30 marzo 2010

Mountain Bike da Borgo Tossignano

Un bel percorso ci accompagna alla prima prova di Campionato, inizia con una salita che costeggia il Cimitero, per condurci a Tossignano, un bellissimo borgo con la strada centrale in ciottolato, io, partito praticamente da ultimo, ho cercato in tutti i modi di mantenere la mia posizione per tutta la gara, mentre pedalavo pensavo alle ultime parole di Maurizio "Mi raccomando, la facciamo assieme, aspettami!", ma forse non parlava con me, infatti al via è partito e non si è più visto.

A metà del percorso una serie di frecce ci indicavano la strada, e per un attimo la tentazione di farmi fare uno "Zabaione" è stata tanta, ma poi il senso di competizione, mi ha riportato sulla retta via. A fatica raggiungo Nadia, dopo aver provato di staccarla in tutti i modi, decido di finire la prova in sua compagnia, e insieme percorriamo le ultime salite che ci conducono su un crinale spettacolare, pochi secondi di distrazione, e ricomincia la salita e ci accompagnerà fino all'arrivo.


21 i chilometri e direi abbastanza impegnativi, per me se erano di più era un guaio.
n.b. non è che mi sono scordato la discesa, io proprio non l'ho vista.

www.youtube.com/watch?v=7mCz9p4uAi8

Per la cronaca ecco la classifica del Club
1° Mantovani Luca
2° Rocca Massimo
3° Cevenini Stefano
4° Mattioli Federico
5° Natali Matteo
6° Donati Matteo
7° Magnani Maurizio
8° Malini Paolo
9° Arcangeli Nadia

27 marzo 2010

120 km noi...e lui?NON FIDATEVI DI QUEST'UOMO!!!

Oggi bellissimo giro di 120 km tra la pianura modeno-bolognese e l’Appennino tosco-emiliano. Un bel numero di persone, agguerrite e vogliose di macinare chilometri in velocità, invogliati da un sole non sempre presente, ma caldo e luminoso come non lo ricordavamo da tempo. Peccato qualcuno cerchi di fare il gioco sporco, un gioco di pre-tattica che neanche il miglior catenaccio calcistico può insegnare. E’quell’uomo della foto, che come potete notare si nasconde dietro il dito e dietro bugie quasi vergognose. Prima si perde all’incrocio della Via Lunga con Leoni e tira dritto a Crespellano invece di seguirci per le comode stradine di pianura. Lo aspettiamo a Calcara e si riparte. Poi a Levizzano arriva in preda a spasmi e sudori freddi dopo un quarto d’ora (almeno è quello che ci vuol far credere), si ferma all’inizio della salita di Puianello per prendere acqua. Da dietro pensando di non essere visto tira come un forsennato. Peccato che mentre ammiro il poderoso recupero del Bufalo Scomazzon(mamma mia che forma, il prossimo anno tutti con lui a fare sci di Fondo), lo vedo due tornati più giù con la catena sul 53 a fare ripetute e scatti. Poi arrivati alla Piazzetta di Riccò si siede,(vedi foto), come un anziano signore intento ad osservare i lavori stradali. In discesa a La Casona arriva per ultimo, si piazza sul fondovalle in fondo al gruppo e non si vede più fino a Savignano, dove Dondi mi informa che procederà da solo, piano piano, fino a casa. Qui tutti un po’ preoccupati, ce la farà, non ce la farà?Ce la fa ce la fa, infatti mie informatori lo hanno visto salire a Monte Budello, scendere alla Tagliolina, salire a Castello di Serravalle, poi a Guiglia e tornare a casa da Monte Ombraro, con Mongiorgio e Mongardino per chiudere. Quindi 220 km con 3000 metri di dislivello e faceva il malato. Non fidatevi di lui, vedrete a Bruscoli in che condizione arriverà…

22 marzo 2010

28 Marzo Borgo Tossignano MTB

1° Prova di Campionato UISP
Vena del Gesso

Ritrovo: Borgo Tossignano alle ore 08.00 presso La Trattoria Tato (via Mazzini).
Iscrizione: dalle 07.30 alle 08.45
Ore 09.00 trasferimento in Piazza al Paese, appello e via!!!!!!
Il Percorso è stato modificato rispetto al tracciato originale, causa le piogge degli ultimi tempi, in totale sono 21 i chilometri da fare.
Non tanti, ma per essere all'inizio dell'anno vanno benissimo.
Non scordatevi l'abbigliamento adeguato, il casco, e il tesserino, e la maglia del Club!
All'arrivo un ristoro lieterà le fatiche.

Regolamento del campionato

Saranno premiati tutti coloro porteranno a termine il campionato.
In Collaborazione con Scott, premiazione speciale per tutti coloro che lo termineranno con un Ciclo di questa marca.
Ogglibatorio usare la maglia del club.

21 marzo 2010

"Davide Cassani 2010" la Granfondo che non ti aspetti

21 Marzo 2010 primo giorno di primavera, cielo grigio e appena scesi dalla macchina qualche goccia che ci bagna il capo. Non può essere che prendo parte a quattro “Cassani” e ne faccio una, adesso basta se non la faccio neanche quest’anno non m’iscrivo più! Il cielo smette di piangere e si riesce ad andare in griglia, dopo un paio di viaggi tra la griglia e la macchina, per recuperare piccole dimenticanze, come il chip, utili comunque a recuperare i 25 km accorciati per una frana. La temperatura sin dalla griglia è gradevole, ma ognuno ha il suo modo di percepire il calore, quindi passiamo dal look di Gianluca e Laffi in manicotti, al look di Aldo e Sandrino con il giubbotto invernale, Sandrino addirittura con l’intimo pesante e la fascia in testa, a me e i Massimi, Dondi e Bosso, con le felpe. Verso Modigliana i Massimi si involano verso la testa del gruppo, mentre tutti noi altri rimaniamo ben coperti nella mezzo, eccetto Sandrino che gira come un ubriaco, cercando tutte le persone che conosce, le quali lo evitano perché non ne vogliono mezza!!! Un paio di salite lunghe ma agili come il Chioda e il Busca portano facilmente ai primi 55 chilometri di gara a Tredozio. Bosso è ancora in fuga, ma nella discesa del Busca le distanze sono ristabilite, Laffi e io, lo riprendiamo e c’involiamo nuovamente verso Modigliana, con un gruppetto di una cinquantina di persone. Gianluca ormai staccato decide di aspettare Dondi, la cassa integrazione straordinaria non fa i miracoli, questa volta Andrea non c’è e io senza accorgermene, se no li avrei aspettati,(Come no), mi involo verso Faenza. Sul Monte Carla perdo anche Laffi, la gamba nonostante i chili in più, gira che è un piacere e anche il Monticino con le dure rampe della seconda parte sono burro sotto le mie lame. Nessuno mi supera e nonostante sia solo, come sabato scorso sulla Porrettana, tiro come un forsennato e riprendo cinque superstiti che si mettono a ruota senza fiatare, (oddio fiatavano eccome). Il ricordo della crisi di solo è un brutto ricordo, Faenza si avvicina metro dopo metro e da dietro niente, quando ai meno sette, ecco un groppone in lontananza. Un paio di salitelle mi avvantaggiano sul groppone, la distanza rimane invariata, con me resistono altri due ragazzi, ma appena la strada torna pari il gruppone si avvicina. La sagoma della locomotiva è inconfondibile. Tutta nera, muscoli sopra una Trek, può essere solo Laffi, che mi riprende, mi sbatte una mano, sulla spalla e andiamo in meno di quattro ore a coprire centoquattordici chilometri alla media, quasi dei 29 km/h. All’arrivo Sandrino aspetta, assieme ai suoi figli Vermetti, nati durante il Corto, dalla sudata fatta sotto il giubbotto invernale e insieme a vecchi amici, come Vecchi e Cherella, (traditori), che è sempre un piacere incontrare. Si torna a casa dopo aver salutato Cassani e un campione Olimpionico come Juri Chechi, felici, perché le sensazioni oggi erano veramente sublimi, sarà la primavera con i peschi già rosa della Romagna ma se la prima Granfondo di stagione è andata così liscia, si può solo ben sperare.
Classifica Corto:
357
BOSSO MASSIMO
GEN
45/148
CLUB CICLI MALINI
03:09:29.70
30,72
556
STAGNI ALESSANDRO
VET
178/253
CLUB CICLI MALINI
03:31:54.50
27,47
682
BARATTA RICCARDO
JUN
56/60
CLUB CICLI MALINI
03:53:35.40
24,92
683
FORNACCIARI FABIO
VET
216/253
CLUB CICLI MALINI
03:53:36.60
24,91
791
MALDINO ALDO
SG
76/83
CLUB CICLI MALINI
04:18:36.10
22,51
291

Classifica Lungo:
PASINI ENRICO
JUN
29/43
CLUB CICLI MALINI
03:59:40.70
28,29
411
LAMBERTI GIANLUCA
VET
148/185
CLUB CICLI MALINI
04:21:06.90
25,97
418
DONDI MASSIMO
VET
152/185
CLUB CICLI MALINI
04:24:43.10
25,61

Gran Fondo Cassani del 21 marzo 2010

Questi sono i risultati dei nostri partecipanti....li ho indicati cosi perchè non riesco a inserire una tabella
....
I dati si riferiscono a:
Posizione
Nominativo
Categoria
Posizione/Categoria
Tempo
Media

Km 97

357
BOSSO MASSIMO
GEN
45/148
03:09:29.70
30,72

556
STAGNI ALESSANDRO
VET
178/253
03:31:54.50
27,47

682
BARATTA RICCARDO
JUN
56/60
03:53:35.40
24,92

683
FORNACCIARI FABIO
VET
216/253
03:53:36.60
24,91

791
MALDINO ALDO
SG
76/83
04:18:36.10


km 113

291
PASINI ENRICO
JUN
29/43
CLUB CICLI MALINI
03:59:40.70
28,29

411
LAMBERTI GIANLUCA
VET
148/185
CLUB CICLI MALINI
04:21:06.90
25,97

418
DONDI MASSIMO
VET
152/185
CLUB CICLI MALINI
04:24:43.10
25,61

19 marzo 2010

Domenica mattina per la Cassani

Per tutti quelli che parteciperanno, Domenica ci troviamo alle ore 6:30 al Parcheggio della Rotonda Biagi a Casalecchio, direzione Faenza per la Granfondo Davide Cassani. Lo so l’orario è un po’ presto, ma dobbiamo munirci ancora dei pacchi gara e verificare i chip, ricordo che è quello giallo della Winning Time, ricordatevelo. Altre cose da ricordare, l’abbigliamento adatto, penso ancora almeno la felpa, le scarpe, il mangiare, il casco e naturalmente la bici, oltre che la voglia di fare fatica. Le previsioni non sono ottime però sembra che nel Faentino ad oggi non dovrebbe piovere. Quindi carichi, la condizione non è eccelente ma l’occasione per macinare chilometri e prepararsi è ottima. Per chi volesse altre informazioni il sito internet della Granfondo è questo http://www.granfondodavidecassani.it/index.php

Chi c'è sabato 20?

visto che domenica c'è rischio pioggia...domattina alle 9 in negozio per un giro anche lungo, chi c'è?

17 marzo 2010

ProMal 2010



Cosa distingue una persona normale da un Genio?

Ho pensato di recuperare le Prove del ProMal 2010 programmandole al sabato mattina.

A volte c'è gente che si crede Genio, e gli altri lo ritengono un cretino.

Dite la vostra.

16 marzo 2010

A spasso nella pianura...

Domenica la sveglia suona alle 9.00 ed uno splendido sole fa capolino attraverso la finestra della camera da letto irrorando di luce tutt'intorno. Le mie gambe sono ancora intorpidite dal giorno prima, il giro dei due bacini ha lasciato un segno morale oltreche fisico nel sottoscritto.
L'idea sarebbe quella di andare a Faenza e provare con la mia allieva, di arrivare a Modigliana e poi tentare la scalata del M.te Busca, ma un pò l'orario, un pò la poca voglia di fare autostrada anche la domenica, decidiamo di provare un giro in pianura, e quindi si traccia la nuova meta, Ferrara, la città delle biciclette.
Partiamo in direzione Gherghenzano, e dopo aver tentato e sbagliato strada almeno un paio di volte (solo per voler a tutti costi evitare la provinciale trafficata), riusciamo ad arrivare a Galliera. Da lì, la mia guida personale conosce la strada che porta a Poggio Renatico, dove giungiamo giusto in tempo per fermarci nella pasticceria del centro e gustare così una bella brioches ed un cappuccino davvero squisito. Sembra di stare ad un percorso gourmet...
Riprendiamo le bici con spirito più leggero e pancia piena (visto che non avevamo fatto alcuna colazione) e ci dirigiamo in direzione Coronella, passando dalla base aeronautica. Superata anche Coronella, arriviamo in un battibaleno a Chiesuol del Fosso, dove programmiamo la seconda sosta della giornata, quella del panino portato da casa. Ci rifocilliamo a dovere, condendo il pane e mortadella con la immancabile banana finale. Ripartiamo per il ritorno che avviene questa volta transitando da San Pietro in Casale.
Totale, percorsi 86km ad una media dei 20,5 che per la Simo sono un ottimo risultato considerando che va in bici davvero da pochissimo tempo.
Ma la cosa che più mi rende orgoglioso della mia allieva è che finalmente ha deciso di calzare gli scarpini con gli attacchi da strada, come si conviene ad una ciclista seria, ed il colmo è che ha pure ammesso che si trova molto meglio, specie in salita....era un anno che glielo dicevo!!!
Salutoni
Sandrino

15 marzo 2010

Succede che...

Sta succedendo di tutto in questo 2010 e siamo solo all’inizio. Questo lunghissimo, infinito, inverno ci sta mettendo alle corde e i nervi cominciano a mollare gli ormeggi. Succede che Sabato nonostante un metro di neve a bordo strada, il ghiaccio e successivamente un fiume d’acqua ci troviamo in sei coraggiosi diretti verso Riola, con la Porrettana che non è una strada, ma un campo da Golf, noi siamo le palline e le bici le mazze. Succede che davanti rimangono sempre e solo, due persone Andrea e me medesimo. Succede che Gianluca, Massimo, Cristian e Sandrino non si fanno mai vedere davanti. Succede che Suviana è stupendo, la diga sembra fatta di ghiaccio e la strada verso il Brasimone un terrazzo sul lago, un terrazzo di neve. Succede che si sale anche abbastanza bene e poi si aspetta Sandrino eroico, ma fuori forma, più o meno come tutti. Succede che per prendere una borraccia d’acqua a Baigno bisogna mettersi i ramponi e arrivare alla fonte. Succede che si attraversa la Diga del Brasiamone ammirando una parete esclusivamente di stalattiti maestose e assassine se ti cadono in testa. Succede che la discesa verso Castiglione è abbastanza facile mentre da Castiglione in poi un incubo. Curve bagnate, buche e chi davanti? Me medesimo. Succede che mi sembra di andare bene, ma succede che alla Sterlina faccio andare avanti un altro, chi?Andrea naturalmente. Succede che tra schizzi, buche, vento, rettilinei ai 40, curve ai 10 km/h, mi comincia a scendere la catena. Succede che a Sasso mi scende anche la piomba. Succede che nessuno mi aspetta. Succede che Sandrino, al mio fianco, mi vede fermarmi e tira dritto, senza più voltarsi. Succede che mi lasciano solo, come un Tommasi qualunque, da Sasso a Ponte Ronca un’ora e più! Succede che l’unica volta che non sono io a dover aspettare, rimango abbandonato come un povero cagnolino in autostrada. Succede che me la pagherete presto! Succede anche che Domenica Gengi sia contento di questa mia disavventura e che si senta più umano. Succede che tanto era vestito di bianco e appena si poteva le pozze non si evitavano, ma si centravano. Succede che Bosso fa fatica a stare a ruota a Paone e che nella volata non partecipi neanche. Succede che Mauro Colli buca e Luca Laffi si fermi a chiacchierare amabilmente. Succede che Cioni va a sciare il sabato, poi la Domenica si presenti in MTB come scusa per andare piano, solo perché non ne ha. Succede di tutto in questo 2010 e siamo solo all’inizio. Succede anche che questo articolo non contiene foto, perché sabato ero talmente stanco per il lungo tragitto sasso Ponte Ronca in solitaria con le traveggole che ho lavato la macchina fotografica con la giacca. Succede a volte…

09 marzo 2010

28 Gradi

Dopo aver riposato dal viaggio, sono partito alle ore 07.00 da casa e sono arrivato in albergo, qui alle Canarie alle 17.30, tanto e' "un viaggio corto", mi avevano detto, stamattina sono andato a noleggiare una bici, tanta la scelta, e' rimasta una bici da donna con seggiolino posteriore per "ninja", bene dico io. Torno in albergo mi cambio e parto per una bella escursione, Los Palomas e' un paesino piccolo, e in fretta lo abbandono lasciandolo alle spalle. Pochi chilometri e trovo i Gendarmi che mi fermano, da li in poi ci vuole il casco! Devo tornare indietro. Continuo a pedalare restando in citta', oltre ci vuole il casco, e chi lo sapeva!
Comunque ho fatto circa 25/30 chilometri al sole, e mi dispiace per voi ma qui ci sono 28 gradi, non c'e' il sole, nel senso che e' nuvoloso, ma si sta bene.
Domani continua la preparazione, tremate!
ciao a tutti

Questa è disperazione

Ieri sera ho scritto un messaggio a Gianluca: ”Se la neve lo concede ore 8:30 alla Viro che facciamo un po’ di chilometri” e la neve alle 8:30 lo ha concesso. Cielo grigio ma nessuna precipitazione. Dopo dieci minuti su per Via Landa comincia a scendere qualcosa, facciamo una curva e all’incrocio con Sartorano i fiocchi sono molto di più. Imbocchiamo Montemaggiore ed è bufera! Chi se ne frega, si sale lo stesso, ma veramente non si vede niente, la neve è fitta ti si attacca addosso e anche ai bordi della strada si comincia a vedere bianco. Capiamo che forse San Prospero non si riuscirà a fare, ma anche Zapponino è arduo. Infatti ci dirigiamo verso Crespellano. La neve continua a scendere ma pian piano che la Bazzanese si avvicina, l’intensità diminuisce e a Crespellano quasi non viene giù niente. Bene non ci arrendiamo, saliamo San Savino ma neanche un chilometro e ricomincia a nevicare intensamente. Lo strappo delle Ville è sempre duro, poi sotto la neve, l’asfalto distrutto e scivoloso è un piacere farlo. Discesina verso Oliveto e la strada diventa bianca. Il vento è impetuoso, la neve ti si pianta sulle guance. Basta si scende da Via Puglie e si torna a casa. Avviliti e disperati quest’anno l’inverno non vuole finire. Comunque c’è a chi va peggio, pensate a Paolo ora alle Canarie, Che Sfigato!!!

04 marzo 2010

Prima prova del ProMal

Domenica 7 Marzo 1° Prova del ProMal 2010

Ritrovo presso Malini Bici alle ore 08.50, partenza puntuali alle ore 09.00!

Si parte in direzione Zola Predosa, Gessi, Calderino, poi sul Ponte del Lavino, direzione Mongardino, Via Volante con arrivo subito dopo il Ristorante il Mulino (prima che inizi la salita di Mongardino sul ponte)


Speriamo che la pioggia arrivi più tardi!!!!!!!

Ci si vede domenica!

03 marzo 2010

Dove ci vediamo il sabato e la domenica mattina?



Ingrandisci la mappa

Per i nuovi arrivati e per chi è curioso di sapere dove deve venire per incontrarci e unirsi a noi per dei bei giri in bici, ecco la posizione precisa del nostro ritrovo, in via Caduti di Cefalonia a Casalecchio di Reno (quartiere San Biagio).
Potete usare il mouse per muovere l'immagine e zoomare e vedere la cartina della zona.

Vi aspettiamo!!!

01 marzo 2010

Domenica 28 febbraio

3 punti sono meglio di uno.

Caro Enry domenica non sai cosa ti sei perso!
Prima di tutto 2 punti, poi un giro bellissimo, e una serie di cadute che le immagini che seguono lo dimostrano.

Solita partenza alle 9, sbigottimento tra chi non sapeva che l'uscita era in MTB, vedi Toni e Aureliano, ma mentre Aureliano tornava a casa a cambiare la bici, Toni si aggrgava a i TRADITORI, con la bici da corsa.

Noi, un bel gruppetto di circa 15 persone, dopo aver imboccato la Porrettana, voltiamo a destra su via Moglio e iniziamo a spingere sui pedali, la strada non lascia tanto da respirare, le chiacchere sono poche, e dopo aver attraversato Mongardino, arriviamo al cimitero di Medelana, qui voltiamo a sinistra sul sentiero che ci porterà a Jano.

Ilgiro come preannunciato lo conosce bene il Cioni, infatti senza timore si butta a copofitto a tutti gli incroci, per poi accorgesi che ha sbagliato strada e dovo essere tornato sui suoi passi si rimette sulla strada giusta, seguito dal gruppo che non osa lamentarsi della "guida".

Prima discesa e prima caduta, Sandrino che picchia il ginocchio, "non piango perchè sono grande" la sua frase di stizza, benissimo ora prenderà la "Paga anche da sua moglie", cara Simonetta, aspettalo, quando andate fuori insieme, è in buon ragazzo ma la bici non è il suo sport.

Alla caduta si aggrga Massimo "la nuova promessa" che in salita se la cava benissimo, ma in discesa.........lascia a desiderare, "preferisco la bici da corsa" sarà la sua dichiarazione alla fine del giro, ma và ? In 34 chilometri, 30 cadute, non c'è male!

Si prosegue in discesa e si continua asbagliare strada, quindi torniamo indietro e via ancora in discesa, Luca Trial chiude sempre il gruppo, sembra un Cane da Pastore, non lascia indietro nessuno, sempre attento a chi non rimane nei "Ranghi", tranquillo Cevenini che si gusta la bici alla prima uscita e non spinge al massimo, manca la confidenza. Questa discesa è un poco più tecnica, e ci porta sulla stada asfaltata di Jano, Benotto è già arrivato quando arrivo io e sta discutendo con un Motocrossista su chi dei due fa più fatica a girare, io mi piazzo a gurdare chi mi segue e mi "Gusto" la caduta di Mircone, che senza conseguenze si rialza, poi per ultimo arriva Massimo, che dopo 29 cadute preferisce venire giù a piedi. Si riparte su asfalto e sterrato sempre in discesa, qui tutto bene fino alla fine dello sterrato, a parte Massimo che completa il giro con la trentesima caduta. Ci immettiamo sulla Porrettana e dopo 8 chilometri ai 74.3 di media siamo al punto di partenza.
Bella uscita di 34 chilometri caratterizzata dalla fretta di Pietrafesa che doveva esser a a casa presto, e all'arrivo, invece di andare in casa si mette a discutere con Sandrino di ghiaccio si ghiaccio no sul ginocchio.