15 maggio 2015

Una Pagella Speciale

Lorenzo Tognetti 10 e Lode
Il 14 Settembre era sdraiato in una camera del Maggiore con una gamba in trazione e un femore distrutto. Per rimetterlo in bolla lo hanno placcato , avvitato e per tranquillitá legato con un filo di ferro, vedi mai che le viti si spalino. Ad Ottobre era già in piedi, a Dicembre su una cyclette e a Febbraio in strada, in bicicletta. Qualche uscita in solitario, ed a Marzo é rientrato in gruppo e giá in salita, si faceva fatica a stargli dietro. Ad Aprile non gli si stava proprio a ruota e alla Granfondo di Firenze, portato a forza dagli amici, manca poco che arrivi davanti a Galluzzo.
A Maggio, dopo aver disertato la Dieci Colli, perchè avrebbe sofferto troppo e solo per questo meriterebbe un 2 in pagella, ha tirato varie volte il collo ai ragazzi, ma Sabato per la prima volta dopo anni, anche per lui la fatidica crisi è arrivata, inesorabile.
Il Fondovalle del Setta ai trentatre orari di media, Montefredente fatto a tutta provocato da me e da Guido, che giocava al gatto col topo, la Futa da Bruscoli, senza mai voltarsi a fare due chiacchere con chi di fiato per parlare non ne aveva più, la Raticosa dalla Futa, fatta con il 52 e l'ultimo strappo fatto con il cuore in gola, per non farmi arrivare al Passo davanti a lui, (per fortuna sono un amico e l'ho accontentato), tutto questo, condito anche da 5 chilometri con il vento in faccia verso Pianoro, gli han fatto dire alle prime rampe di Brento: "Ragazzi aspettatemi su!"
Che a sentirlo mi son messo a ridere, concentrato sul brutto sedere di Guido cercando di restargli il piú vicino possibile. Impresa che mi é riuscita con stupore, lo stesso che ho provato una volta giratomi, non vedendo Lorenzo alle nostre ruote. Non stava scherzando.
Cosí mi son messo nascosto dietro un tornante verso Badolo ad aspettarlo per scattargli una foto, sperando non facesse uno dei suoi soliti sorrisi. Il sorriso non l'ha fatto ed inequivocabilmente, sbuffando mi ha detto: "Se volete vendicarvi oggi é la giornata giusta".
Non ci sembrava il caso, siamo amici, stava soffrendo, meglio andare a casa diretti.
Che poi arrivati a Badolo abbiamo preso per le Ganzole, abbiamo preso lo strappo prima dei Prati di Mugnano a tutta e a tutta siamo arrivati a Zola, la si puó chiamare vendetta? No dai!
Lorenzo é arrivato davanti a casa con lo stomaco che chiamava la pasta con il Tonno e l'uovo, che sognava giá da Monghidoro. Che poi 80 grammi di pasta e 200 di Tonno, é Tonno con la pasta, non viceversa. Che poi mi manda la foto di sto intruglio, mentre io mi sto mangiando 2,3,6,15 fette di salame, innaffiate da due bicchieri di Sangiovese, quasi quasi mi fa tagliare anche la pancetta.
Che poi Domenica Lorenzo é stato a letto, io invece sono uscito.
UMANOIDE.

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