16 novembre 2009

Weekend a Vedegheto

Metti un sabato mattina freschino, ma più che altro umido, metti un po’ di nebbia che il Reno ti butta sulle articolazioni già precarie, come la maggior parte degli italiani al lavoro. Metti anche che hai voglia di uscire da una settimana, che il gruppo è buono e ben suddiviso, con anche il ritorno di Dante, allora perché non andare a fare Vedegheto? Metti una domenica mattina ancora più freschina, metti anche una percentuale di umidità ancora più elevata, metti che il giorno prima Dante, pur non uscendo da una vita, dimagrito sette chili in un mese, ti è stato a ruota quasi tutta la salita, metti che solo io e Cioni “Squaraus” c’eravamo sia sabato che Domenica. Metti anche che notizie certe davano a Mongardino venti gradi e le rondini in volo. Allora perché non fare un po’ di salita?Cereglio?No, perché non fare Vedegheto? Così un weekend a Vedegheto con i suoi undici chilometri di salita, agile ma estremamente nervosa, è passato nelle nostre gambe accaldate dalla Porrettana, e intirizzite dalla nebbia di Savigno. Undici Chilometri che hanno visto, Raffael riprendere in mano la bici da strada dopo quattro ore per cinque giorni di Mountain Bike, (ed è in convalescenza), Dante fare sempre il suo passo con i canini incastonati alla mia ruota senza mollarla un attimo. Mauro Cioni e l’allegra brigata della Polenta e salsiccia il venerdì, sentire lo stomaco cantare di gioia e per il buon Cioni, anche l’intestino si è fatto un concertino niente male. Zanarini dopo una settimana al lavoro fino tardi spianarla ai 35 orari con Mimmo che gli cinguettava nell’orecchio. Bosso raffreddato nel naso ma non nelle gambe, sempre pronte a dettare la loro forza. Il grande Fabio tenere una conferenza sui principi cardini dei motori. Insomma chi in un modo o chi in un altro, per Vedegheto si riesce sempre a trovare la propria dimensione. Ma non proprio tutti, se è vero che il più grande scalatore del gruppo, Aureliano, è stato l’unico a rinunciare a fare Mongiorgio, lui che ne è il padrone assoluto. Probabilmente eravamo in troppi, per lui Mongiorgio è una questione intima.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

averlo saputo..
ero su a finocchia potevam beccarci a pian di venola
io ho fatto cereglio bocca dei ravari sia sabato che domenica
ciao
andrea

Anonimo ha detto...
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