11 aprile 2016

Granfondo di Carpaneto Piacentino e Classica Brevetto dell'Appennino

Tra filari di Gutturnio, Castelli Medievali, salite infinite, strappi tagliagambe, discese e strade distrutte, la bella Granfondo della Coppa Piacentina è scivolata via senza non poca fatica.
120 km 2400 metri di dislivello, praticamente tutti nei primi 100, una salita, la prima, di 20 km, pendenze dolci ma infinita, poi tante salitelle tra i 5 e un chilometro, con pendenze micidiali, dal 15 al 23%.
Proprio sul muro al 23%, chi scrive lo ha preso di gran carriera, ma cotto come un copertone non si era accorto di avere ancora il 53. È dovuto quindi tornare indietro per mettere il 39. Sarà stato il caldo.
Grande prestazione di Guido che sfiora l'entrata nei primi 100 arrivando 104°.
Sofferenti io e Baccigotti.
Io soffro i chili di troppo e le strade distrutte. In 10 anni di Granfondo mai avevo incontrato, per tutto il percorso strade ridotte come quelle Piacentine. Confermo comunque il piazzamento de La Spezia, arrivando sempre a cavallo dei 350° posto.
Baccigotti arranca dall'inizio ma come sempre porta a casa la pellaccia.
Nonostante le strade comunque bella manifestazione, molto ben organizzata, incroci presidiati, pericoli segnalati anche per terra e traffico quasi zero.

Ma le sorprese arrivano nelle Classifiche di categoria del Brevetto dell'Appennino.   
Nonostante la splendida prestazione Guido perde una posizione e da quarto finisce in quinta posizione.
Io guadagno quattro posizioni finendo al decimo posto, mentre Stefano consolida la terza posizione e se finirà almeno due lunghi nelle ultime tre Granfondo rimanenti, salirà di diritto sul podio.

A quel punto se portiamo a casa il Prosciutto con Steve, Guido può darsi ad altri sport, tipo il Bridge!

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