06 aprile 2017

Il Weekend dei due Mari, La Via del Sale e Val di Cecina, via alle pagelle

È stato un weekend di Granfondo quello appena passato. Due Granfondo sulle sponde dei due mari, Adriatico e Tirreno, la Via del Sale a Cervia e la Val di Cecina, a Cecina, in provincia di Livorno.

Se a Cervia abbiamo piazzato almeno due iscritti in ogni percorso, con particolare attenzione ai quattro che hanno percorso quello lungo in caccia del Prestigio, a Cecina in due hanno concluso i veloci 124 chilometri della Granfondo Livornese in cerca della Coppa Toscana e del Giro delle Regioni. 

A Cervia in 8 hanno gareggiato lungo le strade romagnole della ormai storica Granfondo Via del Sale, nel percorso corto i fratelli Faldini hanno portato a testa alta la maglia nero-fluo del club, con Massimo che, velocissimo, ha concluso la prova alla media dei 34 all’ora e Andrea, che nonostante il poco tempo di allenarsi, è sempre presente sul rettilineo d’arrivo delle Granfondo a cui partecipa.

Nel Medio molto bene Gliberto Costa che chiude in quattro ore e mezzo e Marco Marchi che merita una menziona d’onore per il suo ritorno in griglia dopo svariati anni. Marco è ciclista vero, non esce mai, ma va come un treno. Un classico del vero ciclista è quello di andare forte e dire di non avere mai tempo di allenarsi. Marco è vero ciclista!

Per gli aspiranti Prestigiosi e per i conquistatori della Toscana andiamo di pagelle, partendo dalla Toscana.

Enrico Pasini: Subisce due ore di brontolamenti da parte di un intruso del Bike Studio che in macchina voleva tornare indietro perché tanto pioveva e non sarebbero partiti. Invece arrivano giù, partono e non prendono una goccia. Dopo le due buone prove in quel di Camaiore e di La Spezia, soffre molto la partenza velocissima, in salita, della prova livornese. Lascia andare un buon gruppo sui mangia e bevi toscani, poi alla prima vera salita si riprende e comincia a recuperare posizioni importanti. Recupero però vanificato dalla poca partecipazione nel percorso lungo che lo ha lasciato solo contro il vento per più di 50 km.
Nella Coppa Toscana, nella sua categoria, conquista posizioni importanti salendo in ottava posizione, mentre nel Giro delle Regioni è nono. Meriterebbe un 10 solo per aver riportato a casa l’intruso del BikeStudio.
PAZIENTE. VOTO 7.

Lorenzo Tognetti: Ultima salita della Granfondo di La Spezia, il fotografo immortala un’immagine che rimarrà nella storia. Un Pasini scatenato tira il gruppetto su uno strappo a doppia cifra e in ultima posizione Tognetti digrigna i denti cercando di restare a ruota. La sua giornata più nera, ma a Cecina la storia riprende il suo cammino. Parte a ruota del Potter Bolognese per lasciarlo alla fine della prima salita e non rivederlo più se non dopo 10 minuti il suo arrivo. La mente è ancora agli anni pre-rotture di femori, le gambe la stanno raggiungendo.
Nella Coppa Toscana è tredicesimo di categoria, mentre nel Regioni è settimo, in una categoria particolarmente affollata.
REDIVIVO. VOTO 9

E ora i Prestigiosi.

Alessandro Galluzzo: L’anno scorso di questi tempi non andava una mazza, alternava giri, lenti ma lunghi, ad altri, lenti e corti. Quest’anno non lo si vede tanto va forte. Chiude dentro i primi 500 la classica Romagnola ad una media da paura. Ma attenzione. Non lo si vede veramente. Nel weekend romagnolo nessuno lo ha visto. Né prima, nè durante, né dopo. Anche su Facebook l’unico selfie che si è fatto è stato ad una coscia. Coscia che potrebbe essere di chiunque, da Peter Sagan alla mitica Giovannona. In attesa delle foto ufficiali della Granfondo, noi ci fidiamo. Forse.
PREOCCUPANTE. VOTO 8 +o-.

Stefano Baccigotti: Una mese fa era morto, da giri lunghissimi fatti tra dicembre e febbraio al tornare indietro dopo settanta chilometri pedalati a Marzo. I fantasma dell’ultimo tentativo di conquista al Prestigio stavano tornando fuori all’arrembaggio. Ma l’”esperto” Baccigotti sorprende tutti e va a piazzarsi a ruota di Galluzzo, (Galluzzo ha una ruota di 28, km…), lasciando tutti a bocca aperta. Arriverà alla conquista dello scudetto di Cicloturismo? Solo la storia potrà dirlo, noi ci speriamo. Ma ci crediamo anche?
ENIGMAtico. VOTO 9 e TRE QUARTI.

Fabio Fornacciari: Finché, e se Baccigotti reggerà questa inaspettata condizione, non possiamo dire che la rivelazione sia Fabio, ma i miglioramenti avvenuti quest’anno non erano certo aspettati. Il cronometro parla chiaro, sta distruggendo ogni record personale ottenuto nel passato. E anche nel trapassato. Da ciclista sta diventando corridore, ma non dimentica le sofferenze passate. Per questo, quando si rende conto di essere davanti a Ramon, Fabio si ferma all’ultimo ristoro si traveste da s’daura romagnola, serve piadina e Sali minerali, aspetta che Ramon passi e dopo 5 minuti riparte. Quasi lo riprende ma le sofferenze passate gli riecheggiano nell’anima e allora lo lascia arrivare prima mostrando un cuore che in pochi possono capire.
GENEROSO VOTO 10-

Ramon Stefanelli: Ramon, Ramon, Ramon, Ramon………………………………………………………..……..
RAMON. VOTO -4029( i chilometri fatti quest’anno fino a questo momento).

Nessun commento: