09 febbraio 2018

Domenica 11 Febbraio

Domenica 11 Febbraio
Pedalata in Pianura

Ritrovo presso malinibici alle ore 08,45 
o
Casa della Conoscenza a Casalecchio ore 09,00
Pedalata di circa 70 km in pianura
L'intenzione è di andare a prendere un Caffè a San Giovanni in Persiceto o a Cento, per poi rientrare a casa per le ore 12,00 circa, percorrendo strade secondarie, per evitare (per quanto possibile) il traffico automobilistico.
Se ne hai voglia aggregati.


07 febbraio 2018

16 Febbraio 2018 Pedaliamo Indoor




16 Febbraio pedaliamo Indoor Cycling



Malinibici è lieto di invitare gli Iscritti al Club e suoi Clienti a:

Una serata sui pedali con Antonella.

Ritrovo ore 19,15 presso Studio Club
Via Saffi 4
Casalecchio di Reno
Lezione di Group Cycling di circa 60 minuti Con Antonella Merighi
Al termine un piccolo rinfresco ci farà recuperare le calorie bruciate.

La serata sarà completamente gratuita.
Obbligatorio l'uso della maglia MALINI
e  la prenotazione della bici Gratuita (entro Sabato 10 Febbraio 2018) da malinibici.
tel. 051 578154 

05 febbraio 2018

18 Marzo 2018

Malinibici è lieto di invitare:
 Gli Iscritti al Club e i Suoi Clienti

18 Marzo 2018
Pedalando sulle strade dell'Eroica

Il percorso è caratterizzato dal suggestivo passaggio dal Castello di Brolio, dai  vigneti del Chianti Classico incastonati nella tipica macchia toscana, dalla dolce discesa verso Pianella con il panorama di Siena sullo sfondo, dal caratteristico “Leccione”; due lecci che sembrano uno solo e fanno da cornice ad un panorama unico.
Km 45, dislivello circa 700 m.

Ritrovo ore 06,00 Presso il Negozio Malini Bici
Automuniti! Poi se ci sarà un Furgone, vedremo di mettere più bici sul medesimo.
Partenza alle ore 06,15 dopo aver sistemato le bici.
Arrivo a Gaiole in Chianti alle ore 08,30 circa
Durata della pedalata circa tre ore e trenta /quattro ore.
Ore 12,30 Pranzo presso Ristorante Tipico del Luogo
Ore 14,30 partenza per il ritorno a Bologna.
La pedalata si effettuerà solo con il bel tempo.
Prenotazione Obbligatoria entro Giovedì 15 Marzo 2018.
tel 051 578154


07 gennaio 2018

Su da Casaglia giù dai Bregoli.

18 chilometri son pochi, anche per smaltire una sola fetta di Cotechino, ma mi andava così, così son partito, con la Gravel, e dopo aver attraversato Casalecchio e raggiunto il Meloncello, ho iniziato a salire su via Casaglia, dove i ciclisti erano veramente pochi, molti i podisti che salivano e scendevano di corsa.
Arrivato al bivio con discesa dei Bregoli, non ho resistito, ho voltato a sinistra, e....sono arrivato al Parco Talon. Da li a casa poca strada.
Con una Gravel si può.

06 gennaio 2018

Il Grande Gian!

6 Gennaio 1965 nasceva a Bologna un ciclista vero, le cui pedalate avrebbero solcato in lungo e in largo le strade del Bolognese, dell’Italia, dell’Europa e se Dio vorrà del mondo intero.

Buon Compleanno al grande Gianluca Lamberti, che oggi compie 53 anni e lo fa macinando un altro centello, un filino umido sul nostro Appennino.

Il grande Gian in questo 2018, dopo la mia dipartita agonistica in quel del BikeStudio, grazie alla sua leggerezza, 60 kg con i baffi e la sua datata esperienza, 53 anni sono gli anni migliori per andare forte in bici, sarà il Capitano del Club Malini sulle strade delle Granfondo Italiane.

Insieme a lui la “giovane” promessa Ramon Stefanelli, in quello che potrebbe essere il suo anno, chissà, forse, mah, non ci scommetterei, il gregarione Stefano Baccigotti, che sembra desaparecidos, ma che dicono si stia allenando sul Teide, e l’indomito under “23”, Filippo Roda, che tra notturne in bici e notturne sulle montagne, in alpinismo con gli sci o senza Filippo non si ferma mai, trova pure il tempo di andare forte nelle Granfondo.

Per il Neo Capitano Lamberti un anno da vivere alla Grande!

Auguroni Gian!!! 

12 novembre 2017

Ricordi con il sorriso.

L’ho visto seduto dietro di noi, stessa compagnia ma tavoli diversi, tra fiumi di vino in calici traboccanti e piatti di pesce che si svuotavano in velocità proibitive anche per una Formula uno.

Un saluto veloce e le chiacchere non potevano cadere che su una cosa.

La bicicletta e le uscite con Malini.

Perché Giuseppe è la bicicletta, quando ne parla gli occhi si fanno grandi, le mani cominciano a muoversi e le gambe, anche sotto il tavolo, a pedalare.

Me lo ricordo come se fosse ieri, è passato qualche anno ma neanche tanti, sempre presente a Bruscoli, arrivava dopo di noi, non si cambiava, mangiava quanto noi, beveva quanto noi, poi inforcava la bicicletta e tornava a Bologna, come in un normale rifornimento di una granfondo, mentre noi scendevamo in macchina e le mogli guidavano. 

Mi ricordo di lui, lui si ricorda di me, e li seduti ad un tavolo di un magnifico ristorante sull’Adriatica alle porte di Cervia racconta la storia di una delle tante gite al mare, ma questa incredibilmente avventurosa.

Dovevamo andare a Cesenatico, ma poco prima di Ravenna, sulla San Vitale, il gruppo si sfaldò. Tra chi diceva di svoltare a destra e chi a sinistra per un attimo ci si separò e naturalmente la decisione che presero quelli davanti fu sbagliata.

Ricordo che Fabio bucò, aveva il tubolare e nonostante l’intervento di una bomboletta per paura che si tornasse a sgonfiare, cominciò a tirare come un forsennato. E noi dietro. Poi a dargli i cambi. Metti mai che si dovesse far venire a prendere. Ai quarantacinque sull’Adriatica qualcuno cadde anche, ma nessuno se ne accorse.

Non se ne accorse neanche Giuseppe, perché in quel momento era già staccato. 
Giuseppe era rimasto staccato da parecchio, e quando capì che non sarebbe più riuscito a rientrare chiamò Paolo chiedendogli dove fossimo, che lui era in centro a Ravenna. Paolo rispose che eravamo già al ristorante e che stavamo iniziando a mangiare, che se non voleva arrivare fin lì, si poteva fermare a La Campaza a mangiare qualcosa che gli e lo avrebbe rimborsato per l’equivoco avvenuto.

Ma Giuseppe il giro doveva finirlo, declinò l’invito di Paolo e disse di aspettarlo al ristorante, avrebbe preso una piadina e una birra e sarebbe arrivato.
Giuseppe arrivò, con il sorriso stampato in volto, che stavamo finendo il dolce. Si sedette e dopo piadina e Birra mangiò il dolce anche lui.

Giuseppe è un giovane signore di ottanti anni che ancora in bicicletta ci va e i suoi seimila chilometri se li è fatti anche quest’anno. Parlando di cambi elettronici, freni a disco e bici super leggere il discorso finisce su mio zio, organizzatore perfetto di questa magnifica mangiata di pesce.

“Ma te l’ha detto tuo zio Alessandro che ha comprato l’Ebike?”

“Eh si ne parlavamo prima, perché dice che così può tornare a far salite.”

“Neanche io riesco più a far salite. Ho però qualche anno più di lui. Ma fa lo stesso. Prendo la bici e faccio i miei giri, San Giovanni, Manzolino, Le Budrie, massimo San Savino. L’importante è salire in sella e spingere con le proprie gambe. Poi la bicicletta è sempre bellissima!”

Immenso Giuseppe!  

16 ottobre 2017

L'Infinito Inossidabile Magnani!

Era la vigilia della Sportful, ci eravamo appena alzati da tavola dopo la cena leggera pre-gara. Cento e passa grammi di pasta a testa e altrettanti di prosciutto, perché va bene i carboidrati, ma anche le proteine sono importanti.

Maurizio era uscito in giardino poco dopo di noi e in piedi, accanto alla sua casa di Sossai, guardava la valle verso Belluno e i monti dell’altro versante. Cominciò a indicare cima per cima, a dirci il nome e quando da ragazzo le aveva arrampicate, tutte.

Il sole era ormai nascosto dietro a quelle guglie, gli ultimi raggi di sole filtravano su Sossai ,quando finito il racconto, sicuro Maurizio affermò: “Ho deciso, domani faccio il lungo.”

Ci guardammo, perplessi ma con la faccia di chi sapeva già che ci avrebbe provato.
Non ci sorprese per niente quella dichiarazione, nonostante già dallo scorso anno affermava che si sarebbe limitato solo al corto, se avesse partecipato. Conoscevamo troppo bene gli istinti dell’Inossidabile, quegli stessi che mai lo avrebbero fatto girare per il corto.

Il giorno dopo Maurizio a metà Rolle, dopo centoventi chilometri percorsi, scese umilmente dalla bici, la caricò sul carroscopa e tornò a casa, seduto comodo sui sedili posteriori.

Ci aveva provato e non ci era riuscito. Non era la prima volta e molto probabilmente non sarebbe stata neanche l’ultima.

Ma nonostante questa sconfitta Magnani è rimasto l’Inossidabile, ha raccolto le sue infinite energie e con la sua immutabile andatura dei ventidue chilometri orari ha solcato in lungo e largo le salite romagnole, conquistando per la quarta volta lo scudetto del Circuito Romagnolo.

L’Inossidabile Magnani è il punto di riferimento che ogni ciclista dovrebbe avere.

Il tempo passa, il tempo cambia, cambiano le energie, le motivazioni, i riferimenti.

Ma quando sei ciclista vero come l’Inossidabile c’è una cosa che non cambia mai.
La voglia irrinunciabile dell’impresa.

Grande Inossidabile Magnani, grande Maurizio! 

15 ottobre 2017

Sabato d'Autunno

La nebbia si sveglia con il sole, si alza da terra ma non va lontana, schiacciata dai primi raggi che già scaldano una mattina comunque fresca.

Si ricomincia così a pedalare, dopo due settimane di riposo forzato, con la voglia che solo l'inevitabile calo di condizione riesce a contenere.

Un po' di strada pianeggiante costeggiando la collina senza immergersi nel nebbione della bassa, i primi metri in salita e l’aria che cambia già. Non vi è neanche più l’odore di umidità, e sulla pelle arriva una piacevole sensazione di tepore che ti fa deporre nelle tasche manicotti e antivento, e lì te li farà lasciare.  

Tra vigne che piano piano, nonostante il cocente sole d’estate, cominciano a vestirsi d’autunno, si sale e si scende per i colli modenesi girando intorno a Marano per poi prendere il fondovalle, arrivare alla Casona e attraversare il fiume, lì dove in Estate sembra di essere a Riccione.

Già dopo il ponte si capisce che cosa ci aspetterà, con la strada che sale con pendenze elevate svegliando la fatica delle salite passate. Dopo qualche centinaia di metri scegliamo di seguire la destra, consci del fatto che non sarà facile ma sapendo bene che a sinistra sarebbe molto peggio.

La strada spiana, costeggia il monte, ci gira intorno, scende di nuovo a valle guardando negli occhi la lucentezza del Panaro e poi risale, di fianco ai grandi Sassi di RoccaMalatina, inerpicandosi per il bosco tra spianate in sterrato, muri verticali, ponti in Pavé e borghi dalle case in Sasso.

In cima davanti a noi i Sassi e una stradina sterrata indicata come percorso turistico che ispira una pedalata eroica.

Ma le energie si fanno al lumicino e le poche rimaste le esauriamo tra la salita di MonteOrsello e la pianura che porta a casa.

C’è chi svolta per l’ultima ascesa verso San Martino e chi ormai ha raschiato anche il fondo del barile e chi dopo due settimane di ghiaccio svaccato sul divano poteva fare anche meno.

Ma quando la voglia di pedalare è incontenibile le gambe girano con la testa e i dolori svaniscono come se neanche fossero esistiti.

Perché la bicicletta è più un mezzo di locomozione, è più che uno sport, è più che un passatempo.

La Bicicletta è una medicina.



12 ottobre 2017

e-Pedalata di Domenica 8 ottobre 2017

E-Bike Bologna Casalecchio di Reno
Due ore e quaranta miuti per percorrere 39 chilometri di sentieri e sterrati bolognesi con 1.200 metri di dislivello.
Grande invenzione le e-bike!
malinibici.it a Casalecchio di Reno Vendita e assistenza.

06 ottobre 2017

Coppa Toscana e Giro delle Regioni: Due Brevettati e Classificati!

La voglia di provare a fare un po' di agonismo e un po' di classifica, conoscendo i nostri limiti, incastrando lavoro, famiglia e il tempo per allenarsi in bicicletta.
Così io e Lorenz, l’anno scorso di questi tempi, abbiamo deciso di iscriverci a due brevetti con classifica, la Coppa Toscana e il Giro delle Regioni. Granfondo mai fatte, in una terra in cui spesso splende il sole e che novanta volte su cento, attraversato l’appennino dopo Pian del Voglio, è anche un pochino più calda.

Cinque granfondo per la Coppa Toscana, sette per il Regioni, tre delle quali uguali. Andavano completate per entrare in classifica 4 Granfondo su 5 in Toscana sempre dello stesso tracciato, 5 su 7 nel Regioni sempre dello stesso tracciato.
Diavolo in Versilia a Camaiore, Cecina e La Spezia, quelle uguali, in più per la Coppa Toscana anche la sempre bella Granfondo di Firenze e la nuova scoperta, bellissima, la Granfondo di Arezzo con lo sterrato dell’Alpe di Poti.
Carpaneto Piacentino, Desenzano, Albinea e Piacenza le altre che facevano parte del Giro delle Regioni.

Il livello tecnico che abbiamo trovato, soprattutto in Toscana, è stato veramente elevato e considerando che le prime tre si sono corse tutte in marzo, quando ancora per molti, (noi compresi), le uscite infrasettimanali se le stanno solo sognando, sia io che Lorenz non possiamo che essere più di soddisfatti.

Nella sua Categoria Lorenz chiude quindicesimo, su più di ottanta iscritti, mentre io undicesimo su una cinquantina.

Avevamo scelto il Toscano perché comodo, come trasferte e perché speravamo in tiepide giornali di fine inverno. Le trasferte sono state comode, ma il primo raggio di sole che abbiamo incontrato è stato nell’ultima Granfondo, ad Arezzo, a metà Maggio. Neanche una goccia di pioggia comunque e organizzazioni veramente eccellenti.

Nel Regioni invece nella sua Categoria Lorenz colleziona un buon ottavo posto su una sessantina di iscritti, mentre io mi fermo al decimo posto su una quarantina.

Eravamo curiosi di vedere cosa potevamo fare e l’esperienza è stata sicuramente molto positiva, bella e faticosa, come la bicicletta deve essere. Ma alla fine quello che contava di più era il divertirsi.
E quello non è mancato mai.

Penso che la foto qui sotto sia proprio esplicita di come alla fine ci si possa divertire insieme, ognuno con le proprie capacità e con i propri stili.

Siamo sul muro di via Salviati a Firenze. Mancano pochi metri all’arrivo e Lorenz mi sbuca mezzo sorridente da dietro, mentre sto raschiando le ultime energie dal fondo delle mie gambe.
Avevamo percorso l’ultima salita insieme. Io la conoscevo già lui invece no perché l’anno prima era fermo per il secondo femore rotto. Ad un certo punto, alla fine del primo chilometro vedo che accelera.
Lo avverto che era una salita bastarda che non finiva mai, finiva male e non portava subito ad una discesa.
Lorenz rallenta, si mette alla mia ruota poi perde qualche metro, qualche decina di metri e sull’ultimo strappo non lo vedo più.

In cima inaspettatamente trovo il vecchio Frigieri, cianotico, disidratato, affamato. Anche il cambio di maglia non gli ha giovato alla sua tecnica. Lo chiamo, lui mi guarda e sta zitto, guardo dietro ma Lorenz non arriva, mentre davanti a me un gruppetto se ne va.

Non ci penso due volte, Guido e Lorenz dietro, non succedeva da qualche anno. Parto a tutta e non mi fermo più, non mi volto più indietro fino a questa foto.

Lorenz mi affianca, io trovo la forza di dire:”Eh no.”, e faccio una piccola volata.

Arrivo ridendo sul traguardo, mi prendo del bastardo ma anche Lorenz ride, mentre, se ci fate caso, nella foto si vede una bicicletta alla mia ruota. È di un anziano, molto magro, vestito tutto di verde, che si nasconde per sorprendermi all’ultimo metro, senza però riuscirci.
Taglia il traguardo con una smorfia che non si capisce se è un sorriso o un ictus.

Alla fine era un sorriso, quello che solo la bicicletta ti sa regalare.

27 settembre 2017

Domenica? Tutti al Mare!

Ormai ci siamo
Domenica Tutti al Mare
Ultimi aggiornarmenti
Causa visita del Papa a Bologna dobbiamo cambiare percorso, e cambio Ristorante (Cristallo chiuso per Ferie)
Ritrovo presso Malinibici ore 07.20 puntuali, ore 07.30 si parte.
2° Ritrovo presso la Rotonda di via Sabena del Lazzaretto Bologna (fuori dal tunnel dell'Ospedale Maggiore) ore 08.00
Si prosegue per Punta Marina.
Ore 12.00 circa arrivo presso Ristorante Molinetto, via Circonvallazione Canale Molinetto 139/b Punta Marina Terme, telefono 0544 430248.
Rientro in Treno: Usciti dal ristorante si va a destra sulla ciclabile che porta a Ravenna e da qui in Stazione FS circa 10 km per 25 minuti.
Treni disponibili ore:
Partenza 15.33 e arrivo a Bologna Centrale 16.54
Partenza 17.33 e arrivo a Bologna ore 18.54
Ricordatevi i luchetti!!!

24 settembre 2017

I magnifici 4 Prestigiosi 2017 del Club.

Ci aveva provato un paio d’anni fa. Si era allenato duramente, sotto e sopra la neve, poi all’inizio delle Granfondo un botto incredibile si era sentito dalle parti della Croce di Casalecchio. Niente di preoccupante, era solo la voglia di Pedalare di Stefano Baccigotti che era esplosa e andava in frantumi disintegrandosi in milioni di frammenti.

Ma oggi, dopo due anni a rimettere a posto quei frammenti, il grande Steve ha conquistato finalmente, dopo non poca fatica, il Prestigio di Cicloturismo!

Un applauso in più per Baccigotti, ma un applauso grande anche per gli altri tre che si cuciranno lo Scudetto della più famosa rivista italiana, sulle maglie fluo del Club.

L’infinito e mai domo Fabio Fornacciari, che ormai da anni tutta la stagione solca le strade italiane in lungo e in salita ogni tanto anche in largo.

L’incredibile Ramon Stefanelli che finalmente nonostante i suoi pazzi allenamenti comincia anche ad andare forte e per finire, ultimo ma primo sia come tempi, sia come conquiste con il terzo Prestigio consecutivo, il bello del Club, (e questo la dice tutta sulla bellezza del gruppo), il super Alessandro Galluzzo.
Applausi a tutti, per qualcuno di loro le Granfondo non sono ancora finite, ma il risultato più importante è stato raggiunto.

GRANDI RAGAZZI!

14 settembre 2017

Al Mare in Bicicletta

Al Mare in Bicicletta
Domenica 01/10/2017
Km circa 95



Programma:
Ritrovo presso malinibici.it alle ore 07.20 e partenza ore 07.30
Arrivo presso Ristorante Corallo a Punta Marina alle ore 12.00 circa
Rientro in treno per chi non ha accompagnatori:
Treno+bici a Ravenna: Orario Partenza 15.33 arrivo a Bologna 16.34
Prenotazioni prezzo malinibici.it 
Acconto per Ristorante (20,00€) entro Sabato 23 settembre.
Per il rientro in treno compreremo i biglietti in stazione.