15 ottobre 2017

Sabato d'Autunno

La nebbia si sveglia con il sole, si alza da terra ma non va lontana, schiacciata dai primi raggi che già scaldano una mattina comunque fresca.

Si ricomincia così a pedalare, dopo due settimane di riposo forzato, con la voglia che solo l'inevitabile calo di condizione riesce a contenere.

Un po' di strada pianeggiante costeggiando la collina senza immergersi nel nebbione della bassa, i primi metri in salita e l’aria che cambia già. Non vi è neanche più l’odore di umidità, e sulla pelle arriva una piacevole sensazione di tepore che ti fa deporre nelle tasche manicotti e antivento, e lì te li farà lasciare.  

Tra vigne che piano piano, nonostante il cocente sole d’estate, cominciano a vestirsi d’autunno, si sale e si scende per i colli modenesi girando intorno a Marano per poi prendere il fondovalle, arrivare alla Casona e attraversare il fiume, lì dove in Estate sembra di essere a Riccione.

Già dopo il ponte si capisce che cosa ci aspetterà, con la strada che sale con pendenze elevate svegliando la fatica delle salite passate. Dopo qualche centinaia di metri scegliamo di seguire la destra, consci del fatto che non sarà facile ma sapendo bene che a sinistra sarebbe molto peggio.

La strada spiana, costeggia il monte, ci gira intorno, scende di nuovo a valle guardando negli occhi la lucentezza del Panaro e poi risale, di fianco ai grandi Sassi di RoccaMalatina, inerpicandosi per il bosco tra spianate in sterrato, muri verticali, ponti in Pavé e borghi dalle case in Sasso.

In cima davanti a noi i Sassi e una stradina sterrata indicata come percorso turistico che ispira una pedalata eroica.

Ma le energie si fanno al lumicino e le poche rimaste le esauriamo tra la salita di MonteOrsello e la pianura che porta a casa.

C’è chi svolta per l’ultima ascesa verso San Martino e chi ormai ha raschiato anche il fondo del barile e chi dopo due settimane di ghiaccio svaccato sul divano poteva fare anche meno.

Ma quando la voglia di pedalare è incontenibile le gambe girano con la testa e i dolori svaniscono come se neanche fossero esistiti.

Perché la bicicletta è più un mezzo di locomozione, è più che uno sport, è più che un passatempo.

La Bicicletta è una medicina.



Nessun commento: