25 novembre 2007

il giro del 25 novembre 2007: quando il gioco si fa umido...


Le previsioni davano un weekend variabile, ma di variabile sabato, c’era solo l’intensità della pioggia e domenica la visibilità: da 50 a 100 metri.
E per chi sabato, solo come un disperato, si era sciroppato settanta chilometri, di cui la metà sotto la pioggia, la voglia di uscire in gruppo la domenica era ancora maggiore.
Così, nonostante le condizioni metereologiche non promettessero miglioramenti rispetto al giorno precedente, mi sono incamminato ugualmente verso San Biagio, sperando di avere un po’ di compagnia. Cosi è stato, non ero solo, altri sei pazzi innamorati della bici erano con me: Paolo,Mimmo, Mauro, Mauro, Gianluca e Bosso.

Dopo una piccola discussione (ci si interrogava se andare a Grizzana oppure no), ci dirigiamo verso Vergato scegliendo quel versante, nella speranza di una Porrettana più asciutta della val di Setta. Ma…. chi vive sperando muore…va beh…andiamo comunque, la strada è in pessime condizioni tra acqua e sporcizia; infatti, alla Lama Mimmo buca, ci fermiamo, lo aspettiamo e ripartiamo.
L’andatura non è sostenuta, ma lo strappo di Sibano miete già una vittima, Paolo, non in perfette condizioni fisiche gira la bici e torna a casa, lasciandoci soli in mezzo alla nebbia. Arriviamo a Vergato, svolta a sinistra, ponte sul Reno passaggio a livello e….. comincia la salita.,Due battute su come sarebbe bello un piatto di polenta, un bicchiere di vino e un camino accesso e Bosso, insieme a Mimmo prende e se ne va, leader indiscusso del gran premio della montagna. Intanto, dalle retrovie, con un gran recupero, ritorna in gruppo Mauro Cioni, che si era fermato ad aspettare Paolo, attesa vana, visto che Paolo era tornato a casa.
Saliamo cosi tutti insieme, ammirando le nuvole a valle che disegnano percorsi in mezzo alle montagna e lasciando ai due avventurieri spazio per la battaglia. Al termine della salita, sosta per riempire le borracce e svuotare il pappagallo e giù in discesa verso ponte Locatello, dove Bosso ci aspettava. Poi val di Setta verso Sasso Marconi, in mezzo al fango e alle pozzanghere con cambi, oggi veramente regolari.
(clicca qui per scaricare il file di Google Earth)
Ci salutiamo a San Biagio e tutti a casa all’asciutto,ma quando a Ceretolo saluto Mimmo e rimango solo una domanda mi viene dal cuore: ma siamo noi, ciclisti pazzi che escono con questo tempo e queste strade, o sono gli altri, rimasti a letto, che sono finti ciclisti?
Non so rispondermi, certo sono arrivato a casa umido, sabato fradicio, ma comunque felice…ai posteri l’ardua sentenza!

4 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

mauro non ho messo il titolo pensaci tu per piacere...sei fotogenico...

Mauro ha detto...

beh mi è molto piaciuta questa descrizione dell'uscita di oggi fatta da Enrico. Siamo arrivati a casa come dopo il mondiale di ciclocross, ma il panorama della valle del Reno con la nebbia valeva da sola la fatica

Fabio ha detto...

Mauro scusa ma sono curioso.... cosa ti spari per colazione prima di uscire in bici???

Enrico Pasini ha detto...

e dopo che sei uscito in bici cosa mangi e alla sera di solito mangi primo o secondo...ma fai anche la merenda pomeridiana????