02 ottobre 2011

Al Mare vince Potter ma è GUIDO CAMPIONE!

Siamo ai primi d’Ottobre, ma sembra Giugno, alla partenza 15 gradi ed umidità da artrite, ma basta arrivare in città per sentire che il sole scalda in modo anomalo per essere in autunno. Non c’è la partecipazione in massa degli altri anni per questa gita al mare, ma la qualità è ottima e gli ultimi cinquanta chilometri in gara accendono gli animi. Subito davanti Aureliano, che dopo anni di brontolamenti per l’attraversamento del Centro storico di Bologna si vendica, facendoci passare davanti a San Petronio e sotto le due Torri, con una Bologna vuota e sempre meravigliosa! Nelle retrovie i movimenti sono strani. Il Bufalo Scomazzon rimane dietro impassibile, Guido parla concitatamente con Mauro Cioni, che stiano preparando una tattica, ma Mauro non deve tornar indietro a MassaLombarda?

Sulla “San Vitale” le tattiche si delineano, Aureliano e Walter tirano il gruppo perfettamente fino a MassaLombarda coprendo i lori capitani, Enrico Pietrafesa e Guido. Gli altri tutti a ruota, non siamo ancora in gara ma si risparmiano bene. Potter fa un paio di scatti in avanti per fare due foto e nel frattempo prova la gamba, che è tonica e pronta alla bagarre, mentre c’è anche il tempo per il guastatore, Cioni, irrequieto, scatta più volte facendosi lunghi tratti in solitaria. Ma tornerà a Casalecchio veramente? Ristoro a MassaLombarda, al solito bar. Caffè, Cappuccini e brioches sono il nostro Doping e dopo aver salutato Marco, che torna a casa, si parte. Ci seguono anche Mirkone e Cioni, che dovrebbero tornare indietro, ma allungano ancora un po’. Cioni non solo allunga, tira fino a “Sant’Agata sul Santerno” e sul ponte scatta. Uno scatto secco e deciso a cui risponde solo Guido. La coppia raggiunge una ventina di secondi di vantaggio in pochi metri, quando incredibilmente, all’inseguimento in testa al gruppo, si porta Walter! Potter lo riprende subito.

I fondamentali del ciclismo saltano per aria. Un gregario che insegue a testa bassa il suo capitano. Walter sconsolato rallenta, beccandosi gli improperi di Potter Pasini. Davanti Mauro e Guido vanno decisi e dietro il gruppo li lascia a bagnomaria. Dove pensano di andare con 45 km di pianura davanti? Guido, leader del Promal, si sta suicidando, Tognetti e Scomazzon ringraziano. Ma succede l’imprevisto. Ecco il primo incrocio, magistralmente indicato dalle frecce messe nel sabato sera da Pasini, Margelli e Tognetti. I due in fuga non le guardano e tirano dritto! Il gruppo se ne accorge, ma tardivamente anche Guido e Mauro se ne accorgono e prima di San Potito riescono a rientrare. Gruppo compatto e tutto da rifare. Qui il gruppo si ferma, sportivamente aspetta Pietrafesa e Margelli che bucano per colpa di qualche puntina da disegno. Si riparte e Cioni ancora scatta. Da solo va in fuga mentre Mirkone lascia la compagnia e torna a casa. Il gruppo lascia fare ai 30 km/h, raggiunge “Rossetta” e qui sul ponte scatta Potter, il primo di diversi scatti. Tutti lo seguono e l’andatura s’impenna. Potter tiene i 40 km/h per qualche chilometro poi si sposta. L’andatura cala ma poi è la volta di Tognetti che invitato da Potter scatta ancora. Potter chiude Guido, che è costretto a spostarlo per partire all’inseguimento di Lorenzo, lo riprende e di nuovo Potter scatta. Tutti dietro e Cioni ripreso. Si arriva ad Alfonsine a grande velocità, con ancora il Potter a tirare, fino all’incrocio per “Sant’Alberto”, quando una volta svoltato, Potter chiede il cambio. Nessuno vuole tirare e l’andatura scema di nuovo. Ma Cioni scatta ancora e con lui stavolta va Margelli. I due prendono quaranta secondi in un chilometro e spariscono nella pianura ravennate. Potrebbe essere la fuga buona, Scomazzon e Tognetti si guardano preoccupati. Così tutto va a favore di Guido e loro perdono punti importanti per portargli via il Promal. Nessuno però si muove, Walter si mette davanti, stavolta da buon gregario e tira. Poi all’improvviso il Bufalo scatta. Uno scatto prepotente, feroce e micidiale. Guido è pronto ancora una volta ad andargli sulle ruote. I due prendono cinquanta metri e per Bosso, Pasini, Tognetti e Pietrafesa l’inseguimento si fa arduo. Ma la pianura Ravennate è bastarda, non lascia fuggire ed è sempre in compagnia di un vento che non è cattivo ma ti mangia le energie senza accorgertene. Così a “Sant’Alberto” il gruppo inseguitore è ancora compatto. Ci sono Margelli e Cioni in fuga (Cioni non doveva tornare indietro?) ma ora sono visibili. Fuori del paese ennesimo scatto di Potter e ancora Guido che lo riprende subito. Potter non si ferma, chiede il cambio poco dopo e stavolta, con la vista dei due fuggitivi a pochi metri, anche il resto del gruppo tira. Siamo a “Mandriole”, dieci chilometri al traguardo il gruppo è compatto. Ancora scatto di Potter e ancora Guido sulla ruota, i due prendono una ventina di metri, ma subito Scomazzon e un incosciente Tognetti, si rifanno sotto. Si arriva sulla Romea tutti insieme, Guido davanti controlla la corsa, per lui sembra ormai fatta. Ma Potter non ci sta, scatta ancora. Scatto debole, subito ripreso, ma continua a tirare. Andatura sui 40 km/h e scatto di Tognetti poco prima dell’incrocio per Marina Romea. Gli vanno dietro tutti, meno Cioni e Potter Pasini, ormai stanchi ma non ancora domi. Cioni sprona Pasini e all’ingresso del violone d’arrivo, ai meno due km e mezzo li riprendono. Potter non solo li riprende, ma scatta ancora. Rispondono tutti, ma Potter è incontenibile, fa da Locomotiva a Tognetti che all’ultimo chilometro scatta. Tutti lo inseguono e lo riprendono, l’andatura è sui 50 km/h. Potter dietro ad una ventina di metri, Cioni ormai staccato. Il traguardo è ormai vicino, c’è

Paolo Malini a segnalarlo, ben nascosto nell’erba in riva al fosso, come si può non notare? Nessuno si prende la briga di partire, Potter da dietro non ci crede. Continua la sua cavalcata ai 40 e passa km/h, li riprende e scatta di nuovo. Sempre risposto ai suoi attacchi, stavolta nessuno lo segue. Potter vince a mani alzate, Guido e Luca dietro imprecano perché il traguardo non era ben visibile. Come non vedere Paolo sdraiato nell’erba in riva al fosso, pronto per scattare la foto? Poco importa, Potter ancora una volta si dimostra immenso e Guido trionfa nel Promal. Come Armstrong dopo le sfighe fisiche diventa Campione.

Ma i campioni sono altri. Gente come Walter, che al ristorante non riesce proprio a vedere sprecato il cibo e pur di non buttarlo, prima con estrema educazione ostenta pienezza, poi fa il giro degli avanzi e finisce tutto. C’è chi Campione lo diventa, ma chi Campione lo è sempre!

Ps. Mauro Cioni non è tornato indietro! E’ arrivato fino al Bagno Aloha, è stato invitato ad accomodarsi con noi, ma ha preferito fare defaticamento e tornare a casa da solo! Duecentoventi(220) chilometri in totale, la prossima Domenica però non uscirà con noi, farà un LUNGO!

1 commento:

GUIDO ha detto...

PER LA CONQUISTA DEL TITOLO RINGRAZIO L'OTTIMO GREGARIO WALTER CHE MI HA SEMPRE STIMOLATO E SI E COMPORTATO QUASI BENE IN TUTTE LE GARE, L'ULTIMA E' STATA MALE INTERPRETATA SICURAMENTE VOLEVA USCIRE DAL GRUPPO PER VENIRE CON ME E MAURO IN FUGA AD AIUTARCI NEL NOSTRO INTENTO.
COMPLIMENTI ALL'OTTIMA ORGANIZZAZIONE, EHM NO DI GARA, MA DEL POST GARA MANGIATO MOLTO BENE E IN UN CLIMA PERFETTO.
LA VITTORIA NON POTEVA ESSERE RAGGIUNTA CHE DA UN OTTIMO CORRIDORE, CHE HA ONORATO AL MASSIMO LA MAGLIA CHE INDOSSAVA. PREMESSO CHE PER TRASCORRE UNA BELLISIMA GIORNATA COME DOMENICA, E' MERITO DI TUTTI I PARTECIPANTI CHE HANNO PEDALATO CON L'ENTUSIASMO E LO SPIRITO GIUSTO.
CIAO A TUTTI E IN FORMA PER PREPARARE LA PROSSIMA STAGIONE.