faccio tirare, sfruttando i consigli di Paolo Malini che in passato mi disse: "non chiudere mai un buco e non tirare mai, così risparmi energie"! Ed infatti quella vecchia volpe di Paolino ha davvero ragione, perchè qualcuno "infuocato" che vuole chiudere o tirare per dimostrare di averne tanta lo trovi sempre!!
Arrivo sul Polenta e la gamba gira che è una meraviglia, lo trovo persino strano ma prendo la cosa con felicità.
La discesa del Polenta è sempre uno spasso specie per il "Savoldelli dei poveri", ne supero un numero imprecisato e piombo come un Falco sulla seconda salita, Pieve di rivoschio senza nemmeno rendermene conto. Inizio la seconda ascesa piuttosto baldanzoso e a circa metà incontro un amico con i colori del Parco dei Ciliegi. Lo affianco, scambio due chiacchiere, poi una volta in cima lo saluto perchè facciamo i percorsi diversi e quindi anche l'impegno è differente.
Mi rigetto a velocità super verso Linaro, poi ecco la salita del Ciola, su cui comincio ad accusare un pò di stanchezza. Non pedalo più agile come nelle prime due e la cosa mi preoccupa. Molti mi superano, comprendo che sono in crisi, mi aiuto con qualche "succhino" ed una barretta, ma il risultato non cambia. Riesco ad arrivare in cima, più con la testa che con le gambe e penso al Barbotto che mi aspetta.
Mi lancio alla solita velocità verso Mercato Saraceno, arrivo in una curva e mi accorgo di essere troppo veloce, freno più del dovuto e mi invento una sbandata controllata alla Vale Rossi, con quello dietro che mi affianca e mi dice che si è spaventato a morte per il "numero" che ho fatto!!
Arrivo al famoso ponticello che apre le danze alla salita più famosa della Gran Fondo, il Barbotto.
Ricomincio a salire, cercando di andare regolare, e per i primi chilometri, nonostante venga superato da parecchi ciclisti, riesco a gestire bene la situazione. Poi comincio a sentire la voce dello speaker sulla cima, e comprendo di essere all'ultimo chilometro, dove la salita diventa salita, e le gambe devono cominciare a spingere. Diversi ciclisti davanti a me, scendono dalla bici, alcuni procedono già a piedi, io rimango in sella, guardo avanti e cerco di spingere senza forzare.
Fatico, le gocce di sudore mi fanno bruciare gli occhi, gli occhiali sono sistemati sul casco, e le mani serrano il manubrio cercando di dare il ritmo alla pedalata. La concentrazione è al massimo con la testa che ripete una litania convulsiva, "non mollare, pedala e respira ampio, non mollare, pedala e respira ampio"!!
Questo training autogeno mi consente di arrivare alle transenne ed allora capisco che sono sulla rampa finale, anche perchè le persone che ti applaudono e ti incitano sono sempre di più.
Lo so che non sono normale, ma queste situazioni, mi fanno rendere il 150% in più ed allora gli ultimi 100metri li faccio alzandomi sul sellino, metto giù un dente e comincio a spingere superando in quel piccolo tratto tanti altri sofferenti come me. Arrivo in cima, una signora mi dice: "onore alla maglia rosa che arriva in piedi sulla sella", io la ringrazio con un cenno della mano (perchè non ho nemmeno la forza di rispondere) e proseguo sapendo che non è ancora finita.
Infatti, il brutto del Barbotto non è la rampa finale, ma tutti quei "mangia e bevi" che lo seguono e che ti spaccano le gambe perchè la testa si è già rilassata sotto lo striscione.
Fatico, e fatico ancora cercando di tenere la ruota di un gruppetto che mi sono ritrovato dopo lo striscione, ma dopo qualche sforzo che mi porta a sentire un dolore atroce alle gambe, decido di lasciarli andare, penso di poterli riprendere in discesa.
Finalmente comincia la discesa verso Sogliano e poi Borghi. In questo tratto credo di aver dato il meglio a livello tattico e tecnico, perchè è in questo punto che il contachilometri supera i 70 e quel gruppetto che mi aveva staccato nelle salitelle, viene ripreso. Mi attacco come una zecca a questi ragazzi e non li mollo più, sino a Cesenatico. Ci "succhiamo" i chilometri rimanenti a velocità Giro d'Italia, sempre oltre i 45kmh, ma il buon Sandrino solo in un breve tratto di 400m da il cambio a quello davanti cercando di non abbassare la velocità!
Duro poco, mi scuso, ma prometto che in volata me ne starò in disparte.
Infatti arriviamo all'ultimo ponte, uno da dietro parte come un missile, mai visto tirare prima, si prede una serie impressionante di improperi da quelli che invece hanno sgobbato.
Altri da dietro schizzano via sul vialone come se dovessero vincere il mondiale e di conseguenza giù altri nomacci. Io mi affianco a due di quelli che ci hanno portato all'arrivo e li ringrazio, per quello che hanno fatto, li invito ad arrivare davanti e vedo spuntare un sorriso sulle loro facce, uno dei due mi da la mano e mi gratifica dicendomi che sono "uno che ha onore".
Finisce così la mia avventura 2011, sotto lo striscione con l'emozione che ogni volta mi coglie per un'impresa che ogni volta mi coglie impreparato. Chiamo mia moglie che nel rispondermi mi chiede cosa sia successo con voce preoccupatissima!!
Rispondo meravigliato che sono arrivato e lei di rimando: " sei già arrivato? ma sei andato a bussissimo"!!
Chiedo che ore sono, e mi sorprendo anch'io! Mi sorge un dubbio, e quindi vado a controllare scoprendo una piacevole sorpresa, ho impiegato ben 13 minuti in meno della volta scorsa, migliorando la media di oltre 2kmh avendo corso ai 29.49kmh.
Ma soprattutto sono riuscito a farla in 4h 34m 42s arrivando 1319° assoluto, migliorando di 170 posizioni. Un successone!!
Prendo la medaglia, incontro Guido e Riccardo, ci facciamo i complimenti a vicenda e poi scappo via contento come un bambino.....
Arrivederci a domenica per i 171km della G.F. Città di Lugo
Salutoni dalla Maglia Rosa
Sandrino

23 maggio 2011

Nove Colli 2011, nove colli d'intelligenza

La Luna brilla ed è ancora alta, il sole sta per albeggiare e verso il mare il cielo è completamente rosso. Sono le 5:30 e mi dirigo in griglia, già piena. Va bene così, parto nella prima e sinceramente ho un po’ di timore a partire con i più forti. Mezz’ora alla partenza, arriva Yuri Chechi di fianco a me e dopo poco se ne va avanti, intervistato dallo speaker. Privilegi che ad un Campione Olimpionico possono essere concessi. La benedizione di Padre Sauro non può mancare. L’Inno di Mameli in onore dei 150 anni dell’Unità D’ Italia è un’emozione che carica in vista della partenza, come al solito fulminea. Recupero subito qualche posizione, siamo in mille in fila indiana, penso che se va così fino a Forlimpopoli è fantastico. Ma non va così. Con sorpresa mi accorgo che partire davanti non è poi così agevole. I primi sono dei fulmini e si sono già avvantaggiati sul resto del gruppo. Poco male, sarebbe stato troppo rischioso farsi prendere dalla foga di rimanere con loro. Riesco però a trovare un ritmo adeguato solo sulla Via Emilia, dopo vari rallentamenti, che non prevedevo e che non avevo trovato due anni fa quando partii nella griglia bianca, la seconda. Infatti, dopo aver affrontato il primo tratto di Bertinoro ai 30 km/h e il secondo con un passo più umano ai 22, sul Polenta arriva il primo gruppo della griglia bianca. Sono scatenati, affrontano lo strappo al 14% come fosse la volata finale. Cerco di rimanere calmo, la gamba non è ancora sveglia, lo stomaco non ha digerito gli spaghetti e andargli dietro sarebbe un suicidio. Continuo del mio passo anche Pieve di Rivoschio, sono parecchi quelli che mi sorpassano, noto però che sono a tutta. Probabilmente stanno facendo il corto, non devo farmi coinvolgere. Il Ciola comincia male, al primo tornante in mezzo al gruppo cerco di allargarlo leggermente, mentre quello davanti si alza sui pedali e lo chiude leggermente. Le due ruote si toccano e io per rimanere in piedi faccio un numero alla Brumotti, A Bumbazza! Metà Ciola, finalmente gli spaghetti scendono e la gamba trova lucidità, allungo un pochino e controllo il tempo. Se va così arrivo sul Barbotto, sulle tre ore e a metà sulle tre ore e mezza. Perfetto come da programma. Il Barbotto è sempre uno spettacolo, non per la durezza, che non è poi come lo dipingono, ma per la gente presente che ti incita e si apre al tuo passaggio come fossero al Giro d’Italia. Arrivo al bivio esattamente dopo tre ore e venti mi fermo mangio e riparto, la Nove Colli inizia ora e comincio a spingere. Prima di Monte Tiffi siamo in quattro ma basta cominciare a salire ed ecco un gruppo davanti a me. Lo riprendo in cima e scendo con loro, faccio il Perticara senza affanni ma con un passo buono, mentre gli ultimi due chilometri metto giù un dente, riprendo un altro gruppo e lo lascio al suo destino. Discesa bellissima verso il Pugliano, spingendo sul fastidiosissimo dente che lo precede. Altro gruppo ripreso a metà salita, qui mi faccio portare fino al ristoro, riempio le borracce e scendo verso San Leo. Da San Leo in poi è terribile. Strada completamente distrutta crepe e buche in ogni dove e le braccia mi fanno un male atroce. Quasi a fine discesa mi stacco dal gruppo, perdo cento metri, ma all’inizio del Passo delle Siepi li ho già ripresi, senza fatica e rilassando molto le braccia. Questa salita è un trampolino verso gli ultimi quaranta chilometri, ma non bisogna saltare troppo, perché si rischia di toccare il fondo. Due ragazzi davanti a me vanno decisamente troppo forte, 22 km/h, potrei stare con loro, ma non voglio sentire nemmeno mezza goccia di acido lattico fino al Gorolo. Mi stacco, faccio i 18 km/h costanti, a ruota altri due ragazzi. Un ragazzo, con una bella maglia gialla e nera e la scritta corsiva “Gaul” ci sorpassa. Lo lascio andare, mentre i due a mia ruota lo seguono. Durano trecento metri e si staccano, li sorpasso e non riescono più a tenere il mio passo. In bicicletta oltre che le gambe, bisogna far pedalare il cervello, in quel momento loro l’hanno tenuto fermo. Riprendo “Gaul” in discesa, rimango alla sua ruota insieme ad altri per tutta la discesa, che non è la classica. Una deviazione per una frana, con un piccolo strappo iniziale, ti fa scendere lungo una stradina perfettamente asfaltata, in mezzo ai campi e alle vecchie case di sasso. Bellissima, taglia anche molto fondovalle e praticamente ti porta subito al Gorolo.All’attacco della salita “Gaul” se ne va, parte alla Contador sotto un sole che si fa sempre più cocente. Lo soffro parecchio quel caldo e non mi fa sentire bene, il contachilometri soffre anche lui e si spegne. Un vantaggio, non capisco che velocità faccio, mi sembra di non andare avanti, ma solo in due sono davanti a me (oltre a “Gaul”). Arrivo all’ultimo chilometro un muro al 14%, e il contachilometri si riprende. Dice 13km/h penso non sia vero, ma i ragazzi che erano davanti sono ora dietro e in cima nonostante rallenti per prendere una bottiglia d’acqua freschissima non li vedo più. La salita è finita Cesenatico è laggiù a trentacinque chilometri. Mi aspettano le montagne russe fino a Borghi, la discesa verso Savignano e quei quindici, infiniti, chilometri verso il mare. Qui, come un toro, vedo Rosso. Metto il cinquantatre e non mi fermo più. Gli strappi a tutta, discese senza toccare i freni ai 60 km/h. Alla mia ruota solo quattro tengono il passo. A Savignano non mi fermo, dopo aver chiesto un cambio, invano, salto il cavalcavia ai 40 km/h. Purtroppo ai meno dieci km entro in riserva, rallento, i quattro ringraziano e appena ci passa il gruppo che avevo sul Gorolo, si accodano. Mi accodo anche io, mi sono divertito, mi faccio trasportare sotto l’arrivo senza patemi e soddisfatto controllo il tempo. Meno di sette ore e mezzo. Speravo meglio, partendo così davanti, con un po’ di fortuna. Ma pensavo peggio, nelle ultime settimane ero parecchio in calo la testa però ha retto e mi ha portato ad un buon tempo. Poi come ho risposto a Scomazzon, ERO in calo…

22 maggio 2011

Nove Colli 2011 Le nostre Classifiche

Ecco qui i risultati di oggi, nel corto grande prestazione di Sandrino che arriva con solo 4 minuti di ritardo dal Leader del Promal Guido. Buona prestazione di Fornaciari e sempre Inossidabile Magnani, che l'ha corsa solo come allenamento in vista della granfondo Città di Lugo di Domenica prossima. Molto deludente Baratta in crisi nera in questo periodo, ma rimaniamo fiduciosi per una splendida Sporful!

1161 Frigieri Guido 04:30:22 29,97
1319 Stagni Alessandro 04:34:42 29,49
1846 Fornaciari Fabio 04:46:46 28,24
1990 Baratta Riccardo 04:49:33 27,97
3127 Bertani Matteo 05:14:18 25,77
3878 Dussi Gianluca 05:31:16 24,45
5055 Magnani Maurizio 06:06:43 22,09
5654 Melloni Ugo 06:29:40 20,79

Nella lunga buona invece la mia prestazione che confermo il tempo di due anni fa( poi farò il resoconto). Alla prima partecipazione buon tempo anche di Tognetti, che ha preso le misure con i 200 km Romagnoli. Si confermano nelle retrovie anche Cristian e Mirko ma con un cuor da Leoni, visto che proprioCristian ha avuto i crampi dal barbotto in poi ma ormai era arrivato! Batosta invece per il Bufalo che soffre decisamente il caldo romagnolo e probabilmente anche il matrimonio del giorno prima.

676 Pasini Enrico 07:17:56 27,40
1913 Tognetti Lorenzo 08:24:31 23,78
2946 Scomazzon Luca 09:32:03 20,98
3222 Degli Esposti Mirko 09:56:05 20,13
3223 Leoni Cristian 09:56:05 20,13

Bellissima giornata a Cesenatico, di meglio non potevamo chiedere anche se ad esere pignoli ci si aspettava temperatura leggermente più fresche. Ma va bene lo stesso un'altra grande impresa è stata portata a termine dai Cicli Malini.
BRAVI A TUTTI!









17 maggio 2011

22 maggio

Domenica 22 Maggio
Metti un monte,
metti un radicchio,
aggiungi una mountain bike, e via!
Domenica, l'Olio non metterlo sulla catena,
e il Sale non tenerlo nella Zucca,
usali per goderti il giro di:
Monte Radicchio
Ritrovo e partenza presso il negozio alle ore 07.45
Arrivo alla Tabina alle ore 08.15, poi....
si parte per una delle più belle escursioni che io conosco.
Rientro all'auto per le ore 11.30/12.00 circa.

15 maggio 2011

Con la Bicicletta, è sempre una bella giornata BRUSCOLI 2011

Bruscoli a metà Maggio, mai fatto. Tanta speranza di non prendere freddo come al solito, o vento come solo la Raticosa sa dare. Le previsioni lo avevano detto, noi

ci abbiamo sperato ma… Due mesi che non piove nel weekend, la settimana era cominciata bene:

Lunedì: Bello il mattino,brutto il pomeriggio- Perfetto la facciamo dai dai dai!


Mercoledì: Variabile il mattino brutto dal pomeriggio- Ok conferma il bel tempo il mattino, dai che ce la facciamo.

Giovedì: Notte bella pioggia dal mattino alle otto fino a tarda serata- CAZZO era da dire vedrai che salta tutto

Venerdì e Sabato: Pioggia battente dalle otto di mattino fino a tarda serata poi bello.- La classica presa per il culo( scusate le espressioni forti ma ci stanno!)

Domenica mattina ore 7: Sole verso Casalecchio, nuvolo verso Bazzano ma non piove!

Ore 7:10 Paolo addirittura pubblica un post “ Bel tempo a Bruscoli si va!” Porterà fortuna.

Ore 8:20 San Biagio si presenta molto nuvoloso ma con squarci d’azzurro nel cielo siamo tutti presenti e pronti a partire, non piove ma siamo sicuri che ne prenderemo tanta, già partire è un successo( sicuri???)

Ore 8:45 Via Casalecchio Via Ronzani Due gocce ci bagnano, e nel corto a Borgonuovo piove

Ore 8:50 Saragozza sei gocce ci bagnano e nel corto a sasso piove

Ore 9 Giardini Margherita Andrea buca, ci fermiamo, i cervelli si raffreddano, la passione cala, cominciamo a ragionare. (Mentre qualcuno, tra cui Cella, la cui presenza è stata propizia, aveva già abbandonato). Nel corto a Badolo piove ma avanzano.

Ore 9:20 dopo faticose trattative, possibili varianti e nessuna soluzione, sotto il diluvio, si torna a casa. Per il corto, non sono ancora a Vado, piove, ma vanno avanti e lo faranno fino a Bruscoli!

La delusione è tanta, dopo una settimana quasi estiva, trovarsi in una Domenica così fa venire rabbia. Si poteva andare avanti, tutto si può fare in questa vita, ma sinceramente sarebbe diventata durissima. Il vento sulla Raticosa è sempre imprevedibile, era da scalare tutta nella nebbia (nuvole basse) sotto l’acqua battente e le discese della Futa sarebbero state un calvario. Bravi quelli del corto che non hanno mollato, sono entrati in ibernazione a scendere da Montefredente, ma poi con il Chianti si sono risvegliati.

Poi ci siamo uniti tutti intono al tavolo, i crostini hanno cominciato a fare l’andatura, la Fiorentina faceva il forcing decisivo e il rosso scioglieva le ultime tossine di rabbia e tristezza. Si parla come quando si è in gruppo, tra chi problemi non ne ha, o finge di non averne, chi ne ha e non ha paura ad affrontarli e chi preferisce tenerli per se. Ci si unisce in gruppo, attorno ad una tavola, come se si fosse in strada e si affrontano salite e discese con la calma e la libertà che la bicicletta sa dare. Nonostante tutto, è sempre la bicicletta la protagonista, anche oggi ci ha fatto ritrovare, sfogare e divertire!

Bel tempo a Bruscoli si va!

Sembra che il tempo tenga!
Alle ore 8.30parte il gruppo.
Ci vediamo a Bruscoli!

11 maggio 2011

E' di nuovo PROMAL! Domenica a Bruscoli e il 18 Settembre...

Domenica si sale a Bruscoli per la nostra più classica delle gita, a mangiare la Fiorentina. Ma prima sarà battaglia da San Benedetto del Quercieto alla Futa. Se c'è già chi si tira indietro, come Guido, che Domenica al Giro di Romagna per 70 km ha ricordato che lui non è da salite lunghe, a lui la salita non piace, lui si staccherà subito, ( ha già preso tutto del vero ciclista non solo le gambe anche le pretattiche), ci saranno altri pronti a menare le danze e far bruciare l'asfalto. Tognetti, che doveva essere la rivelazione dell'anno è invece apparso un pò appannato, ma nelle ultime uscite ha fatto vedere segnali incoraggianti. Lamberti che anche senza cassa integrazione sulla breve distanza non molla un metro. Scomazzon pronto a vendicare il bruciante secondo posto dell'anno precedente. Bosso che sulla Raticosa ha rincorso per vari anni i suoi sogni e ogni anno cerca di raggiungerli. Io invece sono in calo, Lorenzo e Gianluca possono testimoniare, Domenica non sono riuscito a fare la differenza e addiritura nelle ultime due salite mi sono pure staccato. Penso che Domenica sarà peggio. Chissà che non ci sia però qualche sorpresa. Un nome su tutti Magnani Maurizio! Non so se viene ma nel caso, la sua costanza potrebbe rompere i ritmi e far saltare il banco. A proposito avete notizie, non l'ho mica visto al pasta party di Lugo. L'ultima immagine che ho di lui e in Croce... Aspettiamo Domenica e speriamo che il tempo regga, perchè le previsioni non sono incoraggianti. Il ritrovo è alle 8:30 da Paolo in caso di pioggia battente ci si vede su, è logico che se uno parte lo stesso con il maltempo, viene considerato in gara e punteggiato. Io l'antipioggia ce l'ho, fate voi...
Messaggio per Cella tu in caso di pioggia quest'anno non avere dubbi! Esci di casa prendi la bici e comincia a pedalare! Ho una mail pronta da mandare in Romagna con alcuni chiarimenti sui tuoi 138 km del Giro della Romagna! Ti vogliamo con i capelli a Bruscoli, non pelato!

Il 18 settembre invece ecco l'ultima prova del Promal una novità inaspettata. Approfittiamo della gita al mare per correre "La nostra Tappa". La Stradelli Guelfi- Marina Romea. La data e il percorso sono ancora indicativi ma l'idea è questa. Partenza da Paolo tutti insieme fino all'inizio degli stradelli a San Lazzaro e poi tutti contro tutti. Magari ci si può fermare a Massa Lombarda al solito Bar per il caffè di rito e poi ripartire con i distacchi presi o dati fino a Marina Romea. Il sabato, con chi vuole venire, o che deve portare giù la macchina, si vanno a fare le freccie. Idea pazza, ma realizzabile, che comunque avrà modo di essere discussa e organizzata al meglio. Il percorso più o meno è quello che avevo descritto per la gita di due anni fa che poi fu fattta in macchina. http://www.clubmalinibici.it/2009/04/la-strada-per-il-mare.html

Intanto in bocca al Lupo per Domenica sulla Raticosa e attenti arrivati a Bruscoli a non finire in Bocca a Walter, è sempre a dieta...

09 maggio 2011

Wouter Weylandt muore al Giro d'Italia

Come si può morire di sport, come si può morire in una corsa in bicicletta?
Dovrebbe essere una festa, dovrebbe essere una gioia, ed invece succedono queste cose e allora chi vince, chi arriva a mani alzate al traguardo ha poco senso, se 20 km più indietro, c'è qualcuno steso sull'asfalto senza vita, che lascia una moglie e la propria famiglia a disperarsi per qualcuno che da stasera non tornerà più a casa.
E' davvero tutto assurdo, comprese le facce di chi di solito cerca di stanare dove stia l'errore di una volata, di uno scatto fatto troppo presto o troppo tardi, e si ritrova senza parole a dover commentare qualcosa che nell'enciclopedia della storia dello sport moderno non dovrebbe nemmeno esistere, la morte di un ragazzo Belga di 26 anni.
Ci hanno raccontato che bisogna usare il casco, e noi, anche per qualche esperienza nel gruppo, abbiamo iniziato a farlo tutti, chi prima e chi dopo. Oggi purtroppo, vedendo le immagini ci siamo resi conto che il caschetto può aiutare, ma badate, non può renderci immuni.
Occorre sempre fare attenzione e la situazione imprevista può accadere in ogni momento.
A pensare a quel ragazzo steso sull'asfalto ligure, mi è venuta in mente l'ultima prova del ProMal in cui proprio io ho rischiato seriamente di cadere e di andare a sbattere contro una ringhiera di metallo sul ciglio della strada. Al solo pensiero son stato male, pensando che sarebbe bastato un qualcosa di diverso perchè "il numero" fatto per rimanere in piedi potesse trasformarsi in pericolosa situazione. Quelli di voi che erano dietro sanno di cosa sto parlando!
Ma a parte questo, oggi il ciclismo piange un ragazzo di appena 26 anni che è morto svolgendo il suo lavoro, perchè è di un professionista che stiamo parlando, ma a cui non si chiede per contratto di rischiare la vita, come a nessuno di noi, ed è per questo che dobbiamo piangere per lui.
Sono addolorato, perchè nella mia concezione di sport, dove metto sudore, sacrificio, ma anche gioia e felicità, la parola morte non compare. Dedico queste mie parole ad un ragazzo che da oggi non potrà più soffrire e sudare e nemmeno gioire ed essere felice per quello che aveva deciso di fare, per quel sogno che era la bicicletta, per quel lavoro che aveva scelto di praticare...addio Wouter Weylandt, riposa in pace.
Sandrino

04 maggio 2011

Bruscoli 2011

Ci siamo
il 15 maggio si va Bruscoli.
Classica gita Sociale che ci accompagna da anni.
Soliti due percorsi con partenza alle ore 08.30.
Percorso Lungo: San Biagio, Casalecchio, Bologna, San Lazzaro, Idice, Monterenzio, Passo della Raticosa, Passo della Futa, Bruscoli.
Percorso Corto: San Biagio, Sasso Marconi, Riovegio, Pian Del Voglio, Bruscoli.
Per chi si vuole fermare a mangiare, l'importo per prenotare è di 36 €.
La prenotazione è necessaria entro Sabato 7 Maggio.
Dopo tale data non ci garantiscono il posto.
3° prova del Campionato ProMal 2011 il percorso lungo vedrà i "capi classifica" impegnarsi per staccare gli inseguitori.
Per chi sceglierà il percorso corto, 5 punti di partecipazione, nel Campionato ProMal.

Archiviata la Dieci Colli, Domenica tutti a Lugo per il Giro della Romagna!

Archiviata la nuova Dieci Colli, Domenica ci aspetta la terza prova del circuito Romagnolo che è la classica, il GIRO DELLA ROMAGNA. Abbiamo la possibilità di scegliere tra quattro percorsi, il corto di 62 km, il medio di 88 km, il fondo di 138 km e il Gran Fondo di 170 km. Io personalmente sono orientato al lungo da 170 km, tra due settimane c'è la Nove Colli e molti di noi saranno ai nastri di partenza, questo Giro è sicuramente un ottimo allenamento con un percorso molto tosto. Data la lunghezza del giro e dato l'orario di arrivo delle precedenti Granfondo, (che erano più corte), anticiperei il ritrovo alle 6 alla rotonda Biagi e alle 645 a Lugo con i marittimi Stagni e Pasini, in modo da riuscire a partire veramente alle 7:30. Capisco la levataccia, però almeno non perdiamo tutta la Domenica. A proposito di perdere tutta la Domenica, ci sarebbe qualcuno disposto ad aspettare le 17 per le premiazioni? Fatemi se avete altre proposte in tanto qui vi metto il link con il regolamento e i percorsi. Ci vediamo Domenica!

02 maggio 2011

Maurizio la sorpresa, Guido la conferma.

Innanzitutto, speriamo che D'Agostino non si sia fatto tanto male, al mento non so nulla, domani mi informerò, comunque è arrivato al traguardo, quindi più di tanto non si deve essere fatto.
Complimenti a Guido che ha confermato la sua preparazione fisica, e sta scaldando le gambe per Bruscoli.
Complimenti a tutti, che con più o meno agonismo, hanno portato a termine la prova.
Io ero sul percorso lungo, precisamente a Lizzano in Belvedere, per l'assistenza meccanica. Sono riuscito a fare alcune foto a coloro che hanno scelto il percorso lungo.
La classifica stilata dalla Sdam, non è reale, oppure quello che ho visto io a Lizzano è stato tutto stravolto.
Il primo a passare in Piazza, è stato Maurizio, è passato che non c'era ancora nessuno, poi altri concorrenti, e dei nostri il secondo è stato Luca, seguito da Mauro, ma cliccatevi il video qua sotto, che riporta ESATTAMENTE, come sono andati i fatti.
http://www.youtube.com/watch?v=ndyS8r6CMpw

Dieci e Cinque Colli 2011


ciao a tutti
pubblico le classifiche....anche se sono i tempi ufficiali e non quelli reali (si è partiti da posizioni diverse, ma poco importa)....per chi vuole ci sono anche quelli.
Manca Scomazzon ma testimonio io che c'era....aggiungeremo poi.
Tognetti come Uisp (?)...

Per me la nuova edizione è molto bella e filante....soprattutto si sono evitati intruppamenti, frenate e rischi che erano tipici della Dieci colli nei primi chilometri...
Organizzazione direi ok...che ne pensate?

ps. dove c'è scritto uisp è perchè negli archivi champion chip non si è come club malini (si trova solo cercando per cognome)...quindi ci avranno dato meno punti? se servono.....potremmo protestare...

01 maggio 2011

La solita 10 Colli travagliata

Ormai è tradizione che alla 10colli capiti sempre qualcosa…
Ieri avevo lavato e lubrificato a puntino la bici, e avevo registrato il cambio come un orologio. Stamattina sveglia per tempo, e mi avvio in macchina alla partenza. Una volta là, visto il tempo incerto e le strade bagnate, decido di non usare le ruote Bora in carbonio, ma le R0 in alluminio, per essere più sicuro in discesa ed in frenata. Monto tutto, mi cambio, gonfio le ruote e … le scarpe dove sono??? Butto tutto in macchina ala rinfusa, corro a casa a prendere le scarpe, ritorno all’euromercato ed entro in griglia alle 7.56, 4 minuti prima del via, ovviamente in fondo a tutti.
Pronti via ed inizio a rimontare i vari gruppetti, però mi accorgo di avere le gambe abbastanza impiombate, quindi mi calmo un po e rimango nel gruppetto dove c’era anche Bosso. Nel frattempo mi accorgo che il cambio, perfettamente regolato per le Bora, non lo è altrettanto per le R0, e quindi un paio di rapporti mi escono in continuazione, ovviamente quelli che uso di più!
Arrivo in cima a Montepastore (fatta regolare senza forzare) molto bagnato, non per la pioggia ma per l’acqua raccolta e spruzzata dalle ruote ,dopodiché fino a Tolè la strada scompare avvolta nella nebbia…
Nel frattempo noto che la gamba migliora e quindi inizio a sbattagliare nei vari falsopiani e contropendenze, con discesa di Gaggio Montano fatta “a bombazza”. A tratti gruppi numerosi, a tratti gruppetti, da Montese fino a Castel d’Aiano praticamente da solo. Per farla breve arriviamo ai piedi di Montemaggiore in un gruppetto di 30 persone, scollino nei primi 5 e poi a bomba fino all’arrivo, scatti e contro scatti e volata finale (tutto il gruppo dietro tranne uno).
I dati del mio computerino danno distanza: 155 km, dislivello 2350m, tempo 5h,07m,54 sec, media 30,2 Km/h.
Sono i dati del mio computer perché una volta a casa scopro che non sono inserito nella classifica, ma porc… ho mandato una segnalazione, vedremo.

Secondo me il percorso è bello e se fatto in gara è anche abbastanza duro, ci sono pochi tratti dove puoi rifiatare. Tutti gli incroci presidiati in sicurezza, addetti ai ristori tutti gentili, organizzazione molto buona secondo me.
Adesso sotto con la prossima ciao a tutti.