Il nostro Organizzatore, Andrea Faldini, invita tutti a partecipare e a dare conferma per il pranzo entro questo Sabato 3 Ottobre, in negozio o su questo post.
Partecipate numerosi!
le uscite, gli eventi, le foto di un gruppo di appassionati di strada e MTB di Casalecchio di Reno
30 settembre 2015
Casalecchio Rasora.
25 settembre 2015
Granfondo2016
È già ora di iscrizioni.
Il 1 ottobre aprono quelle della Sportful di Feltre. Alcuni di noi hanno già dichiarato di andarci. L'inossidabile Magnani vuole ospitarci anche il prossimo anno. Ma nel caso fossimo molti dobbiamo trovare da dormire quindi chi vuol venire ce lo dica qui, o al mio numero di cellulare per contarci. Trovare posto nel Feltrino non é facile quindi comunicatelo il prima possibile.
Il sogno 2016 si chiama Mamotte. Galiber e Alpe d'Huez, 170 km 5000 metri di dislivello. Volendo c'é anche il corto.
Ci affideremo alla sempre magnifica organizzazione di Blu Freccia Viaggi. Sul loro sito, nel link qui sotto é possibile giá chiedere un preventivo nonostante le iscrizioni non siano ancora aperte.
http://www.blufreccia.com/bici-strada/la-marmotte-alpe-dhuez
Ognuno si iscrive per se.
24 settembre 2015
21 settembre 2015
Ubriacante Gallo Nero
Il Chianti non perdona, se ne abusi non vai piú avanti. Ti prende la testa, da leggera diventa pesante e disorientata, lo stomaco si contorce e le gambe non ti reggono più, le senti vuote incapaci di muoversi.
Non sto parlando del vino, sto parlando del Territorio del Gallo Nero, il Chianti, splendida zona nel cuore della Toscana.
Continui su e giù, salite dalla pendenza impercettibile ma costanti, intervallate da picchiate che portano all'inizio di veri e propri muri, la cui pendenza non solo si vede ma soprattutto si sente. Attorno solo boschi, vitigni e Ulivi, poderi maestosi, muretti a secco che delimitano i confini delle varie proprietá con casolari antichi a dominarle.
In questo scenario siamo andati a pedalare per l'ultima Granfondo dell'anno, ed é stata una gran bella pedalata.
Pochi partecipanti, sotto il migliaio, Guido, Lorenzo e Galluzzo si ritrovano giá nelle prime file durante la discesa che porta al chilometro zero, tanto che con Scomazzon ci chiediamo se vogliano andare in fuga.
Una decina di chilometri tranquilli quasi tutti a scendere e poi all'improvviso una leggere svolta e si comincia a salire. Si passa, molto gradualmente, dai 50 orari ai 30, verrebbe da mollare ma con il gruppone allungato é difficile mettersi a fare il proprio passo. Bastano pochi chilometri peró che tutto viene naturale, io mi stacco dalla coppia magra Tognetti-Frigieri e Scomazzon si stacca da me. La salita finisce in cinque chilometri, forse meno e ci si ributta in discesa. Il mio gruppo va a riprenderne un'altro e nelle prime posizione vedo Ale Galluzzo. Ogni strappetto gli guadagno metri, mi sembra quasi di essere un giocatore di rugby, che aspetta il varco giusto per riuscire ad andare alla meta. Ci riesco alla fine della discesa quando una curva a novanta porta in un drittone di trecento metri che sale verso il cielo, improvviso e cattivo. Raggiungo Alessandro, lo incito e lui si mette a ruota. Io davanti in salita, lui davanti in discesa, tanto che a un certo punto gli esterno il mio fastidio nel dover far fatica per cercare di stargli a ruota. Lui mi dice di non preoccuparmi, che era giá cotto e che si fermava al medio per non rovinarsi la giornata. Cerco di dargli morale provo a parlargli senza accorgermi che non è piú a ruota e si é giá staccato. Mi auguro che faccia il lungo e proseguo, spingendo sui pedali attraverso un falsopiano regolarissimo tutto a salire, che si conclude all'entrata di Radda in Chianti, arrivo e partenza della Granfondo, non prima di una salitella di un paio di chilometri. Qui l'incrocio e si svolta per il lungo. Dopo una ripida e tecnica discesa si arriva alla salita più dura di giornata, i quasi 8 chilometri del Morellino. Otto chilometri che cominciano con un paio mai sotto al 14%, con punte anche al 18. Mentre con rabbia spingo sui pedali mi chiedo, gentilmente, chi cazzo me lo fare di alzarmi alle 430 di mattina per farmi due ore di macchina e 5 ore di fatica bestiale.
Non vi é mai risposta a questa mia domanda, ma i miei interrogativi crescono al ristoro in cima alla salita. Mentre mangio un panino al salame mi viene offerto un bicchiere di Chianti che tristemente rifiuto. Si può rinunciare a tanto per un paio di chilometri in più di media a fino giro? Mah non lo so e riparto. La media che al bivio era superiore ai 30 orari, ora é quasi ai 28, segno che la salita del Morellino era cosa seria.
La discesa è lieve nei primi chilometri, poi diventa ripida in quelli successivi, ci si avvicina a Greve in Chianti e si ricomincia a salire. Salita lieve tutta in mezzo bosco, si sale di potenza e si superano i 100 chilometri. Si arriva a Greve in discesa e da qui é tutto un salire verso Ponzano invasa dai turisti per la festa paesana. La salita non é dura, ma la fatica si comincia a fare sentire. Radda si avvicina come si avvicina la riserva d'energia. Mi gestisco e lascio andare una coppia di tedeschi inseguiti da un ragazzo toscano che per tenere i 22 all'ora ha la lingua che striscia l'asfalto. Li riprenderó verso Radda.
Lorenzo e Guido intanto stanno per giungere al traguardo, Lorenzo tira l'ultima salita dall'inizio, tratto giá fatto all'andata prima del bivio per il medio. Guido sta a ruota e dietro di lui altri due toscanacci.
Manca meno di un chilometro, la strada sale all'improvviso, Lorenzo si sposta e guarda Guido, che scatta senza pietá. Lorenzo abbassa la testa e prova a seguirlo, gli si attaccano a ruota i due toscani, che a 50 metri dal traguardo lo passano arrivando dietro Guido, il quale ringrazia per il gioco di squadra, mentre Lorenzo deve ancora capire, "quale gioco di squadra?"
Io arrivo dopo poco meno mezz'ora, disfatto ma soddisfatto e con l'interrogativo di capire perché, che siano 200 o 130, dai due magretti prendo sempre tre minutini.
Al traguardo insieme a Lorenzo mi aspetta anche il Bufalo Scomazzon, che saggiamente ha fatto il medio. Guido e Ramon sono giá sotto la doccia, non insieme, almeno penso, nel caso sicuramente Guido sarebbe ruota, pronto a scattare al momento giusto.
E Galluzzo?
Alessandro ha fatto il medio.
Neanche Baccigotti é scoppiato cosí! Ottobre è alle porte, ma Novembre é lontano.
Speriamo in bene!
20 settembre 2015
17 settembre 2015
Ti va una Pizza?
Giovedì 24 settembre, ci troviamo alle ore 20,00 presso la Pizzeria il Moro, a fianco del negozio per mangiare una pizza in compagnia.
Vi ricordo che il 4 ottobre andiamo al mare in bici, per chi interessato confermare entro sabato 19 ottobre con saldo.
Dopo tale data non sarà possibile aggregarsi.
04 settembre 2015
Al Mare in Bici!
Per il rientro a Bologna, se non si hanno accompagnatori,
si può utilizzare il treno regionale, che carica le bici, con partenza a Ravenna alle ore 15.33 o 17.33 e in 81 minuti si raggiunge la stazione centrale a Bologna.
Mercoledì 9 settembre
30 agosto 2015
Cambiamenti miracolosi
Era quello che mai avrebbe fatto un lungo.
Era quello che fare più di 100 chilometri, é da pazzi.
Era quello che piuttosto che fare una Sportful lunga, sego la bicicletta.
Era quello che gli ultimi 5 km del Manghen voleva scendere dalla bici e aspettare l'elicottero.
Era quello che non si puó uscire se piove.
Era quello che alla Nove Colli non voleva partire.
Era quello che la Nove Colli la finì, tutta sotto il temporale.
Era l'anticiclismo.
Lo rimane.
É quello che quest'anno ha conquistato il Prestigio di Cicloturismo.
Nella vita si puó cambiare, ora speriamo non rovini un altro Sport.
Bravo Guido!
25 agosto 2015
Classifica Sociale
Dopo le ferie di Agosto, il 6 settembre la "gara" ricomincia!
08 agosto 2015
Zappata Francesco alla Gran Fondo del Montegrappa
Complimenti per il Terzo posto di categoria!
Grande Francesco Zappata!
07 agosto 2015
Abetone al contrario, da fare!
L'alba tra il Belvedere e il Serretto poco prima di cambiarmi, con quella leggera brezza fresca che porta il sole a svegliarsi e che cerco di tenermi stretta, almeno con il ricordo, diretto verso una giornata bollente sui pedali.
L'Abetone da La Cá lo conosco a memoria dal versante Toscano, mai l'ho affrontato da quello Modenese. L'idea e la paura è che il giro sia più duro rispetto al Toscano e alle 7 parto per scoprirlo.
Borracce riempite con la fresca acqua de La Cá e discesa veloce e fresca verso Fanano. Da qui dieci chilometri di salita che invogliano a spingere, ma é presto e piú che salire di gambe é meglio salire di testa. Sono da poco scoccate le otto quando arrivo a Sestola, quasi nessuno in giro e la discesa verso Monte Creto arriva subito. Monte Creto é molto piú popolata e l'odore che esce dai bar e dal forno mette parecchio in difficoltá, con un notevole sforzo riesco a fermarmi solo per riempire la borraccia e a ripartire immediatamente.
La discesa finisce presto, imbocco la Statale dell'Abetone e del Brennero verso Pievepelago cominciando a salire. Fatta al contrario dava l'idea di essere salita vera, in realtá pur salendo sempre leggermente, l'ascesa fino a Pievepelago, passando da Riolunato, é molto agevole e veloce.
É piú discesa a scendere, che salita a salire.
Attraverso il bel borgo modenese e comincio a salire verso il Passo toscano. Undici chilometri che all'inizio mi fanno un pó soffrire poi la gamba si scioglie affrontando meglio le improvvise e quasi impercettibili, ma cattive, impennate che portano in cima al paese, dove un signore di nome Fausto Coppi, si scoprì al mondo!
Il fresco dei quasi 1400 metri dell'Abetone é giá un bellissimo e nostalgico ricordo a La Lima dove, dopo la lunga ma veloce discesa, cominco a salire verso il Passo dell'Oppio.
Quasi 9 chilometri tutti al sole che sembrano infiniti, con l'unico sollievo di qualche goccia d'acqua che mi cade addosso dal cestello di un elicottero, occupato a riempire alla Diga per spegnere un incendio verso il fondo della valle.
Dall'Oppio a Ponte Petri neanche una pedalata o quasi, ma da qui a Porretta la strada é lunga e il vento è contro. La discesa é frenata e praticamente devo sempre pedalare, una fatica che neanche al contrario ho mai fatto.
É piú salita a salire, che discesa a scendere.
Porretta é un forno, mai peró quanto salire da Silla a Gaggio Montano. A Silla, trangugio un gel, ma a Gaggio è giá assorbito e le forze cominciano a scappare.
A Gabba, dopo otto chilometri di salita, ne trangugio un altro, mentre a Querciola mi rinfresco e riempo il litro e mezzo d'acqua finito da Porretta.
Basterá per arrivare a casa dopo più di 130 km e 2700 metri di dislivello.
Un giro che pensavo piú duro, che in realtá finisce con un dislivello inferiore rispetto al contrario che supera i 3000 metri. Questo giro peró scala salite piú lunghe e dure, come Sestola e l'Oppio, la differenza la fa la salita Regina, l'Abetone.
Qui vi é la differenza.
La Lima é piú basso di Pievepelago e per questo arrivare al Passo é piú lunga, 16 km contro gli 11. Come difficoltá non vi è molta differenza anche se da la Lima le pendenze sono piú costanti riuscendo quindi a tenere un'andatura più regolare.
Un giro sempre e comunque bellissimo che ora si dovrá fare in compagnia.
22 luglio 2015
Giovedì Pizzata!
Giovedì 30 Luglio ci troviamo alle 2030 da Soldati a San Lorenzo per la pizzata di buon Estate. Chi vuole venire lo dica, entro Lunedí 27, qui o su Facebook, o contatti Lorenzo Zanarini che prenoterá.