17 settembre 2010

Pantanissima 2010


Domenica 12 settembre ha preso il via la terza edizione della Gran Fondo dedicata al Pirata di Cesenatico, e proprio dal lungomare della cittadina che ha dato i natali al campione romagnolo, circa 900 partecipanti si sono dati battaglia sulle strade tanto care a Marco Pantani.
Il via alle ore 8,00, è stato dato dalla mamma Tonina, ed i ciclisti si sono involati lungo il percorso corto di 88km e sul lungo di 157km.
Il sottoscritto, presente anche quest'anno come le due precedenti edizioni si è cimentato come in passato sul corto, che vedeva il passaggio dei partecipanti nei paesi di Villalta, Sala, Ruffio, Carpineta, Diolaguardia, Motevecchio, Savio, Bocciolino, Bora, Borello e ritorno percorrendo di nuovo la salita di Montevecchio in senso contrario sino all'arrivo posto alla Colonia Agip di Cesenatico, sede dell'arrivo della più prestigiosa Nove Colli.
Sin dall’avvio il gruppo in testa ha imposto un ritmo di gara davvero impegnativo, viaggiando sempre oltre i 45kmh. Essendo partito piuttosto avanti nella griglia, mi sono ritrovato a seguire la scia dei velocisti del primo gruppo, e sino a Carpineta, nei rettilinei, ne vedevo avanti a me un centinaio di metri, la testa.
Quando la strada ha iniziato a salire sino ai 450m di Montevecchio, il gruppo si è spezzato in due tronconi distinti, quelli davanti hanno proseguito ad una media sostenuta, mentre tutti gli altri, compreso il “coperchino” che scrive, si sono rassegnati a salire ad una velocità “più umana”. Devo ammettere che la prima salita l’ho patita parecchio, molto probabilmente perché ci sono arrivato con il cuore in gola, reduce dalla tirata in pianura.
Nonostante il fiatone, che mi ha accompagnato per tutta l’ascesa, ho cercato di mantenere la posizione, e tutto sommato mi è andata abbastanza bene, considerando che ho persino recuperato un gruppetto di circa 7/8 ciclisti di cui parlerò più avanti. Arrivati in cima a Montevecchio, siamo scesi verso Savio, e insieme al gruppetto sopracitato, abbiamo raggiunto Bocciolino, poi in rapida successione Bora e Borello, dove abbiamo ricominciato a salire, affrontando in senso contrario la salita di Montevecchio. E’ stato piuttosto inusuale salire un’asperità mentre tanti altri concorrenti la stavano affrontando in discesa.
Mi sono reso conto in quel momento che stavo realizzando una buona prestazione in quanto erano davvero tantissimi i ciclisti che incrociavo mentre risalivo il colle di Montevecchio. Durante la seconda ascesa, mi sono reso conto che le gambe giravano davvero bene e l’istinto mi diceva di aumentare il ritmo per provare a staccare i miei compagni di salita, ma il buon senso mi ha fatto ragionare ed agire diversamente. Infatti, sentendo i respiri piuttosto affannati dei ciclisti che mi stavano intorno, sono sicuro che sarei riuscito a staccarli, ma poi in discesa, e soprattutto nei restanti 18km di pianura, non avrei avuto la forza per mantenere il vantaggio e sicuramente mi avrebbero raggiunto e superato senza grandi difficoltà. Seguendo perciò il buon senso, mi sono messo tranquillo, tenendomi ben strette le energie che avevo, ed ho affrontato la salita al loro passo, ed una volta scollinato, li ho seguiti nella successiva discesa, salvo poi arrivare in pianura, dove ho capito che il mio ragionamento era stato senza alcun dubbio, molto sensato.

Infatti i miei compagni di avventura si sono messi a testa bassa a tirare a oltre 44/45kmh e di lì a poco, il gruppetto di 7 unità che eravamo, si è via via rimpolpato di altri concorrenti che venivano risucchiati da questi micidiali passisti. Arrivare sul vialone di Cesenatico è stato davvero un flash, non ho nemmeno avuto la forza per tentare la volata, tanto era lo stupore per aver divorato in così poco tempo tutta quella strada!!
Il risultato parla piuttosto chiaro: 88km percorsi in 2h 49m 47s alla media oraria dei 31,1 classificandomi al 157 posto, dati ufficiali SDAM. In realtà la classifica mi vede 167 esimo per via delle differenze fra il tempo reale e quello della gara, ma 21 esimo di categoria. Per i patiti delle statistiche, il vincitore ha impiegato 2h 24m 41s alla media oraria dei 36,52, altro passo!! Io comunque, unico Maliniano presente alla gara, sono rimasto molto soddisfatto.
Salutoni
Sandrino

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scrivi meno,allenati di piu e vedrai che la prossima volta andrà meglio. Bravo Sandrino.
Ciao Aureliano

Sandrino ha detto...

Avresti anche ragione, ma se poi non scrivo io le mie avventure Fantozziane, qui sul Blog non è che si ammazzano per mettere articoli nuovi!!! ;-))
Almeno così ogni tanto vi fate quattro risate a leggere le peripezie del Paperino della Malini......
Salutoni
Sandrino