28 settembre 2013

Mondiali di Firenze: iniziamo così

Bologna Firenze è un ora di macchina, l'Agriturismo che abbiamo prenotato è poco fuori la cittá, sulle prime colline che vanno verso Siena. Colline cariche di Olive e di buon Chianti. Carico Enrico alle 1810 da Paolo, le nostre bici dietro insieme a quella di Gianluca, che ci raggiungerá domani con gli altri.
L'Autostrada è trafficata ma arriviamo comunque senza problemi all'uscita di Firenze Impruneta.
Giudo, Lorenzo, Riccardo e Aurelio sono indietro di qualche Chilometro, decidiamo allora di proseguire alla ricerca dell'Agriturismo. 
Google Maps è sempre molto preciso e anche stavolta non sbaglia. Dopo un km di Senese ci fa svoltare a Sinistra su per una via stretta, tra le vigne e gli ulivi. Muretti a secco, qualche villa e il nulla. Proseguiamo un incrocio dopo l'altro ma sopratutto salendo sempre. Una salita ripida con punte anche al 12/13% e dopo ogni piccola discesa riprende a salire, uguale. Rimango affascianato da questa strada mentre Enrico, al mio fianco, pensa giá a Domani in bici. Sulla sua guancia sgorga una lacrima sulla testa è ben visibile il fumetto con la scritta:
"Aureliano mi manchi!"
Arriviamo davanti al cancello dell'Agriturismo, suona il mio cellulare. È Guido che con voce ferma e decisa mi chiede:"Dove ci hai portato in Sardegna o nel Chianti?"
Stanno per arrivare anche loro mentre Enrico scende a suonare. Risponde una signora:"Scendete lungo la strada sterrata e in fondo girate a sinistra". Enrico perplesso domanda:"Va bene ma il cancello ce lo apre?" "Oh che certo che ve l'apro però prima vò detto la strada!" ribattè la signora.
Il cancello si apre. Nel buio della sera i fari illuminano qualche centinaio di metri di strada sterrata circondata da Ulivi. Mi sembra di essere in un film, mi aspetto Pieraccioni e Ceccherini uscire da dietro ad un'albero improvvisare qualche scena del Ciclone. La Signora ci accoglie, ci fa vedere le camere, sollecita l'immediato pagamento che eseguiamo, uccide una vespa con una granata( non è una battuta), mi sgrida perchè non so parlare l'Italiano( chissá domani con Tony) e ci saluta non prima di averci consigliato una buona pizzeria: "L'è ah Cerbaia, 2 km da qua. L'ha si fa anche ah piedi, vanno sempre tutti a piedi."
Ma sì, sgranchiamoci un pò, due passi non faranno male.
45 MINUTI di Camminata. Due chilometri che erano forse due Miglia al buio, con i cani delle ville che passavamo inferociti, nessuna macchina di passaggio, solo un motorino che saliva a fari spenti, giusto per rendere l'atmosfera un pochino più Horror.
Ma a Cerbaia ci siamo arrivati. Dopo il Bufalo Scomazzon però, che partito da Bologna un'ora e mezza dopo noi, aveva giá le gambe sotto la tavola.
Non abbiamo neanche mangiato male nell'unica pizzeria aperta, il Circolo Arci del paese. Poi il signore che ci serviva, un toscano Bolognese originario di Via D'Azeglio ci ha preso per il culo tutta la serata.
RiSalire all'Agriturismo è stato uno scherzo soprattutto grazie a Luca, che in due giri ci ha portato tutti in branda!
A domani....

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