12 aprile 2010

La "Via del Sale". A Cervia non pioveva!!!

Ore 5:10 poco prima che la sveglia suoni, suona il cellulare, è un messaggio di Sandrino:”Piove forte io sto a letto”, “Strano…”penso. Anche Aldo da forfait, più che altro teme il freddo e di quello ne è garantita la presenza al cento per cento. Massimo, Luca El Bufalo Scomazzon, Lorenzo e io invece partiamo lo stesso verso Cervia, scoraggiati da una pioggia torrenziale che ci accompagna in autostrada. Ma appena usciti già rallenta e miracolosamente a Cervia non scende una goccia. Il freddo però è pungente, sette gradi che ci fanno vestire di tutto punto. Manicotti e pantaloncini corti sono un bel ricordo di sabato mattina, oggi tre quarti e felpa sono indispensabili. In griglia siamo in praticamente in fondo poca gente dietro di noi. Poco prima della partenza un signore ci avvicina:”Ciao Malini ma non c’è Sandrino”, “No” rispondo io, "Il signorino è rimasto a letto”. “Perché ne dubitavi?Digli che lo saluta Renato da Torino e in bocca al lupo a tutti”. La fama di piagnone pigro di Sandrino si è sparsa fino a Torino e con il sorriso sulle labbra partiamo. La pianura è veloce e tutto sommato tranquilla, nonostante siamo dietro recuperiamo vari gruppetti, anzi Scomazzon s’invola verso la testa del gruppo e in poco tempo non lo vediamo più. Io, Lorenzo e Massimo invece con calma risaliamo, anche se io vanifico il lavoro fatto fermandomi a far Pipì. Risalgo qualche posizione senza fretta e ai piedi del Polenta mi saluta Maurizio, inossidabile e sempre presente, scambiamo quattro chiacchiere e augurandoci di rimanere asciutti ci salutiamo. Il Polenta dalla parte di Fratta Terme si fa dar del voi, il primo chilometro e mezzo non scende sotto il dodici per cento, poi prosegue con alcuni sali e scendi per circa quattro chilometri. Verso la fine della parte dura, El Bufalo Scomazzon è fermo, intento a cambiare una camera d’aria e poco dopo sarà il turno di Lorenzo, che sprovvisto del cambio, ci racconterà come ha fatto a risolvere il problema. Subito in cima al Polenta, discesa verso Tesello e ancora qualche sale e scendi, che per lo meno ci fanno sentire meno i cinque gradi e l’aria gelata, che viene dai Balcani. Ammirando qualche spruzzata di neve, sulle montagne in lontananza, scendiamo sul fondovalle di Borello, neanche un chilometro si risale subito verso Formignano e Monte Cavallo. Prima parte abbastanza regolare e pedalabile, ma passato il paese gli ultimi due chilometri sono una serie di tornanti al dieci dodici per cento interminabili. Discesa di Teodorano e poi lungo falsopiano, con asfalto distrutto, che porta a Pieve di Rivoschio. Salita lunga ma facile che con un’altrettanta lunga e più pendente discesa, ci riporta a Borello per poi salire a Montevecchio. Nemmeno quattro chilometri, che però assomigliano tanto al nostro Montemaggiore, con tornanti che sembrano scalini e rettilinei che ti auguri finiscano presto. La discesa inganna, alcuni strapetti ti fanno tenere il battito alto e prima di ridiscendere verso Borello devi soffrire un po’. Poca pianura e di nuovo a Borello si comincia l’ultima ascesa, MonteCavallo. I primi tre chilometri sono interminabili cominciano all’otto per cento e finiscono al quattordici. Affrontarli dopo altre tre salite e centodieci chilometri nelle gambe non è impresa semplice. Fortunamente i restanti quattro, scarsi, sono praticamente un falsopiano che ti consentono anche di spingere un bel rapporto. Di nuovo a Fratta il ritorno è uguale all’andata, tranne che nei pressi di Cervia, dove forse l’organizzazione ha deciso di rendere omaggio alla Roubaix, facendoci pedalare su una strada che non aveva il pavè, ma che produceva un effetto forse peggio. Finalmente però si è sul lungo mare, asciutti e baciati dal sole. La scelta coraggiosa di partire, nonostante il diluvio, ci ha premiato e soddisfatti ci siamo portati a casa 165 chilometri, che non sono impossibili, ma neanche leggeri come il dislivello vuol far credere. Peccato non ci fosse anche Sandrino…

La classifica del Lungo:

507
PASINI ENRICO
JUN
33/58
CLUB CICLI MALINI
05:48:41.00
28,39

724
DONDI MASSIMO
VET
283/421
CLUB CICLI MALINI
06:14:46.10
26,42

763
SCOMAZZON LUCA
VET
295/421
CLUB CICLI MALINI
06:17:38.20
26,22

1134
FORNACCIARI FABIO
VET
413/421
CLUB CICLI MALINI
07:27:48.00
22,11

1135
BARATTA RICCARDO
JUN
58/58
CLUB CICLI MALINI
07:27:48.20
22,11

1144
MAGNANI MAURIZIO
SG
100/104
CLUB CICLI MALINI
07:33:26.50
21,83

11 commenti:

Sandrino ha detto...

Bravi e fortunati, son contento!
La fortuna aiuta gli audaci, e di fatto vi ha premiati.
Sandrino è rimasto sotto le coperte dando ascolto alla pioggia e al meteo che metteva acqua su tutta la regione.
C'è anche un altro aspetto che Sandrino deve considerare e che altri possono permettersi di trascurare nel prendere la decisione di partire con strada bagnata. Se cadono e si fanno male possono mettersi in mutua e stare a casa, se succede a Sandrino, deve pensare a cercarsi un nuovo lavoro... Where's the difference?
Bye
Sandrino

Enrico Pasini ha detto...

Che tu piangi!Me lo ha dettoRenato di Torino, ahahahaaha dai su sempre a far l'offeso, mica ho scritto niente, ho scritto che non c'eri è la verità ed è anche vero che ti se mangiato le mani per non esser venuto

Anonimo ha detto...

bravi voi che l'avete fatta tutta. Io dopo 7 km foro e distruggo il copertoncino. Pe me solo freddo e tanta rabbia!Sigh!
Marco

Lorenzo Tognetti ha detto...

(1) non capisco perchè non sono in classifica!! nonostate abbia finito la gara in 6 ore 20 piu o meno. (2) per gonfiare la camera d,aria durante la sosta forzata sono diventato matto, perchè aveva la valola corta metre io ho il cerchio con profilo alto e avevo bisogno della valvola lunga.comunque sono riuscito a gonfiarla e sono ripartito a canna per requperare. purtroppo verso la fine ho pagato il conto...le gambe stavano per cedere, ma sono riuscito a terminarla accodandomi a un gruppetto.

Enrico Pasini ha detto...

Si è vero, volevo metterti poi mi è passato di mente, comunque un altro coraggioso che è partito, anche se con il senno di poi potevi fare come Sandrino...Bravo comunque!!!!!!!

Enrico Pasini ha detto...

Cavolo sono coto non mi ero accorto che mancavi, prova comunque a mandare una mail alla Winning Time, spero non sia perchè avevi il chip al polso invece che alla caviglia, ma non penso ho visto diversi che l'avevano al polso.

Lorenzo Tognetti ha detto...

gli ho gia mandato un mail,secondo me è perchè lo indossavo al polso,ho letto sul sito della w.t.dove spiegano come indossarlo, fanno vedere solo alla caviglia destra o nel suo supporto da montare tra la ruota e la forcella ant.

MAURIZIO ha detto...

Grazie dell'inossidabile ma mi sento parecchia ruggine devo essere del comune ferraccio perche' ero parecchio stanco, a me e' sembrata piu' dura dell'anno scorso comunque ne approfitto per fare i complimenti a tutti

Enrico Pasini ha detto...

Sarà il ritorno in pianura e il vento ma secondo me questa è sempre dura nonostante il dislivello non eccessivo

Lorenzo Tognetti ha detto...

come salite si fanno dare del lei!! ma nella via del ritorno effettivamente cera parecchio vento.

Lorenzo Tognetti ha detto...

scusate sapete quale dei due ristoranti dobbiamo andare domenica? l'appennino localita' condotto o appennino via condotto? ho un dubbio perchè cene sono 2 a poca distanza tra loro.