05 novembre 2010

Finire come era iniziata!

Vi ricordate com’era iniziato l’anno? Per chi c’era impossibile dimenticare i Due Bacini tra due muri di neve e la discesa verso Sasso da Castiglione. Venerdì pomeriggio mentre andavo in auto in montagna, a Riola, il Corno si è mostrato maestoso e bianco completamente bianco. Mio figlio entusiasta diceva: Papà, Papà la neve” e mentre lo diceva sentivo la bicicletta nel baule contorcersi e forse anche dire: “No ti prego no non cominciamo…”. Sabato mattina allora mi sono vestito l’ho montata e sono partito. Sono sceso verso Gaggio e salito il Passo Brasa, con solo una breve sosta al monumento dei caduti brasiliani, per ammirare il panorama dell’Appennino innevato e di nuovo verso Montese. Da Montese a Materno, anche il Cimone si mostrava completamente innevato con qualche spruzzatina anche verso Sestola. La voglia di salire al Cavone mi prendeva sempre più e scendendo verso Querciola il pensiero si faceva martellante. Disceso nuovamente a Gaggio poi verso Lizzano, una bucatura mi faceva perdere tempo. Riparto e salgo Lizzano, Villaggio Europa, Vidiciatico, La Cà, la salita cominciava a diventare tanta per la stagione e per la mia attuale condizione. Non desisto e continuo a salire verso Madonna dell’Acero. A Rio Rì, i pini formano una galleria, dove il sole non filtra, ma appena i faggi fanno posto ai pini, il giallo e il rosso delle foglie invadono tutto creando una coreografia che solo la natura può inventare. A Madonna dell’Acero la neve e già a bordo strada e al Santuario il tetto e il prato sono completamente bianchi. Salire al Cavone sarebbe bellissimo, ma anche una violenza. Mi fermo sotto l’Acero scatto due foto e scendo verso La Cà. Il Cavone aspetterà il prossimo anno, la neve che aveva iniziato con noi questa stagione me l’ha anche fatta finire.

2 commenti:

Lorenzo Tognetti ha detto...

ciao enri!!!posto meraviglioso,in primavera bisognerebbe organizzare delle uscite tutti insieme,sarebbe bello...che ne dici?

Enrico Pasini ha detto...

Alla grande che si organizzano magari tra due muri di neve...