01 marzo 2008

Via col Vento.....






E' sabato mattina, ore 9,00, arrivo da Paolo in compagnia della signora che vorrebbe provare una bici da corsa (ha già la mountain bike) e li, ci sono già Enrico (Potter) e Gianluca ad aspettarmi.



Qualche battuta con il Boss, poi saluto la signora che preannuncia mattinata di shopping selvaggio (almeno questa l'ho scampata!!) ed insieme agli amici di avventura salgo sull'amata Wilier e prendiamo la via Porrettana in direzione Vergato.



Il tragitto è bello comodo sino a Sasso Marconi, la temperatura è primaverile, il sole si nasconde dietro nuvole alte, ma penso che tutto sommato è davvero ottimo il percorso che ci apprestiamo ad affrontare. Davanti lascio Gianluca e Potter fare l'andatura, son più giovani e più allenati e vedo che se la passano alla grande chiacchierando fra loro. Arrivato a Sasso comincio ad avvertire una certa fatica non prevista, e la cosa mi preoccupa un pò. Ma il bello deve ancora venire...



Appena usciti da Sasso, gli agenti atmosferici (non quelli della stradale!!) si scatenano contro di noi e si alza un vento contrario di proporzioni impreviste, che in certi momenti arriva a sollevare la polvere da terra, mentre in una curva vedo Potter finire fuori dalla carreggiata per una folata più forte delle altre. Procediamo a gran fatica, oltretutto con la strada che non è certo in discesa.



Dopo parecchi sforzi per rimanere alla ruota dei due battistrada, ad un certo punto, su un falso piano mi si spegne la luce e vado in crisi, mi stacco e cerco di recuperare le energie che sento mancare. Cerco di capire cosa mi sta succedendo e di colpo mi ricordo che durante la settimana ho dovuto fare quattro iniezioni di cortisone che evidentemente mi hanno creato qualche problema, ma il bello deve ancora venire....



Arriviamo a Vergato sempre sotto l'orda di un Eolo inclemente e davvero dispettoso che si diverte a farci soffrire oltre a quanto stia già facendo la strada.



Giriamo a destra e cominciamo l'ascesa di quello che avevamo dichiarato essere il nostro obiettivo di giornata, Cereglio.



Sui primi tornanti, dopo aver bevuto uno di quei prodotti comprati da Paolo, sento il lato oscuro della forza tornare nelle mie gambe e cerco di stare a ruota dei due Jedi che mi precedono ma l'illusione dura l'ebbrezza di un istante, ed infatti dopo qualche chilometro vedo la sagoma dei due sempre più lontana dalla mia ruota anteriore sino a scomparire dietro a qualche curva. Salgo faticosamente maledicendo le iniezioni, i rulli che in settimana si sono guastati non permettendomi alcun allenamento e soprattutto l'azione del vento che mi ha sicuramente dato la botta terminale nell'arrivare a vergato. Oltre a tutto ciò, riesco anche a rompere il tappo della borraccia, sacramentando fra me e me pensando che non è proprio giornata!!!



Morale, arranco sui pedali e ad un paio di Km dalla fontana del paese, qualche tornante più su, riconosco la sagoma dei due cavalieri Jedi che sono ancora intenti a salire. A quel punto fisso la loro posizione e faccio partire il cronometro, arriverò nello stesso punto con 2 minuti e qualche secondo di ritardo. In cima ne avrò accumulato almeno un altro in più.



Arrivo nella piazzetta stremato, scendo dalla bici e mi siedo su una panchina, bevo un altro dei prodotti miracolosi, riempio la borraccia di acqua Cereglia (quella della pubblicità) e poi si riparte di nuovo in salita in direzione Tolè che raggiungiamo tutti insieme (alleluia, alleluia) per poi buttarci a capofitto in una discesa mozzafiato dove, con Potter che fa l'andatura, raggiungiamo la velocità massima di oltre 75kmH....


Breve sosta per soddisfare la prostata del neo papà e poi ancora sul sellino a pedalare verso la discesa...
Ad un certo punto giriamo a sinistra in direzione Savigno e da qui sino al fondovalle, godo di uno stato di estasi totale, pedalando con grande scioltezza ad una media per me incredibile, forse grazie a quella pozione che Mago Paolino (non Merlino) mi ha venduto in negozio....
Giunti a Savigno proseguiamo per Zappolino e da li ancora in discesa verso la Muffa, dove il Mago Potter ci avverte che si è fatto tardi per lui e deve quindi sparire al più presto. Per me dopo qualche centinaio di metri è già lontano dalla portata del mio sguardo e con lui anche Gianluca che lo ha seguito, ma alla curva della Muffa rivedo il secondo che pedala lentamente con lo sguardo a cercarmi: mi ha aspettato, buonanima!!
Lo raggiungo e mi confessa che l'andatura del Potter era piuttosto indemoniata e che quindi aveva più senso per lui aspettare il sottoscritto, visto che avrebbe salutato il Mago Potter a Ponte Ronca mentre il sottoscritto sarebbe stato di compagnia sina a casa.
Procediamo così lungo la Bazzanese dove ad un certo punto incrociamo un cavaliere con i nostri stessi colori, di bianco vestito, che nel vederci ci saluta con un largo sorriso, si tratta di Fabio, diretto chissà dove.
Finalmente arriviamo a Casalecchio dove Gianluca mi saluta sapendo che anch'io sono ormai al traguardo delle mie fatiche, avendo fissato precedentemente il ritrovo con la signora davanti al Round Cafè sulla Rotonda Biagi...
Lo ringrazio pubblicamente per avermi fatto da tutor e soprattutto per avermi aspettato, di certo se avessi dovuto farmi il ritorno in solitudine, avrei sofferto molto di più.
Chiudo con un bel 89km percorsi e con un male alle gambe che non avevo mai avuto...
All'arrivo della macchina con la signora ho tirato un sospirone di sollievo, l'agognato riposo sul sedile del passeggero, mai fu più agognato!!
Salutoni
Sandrino

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Mauro ha detto...

ho cancellato il commento perchè era un sito con un virus come l'altra volta
nel dubbio non cliccate mai i link che ci sono nei commenti