31 agosto 2008

UNA LUNGHISSIMA ESTATE




Me la ricorderò per un pezzo questa estate del 2008. Anche quando il ginocchio avrà finito di sfiammarsi e le croste delle vesciche apertesi nel sottosella si saran tutte staccate, continuerò a sognarla. Ormai son dieci giorni che ho terminato la 1001 MIGLIA, "la più lunga randonnée d'Europa" per dirla con il linguaggio promozionale dell'organizzatore. Non so che cosa mi lascierà, nel tempo, questa esperienza densissima, meravigliosa e raccapricciante assieme. Non ho ancora avuto il tempo di fissare i ricordi ed elaborare le emozioni di questa cavalcata contro il tempo lunga 1608 km, in giro per mezza Italia. Troppo diversa dalla Parigi-Brest-Parigi che ho affrontato l'anno scorso: in Francia la tradizione di una manifestazione ultrasecolare, il numero impressionante dei partecipanti (5300), l'entusiasmo e l'appoggio fattivo delle persone lungo tutto il percorso, l'estremo rispetto degli automobilisti, ma anche la pioggia implacabile per quattro giorni. In Italia un'organizzazione presuntuosa ma in alcune circostanze assai carente, 200 partecipanti in tutto che pedalavano anonimi e dispersi sfidando l'idiozia e l'alterazione psicotropica di molti automobilisti; però lo spettacolo di tanti luoghi attraversati, in grado di allentare per molte ore la morsa della fatica bestiale, il sole e il caldo per cinque interminabili giorni.
Ma andiamo con ordine...La mia estate del 2008 è iniziata in gennaio. Non si può certo pensare di affrontare una pedalata di 1600 km senza una adeguata preparazione! Per cui ho cercato di ripetere quella dell'anno scorso pur senza partecipare a tutti i "Brevetti" che sono obbligatori per iscriversi alla PBP (200, 300, 400 e 600 km). Alla 1001 MIGLIA ho potuto infatti iscrivermi in quanto "reduce" della PBP 2007. Comunque, in solitudine o con alcuni amici e amiche, ho percorso alcune volte distanze tra 200 e 300 km, compresa qualche uscita notturna, cercando occasioni e luoghi sempre diversi, perchè io non riesco proprio a pedalare sempre negli stessi posti. Ma il momento decisivo dell'estate, quello che immediatamente ha prodotto sensazioni e ricordi bellissimi, si lega alla "SUPER RANDONNEE" di Cuneo (27-29 giugno 2008). I dati bruti possono dare una pallida idea di che cosa sia questa manifestazione: 510km, ma soprattutto 10500 metri di dislivello. Per capire veramente di che cosa si tratta, bisogna mettersi a pedalare dentro a questo anellone che parte da Cuneo e vi ritorna dopo aver scollinato il Colle della Lombarda, il Col de La Bonette, il Vars, l' Izoard, il Monginevro, il Sestriere, la Colletta di Paesana, la Colletta di Isasca, il Sampeyre e infine una roba che si chiama "la Piatta" ma è una piccola carognetta tipo Luminasio... La soddisfazione enorme non si lega soltanto al fatto di aver completato il percoso entro il tempo massimo, di non aver mai provato sensazioni di fatica insopportabile e di aver goduto del'incommensurabile bellezza diurna e notturna dei paesaggi alpini; ...la cosa incredibile è aver condiviso fino in fondo questa esperienza con Marco (FLOWERS), che è riuscito a terminarla con successo senza aver mai, in precedenza, pedalato di notte e per più di duecento chilometri. In più, è pure riuscito a guidare il furgone fino a casa mentre io ronfavo beato, poche ore dopo terminata la gara.Sulla tenuta dell'alltra mia compagna di avventura, Ausilia, non avevo tanti dubbi: lei addirittura ha fatto tutto il percorso in MTB (ma è una campionessa delle 24 ore).
Un giorno dopo aver terminato la SUPER RANDONNEE, ho inviato il pagamento dell'iscrizione alla 1001 MIGLIA, ben cosciente di tuffarmi in una mezza pazzia...
Domenica 17 agosto, Nerviano (periferia della periferia di Milano), ore 21e45. Comincia la prima di una serie di cinque notti in bicicletta, intervallate da albe rosate, lunghe e a tratti caldissime giornate, tramonti sanguigni. Tantissime ore in sella, tante per procurarsi da mangiare divorando cibo con la velocità di un bidone aspiratutto, poche quelle disponibili per il sonno, quasi sempre consumato in situazioni di fortuna (chioschi di benzinai, prati delle rotonde... solo la quinta notte, cosciente di avere finalmente un adeguato margine di tempo mi sono concesso un sonno di quattro ore su una branda che mi sembrava un letto di piume al rifugio Pianazze, nel piacentino). Strada facendo ci siamo infatti resi conto che l'organizzazione aveva disposto i dormitori in punti assolutamente inutili per tanti di noi, che ci arrivavano o troppo presto o troppo tardi per dormire. Così mi sono arrangiato, immaginando che una volta smaltita la fatica la soddisfazione di chi è riuscito a fare la 1001 MIGLIA in totale autosufficienza sarà ben più grande rispetto a quelli che se la sono fatta usufruendo di un Camper d'appoggio ai controlli (è ammesso dalle regole), viaggiando quasi scarichi, trovando la "pappa pronta" e il luogo adatto per un salutare riposino.
Venerdi 22agosto, Nerviano, ore 20e30. Ritorno alla casella del via in compagnia di una ciclista incredibile, conosciuta poche ore fa sul ponte di chiatte che attraversa il Ticino. Olga, che dopo aver spaccato la sua bici in carbonio la seconda notte lungo una discesa dal fondo cosparso di buche grandi come crateri lunari (che genio l'organizzatore!), ne ha noleggiata una a Passignano in acciaio massiccio, adattissima per l'Eroica... In mezzo tanta Italia orribile e splendida, otto Regioni, ventuno Province. Milleseicentootto chilometri e diciottomila metri di dislivello. Amici vecchi e nuovi coi quali ho pedalato per molti tratti, perdendoli e ritrovandoli lungo la via. Infinite sensazioni, dall'angoscia disperata alla beatitudine. Serbatoio immenso di incubi e di sogni che resteranno sempre con me.
Alessandro

3 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Grandissimo Prof, è questo il vero spirito del ciclista . Queste sono vere imprese e vero ciclismo, quello che molti professionisti non capiscono proprio. Mi attira molto il mondo delle Randonee e penso che prima o poi mi ci butterò. Continua così Prof e allietaci spesso con questi magnifici racconti.

Anonimo ha detto...

Prof... scusa la domanda è un caso o è una coicidenza voluta che la tua compagnia in queste lunghe pedalate notturne sia sempre donna..????? Ps:scherzi a parte complimenti sei sempre il più grande.

Anonimo ha detto...

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