13 ottobre 2008

Finale ProMal....quasi!!!

Salve a Tutti,
ieri ritrovo da Paolo alle 8,30 e si rivedono volti che da tempo non facevano capolino con la bici per un'uscita, e questo è gia stato di per sè, un grande successo.
Circa 22 i partenti con alcuni che gia dopo i primi metri facevano pretattica ed altri che mettevano avanti le "manone" asserendo di non essere in condizione.
Qualcuno additava altri per distogliere l'attenzione da se stesso, ma tanto, conoscendo ormai l'andazzo, gia sapevo chi nemmeno dovevo considerare e su chi dovevo prendere le misure.
La defezione della giornata è dell'uomo più atteso per questo tipo di avventura, quell'Aureliano che si presenta in abiti "borghesi" con voce roca e asserendo di essere raffreddato, quindi dando forfait nella gara più attesa.
Peccato per il nostro "grimpeur", anche perchè durante il percorso, ciclisti con la cellulite non se ne sono visti!!
Presenti anche il Tommy, il Gengy, il Walter, Cella con la fantastica bici nuova fiammante, e quel Claudio Gherardi che pochi conoscono ma che visto all'opera alla 9 Colli, mi ha fatto subito inserire un altro nome sulla lista di quelli che ero sicuro mi avrebbero preceduto all'arrivo.
Si parte dopo le raccomandazioni del Boss di tenere il gruppo unito sino a Vergato, poi, a suo dire, chi più ne aveva....
Ed infatti si parte tutti in gruppo con i soliti Pro davanti a fare l'andatura, a dire il vero abbastanza tranquilla sino al momento in cui ci sorpassa un bel gruppone a cui Fabio ed altri si attaccano e la velocità subisce un'impennata. Dopo alcune proteste, passati diversi chilometri si decide di lasciare andare il gruppo estraneo e ci ritroviamo di nuovi solo noi della Malini, tutti rigorosamente in divisa ufficiale.
Si arriva a Vergato e girato a destra verso Cereglio, dopo poco incrociamo il bivio da cui partiranno le ostilità. Fermata obbligata per la foto di rito, ci si toglie quello che non serve per la prossima salita e quindi viene dato il via. Subito davanti Luca Laffi tenta la fuga salendo per il primo strappo come fosse un proiettile, e dietro si posizionano il Potter ed il Zanaro, nell'occasione senza l'abituale cappellino. Dietro a ruota l'immancabile Assessore con l'Ingegnere, Rocco e la new entry Gherardi. Io decido di prendere la ruota di Pietrafesa, che per il primo strappo regge l'andatura dei tre ultimi citati. Salendo non mi volto per vedere cosa succede dietro, sono troppo impegnato a guardare avanti la salita che si snoda sui tornanti e le curve che dovrò affrontare.
Il primo pezzo è gia duro e la banana appena ingerita con imprudenza non mi aiuta certo a dare il meglio. Pietrafesa davanti a me pedala al suo abituale ritmo ma quando la pendenza comincia a farsi sentire, ben segnalata dai cartelli posizionati dall'insolito duo "Boss/Auri", sento le gambine rispondere ed allora provo a fare il mio ritmo e a salire superando il compagno che sino a quel punto mi aveva dato un riferimento.
Davanti a me riconosco il casco giallo di Rocco e con lui Mauro Cioni, leggermente più staccato Gherardi che ad un certo punto riesco a raggiungere e a raccogliere una sua espressione di fatica.
saliamo insieme il secondo strappo, poi al sopraggiungere del terzo, leggendo le pulsazioni a 174 decido di rallentare per non dover ricorrere al 118 e lascio il buon Claudio salire da solo, augurando a me stesso di arrivare in cima. Nel frattempo lungo la salita il Boss e Aureliano ci scattano foto e riprendono i nostri volti trasfigurati dalla fatica.
Davanti la gara si decide alle ultime curve, Luca Laffi paga lo sforzo per il primo, fantastico, scatto e deve cedere la prima posizione ad un Potter scatenato che giunge al traguardo vincitore confermando la leadership dello scorso anno, come campione ProMal. Dietro, oltre a Luca Laffi che ieri ha dimostrato di essere umano e non bionico come pensavo, arrivano gli altri sopracitati nell'ordine che leggerete dal resoconto ufficiale dell Boss. Non ho avuto modo di memorizzare l'esatta scaletta ma i nomi sono: Pasini, Laffi, Zanarini, Bosso, Cioni, D'Elia e Gherardi. Poi, dopo questi primi sette, ecco gli umani, quelli che arrivando in cima hanno tirato il classico sospiro di sollievo pensando che anche per questa volta il cuore ha retto.
Il sottoscritto apre le danze e questo è gia di per se un motivo di incredibile stupore per quanto mi riguarda. Voglio ringraziare in modo particolare Loris Ferri che mi ha dato una dritta notevole per il futuro, e cioè quella di non mangiare nulla prima di una salita impegnativa, oltre al grande stimolo di non mollare un centimetro nell'ascesa quando sentivo il suo incedere alle mie spalle.
Nota di colore all'arrivo, quando sono arrivati il Tommy e Walter che per lo sforzo profuso, non sono riusciti a staccare i pedali e sono crollati sotto i nostri occhi dalla fatica. Da premiare con un grande applauso per il coraggio e la volontà nel portare a termine l'impresa.
Ma ripensandoci credo sia giusto che un grandissimo plauso lo si faccia a tutti i 22 che sono saliti per quelle ripide rampe, mettendo a dura prova i propri muscoli e le proprie capacità fisiche: grandissimi tutti!!!
Dopo l'arrivo la Cioni's family ha reso il recupero davvero piacevole con l'introduzione di vasetti a base di cipolle sott'olio e funghi allo stuzzicadente che Pasini ha gradito in modo particolare....
Il ritorno è stato bellissimo, anche se il sottoscritto si è lasciato convincere a seguire il gruppo dei Pro che invece che tornare per la Porrettana, ha preferito "deviare" per Grizzana Morandi, Rioveggio e Vado, affrontando un'altra salita che si è fatta sentire nelle gambe di tutti, dopo lo sforzo profuso sulle rampe di Cioni's House.
Personalmente, ritengo la prova riuscitissima, e soprattutto credo sia stata la salita più dura che abbia mai affrontato da quando ho iniziato a pedalare, più dura delle Orfanelle di San Luca e del Cippo del Carpegna. Magari qualcuno di voi potrà verificare la veridicità di quanto da me affermato, ma se non più dura, sicuramente allo stesso livello.
Grazie a tutti per il bellissimo giro e per la compagnia, come sempre il divertimento è stato al massimo.....
salutoni
Sandrino

7 commenti:

Mauro ha detto...

La salita di ieri è dura, ma ricordati del Fedaia...credo che sia molto molto peggio.
Probabilmente la banana ti ha segato le gambe e ti ha fatto faticare più del dovuto.
Per quanto mi riguarda invece la salita più tosta di sempre rimane via Volta

Anonimo ha detto...

via volta dove?

Mauro ha detto...

via volta subito fuori Monteveglio, te la consiglio, chiunque tu sia :)

Enrico Pasini ha detto...

Comunque ho capito perchè hanno scelto Morandotti per commentare le baVe e non te!L'articolo è pieno di errori hai visto un'altra gara.Infatti laffi è partito subito, ma a ruota ci è andato Bosso e io ho tenuto il suo ritmo.Laffi se ne è andato e io ho superato Bosso nel tratto in discesa. Dopo sono andato del mio passo. Ho raggiunto Laffi a poco più dell'ultimo chiometro, prima dell'incrocio e dei tornanti più duri. Dietro Lorenzo, che era partito molto dietro, rimontava Bosso come un motorino. Raggiunto Laffi mi dice di andare perchè lui la stava facendo con il 21, il 23 non entrava e se tu uno di 75 kg che fa a quella andatura la salita con il 21 lo chiami umano????I funghi non erano funghi ma melanzane. Giusto Walter che ormai ha le papille consumate poteva confonderli per funghetti...Ma che gara hai visto? E poi non siamo andati a fare Grizzana non ti ricordi che abbiamo fatto Cereglio?Vero mauro?

Mauro ha detto...

Cereglio poi Monteombraro, Montorio e Mongiorgio
mi ricordo come se fosse ieri.
21? io l'ho fatto col 23, ma 53-23
si era detto di non montare il 39 vero!?!?!?
se qualcuno ha messo il 39, gara non valida!

Sandrino ha detto...

Hanno scelto la Moranda perchè sta allineato e coperto e non critica mai, vorrei ricordarti che all'epoca di Madrigali, lo stesso Riccardo tentò di convincere i tifosi organizzati a rinunciare alla giusta contestazione. Ma che lo dico a fare ad un Piccione...!! ;-))
Su quello che è successo la davanti ho cercato di dare una indicazione di massima, non essendo presente, aspettavo il tuo intervento per saperne di più e con maggiore precisione.
Daltronde io ero impegnato a portare su le mie gambine da dilettante, avevo altro a cui pensare....
Sui funghetti o melanzane non so, mi sono fidato di quello che avete detto voi, poi se c'è gente che mangia anche il legno e nemmeno se ne accorge.....
però su una cosa sono sicuro, quel legnetto doveva avere qualche sostanza fantastica, confondere Cereglio con Grizzana vuol dire che era "roba buona"... ;-)))
Complimentoni ancora, se poi fossi Virtussino saresti perfetto!! :-))
Salutoni
Sandrino
ps: le foto? il video? si sa nulla?

Sandrino ha detto...

Caro Inzgnir,
il Fedaia è stato durissimo, ma a mia memoria le pendenze di ieri erano più pronunciate del Passo Dolomitico, anche se la distanza era ovviamente molto più ridotta.
Quando sul falsopiano mi hai superato portandoti dietro il buon Rocco mi hai fatto rabbia per la velocità a cui andavi, avrei voluto "agganciarmi" ma ho capito che mi avreste ammazzato se lo facevo e perciò ho preferito procedere del mio passo!
Complimentoni anche a te, dall'inizio di stagione hai migliorato tantissimo le tue prestazioni in salita, ti ricordo che nella ascesa a Guiglia, ti ero rimasto attaccato alla ruota, oggi non potrei farlo senza farmi venire un "coccolone"...
Salutoni
Sandrino