28 febbraio 2014

30 Maggio andiamo sul Grappa a vedere il Giro

Venerdì 30 Maggio andremo sul Monte Grappa per vedere la cronoscalata del Giro d'Italia. Sabato e Domenica ci fermeremo sulle Dolomiti Bellunesi per un weekend tutto sui pedali.
Cominciamo ora a prendere le adesioni, in base a quanti saremo, decideremo il posto.
La mia proposta è questa:
Dopo la Tappa prendiamo la macchina e andiamo a Feltre, 30 km da Bassano, in un Agriturismo che qualcuno di noi conosce giá, immerso nei campi e nel verde. http://www.parks.it/agr/le.sorgive-ex/index.html
Il Sabato si potrebbe provare ad arrivare alla Diga del Vajont sarebbe un giro lungo ma non so quanto impegnativo. Ci sono comunque svariati giri da poter fare, quindi sul momento decideremo.
La Domenica invece scaleremo noi il Grappa per poi alla sera tornare a Bologna.
Questa la mia proposta ma se ne accettano molto volentieri altre, soprattutto da chi è conoscitore del posti ( Inossidabile Magnani sto parlando di te).
Aspetto notizie e soprattutto conferme.

24 febbraio 2014

In giro con gruppo e con Piero

Il ritrovo è alle 9 davanti al negozio, siamo in una ventina, tra cialtroni, ciclisti, cicloturisti, e amatori ( io appartengo a questa categoria, ....non ci credi? chiedilo a tua moglie! tu fai parte della prima), dopo aver proposto il mio giretto: Sasso Marconi, Marzabotto, Luminasio, Medelana ecc ecc, il gruppo senza avvertire si porta in Porrettana e, dopo ave
r voltato a destra, si mette a menare una velocità insostenibile, io grido: SCHERZAVO, ma loro niente, più forte di prima, abbandonano la Porrettana per la Bazzanese, e pedalano, mannaggia come pedalano, in effetti scherzavo con l'idea di Medelana, ma questi non scherzano.  Arrivo all'inizio di via San Savino a Crespellano solo,  poi ecco li che mi aspetta Piero, gentilissimo, a dir il vero anche Zanaro e Tony hanno provato ad aspettarmi, si ma .... non riescono a stare in equilibrio alla mia velocità. Così inizio la salita con Piero che mi aspetta per tutto il giro.......mi aspetta, non so se lui aspetta me che vado piano o io che aspetto lui per tutti i suoi "cambio d'abito": in salita toglie la giacca in discesa mette la giacca,hai presente il vecchio cinese nel Film Karate Kid con metti la cera togli la cera? "Uguale"!
San Savino scorre veloce sotto le ruote, in cima sono li che mi aspettano il Paso e Zanaro, il gruppo è a 100 metri. "Andate, andate pure, io sto con Piero, lo aiuto a cambiarsi"
Piero ride, il gruppo riparte,  noi non siamo neanche fermati, e continuiamo a pedalare, MonGiorgio, è li che ci aspetta, neanche 60 minuti e sono in cima, Piero si ferma e mette la giacca. E VVVVVia giù in discesa fino a Calderino, si volta a destra e la leggera salita che ci porta al ponte delle Lepri, mi fa capire.....che era negli andare a casa passando da Riale, Certetolo, e Casa, ma ormai siamo qua.
Al ponte delle lepri, Karate Kid toglie la cera, ah no, Piero si toglie la giacca, e via su fino alla Grotta di Monagrdino, dopo che Piero si è rimesso la Giacca (ha la lampo tutta consumata), andiamo al Bar a farci un Frizzantino, ormai è tutta discesa, e siamo in bici, non mi faranno un controllo anche qui eh? Arrivati a San Biagio ringrazio Piero e la sua Giacca, per avermi aspettato, in totale circa 56 Km con 800 metri di dislivello, ai 17 di media, non c'è.....................mica da ridere. Bisogna allenarsi, Bruscoli è Vicina!


Profumo di Primavera

Una Domenica come quella di ieri è la giusta ricompensa dopo una dura settimana lavorativa e un sabato bagnato anche se sempre in sella.
Non era forse la mattina giusta per iniziare a scalare Mongardino all'alba, il termometro era vicino allo zero e nella Valle dell'Olivetta i campi erano ricoperti di brina gelata. Ma giá al primo tornante un raggio di sole ci illuminava la strada e scaldava le ossa. Un soffio di vento caldo ci accarezzava, mentre sui pedali salivamo verso Mongardino. L'inverno non è mai iniziato ma in realtá deve ancora venire. Il soffio di vento però profumava di Primavera, portandomi alla pace e serenitá che regna di prima mattina lungo la salita, quando ancora le automobili non abitano la strada e tutto si risveglia verso una nuova giornata.
Lungo il Belvedere verso MonteCapra la natura ha dipinto paesaggi che nessuna foto può eguagliare. Le Prealpi e Alpi Venete sullo sfondo sembravano a ridosso di Modena e il Cimone verso Ovest sembrava toccare MonteSanGiovanni. Mentre la Valle del Reno veniva accarezzata dalla nebbia che fuggiva da terra verso il cielo. Una Domenica da stare tutta sui pedali a girare tutti i colli e tutti i monti su e giù con il tepore del mezzodì, temperatura perfetta ne troppo calda ne troppo fredda. Non fossero bastati San Savino e Zappolino, San Prospero verso Cá Bortolani con le Alpi alle spalle il Cimone, il Corno a Destra e il Sole splendido a sinistra. Se riuscivi a rimanere concentrato su questo spettacolo quasi quasi la fatica non la percepivi. E allora ancora su per Tiola e nuovamente Zappolino e per non staccarsi troppo presto dai pedali anche MonteMaggiore. La vista delle Alpi sempre piu fievole ci ridestava dal sogno e a dir la veritá anche i profumi inebrianti che uscivano dalle osterie ci ricordavano che le tavole a casa erano imbandite, pronte per farci recuperare le energie dissipate, forse anche qualcosa di più, per qualcuno di noi che si è ritrovato nel piatto fagioli e cotiche...

17 febbraio 2014

Domani al Cinema.

Ricordo a tutti il ritrovo Domani sera per il docufilm su Pantani.
Ore 19 da Colazione da Tiffany
Ore 1940 Space Cinema in Via Michelino zona fiera a Bologna.
Mi raccomando per chi vorra esserci la puntualitá. L'evento ha avuto molta promozione il rischio di non trovare i biglietti e slittare allo spettacolo delle 2210 è concreto.
A domani!

12 febbraio 2014

Cena Sociale

Sabato 15 Febbraio
Cena Sociale 2013

Presso 
Ca Nova del Tenente
Via Volta 27 Monteveglio (BO)
Ore 20.40

Per chi non vuole salire in "gruppo":
Ritrovo: ore 20.20 presso il Bar Colazione da Tiffany Riale, per poi raggiungere l'Agriturismo alle 20.40


Un tragitto quasi ciclabile, da Zola a Bologna in bicicletta.

E’ un caldo pomeriggio di metà settembre. L’Estate sembra non finire mai, è un bel caldino e non c’è una nuvola in cielo. Devo andare a fare una commissione in Centro a Bologna, ho con me mio figlio e sinceramente non mi va di farmi stradone e Viali in orario di punta. Mio figlio si annoierebbe e io m’innervosirei. Il più bel modo di svagarmi, svagarlo e riuscire anche a fare la commissione è prendere la bici, caricarlo sul seggiolino e partire. Sono proprio curioso di vedere quanto ci metto, cercando di stare il più possibile sulle piste ciclabili.
Parto dal centro di Zola esattamente dalle scuole Calamandrei, e raggiungo abbastanza facilmente il Parco Respighi da dove comincia il percorso vita e la pista ciclabile. Lo mantengo fino agli orti, poi svolto a sinistra arrivando al Cimitero di Zola. Da qui, di nuovo in pista ciclabile fino a Riale. Finita Via Gessi mi immetto sulla Bazzanese, fortunatamente senza traffico, davanti alla Chiesa svolto a sinistra in Via Vivaldi e di fianco al sottopasso per il Palasport a destra dove comincia un’altra ciclabile, che attraversa il Parco della Fabbreria e mi porta in via Sabotino a Ceretolo. Risalgo via Sabotino e mi ritrovo sulla Bazzanese. Qui decido di fare il fuorilegge e prendo il marciapiedi. Fossi da solo non avrei problemi ad andare in strada, ma con mio figlio dietro, non mi fido di buttarmi nel traffico. Rimango sul marciapiedi fin davanti alla Chiesa dove inizia un breve tratto di ciclabile che si interrompe sotto il ponte dell’Autostrada. Quindi di nuovo marciapiedi fino alla rotonda Biagi. Da qui nessun problema per raggiungere il centro di Casalecchio, con il comodo sottopasso dello stradone e la pista sul ponte della Ferrovia. Attraverso il Parcheggiane e svolto in via Garibaldi, che percorro senza non pochi patemi fino in fondo, dove svolto a destra in via Passo di Canonica. Poche centinaia di metri e prendo il nuovo Ponte sul Reno, esclusivamente pedonale e ciclabile. Mi ritrovo davanti alle scuole Itis, da dove parte la lunga pista ciclabile, che mi porterà in pieno centro. Passando dal Ghisello,  dallo Stadio, attraversando i viali e fin in via della Grada rimango sempre in ciclabile, non rischiando nulla e trovando anche un’ottima convivenza con i numerosi pedoni e podisti presenti lungo il tragitto. Ci sono anche molti ciclisti, chi a passeggio, chi di ritorno dal lavoro, chi dall’università. Sono favorevolmente colpito da tale presenza e soprattutto da un inaspettato senso civico. Mio figlio intanto si gode l’aria e il tepore di questa lunga estate, ogni tanto si volta e mi chiede dove siamo, che fiume è, che parco è, che Stadio è. Si diverte, certamente di più che in auto. Dall’Incrocio con San Felice s’interrompe la pista ciclabile, ma cominciano una serie di segnalazioni sul percorso più adatto per raggiungere, in bicicletta, vari punti di Bologna. Raggiungo il Centro storico facilmente, eseguo la commissione e torno indietro. Bologna è sì trafficata, ma in strada ci sono anche molte biciclette, che sfrecciano più veloci delle auto nel caotico traffico cittadino. Bologna è piena di gente, bella come sempre, viva più che mai. Ripercorro la strada fatta all’andata. Verso Casalecchio il sole inizia a tramontare e a Riale è già buio. Il tratto che mi fa paura è quello in centro a Zola. Qui non c’è la pista ciclabile, i casi sono due, o faccio qualche stradina contromano nella parte di Zola Chiesa, oppure percorro tutta la Bazzanese, fino alla rotonda della Piscina. Rischio in Bazzanese, con le luci sono visibile, anche se la paura non è poca. Arrivo comunque a casa sano e salvo, giusto in tempo per preparare la cena e mangiare.
Ho impiegato quasi due ore per andare a Bologna da Zola, in bicicletta, con mio figlio dietro. Un tempo sicuramente superiore di quello con cui ci avrei messo in macchina, ma non eccessivamente esagerato. Sono rimasto ben impressionato dalla rete ciclabile di Bologna, non certo perfette, ma presenti, ben segnalate e soprattutto molto usate. Diverso il discorso per Casalecchio e soprattutto per Zola, che ha sì Piste ciclabili nelle frazioni, ma che diventano binari morti, impedendo l’attraversamento del paese. Raggiungere Bologna non è semplice. Da Ponte Ronca alla Piscina di Zola la ciclabile è presente, comoda, veloce, a lato della Bazzanese e anche abbastanza spaziosa. Ma una volta attraversata la rotonda non vi è più traccia di ciclabili, o t’immetti sulla Bazzanese, con il traffico e le buche sempre presenti, oppure percorri qualche contromano nelle vie di Zola Chiesa a tuo rischio e pericolo. Non ci sono grandi spazi per crearne, la cosa migliore forse sarebbe una segnaletica che autorizza il contromano nelle vie a senso unico, come sono presenti a Casalecchio, sfruttando poi il Giardino Campagna e la Piazza Di Vittorio fino al Ponte sul Lavino, per poi, tramite il percorso vita arrivare in via Garibaldi, dove inizia il tratto che va a Riale, molto bello anche se lungo confronto al tragitto automobilistico. Si potrebbe pensare, per abbreviare il giro, di rendere il Marciapiede tra lo Zola Motel e Via Pirandello ciclabile, costruendo una passerella sul fosso, in modo da dare possibilità anche ai numerosi pedoni, che ora camminano sul cornicione, di camminare in libertà e godersi lo splendido panorama dell’ultimo campo,( non edificato), prima delle nostre colline.( Notizia di oggi 12-2-2014 scritta sul Carlino e confermata dal Sindaco di Zola questo tratto, come da me immaginato si farà grazie a fondi regionali). Da Riale a Ceretolo per il Parco Fabbreria non si corrono pericoli, ma da qui, se fosse possibile, si dovrebbe creare un collegamento diretto alla Stazione e poi in Via del lavoro, per portarsi al Salvemini e alla rotonda Biagi, in tutta tranquillità, evitando di dover tornare in Bazzanese o sui marciapiedi, che non sono per le biciclette. L’ultimo tratto sguarnito di ciclabile è quello di Via Garibaldi, non sono un gran conoscitore della zona, ma forse qualche spazio tra il vecchio Stadio di Casalecchio e il nuovo Comune si potrebbe creare, portando i ciclisti direttamente sulla nuova passerella del Reno.
Si potrebbero fare tante cose per le biciclette, naturalmente con dei fondi a disposizione e le mie sono solo idee nate da un viaggio improvvisato, un pomeriggio con mio figlio. Penso che dovremmo cominciare a pensarci tutti a quanto preziosa possa essere la bicicletta come mezzo di trasporto. Lo era un tempo non lontano, tra le due guerre e nell’immediato dopoguerra. Economico e pulito già allora, ai giorni nostri con l’arrivo dell’elettrico è diventato anche veloce e poco faticoso. Dal portare i figli a scuola, all’andare a lavorare per chi è vicino al lavoro, libera la mente e tiene qualche soldo in più nel portafogli.
Perché forse i mezzi di trasporto del futuro non solo macchine volanti o propulsori fantascientifici, il mezzo del futuro potrebbe essere proprio la bicicletta.  


Dopo una veloce ricerca su Google, ho trovato questi tre siti, molto belli per chi ne vuole sapere di più sul viaggiare sicuro in bicicletta e senza intralciare il traffico automobilistico.
http://www.bikeitalia.it/tag/piste-ciclabili/

11 febbraio 2014

Sai cos'è il Test Conconi?

La ricerca della “Soglia Anaerobica” in chi pratica sport di endurance (resistenza) come il ciclismo e il podismo

La “Soglia Anaerobica” rappresenta il livello dello sforzo al di sopra del quale compare la sensazione di fatica con dolore muscolare per la comparsa di acido lattico nel sangue.
Ricercare la “Soglia Anaerobica” rappresenta una tappa importante, per ogni atleta di endurance, prima di iniziare l’allenamento specifico (a piedi o in bici) per impostare i ritmi di allenamento e, all’apice della forma fisica, per verificare le proprie capacità fisiche e i miglioramenti ottenuti. 
Impostare un allenamento corretto, secondo le proprie capacità e il grado di allenamento raggiunto, aiuta a prevenire infortuni muscolari e accidenti cardiovascolari.
La “Soglia Anaerobica” può essere ricercata con vari metodi, diretti (prelievo del sangue venoso: test di Mader) o indiretti (attraverso il test Conconi o con il test del massimo consumo di ossigeno- VO2 max).
Oltre al test del Massimo Consumo di Ossigeno (VO2 max) che dà un’indicazione sulle potenzialità e i limiti naturali del soggetto e il valore di soglia anaerobica respiratoria, per il ciclista è consigliabile effettuare almeno una volta il test Conconi. Si tratta di un test validato da molti anni, facile da eseguire (purchè effettuato da personale qualificato ed esperto), affidabile e viene svolto, per ciclisti, sui rulli utilizzando la propria bicicletta, così da non creare difficoltà di adattamento al mezzo. Unitamente al valore di soglia anaerobica (espressa in FC = frequenza cardiaca e V = velocità in Km/h) si fornisce una tabella con i ritmi di allenamento da seguire. 
Il test dura un’ora circa ed è comprensivo della fase di riscaldamento iniziale e di recupero finale. 

Dr. Giuseppe Poletti
Medico Chirurgo
Specialista in Cardiologia
Specialista in Medicina dello Sport
Via Cavour, 1 - 40033 Casalecchio di Reno (BO)
Tel. 051 9340213 - Fax 051 9340145
Cell. 338 2054840

09 febbraio 2014

Si va al Cinema!

"Pantani più alta la vetta, più dura la caduta."

Martedì 18 Febbraio andiamo al cinema a vedere questo film su Marco Pantani. Il ritrovo è alle 1915 da Colazione da Tiffany o alle 1950 allo Space Cinema in zona Fiera.

W Marco per sempre!

06 febbraio 2014

Primo Soc-Corso per la Bici


Venerdì 28 Febbraio
Ore 20,00
Presso Centro Sociale San Biagio
Via Pietro Micca Casalecchio di Reno (BO)

Cena Sociale


Sabato 15 Febbraio 
Cena Sociale.


Con Premiazione dei Tesserati che hanno vinto 
nei vari Campionati 2013 
a cui hanno partecipato:

Mantovani Luca
Cevenini Stefano
Rocca Massimo
Tognetti Lorenzo
Pasini Enrico
Lamberti Gianluca

l’occasione è anche per ringraziarli di aver dato notorietà alla Nostra Società.

Conferma di partecipazione entro Mercoledì 12 Febbraio.

02 febbraio 2014

L'Ultimo Baluardo del vero Ciclismo

In un momento, ormai anche piuttosto lungo, in cui sedicenti professionisti e improvvissati o inqualificabili giornalisti, non fanno altro che offendere ed umiliare il nostro amato sport, lo spirito che noi e i gruppi come il nostro, portano sui pedali, è l'ultimo baluardo a difesa di una storia ormai secolare, che ha portato in giro per l'Italia e per il mondo storie bellissime fatte di sacrificio, sudore, bellezza, umiltá, condivisione e altruismo.
L'ultimo baluardo del ciclismo vero è fatto da persone come Enrico, Sandrino e Loris, che nonostante le gambe dicano e facciano dire, di accorciare il giro, non svoltano e continuano, completandolo tutto, con orgoglio e determinazione.
L'ultimo baluardo sono Lorenzo, Gianluca e Mimmo che mettono al servizio degli altri la loro splendida forma, scarozzando  su è giù, controvento o a favore, per i colli Bolognesi o per la bassa padana il gruppo di amici.
L'ultimo Baluardo è Bosso, che dato il pochissimo tempo per pedalare, vede la fatica farsi sempre più cattiva, ma indomito la vince, con saggezza ed esperienza.
L'ultimo baluardo sono Tony e Marco. Così diversi cosí uguali, Sandra e Raimondo, Tom e Jerry, Cip E Ciop, Stasky ed Hutch. Pedalano ridendo, una delle più grandi forze per vincere la fatica. L'ultimo Baluardo è Stefano, che dopo un anno in bici ha giá fatto i chilometri di un'esperto Granfondista.
L'ultimo baluardo è Guido, che di ciclista ha poco nella testa e nelle gambe, ma è ciclista vero nello spirito.
L'ultimo baluardo del vero ciclismo sono tutti quei ciclisti che mettono la loro individualitá al servizio di uno spirito unico, fatto di sudore, allegria e risate.
L'ultimo baluardo del ciclismo siamo noi. ClubMalinibici.