03 luglio 2012

Maratona delle Dolomiti 2012


Io ho avuto modo di pedalare su queste montagne come molti di voi credo sia in corsa che non... la bellezza di quei luoghi incantati è per me la stessa...così come la fatica...
Le emozioni provate invece nei giorni della Maratone delle Dolomiti sono diverse.... quel giorno uno sguardo incrociato con i migliaia di ciclisti basta per strappare un sorriso o avere un segno di compiacimento! Proprio questo è forse ciò che mi invoglia ogni anno a "cercare" un posticino per condividere insieme le straordinarie emozioni che una passerella mediatica come la MDD offre!!
Questa frase non è mia,  ma la prendo a prestito per cercare di spiegare l’atmosfera incantata che ancora una volta abbiamo respirato nei giorni della MDD, dico abbiamo perché anche chi non va in bici, come mia moglie, la percepisce.

Siamo arrivati in Val Badia  giovedì sera, 4 giorni per goderci in pieno il fresco ed i posti. Arrivato dalla città stanco, stressato ed accaldato, poi la mattina dopo mi è bastato mettere il naso fuori dalla finestra dell'albergo per essere subito di buonumore: sole, temperatura ideale, panorami mozzafiato e frotte di ciclisti ovunque.
Dopo colazione mi sono ovviamente fiondato anch'io in giro per i passi dolomitici, se avessi dato ascolto all'entusiasmo avrei fatto 2 volte il giro Sellaronda, ma, in vista di domenica, mi sono limitato solo a 3 passi, in ognuno dei quali sembrava di essere ad una ciclo turistica, dato il numero di ciclisti. Quello che mi colpisce ogni volta è che siamo tutti rilassati e sorridenti, le auto ti danno la precedenza, nessuno protesta se si procede affiancati in due o in 3 ...
Il venerdì, un bufalo tra le mucche

Vabbé tagliamo corto, abbiamo passato un venerdì ed un sabato rilassanti e rigeneranti, durante i quali mi sono chiesto se  domenica valesse davvero la pena farla a tutta o farla invece in passeggiata, godendomela appieno e mangiando TUTTO lo strudel dei ristori, alla fine ho pensato che avrei deciso lì per lì.

Le previsioni davano parecchio caldo, quindi la domenica mattina alle 5.30 mi sono fatto 5 km di discesa per andare in partenza in tenuta estiva a 13°, brr! Una volta partiti pur in mezzo all’ingorgo del primo Campolongo, ho capito che le gambe giravano bene, tutto girava per il meglio e quindi poche storie, a tutta fino alla fine! Il momento più bello? Salendo il Pordoi, hai una visuale quasi ininterrotta di tutta la salita, guardi sotto e vedi il serpentone ininterrotto di bici, guardi sopra e ne vedi altrettanti, e tutto nel silenzio, rotto solo dal proprio respiro affannoso e dai fischi delle marmotte. Per non parlare della discesa del Pordoi: asfalto perfetto, freddo (sono le 8 di mattina a 2000 mt. ed è tutta all’ombra) niente auto: adrenalina pura!! Ne avrò superati almeno  un centinaio ... peccato che sul più bello invece di proseguire in giù si gira a destra ed inizia il Passo Sella.

Il momento più brutto? sul colle S. Lucia, siccome non è un passo dolomitico non se lo fila nessuno ma è una signore salita (circa 3 km al 7% medio), solo che, visto che al termine della discesa inizia subito il Giau ti sembra di sprecare ogni stilla di energia che impieghi ad andar su e che vorresti risparmiare …
Insomma inizia il Giau e mi preparo psicologicamente ad esser superato come al solito da un centinaio di persone, invece inaspettatamente prendo il mio passo e mi accorgo che sono io che supero cadaveri su cadaveri. In cima saranno 62 le posizioni guadagnate (l’anno scorso nello stesso tratto ne avevo perse 263…),  mai andato così forte in salite del genere. Quindi discesa del Giau (relativamente tranquilla) e poi inizio il Falzarego veramente a tutta, perché ho visto che posso stare sotto le 6h 30m. Purtroppo a metà Falzarego inizia un forte vento contro che rende tutto più difficile. Comunque continuo il recupero di posizioni, ultima discesa con troppo traffico (di ciclisti provenienti dal medio) che mi ha impedito di farla in pieno e poi il falsopiano finale da Lavilla a Corvara, ancora a tutta, con vento contro fortissimo. Termino in 6h e 32m, 890° in classifica (l’anno scorso 1662° un bel salto) per il mio livello non potevo chiedere di più.

Alla fine vincente anche la scelta di tornare il lunedì, un’altra notte al fresco guadagnata, il lunedì mattina all’alpe di Siusi e prendere l’ultimo fresco, e poi ritorno a Bologna a contare i giorni per la prossima MDD, io ci sarò.


PS.  Messaggio per Cella, glielo ho detto anche a voce ma lo ripeto qui: qualche tempo fa io ero nella  tua identica  situazione attuale, stesso ospedale, stesso reparto, stessa tipologia di fratture, adesso sono qui, su è giù in bici per i Monti Pallidi. Ti aspetto alla prossima MDD, si può fare!

3 commenti:

Lorenzo Tognetti ha detto...

Grande LUCA...mi sarebbe piaciuto esserci anche io, ma il prossimo anno intendo andarci, in un modo o in un altro.
Ciao!!!

MAURIZIO ha detto...

Devo dire che quelli di MALINI quando partecipano alle manifestazioni lo fanno alla grande.COMPLIMENTI

Paolo ha detto...

Bravo Luca