15 settembre 2013

Vuelta 2013 la più dura la più vecchia

Chris Horner, classe 1971, 42 anni il 23 Ottobre, oggi ha vinto la Vuelta, a detta dei più esperti, più dura di sempre! L'ha vinta lasciando dietro: Vincenzo Nibali, Italiano, 29 anni in Novembre, Alejandro Valverde 33 anni verso i 34. Giù dal podio Joaquin Rodriguez 35 anni a 3 minuti,Nicholas Roche 29 anni a più di sette minuti, Domenico Pozzovivo 31 anni a 8 minuti.
Horner è il più vecchio corridore a vincere un grande giro e se non sbaglio, succede a  Firmin Lambot che nel 1922 vinse il Tour a 36 anni e qualche mese, subito dietro Gino Bartali che vinse il Tour nel 1948, sempre a 36 anni appena compiuti.
Quante cose sono cambiate da quegli anni. Stiamo parlando di 91 anni fa, quasi un secolo. Due guerre Mondiali, forse 3, tra poco, in meno. Nel 22 non c'era l'acqua corrente in casa, non c'era il water, il gas, la luce, la tv e il telefono.
Nel 48 le cose andavano meglio, ma non troppo. Bartali vinse inaspettatamente quel Tour concentrando l'Italia su di lui e non sulle divisioni del dopoguerra Cristiano-Comunista e salvando l'Italia( cosí narra la storia), da una probabile Guerra Civile.
Sono cambiate tante cose e siamo cambiati anche noi esseri umani. Possiamo, se vogliamo, correre in bici a livello professionistico anche dopo i 40 anni e possiamo essere competitivi.
Abbiamo un'altra alimentazione, nonostante sia simile ad un secolo fa, molte accortezze sono ora fondamentali.
La tecnologia, con bici super leggere, indumenti traspiranti, confortevoli e aerodinamici ci da una grossa mano.
Le comoditá acquisite in questo secolo, dall'acqua calda al riscaldamento, alla velocitá dei mezzi di trasporto ci fanno riposare molto di più.
Ci sono tanti elementi che ci dicono che un uomo a 42 anni professionista esemplare da tanti anni, può ancora correre in bici ottenendo egregi risultati. Anche vincendo un grande Giro?
Chris Horner ci dice di si.

Ma, sinceramente, come si fa a credere a ciò? Dopo questi anni in cui il ciclismo si è autoregolamentato per far piazza pulita degli imbrogli e delle falsitá del doping come nessun altro sport ha fatto, o comincia a fare, nonostante le delusioni patite e gli albi d'oro rifatti o cancellati come si puó credere in Chris Horner? Fino all'altro mese, buon professionista con pochissime vittorie e ZERO risultati nelle corse a tappe?
Cosa può pensare un Cadel Evans, corridore immacolato, che per vincere un grande giro, il Tour, ha patito grandi delusioni per poi vincerlo solo nel 2011?
Cosa penserá Danilo di Luca che da Campione delle Classiche, in un anno è diventato Vincitore del Giro, salvo poi l'anno dopo essere squalificato per doping, tornare e rifarsi beccare quest'anno positivo, senza riuscire a vincere niente?
Cosa penserá Armstrong che ha avuto Horner come gregario. Cosa pensi Lance tu che hai ammesso che tutte le tue vittorie, anche prima del Tumore, sono frutto del doping?
Cosa penserá Marco, cosa pensi Marco Pantani tu di Horner? Tu che sei il ciclismo, ancora oggi, nonostante sappiamo, ormai tutti, come e con cosa correvate negli anni 90? Cosa diresti di questa Vuelta vinta da un corridore che è nato un anno dopo di te?
Io cosa penso?
Beh dopo tutte le delusioni di questi anni credere in Chris Horner è veramente difficile.
Penso che il secondo posto di Nibali sia molto prezioso, non solo in termine di impegno, ma anche per un futuro che potrebbe portarlo al primo.
Anche se non sará la stessa cosa, per l'ennesimo grande imbroglio, per l'ennesima grande bugia, falsitá, meschinitá, non sará una grande vittoria.
Come dice Alessandro Donati nei suoi libri, purtroppo l'antidoping è sempre secondo al doping.
E questo risultato è giá scritto.

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