23 marzo 2009

Le Furie Bianche a Fanano

Ci si ritrova alle 8,30, anche se qualcuno arriva in abbondante anticipo (il sottoscritto, che ne approfitta per montare la nuova pipetta grazie ad un Paolo molto debilitato per la notte passata insonne), mentre i più tardano qualche minuto anche per via di una temperatura che non è nemmeno parente con quelle registrate nei giorni scorsi, ma almeno il sole è bello limpido e si preannuncia una pedalata all’insegna dei colori primaverili. Presenti il Potter, Pietrafesa, Tommy, Cherella, Vecchi, Paone, D’elia, Gherardi ed altri ancora.
Si parte dopo poco e già sulla Porrettana in direzione Casalecchio, recuperiamo Loris Margelli e Mirkone che si aggregano chiedendo quale sia la direzione, mentre il Gengi, vedendoci passare, evidentemente non si fida del nostro gruppo e facendo “no no” con la manina prosegue per il negozio di Paolo.
Arrivati a Riale ci aspetta Luca Laffi ed un amico che si aggregano. Lungo la strada raggiungiamo un folto gruppo di rappresentanti del parco dei ciliegi prima, poi un altro gruppo ancora più grande di ciclisti di varie provenienze e sempre proseguendo in direzione Vignola, ne superiamo tantissimi altri. Raggiungiamo singoli elementi e gruppi più numerosi, ma nessuno ci supera e ci stacca, anzi a dire il vero nessuno si fa avanti a tirare. In sostanza sono sempre le Furie Bianche a dettare l’andatura e soprattutto il Potter si mantiene sempre in testa tenendo una media ragguardevole. Ad un certo punto, dopo esserci immessi sulla fondo valle di Savignano, mi trovo per puro caso a condividere la testa del gruppo proprio col mio allenatore, e ad un certo punto, mentre parliamo del più e del meno, mi accorgo che l’andatura è davvero sostenuta, infatti stiamo viaggiando a circa 32/33kmh. Lo faccio presente al Potter che mi consiglia di calare un po’, ricordandomi che si deve anche tornare a casa. A quel punto, per capire come stanno dietro mi giro e vedo uno spettacolo incredibile. Uno sciame di ciclisti (stimato sul centinaio) ci sta seguendo, formando un gruppo colorato e rumoroso che crea parecchi disagi alle vetture che ci precedono, sembra di essere ad una classica tipo Milano SanRemo, col gruppo compatto ed una squadra (la Malini) che lavora in testa per portare i suoi alfieri al traguardo.
Ad un certo punto mi lascio sfilare di qualche posizione e dopo poco in testa decidono che è arrivato il momento della pausa “prostata” frenando e fermandosi al lato della strada. Da dietro arrivano le lamentele di quelli che hanno dovuto frenare di colpo, e prontamente il nostro Laffi ribatte con la frase del giorno: “ invece di borbottare perché non sei venuto davanti a tirare scimmia!!”. Spettacolare come sempre il nostro Luca!!
Ripartiamo io, il Potter, Luca e Gherardi e ci mettiamo a tirare forte per riprendere il gruppo che nel frattempo si è diviso e qualcuno poi lo vedremo fermo più avanti ad un bar. Raggiungiamo gli altri che nel frattempo si erano avvantaggiati e col Potter si procede a buona velocità senza altri scossoni sino ai piedi di Fanano dove ci si ferma per un’altra pausa “prostata” e per sentire Pietrafesa, Mirkone e Tommy annunciare che rinunciano alla salitella di un chilometro e mezzo che porta al centro della località dell’appennino Modenese. Ci accordiamo sul ritorno e quelli rimasti cominciano a salire ognuno con il suo passo. Io mi ritrovo con Rocco, che per incitarmi lungo il primo tornante mi urla che dietro ho Tonkov e che devo staccarlo prima di arrivare in cima. Penso che devo lasciar stare le velleità di questo tipo e procedo senza particolari accelerazioni, pensando solo ad arrivare al centro del paese dove ci ritroviamo tutti e scattiamo la foto che potete vedere. Chiediamo al vigile dove sia una fontanella e andiamo a rifornirci d’acqua, preziosa poi nel ritorno a casa. Scendiamo perciò da Fanano e Claudio Gherardi si mette in testa tirando come un forsennato ad oltre 50kmh, facendosi aiutare un po’ dalla strada che scende leggermente. Così facendo arriviamo in un batter d’occhio a Vignola dove i rinunciatari della salita ci aspettano per percorrere l’ultimo tratto di pianura tutti insieme. Mi rendo conto di essere in forte ritardo e chiamo la signora per avvisarla, provocando le ilarità di tutto il gruppo. E’ davvero tardi e avendo gente a pranzo mi preoccupo della situazione ed allora comincio a pedalare cercando di ridurre il tempo e la distanza che mi separano dal negozio del Boss. I ragazzi sono solidali e tirano tutti alla grande, sino a Ponte Ronca dove qualcuno comincia ad accusare la distanza, mentre il Potter ci saluta e se va a fare San Lorenzo (anche se poi in una telefonata pomeridiana mi farà sapere che giunto ad un certo punto è tornato indietro avendo problemi alle gambe). Ad un certo punto il Tommy che sino a quel momento ha tirato la sua parte come un leone, mi confessa che ha qualche problema di fame e non ce la fa più (mi farà poi sapere che con Rocco si sono fermati ad una gelateria e si sono “scrofanati” tutto quello che c’era disponibile. Io proseguo con Mirkone che tira come un diesel, Pietrafesa, Angelo Cherella e Vecchi Andrea, sino a Riale dove ci fanno deviare per il Palamalaguti essendo il centro del paese chiuso per una sagra. Appena scesi dal cavalcavia e arrivati alla prima rotondina che immette verso l’impianto dove gioca la Virtus, Angelo Cherella che mi è davanti, scivola lateralmente e vola disteso a terra con un botto che mi fa pensare si sia letteralmente smontato. Freniamo tutti e cerchiamo di raggiungerlo subito per soccorrerlo ma incredibilmente il nostro, si è già rialzato e sta risalendo sulla sella annunciando: “tutto bene, andiamo”. Io rimango ammutolito e l’unica cosa che riesco a dirgli è che ho appena coniato il suo soprannome che da oggi comparirà ogni volta parlero di lui: “IRON CHERELLA” (acciaio). Penso che se fossi caduto io a quel modo mi avrebbero raccolto a pezzetti!!!
Si riparte e sulle salitelle che portano a Ceretolo supero Pietrafesa che mi dice di andare, lui proseguirà più tranquillamente, quindi lascio anche Angelo e Andrea, per raggiungere la mia auto al ritrovo. Mentre sto per partire arriva Andrea che mi annuncia che Iron Cherella ha pure forato, tanto per concludere in bellezza la giornata!!!
Morale, 138km alla media per me notevole di 31,3kmh. Un giro ben congeniato per provare la distanza che domenica prossima ci aspetta sulle strade della Davide Cassani, Gran Fondo che vedrà ai nastri di partenza oltre al sottoscritto, il Potter, Tommy, Bosso, Iron Cherella, Vecchi e ad altri rappresentanti della Malini.
Un salutone
Sandrino

3 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Non sono tornato indietro sono sceso da cà la Ghironda!!!!

enrico ha detto...

Grande Sandrino, domenica ti ho visto pedalare molto bene!!! faccio un grosso in bocca al lupo per domenicaa tutti i partecipati della Cassani.

Sandrino ha detto...

Beh domenica più che la buona pedalata, era il rischio di rimanere fuori casa a causa del ritardo accumulato, che mi ha dato lo stimolo per andare a quell'andatura!! ;-))
Fortunatamente anche gli ospiti erano in ritardo e quindi l'ho scampata almeno per questa volta!!
Quindi mi pare di capire che domenica non vieni con noi e la cosa mi dispiace parecchio, peccato!!
Cercheremo di tenere alti i nostri colori, anche se a dire il vero conto molto sulle prestazioni delle nostre punte di diamante Pasini e Bosso, piuttosto che sul sottoscritto.
salutoni
Sandrino