14 febbraio 2016

Niente perchè

A volte non ci sono perchè.
Non bisognerebbe neanche cercarli.
Non c'è un perchè se dopo una settimana di lavoro, ti svegli anche nel weekend all'alba per andare a faticare sui pedali.
Non c'è un perchè se lo fai pur sapendo che al 99% ti bagnerai come un pulcino.
Non c'è il perchè una salita, fatta sotto la pioggia, con il rumore delle gocce che cadono sul casco e dell'acqua che scende a valle lungo i fossi, sia così bella e affascinante.
Non c'è il perchè continueresti a salire, nel silenzio della natura e nella solitudine della fatica.
Non c'è il perchè in quel momento la fatica non la senti.
Non c'è il perchè del soffrire in discesa, con l'acqua che ti penetra nella pelle e il freddo che ti crepa le ossa.
Non c'è il perchè nonostante arrivi in fondo tremante e sfinito, ti avvii verso una nuova fatica.
Non c'e il perchè vai avanti finchè proprio non ce la fai più.
Non c'è il perchè quando sei in casa, finalmente al caldo, verso una bella doccia bollente, un sentimento di sconforto ti prenda lo stomaco e ti dica: "Potevi fare di più."
Non c'è un perchè, chissà perchè! 

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