27 aprile 2011

Cicloturistica Bertolt Brecht - Russi

Visto che nessuno ne ha parlato, lo faccio io seppur da un punto di vista un pò solitario....
Domenica 17 aprile, è in programma il secondo appuntamento del circuito romagnolo e come sempre accade in questi frangenti, per ovvi motivi logistici, parto da San Giorgio in totale solitudine, mentre il resto del gruppo si ritrova in quel di Casalecchio per formare il gruppo che come meta ha la località da dove parte la 9a gran fondo Strada dei vini e dei sapori di Forlì e Cesena, e cioè Russi.
Anche il Potter parte da diversa destinazione, infatti si trova a Marina Romea.
Arrivo come sempre piuttosto in anticipo, e dopo aver timbrato il cartellino mi posiziono in un punto della piazza dove il sole riesce solo parzialmente a riscaldarmi, la calda temperatura della settimana prima è solo un sogno, oggi si muore dal freddo con i soli 5 gradi.
Aspetto gli altri, ma prima di vedere Maurizio, passano abbondanti 20 minuti. Il prode mi raggiunge, mi saluta e mi comunica che si mette avanti con i lavori partendo con abbondante anticipo, visto che la sua andatura è piuttosto lenta (dice lui!!).
Dopo un pò arriva il Potter, e quindi dopo un altro quarto d'ora arrivano tutti gli altri. Si decide di partire, ed il freddo pungente è compagno irremovibile dei primi giri di pedivelle. Ci aggreghiamo ad un altro gruppetto la cui andatura è decisamente interessante, specie per il sottoscritto che quest'inverno ha badato più al camino che alle pedalate con gli amici, complice il veto posto dalla futura moglie.
Dopo circa una ventina di km arriviamo alla prima asperità della giornata, la salita di Montefortino, una salitella di 4,7km con dislivello di appena 184 m e pendenza max del 9%. Sarebbe una sciocchezza se non fosse per il fatto che dopo poche centinaia di metri l'asfalto lascia il posto allo sterrato e poi, con annesso cartello di benvenuto nella foresta di Arenberg, ad un fondo molto simile al Pavè della più famosa Parigi-Roubaix. Proprio durante l'ascesa di questa strada decisamente inconsueta per noi ciclisti italiani, il Bufalo Scomazzon, forse per la potenza, forse per il peso dei muscoli, fora ed è costretto a sostituire la camera d'aria. Il sottoscritto, sapendo che non può reggere i ritmi degli altri, avverte i compagni e decide di andare avanti, con la solita frase di circostanza " tanto mi prendete più avanti".
Da questo momento inizia la mia gara in solitario.
Svalico il Montefortino ed arrivo in solitario a Castrocaro dov'è situato il primo dei 4 ristori. Mangio velocemente qualcosa, poi riparto avvertendo telefonicamente il mio capitano (il Potter) che preferisco andare avanti e prendermi un pò di vantaggio.
Arrivo alla salitella del Volture, lunga 1,8km con dislivello di 130m e pendenza max del 9%. La supero agilmente, nonostante le gambe siano comunque imballate per i pochi km percorsi quest'inverno.
Appena sceso, ricomincio a salire sui 3 km del San Cristoforo, dislivello 173m e pendenza max del 10% e comincio a voltarmi per vedere se i ragazzi stanno arrivando. Non vedo ancora nessuna maglia della Malini e quindi a Fiumana, mi fermo per una breve sosta. Riparto, pensando che "tanto mi riprendono" non calcolando che la prossima salita si trova a oltre 25km di falsopiano che mi tocca fare in solitario, con tutti i problemi del caso. La prendo come un buon allenamento e finalmente arrivo all'inizio della salita che viene definita come la più dura della giornata.
Si tratta del Valico Manzo, lungo 5,1km, dislivello 386m con pendenza max 11%. Comincio a salire e durante il tragitto mi volto indietro più volte nel tentare di scorgere alle mie spalle la sagoma del Potter che presto arriverà a superarmi.
Ma con mio grande stupore ancora nessuno dei prodi Maliniani mi raggiunge quando giungo in cima al valico dove fortunatamente trovo l'agognato ristoro. Mi rifocillo un pò e riprendo il cammino pensando fra me e me: "tanto mi riprendono". Vedo Maurizio, che ha appena finito di mangiare e con la solita calma, mi riferisce che "si avvia", tanto poi mi riprendete!!
Scendo come sempre alla "Savoldelli dei poveri" (cit.Cioni) e mi ritrovo di nuovo in salita per affrontare l'ultima asperità della giornata, il Monte Colombo.
Quest'ultima cima è abbastanza agevole, nonostante venga accreditata di 9km di lunghezza, in realtà la salita è nella prima parte, poi spiana e si viaggia agevolmente sino al controllo. Il dislivello è di 410m e la pendenza max del 9% ma sinceramente la stanchezza era già talmente alta che giuro di non averle notate queste misure.
Arrivo in cima, sempre pensando che "adesso mi prendono", ma invece di essere i compagni della Malini, mi "prendono" i crampi e per la prima volta nella mia vita, comprendo cosa significa il dolore che provocano tali inconvenienti. Devo scendere dalla bici e fare ginnastica per cercare di fermare il dolore, ma nonostante questo vedo le stelle.
Sono quasi pronto a ripartire e con mio grande stupore, invece di materializzarsi la sagoma del Potter, mi trovo davanti quella di Margelli, fuggito dal gruppo e solitario mastino alla mia ricerca.
Scendiamo insieme, ma nonostante i massaggi, i crampi ricominciano anche sul tratto più semplice, e a quel punto mi sento pericolosamente a rischio di dover chiamare un taxi!!
Arriviamo in fondo a Pieve Salutare, dove è situato l'ultimo ristoro, mancano ancora 30km di pianura e allora penso che posso farcela, andando pianin pianino. Mentre sto riempendo la borraccia di sali e gustando le prelibatezze del ristoro (crostata, raviole, grana e altre delizie) arriva il gruppetto dei ragazzi che appena si rendono conto della mia presenza mi gratificano con la frase "ma Sandrino sei andato a busso, pensavamo avessi fatto il medio".
La cosa mi fa piacere, ma il mio timore è quello di avere ancora problemi di crampi.
Ripartiamo e per i primi 10km riesco a reggere il ritmo non infernale che i ragazzi tengono. Poi ad un certo punto il Bufalo comincia ad aumentare il ritmo, poi subentra Baratta e la velocità sale ancora, e le mie gambe ricominciano a trasmetter un dolore allucinante, segno evidente che il limite è stato nuovamente superato. Mi stacco e li lascio andare, mancano 20 km, penso che tutto sommato posso arrivare senza gravi conseguenze. Poco più avanti scorgo la sagoma di Lamberti e Dondi che ritmicamente si voltano per controllare la mia posizione. Si sono accorti che ero in difficoltà e mi hanno aspettato. Li raggiungo con grande fatica, e grazie a loro, raggiungiamo il traguardo dopo 156km di fatica.
ottimo come sempre il pasta party con 7 euro è veramente incredibile come questi appassionati di ciclismo amatoriale, riescano a fornire ai partecipanti tanto ben di Dio. Un plauso da parte mia a tutta l'organizzazione del Circuito Romagnolo.
Salutoni
Sandrino

7 commenti:

MAURIZIO ha detto...

Sono contento che che tu abbia preso l'iniziativa di fare un resoconto della giornata molto bella a RUSSI perche' saranno sempre "cicloturistiche" ma 150 Km con 2000 mt. di dislivello non sono poi cosi' semplici come tu stesso (e pure io) hai potuto constatare!
La frase scaramantica "tanto poi mi raggiungete" dice la verita' ma e' un po' ipocrate perche' dentro di noi scatta l'agonismo che ci spinge a dare di piu' per non farci raggiungere, i ciclisti sono strani ma prevedibili

Sandrino ha detto...

Grande Mauri,
numero 1!!
Salutoni
Sandrino

Enrico Pasini ha detto...

Come sempre troppo riassuntivo Sandro non abbastanza esauriente! Come sempre senile Scomazzon ha bucato ma non ha cambiato la camera d aria anche perché aveva i tubolari... Ma soprattutto nessuno ha mai detto "sandrino sei andato a busso" abbiamo detto " siamo andati veramente piano pensavamo avessi fatto il medio invece abbiamo fatto troppe soste..." comunque se vuoi la prossima volta falla da solo!

MAURIZIO ha detto...

Potter e' tremendo non te ne perdona una (registra tutto quello che dici) ma e' un gran ciclista
Ricordo ancora 4 anni fa circa a FELTRE dopo una giornata fredda e piovosa l'ho visto arrivare con maglietta e mantellina ancora fresco dopo 200 km quando tanti altri erano avvolti da coperte e fogli di alluminio
GRANDE!
Sandrino ti autorizzo a declassarmi molto piu' in basso
Correggo "ipocrate" con ipocrita

Enrico Pasini ha detto...

Fredda piovosa e nevosa visto quella spesa sul Rolle con la strada bianca! Comunque grazie Inossidabile quelle sono le mie giornate fresche e se organizzati ne acqua ne neve possono fermare un ciclista! Ero nemo freddo l anno scorso sul San Pellegrino 30 gradi con un sol leone in salita 13 gradi e temporale in discesa...

Sandrino ha detto...

Come sempre polemico Potter da buon Fortitudino che non esiste più!! Se ti interessa vendono del parquet sbiancato, vasta metratura, poco usato, l'unico problema è che qualche tavoletta riporta una riga nera, ma unendole puoi fare diversi disegni tipo area piccola di un campo di basket...Telefonare Impresa Edile Gilberto detto Fernet!!!
Su Scomazzon che non avesse sostituito la camera, non lo sapevo, sai, io sono andato in fuga!! ;-))
Come da un pò di tempo succede che dimentichi le cose, ma ti capisco, hai superato la barriera dei 30 e sei ancora confuso, ti ci abituerai...
La prossima volta la facciamo insieme e appena tenti di staccarmi tiro fuori la "roncola" e poi vedi cosa ti succede.... ;-))
Salutoni
Sandrino
Ps: quando sei a marina che usciamo insieme?

Enrico Pasini ha detto...

Sono Domenica prossima ma siamo a Lugo!