02 giugno 2014

Ottimo percorso per andare al mare

Che strada faccio per andare al mare? Le storiche San Vitale, Stradelli Guelfi o Via Emilia? No ormai le conosco come le mie tasche, 120 km dritti, qualunque si prenda il chilometraggio non cambia e nemmeno il dislivello, vicino allo zero. Vorrei fare della salita, ma verso Marina Romea l'unica che si trova per strada è il Ponte di San Potito a Lugo, 100 mt al 6%. Impossibile fare della salita per andare al mare, a meno che non si vada dalla parte opposta. Ed è una grande idea! Mi accompagnano per un tratto Lorenzo e Gianluca partendo da Tony. Saltiamo Mongardino per un mio ritardo e raggiungiamo Sasso Marconi dalla Porrettana. Saliamo a Badolo e alle Ganzole e scendiamo a Pianoro per poi andare in Val di Zena da Botteghino di Zocca. La strada logica per andare al mare sarebbe scendere a San Lazzaro e prendere la San Vitale. Ma noi no, con una   bella tirata regolare di GianLuca saliamo tutta la Val di Zena fino Torre Arebella e da lì giù sul Fondovalle dell'Idice. Attraversiamo la strada e prendiamo per Villa Cassano. Salita bellissima quanto dura, 5 km almeno, con i due centrali che non scendono mai sotto il 12%. Si arriva poco sotto Bisano, qui Gianluca e Lorenzo mi lasciano per tornare a casa mentre io raggiungo il Fondovalle del Sillaro da Villa di Sassonero, incontrando due scoiattoli e un capriolo. Da qui a Marina Romea scendendo a CastelSanPietro e facendo tutte stradine di campagna, sarebbero sui 95 km, ma io invece di scendere, salgo a Sassoleone. Più mi avvicino al mare, più in realtá mi allontano. La cosa mi esalta anche e affronto la discesa verso Fontanelice sicuro e carico. Finisce la discesa inizia la salita del Prugno, 7 km regolari al 6%, in mezzo al Bosco tra casolari e piante di lavanda, infatti questa è la Strada della Lavanda. È anche la Porta della Romagna, in cima si entra in provincia di Ravenna, e in fondo alla discesa si è giá nel paese di Casola Valsenio che mi basta attraversare per iniziare a salire sul Monte Albano. Altri 6 km regolari e tranquilli, come la discesa che mi porta a Zattaglia e dopo qualche chilometro arrivo all'incrocio che mi porta a Brisighella scalando il Monticino. Salita corta ma vera, che comincia leggera ma prosegue cattiva, con una serie di tornanti in successione al 10%. Attraverso lo splendido borgo mediavale e appena ne sono fuori la devastazione appare ai miei occhi. Una tromba d'aria ha colpito la zona nella notte, le strade sono fango sceso dalle colline, i campi di grano sembrano mietuti a metá, le viti non hanno più foglie, mentre alcuni prati sono  imbiancati dalla grandine che ancora non si è sciolta. I fossi sono esondati allagando case,cantine e garage. Cerco di non farmi prendere dallo sconforto e scendo verso Faenza. Da qui mi aspettano 50 km dritti di pianura, tutta controvento. Ho giá fatto quasi 3000 metri di dislivello, ma ad un certo punto, tra Russi e Ravenna, sogno altre salite quelle che farei volentieri al posto di quegli interminabili e rumorosi per il vento nelle orecchie, km dritti. Da Ravenna a Marina Romea grazie a qualche variante, scoperta negli anni passati, mi riprendo e provo a terminare il giro in crescendo. A Marina Romea la Pineta mi protegge dal vento e le gambe possono frullare veloci e  agili.
Arrivo davanti casa dei suoceri con 185 km e 3000 metri di dislivello, con la sicurezza di aver fatto un buon allenamento in vista della Sportful e aver inventato un bel giro che si potrebbe ancora ampliare! 


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