03 novembre 2013

Fanano Cutigliano

1° Novembre 2013
Dopo il bellissimo racconto di Enrico, tutto quello che scrivo passa in secondo piano, ma volevo aggiungere alcune foto e un video della gita, e le accompagno con queste poche parole:
La primavera di San Martino, non delude neppure quest’anno, il ritrovo è alle 7,20 presso il negozio, carichiamo le bici sul furgone di Marco, e ……..si parte, passando per il parcheggio della rotonda Biagi, dove si uniscono a noi i due Giovanni , Luca, Stefano,  Irene, e Sergio, direzione I Ponti di Fanano.
In poco più di un’ora arriviamo a destinazione, scarichiamo le bici e dopo averci contato, siamo in quattordici, ci avviamo verso Capanna Tassoni. 
Dalla montagna ci viene incontro Enrico che, partito alle 6.30, dalla Cà di Vidiciatico, è già passato per il Cavone, Lago Scaffaiolo, Croce Arcana, e ora è qui con noi. 
Comincia la salita con un passo regolare, di tanto in tanto una sosta per aspettare i ritardatari, l’asfalto ci accompagna fino a Capanna Tassoni, che inspiegabilmente, troviamo chiusa. 
L’asfalto lascia spazio allo sterrato, ora la pedalata diventa più faticosa, un po per la fatica, abbiamo già fatto dieci chilometri, un po per la pendenza e infine per il fondo stradale.
Raggiungiamo Passo di Croce Arcana
 alle ore 12,00 circa, una piccola sosta, un paio di foto, e via in discesa fino alla Doganaccia, qui troviamo i tre sentieri che portano a Cutigliano, e naturalmente ci perdiamo, si formano alcuni gruppetti, e ognuno raggiunge Cutigliano a suo modo. Io, Enrico, Maurizio, Sergio, Irene, Nadia, Stefano M, Stefano C., i 2 Giovanni, passiamo per un sentiero strettissimo che ci catapulta, nel vero senso della parola, in Piazza al paese.
Raggiungiamo la Trattoria Fagiolino, ormai un classico, ci fermiamo a mangiare, e sopratutto a bere, Crostoni, salumi, Ravioli al Pepolino, Fiorentina, carne alla griglia, tagliata di funghi e…… cavolo è tardissimo! un caffè e via di corsa a prendere la funivia che ci accompagna alla Doganaccia. I due chilometri di salita per raggiungere il Passo scorrono sotto le ruote velocemente, ora in cima troviamo una temperatura più fredda e una leggera nebbia che ci consiglia una giacca più pesante, sono le 16.45. Decidiamo di percorrere tutto il fuoristrada possibile per raggiungere il punto di partenza, quindi ogni sentiero che taglia la strada principale, è preso di mira. In circa sessanta minuti, tra una risata e l’altra arriviamo alle auto, ma…….mancano i due Stefano e Chicco, ormai è buio, aspettiamo in ansia! Infatti per tirarci su di morale apriamo una bottiglia di presero e con la torta di riso, lasciata precedentemente nel furgone, aspettiamo i tre ritardatari in maniera angosciata, pochi minuti e anche gli ultimi tre arrivano.
Anche quest’anno l’avventura con la mangiata da Fagiolino è conclusa, felicemente.

Al prossimo anno!

3 commenti:

Lorenzo Tognetti ha detto...

Complimenti a tutti per la spiegazione dettagliata della giornata.
La prossima volta mi uniro anchio nell'impresa.

Lorenzo Tognetti ha detto...

Complimenti a tutti per la spiegazione dettagliata della giornata.
La prossima volta mi uniro anchio nell'impresa.

Lorenzo Tognetti ha detto...

Complimenti a tutti per la spiegazione dettagliata della giornata.
La prossima volta mi uniro anchio nell'impresa.