20 aprile 2008

Granfondo della strada dei vini e dei sapori-Russi

C’era grande curiosità, un pò per tutti, oggi al ritrovo, per questa nuova esperienza della “Granfondo della strada dei vini e dei sapori” e devo dire che è stata ben appagata.La giornata è iniziata presto, il ritrovo era previsto alle 6:15, 6:30 al parcheggio della rotonda Biagi, tutti si sono presentati puntuali, ma sul pian bello, inspiegabilmente, Aureliano è tornato a casa, lasciandoci tutti a bocca aperta e tornando dopo 10 minuti decisamente dimagrito. Nonostante ciò siamo riusciti a partire secondo la tabella di marcia, tutti in fila in autostrada, destinazione Russi. Il buon Sandrino intanto, arrivato prima ci ha ritirato i fogli di via e ci aspettato alla partenza. Parcheggiamo subito fuori il paese, ci cambiamo e proprio mentre stiamo per salire in sella arriva un signore, che scusandosi chiede di spostare le macchine, perché anche se non c’è scritto, il parcheggio è privato. Poiché noi siamo dei signori, chi aveva il mezzo si sposta poco più là, nella zona industriale, ma la prossima volta il signore scrive “privato”, se no le macchine restano lì. Risolto il disguido, finalmente arriviamo alla partenza, dove Sandrino, congelato, ci consegna o almeno ci prova, i fogli di via. Per chi è abituato, come me, alle granfondo suddivise in griglie, questa novità della partenza alla francese è piacevolissima. Nessun’attesa, nessuna tensione prima del via, arrivi, timbri e parti. Mi chiedo perché non si possa fare così alle granfondo competitive, con classifica e con il chip. Intanto che faccio questa riflessione partiamo, i primi 30 km sono di completa pianura, tra peschi, albicocchi e viti più o meno coltivate. L’affrontiamo a ritmo blando, raggruppando alla nostra ruota un folto gruppo di ciclisti. Arriviamo alla prima salita, Sabbioni, strada perfetta, asfaltata di nuovo, una rarità per la Romagna. Bosso naturalmente alza il ritmo, ma tutto il gruppo gli risponde bene, rimanendo compatto. Anche la seconda salita è bella e non presenta grosse difficoltà, qui ci frastagliamo un pochino, ma in pianura ci ricompattiamo subito e Alberto dalle retrovie arriva con un treno di altri giovini, che ai 40 km/h ci porta a Castrocaro. Per fortuna dovevamo farla tranquilla! Sempre per fortuna ecco a Castrocaro il primo ristoro. Il vero motivo di questa granfondo. Sono, infatti famosi i ristori di queste cicloturistiche e anche questo non fa mancare le attese. Crostate, frutta, The, sali e coca cola ci sfamano e dissetano in volontà. L’unico assente è il vino. E’ la strada dei vini e dei sapori strano che non ci sia. Aspettiamo i prossimi ristori e partiamo subito per l’asperità successiva. Il Volture 1,8 km. pendenza media 8,5 %, è così che recita il cartello. Salita bella, un vero e proprio muro delle Fiandre, manca il pavè ma l’asfalto, qui è degno di tutta la Romagna, non ne fa sentire la mancanza. Ci avviciniamo sempre più a Predappio e Bosso comincia a vedere i fantasmi. Si mette a ruota e non si fa vedere, si nasconde, anche nella salita prima del paese del Duce. A Predappio esce solo all’inizio della salita fuori del paese, che porta a Predappio alta. Una bella salita, che affrontiamo tutti insieme, fino a metà poi, Laffi e io acceleriamo e lasciamo il gruppo che aspetteremo su in cima. Qui rapida discesa e subito inizia l’ultima salita, Monte Maggiore, che è la più lunga, 5,5 km e che per fortuna non è come la nostra salita omonima, che divide Monteveglio da Monte San Pietro. Ci aspettiamo tutti in fondo alla discesa, in cima il ristoro è preso d’assalto da centinaia di ciclisti affamati e tra questi anche noi. Purtroppo alla fine il vino non si è visto in nessun ristoro, unica pecca di questa Granfondo! Ultimi 40 km, tutti in pianura e con falsipiani in discesa. Enrico Pietrafesa suggerisce di tornare tranquilli, 30, 33 km/h e Laffi lo ascolta. Si mette davanti e come Locomotiva Umana tira a testa bassa ai 50 km/h e mai sotto i 38 km/h, nei tratti più ventosi. Arriviamo a Russi in un’ora, forse meno, contenti di questa bella esperienza e desiderosi di affrontarne un’altra, anche se la prossima sarà la “Dieci Colli”, le salite di casa ci aspettano, e noi stiamo arrivando. http://picasaweb.google.com/EnricoPasini81/GranfondoDeiViniEDeiSaporiDiRussi

5 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Appena riesco metterò un paio di foto anche nell'articolo adesso non mi apre la pagina.

Mauro ha detto...

Oggi bellissimo, se ci sono in giro altre manifestazioni di questo tipo possiamo pensare di farne.
Unici due appunto: il vino che mancava (si doveva chiamare gran fondo del the e dei sapori) e l'orario di sveglia.
Parafrasando Bart Simpson, non sapevo che le cinque e un quarto ci fossero anche di mattina!

enrico ha detto...

Sono d'accordo con Mauro, è un'esperienza che possiamo ripetere anche a me è piaciuta molto,per il vino se vi fermavate a pranzo(tra laltro abbiamo mangiato molto bene)c'era a volontà.
Per Enrico debbo dire che ancora una volta debbo complimentarmi per l'articolo anche se mi aspettavo una citazione per la mia volata finale.
Ciao a tutti e buon inizio settimana

Enrico Pasini ha detto...

Scusa Enrico ma ero un pò cotto, sei scattato talmente forte che non ti ho neanche visto...

Anonimo ha detto...

Per Enrico Pietrafesa....
ed il mio scatto nella volata l'hai visto?? ;-))))