06 maggio 2014

Giro d’Italia Amatori



Questo inverno, avevamo deciso di iscriverci a questo evento dato che era proprio sotto casa e per provare qualcosa di nuovo, soprattutto il fatto di provare a correre tre tappe in 3 giorni consecutivi.
Invece della fredda cronaca vediamo in ordine sparso quali sensazioni ci ha lasciato questa 3 giorni e quali saranno i nostri ricordi.

Livello
Avvicinandosi alla data di partenza abbiamo capito che non era il solito circuito per amatori, ma che tra gli iscritti c’erano tanti i top player delle granfondo, e che forse il livello era un po troppo alto per noi. Ma tant’è oramai eravamo in ballo…


Tanta Acqua
Le previsioni meteo pessime per la prima tappa sono state rispettate e abbiamo corso sotto il diluvio universale. Mai preso tanta acqua così, a tratti era anche difficile vedere dove andava la strada.
Pioggia fortissima, vento e freddo, quindi io stavo benissimo (ovviamente senza mantellina)


Manico
Abbiamo avuto la conferma che quelli che fanno le gare in circuiti sono più bravi a andare in bici del granfondista medio, con quel tempo non sarei mai partito in una granfondo, ad ogni curva ci sarebbe stato un mucchio, invece qui nessuno faceva cavolate e non ho mai percepito alcun rischio.

Occasione persa
Nella prima tappa iniziamo un po timorosi, poi io mi accorgo che almeno oggi, in pianura, io e Guido teniamo bene il ritmo ed anzi siamo in grado di dare battaglia (la stessa cosa non si può dire purtroppo di Lorenzo, dato il livello obiettivamente più elevato del suo gruppo e la mancanza totale di salita…). Quindi occasione persa perché col senno di poi ho capito che sarei potuto benissimo entrare nella fuga buona.


 Selezione
Nella seconda e terza tappa la prima salita ha fatto subito la selezione, si sono formati i gruppetti che poi sono rimasti fino all’arrivo. Nella seconda tappa su per Monte maggiore quando anche l’ambulanza di fine corsa ha cercato di superarmi ho capito che mi dovevo dare una mossa. Nella discesa e pianura seguente ho recuperato tutti quelli che erano a tiro. Sinceramente sia io che Guido in tutte e 3 le tappe saremmo potuti andare più forte del gruppo dove eravamo ma era impossibile andarsene.
 


Stanchezza e Ritiri
Il maltempo dei primi 2 giorni e le 3 corse i 3 giorni ci hanno fatto fare una bella fatica. Nela terza tappa eravamo tutti stanchi, anche i big sono stati mooolto più calmi.  Poche azioni e salite fatte regolari. A causa di ciò ci sono stati molti ritirati, circa la metà dei partenti, e questo ci ha fatto guadagnare diverse posizioni in classifica. Obiettivamente solo il fatto di averla finita e nemmeno da ultimi è degno di nota.


Lorenzo
Nella prima tappa sembrava un pulcino bagnato e spaesato e ha perso contatto quasi subito dal suo gruppo (D’altronde non c’era neanche un cavalcavia!). Nella seconda tappa ha tenuto botta di più e lo abbiamo raggiunto a metà e poi ha fatto corsa con noi, tirando anche un bel po. Nella terza tappa invece ha retto il ritmo del suo gruppo recuperando diverso posizioni in classifica. Evidentemente il suo fondo di granfondista è venuto fuori, mentre lui  è cresciuto tutti gli altri sono calati.

Assistenza
Ammiraglie, moto al seguito, rifornimenti volanti, tutti avevano qualcuno, tranne noi. Perfino la squadra del Parco dei ciliegi,erano solo in 3 ma avevano 2 posti di asistenza (borracce e ruote) lungo il circuito, noi solo amici che facevano foto.... vabbe siamo amatori!

Ruote
Notazione tecnica: la prossima volta che sentite la storiella che le ruote in carbonio non vanno bene con l’acqua fatevi una bella risata. Molti. me compreso, avevano le ruote ad alto profilo anche sotto il diluvio. Con i pattini giusti nessun problema.


Buca
C’è una buca proprio in traiettoria nella curva in centro a Monteveglio. Siamo passati per quella curva 5 volte sabato e 5 volte domenica. TUTTE e 10 le volte Guido ha preso in pieno quella buca. Ma dico io, dopo le prime 2 o 3 volte che la prendi in pieno ti vorrai ricordare dov’è??!?! Vabbè ormai Guido lo conosciamo….


01 maggio 2014

Al mare con il Prof, Fiorello, e Stefano


Da tempo avevamo deciso di tornare al mare, passando per strade poco trafficate, e ieri con due telefonate si è deciso che oggi sarebbe stata la giornata giusta.
Ore 8 partenza da San Biagio, e via.......passaggio per Piazza Maggiore, Villanova di Castenaso e Tom Tom Prof, che conosce benissimo il percorso, a farci da navigatore.
Per me, abituato alla E Bike, ho un poco faticato a tenere il passo dei compagni,  ma passando da strade per lo più sconosciute, siamo arrivati a Sant'Alberto, tramite un traghetto sul fiume Reno, per poi proseguire per Marina Romea, Marina di Ravenna, e finalmente in Stazione a Ravenna dove alle 15.30 abbiamo preso il treno che ci ha portato a Bologna.
Gran bel giro e bella compagnia.

Classifiche 5/10 Colli


Dieci Colli e da Domani Giro d'Italia

Bellissimi risultati per gli atleti del Club Malini Bici. Personalmente sono molto soddisfatto della mia prova, nonostante una crisi a metá gara di una trentina di chilometri, dove le fatiche belga della Liegi Bastogne Liegi sono venute fuori, sono riuscito a concludere in crescendo e con il tempo dell'anno scorso. Soddisfatto della mia prova ma non della Granfondo, l'organizzazione non c'entra, nei prossimi giorni vi dirò cosa non posso più sopportare.
Menzione d'onore per il sempre e grande inossidabile Maurizio Magnani che ha concluso il lungo in poco più di sette ore.

Da domani invece inizia il Giro d'Italia Amatori.
Tre tappe tutte nel Bolognese, un circuito, domani, attorno ad Anzola, mentre Sabato e Domenica partenza da Zola direzione Calderino, MonteMaggiore, cinque volte il circuito tricolore di Zappolino e ritorno a Zola, con l'aggiunta di San Martino e San Lorenzo solo Domenica.
Noi avremo tre nostri portacolari al via.
Guido Frigieri e Luca Bufalo Scomazzon di Casalecchio e Lorenzo Tognetti Zolese Doc.
Sono tutto l'inverno che si stanno preparando per questo evento, la carica che hanno è pari alla tensione, a loro va il mio e il nostro in bocca al lupo per un'occasione rara quanto unica. Aspettiamo un vostro resoconto tappa dopo tappa. Buona Fortuna Ragazzi.

30 aprile 2014

Ritrovi 10 Colli

Domani per la Granfondo Dieci Colli i ritrovi sono:
Per chi gareggia e deve entrare in griglia
Ore 7 da Tony.
Per chi fa il portoghese
Ore 745 alla Rotonda della Viro.
In bocca al lupo a tutti e buon giro a chi non la fa.

26 aprile 2014

Liegi Bastogne Liegi 2014. Vincitori del percorso Medio Lungo.

Cotè Saint Roch, seconda cotè della Liegi Bastogne Liegi, per noi, io Loris Nicoletti di Bike Studio e Domenico del Pedale Bianconero, la prima visto un incredibile sbaglio di percorso ancora inspiegabile. Un taglio di poco meno di 50 km che ci ha lasciati soli in tre a tirare a tutta, per altri 70 km, quando dopo la terza cotè ci siamo accorti di aver saltato un pezzo. Peccato ma nessun dramma 230 km alla media dei 27,7 in 8 ore e mezza praticamente sempre a tutta, con solo salite o solo discese, mai una pianura. Nella campagna Belga, pascoli incantati, animali al pascolo e splendidi paesini dalle meravigliose case. Sole quasi tutto il giorno e a parte gli 8 gradi del mattino, da metâ gara in poi 16 gradi costanti. Un'esperienza da ripetere magari senza sbagliare strada, anche se oggi, possiamo dire, di essere i primi( e unici) del percorso MedioLungo!

23 aprile 2014

Strade dei Vini e dei Sapori a Russi

Domenica mattina ritrovo ore 630 Rotonda Biagi, per andare a Russi, alla seconda prova del Circuito Romagnolo, la Granfondo Strada dei Vini e dei Sapori di Forlì e Cesena.
Buona Granfondo a tutti!

19 aprile 2014

La prova generale

In teatro la prova generale che precede uno spettacolo, che poi sará un successo, è 9 volte su 10 un disastro. Oggi era l'ultimo allenamento "serio" in vista della Liegibastogneliegi di Sabato Prossimo e spero, che anche per me, fosse come una prova generale. 85 km praticamente tutti di salita con Casaglia ViadelGenio, le 33 curve che portano a Paderno, Badolo e Mongardino. Una fatica incredile nonostante una gamba che girava molto bene ma priva di energia. Sabato prossimo si vedrá, l'importante sará finirla degnamente, sperando che la compagnia di oggi, con questo ragazzo mezzo Professionista, mezzo Brasiliano, mezzo Casalecchiese e ora anche mezzo Veneto, porti bene!

13 aprile 2014

Le Cime di Romagna

In fila indiana lungo le strade della Romagna. Lunghe salite che tagliano il bosco a metá con il sole che fatica ad avere la meglio delle nuvole umide e fresche. Chi sceglie i 100 km, chi i 140 più di 3000 ciclisti hanno scalato Le Cime di Romagna, granfondo cicloturistica con partenza da Faenza. Chioda, Passo Peschiera, Passo dell'Eremo, Passo Carnevale e i Coralli le salite del lungo, lunghe e veloci con i panorami splendidi delle foreste casentinesi. Una splendida granfondo sempre organizzata perfettamente con ristori incredibili. Peccato che il vero spirito cicloturistico stia anno dopo anno scemando con scene di maleducazione mai viste, a scapito di un agonismo sconsiderato e tecnicamente sempre più scarso.

11 aprile 2014

Ritrovo Le Cime di Romagna.

Domenica mattina ci troviamo alle 630 per andare a Faenza a Le Cime di Romagna, prima Granfondo del Circuito Romagnolo. In alternativa ore 730 in Piazza del Duomo a Faenza.

IMPORTANTE
Chi ritira i tesserini ritiri solo quelli dei presenti al momento non altri!!!

08 aprile 2014

Resoconto Nordic Day Multi Sport

Inizio ringraziando tutti i partecipanti, di tutti gli sport:
Sci di fondo, Tiro con l'Arco, Nordic Walking, Mountain Bike, Corsa Campestre, Orienteering, oltre 100 persone hanno partecipato a questa bella iniziativa, organizzata da FelsineActive, e dove l'Agriturismo Rio Verde, ha messo a disposizione un prato incantevole, e curato il pranzo.
Noi in MTB, ci siamo trovati presso il Negozio Malini a San Biagio di Casalecchio, e in bici abbiamo raggiunto la località di partenza, dove abbiamo trovato tanti compagni pedalatori, che ci hanno accompagnato in questa escursione.
Dopo la foto di gruppo, ci siamo cimentati nel fettucciato, all'interno del parco, per poi prendere l'asfalto in salita fino a Medelana, passando da Mongardino, la salita lenta e inesorabile ci ha portato a quota  670 mt dopo 19 km (da Casalecchio) da qui si sono formati due gruppi: Temerari e Scoraggiati. I primi, scendendo su sentieri invasi dal fango e sbagliando spesso strada si sono presentati al pranzo come dei cinghiali dopo un bagno di fanghi. Mentre gli Scoraggiati, hanno preferito scendere per strade sterrate senza rischiare di sporcarsi, onore al Merito al Papà che per tutto il giorno ha trainato il proprio bambino su un carrello.
Il gruppo si è riunito dopo 34 km, in occasione del pranzo, annaffiato con del buon vino Rosso e Bianco, non mi ricordo però se c'era l'acqua.
Un grazie a tutti i partecipanti.
Clicca qui per il Video

05 aprile 2014

Lunedì Aperitivo

Lunedì sera ci troviamo da Tony, Colazione da Tiffany a Riale, alle ore 19/1915 per parlare dei prossimi giri e prossimi appuntamenti. Passateparola!

01 aprile 2014

Bella e durissima la Granfondo di Firenze.

Ci siamo iscritti presto per questa Granfondo. A Luglio 2013. In una torrida serata da Tony, durante un aperitivo, abbiamo visto che era stata posticipata di un mese e ci siamo iscritti subito, anche per avere numeri bassi e partire nella prima griglia.
Ci siamo alzati presto questa Domenica, fine Marzo è arrivato e con lui il giorno della Granfondo di Firenze. Con la Granfondo di Firenze è arrivata pure l'ora legale. Questo particolare, quella calda sera di Luglio non l'avevamo considerato. Non è stato un particolare di poco conto. Alzarsi alle 5:30 di Domenica Mattina è giá di per sè duro, se poi in realtá sarebbero le 4:30, è veramente da matti. Più di un pensiero di rinuncia mi ha attraverso la testa, prima di alzarmi dal caldo e soffice lettone, ed è stato un sollievo quando Lorenzo è salito in macchina dandomi il buongiorno:"Ma chi cazzo ce l'ha fatto fare!"
Siamo entrati in griglia con animi differenti. Lorenzo era timoroso, i 140 km di sabato con quelli del Bike Studio erano ancora sulle gambe e non sapeva come queste potessero rispondere ad altrettanto chilometri. Stefano era tranquillo, finito nell'ultima griglia, deciso a fare il corto per non ridursi sfinito come alla Cassani.
Guido era carichissimo, pronto a massacrare le gambe giá dai primi chilometri, come sempre.
Io non ne avevo mezza voglia, ancora assonato sono partito svogliato e vuoto. Durante il trasferimento dalla Partenza al chilometro zero,( unica pecca di questa Granfondo organizzata egregiamente), mi sono fatto sfilare da parecchi assatanati, che pur di recuperare qualche posizione salivano sui marciapiedi, saltavano aiuole, distruggevano specchietti delle auto. Inizia Fiesole, curva a destra si sale, beep del passaggio del cheep e comincio con agilitá la scalata. In molti mi superano con il rapportone e in molti nel tratto più duro rimbalzerano con le gambe cementate. Dopo Fiesole la strada continua a salire, leggera con qualche saliescendi. Mi trovo in un gruppetto di tre a fare una buona andatura, ma sono costretto a lasciarli per fermarmi al ristoro e riempire la prima di cinque Borracce( mai bevuto così tanto). Dopo la discesa un bel tratto di pianura attraversa il Mugello fino all'inizio del Passo del Giogo, dieci km impegnativi ma bellissimi, tornante dopo tornante sali verso il cielo, lasciandoti Barberino alle spalle. Lo comincio bene, ma a metâ le gambe sembrano non voler più mulinare i pedali. Vuote, completamente, proseguo con la poca spinta che mi consentono di andare avanti, mentre penso che potrebbe diventare una lunga Granfondo.
Mentre mi butto in discesa verso Firenzuola, Guido lascia Lorenzo sulla Futa dopo 60 km tirati a tutta.
Lorenzo proseguirá forte fino alla fine e per poco non entrerá tra i primi 100. Da Firenzuola si sale sulla Statale della Futa, da una stradina, che dopo un paio di tornanti si impenna con strappi ripidi e lunghi. Cinque chilometri veramente infernali, le mie gambe non ne vogliono sapere ma riescono a portarmi sulla Statale. Al Passo mancano ancora 6km e qualche strappo molto impegnativo. Comincio a preoccuparmi, la mia andatura è costantemente bassa, dopo l'ennesimo ristoro, a un chilometro dal Passo, un ragazzo mi chiede l'orario e i km fatti. 75 km in 3:20, è giá passato mezzogiorno e mi rendo conto sempre più di essere andato veramente piano. Comincio la discesa e succede qualcosa. Forse il panino alla Nutella al ristoro mi ha risvegliato. Affronto i tornanti della Futa senza toccare i freni, rimonto posizioni su posizioni e anche i tratti in salita a Scarperia me li faccio tutti di slancio e nessuno riesce a starmi dietro. Tra splendide colline e viali di cipressi proseguo solitario finchè non mi giro e vedo un grupetto, con la lingua fuori, che mi insegue. Non gli faccio far fatica mi fermo e gli aspetto. Mi riposo un pochino a ruota poi mi rimetto davanti a tirare. Giriamo attorno al Lago del Bilancino tra scenari splendidi e con le spiaggiette piene di gente, con le braci calde e la carne a cuocere. Io il ragazzo che mi aveva chiesto l'orario e un altro fuori gara, tiriamo tutti i 20 km attorno al lago, mentre gli ultimi dieci, che portano all'ultima salita, li tira come un motorino, solo il "Portoghese" fuori gara. Lo affianco ad inizio scalata e lo ringrazio per l'ottima andatura. Comincio a salire, stacco tutti tranne il ragazzo dell'orario, che anzi stacca me. È veramente grosso, anche parecchio sgraziato sulla bici, sembra un cinghiale e come un cinghiale in salita va fortissimo. Lo tengo comunque nel mirino, ma in cima all'ultimo ristoro mi devo fermare a riempire la quinta borraccia. Meno 15 km riparto a tutta e non mi fermo più, in discesa verso Fiesole, e poi verso Firenze riprendo un sacco di gente, tra cui il "cinghiale". Solo lui e un altro signore mi rimangono a ruota fin sotto via Salviati, strappo di 300 metri al 20% dove è posto l'arrivo. Mi salutano i due "passeggeri" e mi ringraziano. Il signore si staccherá, mentre il cinghiale mi rimane davanti a mezzaruota, zigzagando insieme tra chi è sceso e spinge a piedi e chi non molla, ma barcolla parecchio. Tagliamo il traguardo insieme lui tira dritto, io mi attacco al tanicone dell'acqua del ristoro. Non sono costato niente all'organizzazione per consumo d'acqua...
Ma a parte i litri ingurgitati, è stata proprio una strana giornata in bicicletta, con metà gara, certamente più dura, fatta in 3 ore e 20 e l'altra metá in 1 ora e 50. Strana giornata in bicicletta, strana ma come sempre splendida.