02 marzo 2009

Monte Mario è sempre Monte Mario

Puntuali alle 8.20 partiamo da S. Biagio, formando un piccolo gruppetto di Bikers, e ci dirigiamo verso Monte Mario, il luogo più famoso dove appoggiare le ruote grosse. Una giusta velocità ci conduce al 2° punto di ritrovo, a Sasso Marconi, in anticipo sulla tabella di marcia, troviamo qui il resto della ciurma, e la pedalata riprende sulla strada privata/comunale, che conduce alle prime rampe di sterrato, già qui si notano le differenze di forma. Solito Enry in testa, Luca Trail non si scompone, e Supermario che si scorda di cambiare e si fa tutta la salita (e per me tutto il giro) con la corona di 42 (la grande). A chiudere il gruppo io, maurizio e il nuovo arrivato Ardito. Al termine dell'asfalto subito una foratura, che culo, possiamo respirare, mentre mi adopero per aiutare lo sfortunato, il gruppo parte per portarsi avanti. Cella mostra a i suoi amici la sua forma fisica, salendo chiacchierando e dispensando consigli, Enrico che da due domeniche ha estratto dalla cantina la vecchia Scapin, non ha ancora capito che le forcelle non sono come il vino, che invecchiando diventa più buono, quelle con il tempo si bloccano, ma forse non se è neanche accorto.

Sandrino, quando vede il fango si angoscia, e rimane turbato per tutto il giro, si la sua bici si è sporcata! Avrà da fare tutto il pomeriggio.

Bella e gradita la presenza di Loris, che con un ginocchio ancora convalescente non si satcca mai, in salita, perchè in discesa è una pena vederlo. Intato arriviamo ai Grill, qui si decide di fare due gruppi, i più allenati vanno a Monte Adone, noi rimaniamo a Monte Mario, cercando di percorrere più percorsi, ripartiamo e al primo bivio, Mauro pensa bene di tagliare, e infatti taglia il percorso e arriva diritto a casa, da compagnia, ma ormai lo Zeno Colò del gruppo ama solo la neve, e pedalare in bici gli sembra di tradirla. Ancora qualche sali scendi nel parco per poi finire sulla discesa del Toga Boga, e poi diritti a casa, con circa 3.2 chilometri nelle gambe.

3 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Sandrino è ancora in cantina a lavare la bici è disperato voci lo danno per spacciato

Mauro ha detto...

apperò
io che mi son perso nelle paludi del reno ne ho fatti 40 e voi 3,2
uno dei due contachilometri non va tanto bene...

Sandrino ha detto...

Sandrino ha lavato la bici con l'idropulitrice ed è venuta uno splendore....
Si lavano biciclette a casa di Sandrino a prezzi modici, si effettuano convenzioni con i Club e volendo, mentre si aspetta la propria bici durante il lavaggio, si possono effettuare allenamenti sui rulli. Il tutto a prezzi davvero interessanti.
Sandrino's bike shop
ps: c'è crisi, bisogna inventarsi qualcosa per sbarcare il lunario.. ;-)))