13 settembre 2008

Pochi chilometri, in tanta salita

Una settimana di caldo e afa, un weekend di nuvoloni e pioggia. Sono le sette e trenta e un temporale si scarica con violenza sulle campagne bolognesi, dura poco e nel cielo s’intravedono sprazzi di azzurro. Mi vesto e raggiungo San Biagio, già a Riale la strada è asciutta e, infatti, al ritrovo siamo un bel gruppetto. I due Mauro, Cioni e Colli, Lorenzo, Bosso, Aureliano, Enrico e Rocco con un cannone speciale sul manubrio che si rivelerà una telecamera. La Porrettana sembra la direzione migliore, anche se le nuvole non mancano. Dopo un primo tratto agile, Lorenzo prende in mano le redini del gruppo e a Sasso si mette davanti a velocità sostenuta. Gli strappi di Panico e di Marzabotto frazionano il gruppetto ma a Pian di Venola è già compatto. Le intenzioni di fare Cereglio sono subito spazzate via dal nero sopra Vergato, giriamo a destra e cominciano a salire verso Vedegheto. Cioni ed io tiriamo il gruppetto, c’è chi risente della nostra velocità, (tra cui le mie gambe), e brontola, ma rimaniamo insieme fino a Vedegheto. Qui Lorenzo mi sostituisce davanti, alzando leggermente il ritmo, Enrico, Aureliano e Mauro Colli sono i primi a mollare, io arranco ma non mollo, fino ad uno scatto di Lorenzo il quale si porta dietro Mauro e Bosso per venti metri e poi stacca anche loro. Salgo regolare sperando di riprenderli prima di Cà Bortolani, quando all’incrocio di Vignola dei Conti vedo Lorenzo rallentare ed aspettarci. Nuovo taglio causa maltempo, mentre gli altri salgono subito verso via Varsellane io, Cioni e Rocco aspettiamo Colli che non tarda ad arrivare. Salita non durissima, con un tratto anche di discesa, tranne gli ultimi cinquecento metri al 14/15%. Qui avviene il ricongiungimento con gli altri, Cioni ed io ci sfidiamo e alla fine, per poco e con molto orgoglio, lo batto di qualche centimetro. Altra decisione da prendere, fare Monte Pastore o Medelana? Il cielo parla chiaro, verso Medelana sembra più sereno. Proprio a Medelana la sorte, sotto forma di vetro, aspetta Lorenzo costringendolo al cambio di camera d’aria. Ripartire a freddo e affrontare lo strappo del castello è una vera coltellata ai bicipiti, ma poi la discesa verso Mongardino è bella e veloce. Qui salutiamo Lorenzo e scendiamo da Via Nughereto. Il giro sembra già finito quando uno scatenato Enrico Pietrafesa scatta al cimitero di Nughereto staccando tutti, senza più farsi riprendere. Davanti al Donnarosa è un uomo orgoglioso e felice, consapevole di essere sempre una vecchia volpe. Giro corto oggi ma dall’altimetria significativa vicina ai 1000 metri, pochi chilometri in tanta salita.

4 commenti:

Mauro ha detto...

Cavolo lo strappo del castello di Medelana l'ho sentito tutto, i muscoli mi sembravano infuocati ma son riuscito a reagire al sorpasso di Bosso proprio all'ultimo.
Oggi io non sono uscito, ma per perdere peso senza far fatica sono andato all'AVIS e mi son fatto togliere 420g di sangue.
Se lo facessi tutti i giorni, altrochè dieta!
Voi invece siete usciti?

Anonimo ha detto...

Si sono uscito,
con tua moglie.

Enrico Pasini ha detto...

No io no, sono andato a raccogliere mele a Imola dove c'era un bel sole, alla fine qui non ha fatto una goccia va beh uscirò domani mattina, al prossimo weekend

Mauro ha detto...

io oggi 17 settembre vado a fare un giretto solito orario, c'è qualcuno?