11 aprile 2016

Granfondo di Carpaneto Piacentino e Classica Brevetto dell'Appennino

Tra filari di Gutturnio, Castelli Medievali, salite infinite, strappi tagliagambe, discese e strade distrutte, la bella Granfondo della Coppa Piacentina è scivolata via senza non poca fatica.
120 km 2400 metri di dislivello, praticamente tutti nei primi 100, una salita, la prima, di 20 km, pendenze dolci ma infinita, poi tante salitelle tra i 5 e un chilometro, con pendenze micidiali, dal 15 al 23%.
Proprio sul muro al 23%, chi scrive lo ha preso di gran carriera, ma cotto come un copertone non si era accorto di avere ancora il 53. È dovuto quindi tornare indietro per mettere il 39. Sarà stato il caldo.
Grande prestazione di Guido che sfiora l'entrata nei primi 100 arrivando 104°.
Sofferenti io e Baccigotti.
Io soffro i chili di troppo e le strade distrutte. In 10 anni di Granfondo mai avevo incontrato, per tutto il percorso strade ridotte come quelle Piacentine. Confermo comunque il piazzamento de La Spezia, arrivando sempre a cavallo dei 350° posto.
Baccigotti arranca dall'inizio ma come sempre porta a casa la pellaccia.
Nonostante le strade comunque bella manifestazione, molto ben organizzata, incroci presidiati, pericoli segnalati anche per terra e traffico quasi zero.

Ma le sorprese arrivano nelle Classifiche di categoria del Brevetto dell'Appennino.   
Nonostante la splendida prestazione Guido perde una posizione e da quarto finisce in quinta posizione.
Io guadagno quattro posizioni finendo al decimo posto, mentre Stefano consolida la terza posizione e se finirà almeno due lunghi nelle ultime tre Granfondo rimanenti, salirà di diritto sul podio.

A quel punto se portiamo a casa il Prosciutto con Steve, Guido può darsi ad altri sport, tipo il Bridge!

06 aprile 2016

Domenica 10 Aprile

Ciao 
se ti va di fare due pedalate con noi, sia con la Mountain Bike che con una E-Bike, domenica 10 aprile, ci troviamo a Sasso Marconi, presso il parcheggio su Viale Kennedy numero 3, (a sinistra prima della rotonda uscita sasso direzione Porretta), alle ore 08.30.
Partenza immediata per un’escursione sulle famose colline di Sasso Marconi, rientro al parcheggio per le ore 12,00.

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05 aprile 2016

Granfondo di La Spezia e quella Paranza...

Un piccolo spicchio di Luna a destra di San Luca è ancora alto nel cielo che comincia a prepararsi all’arrivo del giorno. Sono le sei di mattina della prima Domenica d’Aprile, tre biciclette e tre ciclisti su una Zafira attraversano la pianura Padana avvolta da un leggero strato di nebbia che bagna di rugiada il mattino e i campi circostanti. La Spezia è di là dall’Appennino, più si sale più la nebbia si dirada, mentre il primo raggio di sole spunta sulla Cisa innevata e si butta in mare.

La Spezia alle 8 di mattina è già sveglia, sul lungomare il traffico è intenso e nonostante manchino ancora due ore alla via qualche ciclista è già a pedalare verso le griglie di partenza. Il termometro segna 16 gradi e l’aria che respiriamo scesi dall’auto sa di salsedine ed entra con tutto lo iodo che contiene, dentro ai nostri polmoni. L’umidità e la cappa della Pianura sono già un lontano ricordo e dopo aver ritirato il pettorale e montato le biciclette, una foto in riva al mare, come sfondo il Golfo dei Poeti, non può mancare. Controlliamo e stabiliamo il nostro personale tempo massimo, le ore 15, orario di chiusura del ristorante al cartoccio I Pescatori. Una Paranza come Pasta Party non sarebbe da atleti, ma fa poi lo stesso.

La partenza è subito veloce, pochi metri di pianura e poi si comincia a salire per le stradine della città ligure e al terzo chilometro inizia la prima salita. Valico della Foce, tornanti dolci che tagliano la collina con l’Arsenale e le Navi militari sullo sfondo a rendere ancora più adrenalinica la partenza. Si suda e in molti sono a tutta per recuperare posizioni preziose e sprecare energie importanti.

Discesa breve e veloce, una serie di Sali e scendi che sono più salite non segnalate, che strappetti veri e propri, portano alla seconda salita di giornata, il Passo Termine dal versante di Pignone. Salita dolce all’inizio, con la pendenza che si incrementa, ma senza mai strappare, avvicinandosi verso la vetta che apre la vista sul Mar Ligure. A Soviore la picchiata verso Levanto è tanto spettacolare, quanto tecnica, chi non ha la discesa tra le sue corde tira i freni, chi ne è uno specialista si sfoga nelle curve e controcurve della strada delle Cinque Terre.

Si attraversa Levanto e si ricomincia a salire qualche chilometro, pendenze abbordabili che ogni tanto, come un dispetto, pizzicano le gambe, senza però mai tagliarle. In cima si torna verso Levanto, strada stretta, dissestata, in picchiata verso la bellissima cittadina in cui si ritorna, dall’altra parte della baia per ricominciare a salire verso la Cima Coppi e la cronoscalata di giornata.

Il passo di Guaitarola lungo 10 km lascia Levanto alle spalle e si arrampica lungo i terrazzamenti spezzini in riva al mare. Un mare che è una tavola piatta, calmo, il cui colore si fonde con quello del cielo nascondendo l’orizzonte. Pedaliamo in un dipinto, bisognerebbe fermarsi a scattare una foto ma l’agonismo ha la meglio e si scatta solo sui pedali, anche se fugacemente, cellulare alla mano, una foto la si prova a fare. In cima al passo si è poco dopo metà gara, 50 chilometri circa e il dislivello segna 1500 metri.

La Lunga discesa prima in falsopiano e poi più ripida, rilassa le gambe ma non la concentrazione che rimane alta tra le curve liguri. Si attraversa tutto l’entroterra spezzino, Borghetto Vara, Padivarma, Beverino fino all’ultima salita verso Visseggi, un paio di chilometri che terminano con un bello strappo sopra la città. Ci si butta in discesa, in quello che sarà l’ultimo sforzo, come Panorama il Golfo dei Poeti sullo sfondo, ma l’attenzione rimane alla strada, alle sue curve e alle sue condizioni disastrate, che rendono ancora più dura questa bella granfondo. La picchiata sulla Città e l’arrivo sul lungo mare rendono l’impresa ancora più bella.

Guardiamo il mare, ci cambiamo e andiamo a mangiare. Ai Pescatori la fila è infinita, al Pasta Party quasi.
Guido vuole la pasta, rifiuta il pesce dei pescatori e rifiuta anche il pesto e la porchetta del Party. Solo un filo d’olio sulle penne.

Lo seguiamo, mangiamo Pesto e Porchetta, usciamo e guardiamo i Pescatori che stanno chiudendo.

È ora di tornare verso le Due Torri, non senza ammirare ancora una volta quel mare che ci ha tenuto compagnia per metà pedalata e respirarne la sua salutare aria.

Una giornata quasi perfetta, è mancata solo una cosa, la Paranza!

16 marzo 2016

!0 minuti per conoscerti meglio

Otre alla vendita e riparazione bici di ogni genere: "Cicli Corsa, Mountanbike, City, Bambino, E-Bike, Abbigliamento, Caschi, Calzature .....insomma tutto per il ciclismo",  cerchiamo di dare un servizio sempre più completo ai nostri clienti!
Per Sabato 16 Aprile, 
Analisi Corporea con BIA 101 AKERN per:
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Costo Promozionale di 20,00 €

Necessaria la prenotazione, al 051 578154

13 marzo 2016

Piccole Storie da Laigueglia

Erano pronti due settimane fa, poi il maltempo si è messo di mezzo e hanno dovuto aspettare.

C'è chi ha già corso già la scorsa settimana, ma era senza divisa, in anonimo in quel di Cecina. Roba da multa!
Pur di evitare una perdita economica è partito stamattina, nel gelo della riviera ligure, in estivo, ma il destino ha detto che non era abbastanza.
Uscendo dalla stanza dell'albergo ha pure bucato. Cambio camera d'aria e via per una grande prestazione.
Robe da Guido.

Galluzzo cade, in discesa.
Non sbaglia niente, come sempre, ma non calcola che nel mezzo del gruppo di amatori, dove molti si credono professionisti senza accorgersi che in realtà sono solo FESSIonisti, in pochi sanno andare in bici.
Allora un tornante a sinistra diventa a destra e i pantaloni nuovi diventano smanicati.
Arriverà anche l'estate Ale, non avere fretta.

Baccigotti riprende le Granfondo dopo il 2015, dove si era iscritto a tutte e non ne aveva fatta una.
Dice che è andata bene. Ma in classifica non c'è.
Strano, sarà un errore dei cronometristi? O è in errore il suo satellitare?

Il migliore di giornata quindi diventa l'imprevisto.
Stefanelli Ramon, zitto zitto arriva poco dopo il Caduto Galluzzo e zitto zitto, prosegue la sua esperienza ciclistica.
La storia del ciclismo ad ogni sua padalata si autodistrugge, però un bravo non gli e lo si può negare.
Bravo Ramon!

Complimenti a tutti!

03 marzo 2016

Classifica Campionato Sociale dopo due mesi.


Stefanelli Ramon, giovane debuttante, ha imparato molto dal suo maestro Baccigotti, e infatti è già in testa al gruppo e tira, tira, per la miseria se tira! 
Coperto e in scia Bosso , la sua esperienza gli consiglia di rimane in seconda posizione, mentre Galluzzo e Baccigotti in terza posizione, aspettando l'attimo giusto per provare a recuperare posizioni. 
Il gruppo rimane tranquillo, Aldrovandi, Pasini e Zupo,  sanno gestire il vantaggio dei primi. 
Più staccati gli altri, forse stanno aspettando Lamberti e Tognetti leggermente arretrati causa una caduta che ha coinvolto entrambi, e magari rientrare tutti insieme. 
Siamo solo all'inizio ne vedremo delle belle!




Campionato Sociale 2016 Corsa

Facoltativo e gratuito, richiede il solo uso della divisa ufficiale.

Classifica in base alla partecipazione dei seguenti appuntamenti:

Dal 1° Gennaio a Domenica 27 ottobre, appuntamento davanti al negozio alle ore 08,00 in estate e 08,30 in inverno, con firma sul foglio di via appeso sulla colonna bacheca.


1 Punto tutte le domeniche (si contano le firme)
3 Punti il 1° Gennaio 2016, ritrovo davanti al negozio ore 10,00, sul ponte del fiume Reno a Casalecchio di Reno alle ore 10,15
3 Punti Gita a Bruscoli data approssimativa 8 Maggio
3 Punti Gita al Corno alle Scale data da decidere ma sicuramente una domenica
   d’estate     con  pranzo in un Ristorante Tipico del Luogo.
3 Punti Gita al Mare i Primi di Ottobre.

Per i seguenti campionati, mandare una mail  (info@malinibici.it) con classifica allegata,  di tutte le manifestazioni a cui ha partecipato dove figura il nome dell'atleta concorrente,
a fine stagione (domenica 27 ottobre).). Obbligo ameno 3 foto della manifestazione

Campionato Brevetto dell’Appennino:
la partecipazione a ogni prova da diritto a 2 punti, per chi terminerà tutto il Campionato composto da 5 prove, avrà 5 punti in più!). Obbligo ameno 3 foto della manifestazione

Inoltre si assegnerà 1 punto di partecipazione a tutti coloro che concluderanno una Gran / Medio Fondo.
5 Punti per chi raggiunge il Prestigio.


Saranno Premiati i primi 3 Classificati con capi d’abbigliamento della Società.

Rimane sottinteso che il Campionato Sociale resta il modo più semplice di fare aggregazione

Campionato Sociale 2016
Mountain Bike
Facoltativo e gratuito, richiede il solo uso della divisa ufficiale.

Classifica in base alla partecipazione dei seguenti appuntamenti:
Dal 1° Gennaio a Domenica 18 dicembre, con foto di gruppo.
3 Appuntamenti Mensili con date da decidere mensilmente, dal 1° Gennaio al 18 Dicembre 2016
1 Punto per la partecipazione a ogni appuntamento.
3 Punti il 1° Gennaio 2016, ritrovo davanti al negozio ore 10,00, sul ponte del fiume Reno a 
   Casalecchio di Reno alle ore 10,15.

Saranno Premiati i primi 3 Classificati con capi d’abbigliamento della Società.

28 febbraio 2016

Sta Tornando

Due femori rotti in un anno e mezzo,
l'ultimo due mesi fa esatti.
Oggi 100 minuti a tutta, in palestra, pedalando lungo i tornanti dello Stelvio.

Lorenzo sta tornando!

14 febbraio 2016

75 Km nel Chianti!

Domenica 21 Febbraio andiamo nel Chianti!

Ritrovo Automuniti e già pronti presso il negozio Malini alle ore 06,00 partenza immediata!Arrivo a Gaiole in Chianti alle ore 08,00

Dopo aver scaricato le bici, si partirà per il percorso della 75 km dell'Eroica, alle ore 08,30.

Il percorso di 75 km ha un dislivello abbastanza impegnativo, 
oltre i 1.500 metri, per percorrerlo in tutta tranquillità occorreranno circa da 4 ore a 4e mezza, 
quindi il rientro a Gaiole sarà circa alle ore 13,00.

Nel frattempo avremo prenotato un ristorante dove oltre a pranzare ci riposeremo prima di rientrare a Bologna, per le ore 17,00 circa

L'ultimo aggiornamento per la partenza sarà Giovedì 18 febbraio, su questa pagina e su Facebook.

La conferma alla partecipazione, ci occorre per poi prenotare il ristorante, da confermare entro e non oltre a Venerdì 19 febbraio.
Potete prenotare telefonando in negozio al 051/578154, o via mail a info@malinibici.it.

Poiché i tempi sono abbastanza ristretti, e come tutti sapete "qualcosa succede sempre" ci si raccomanda: 
La puntualità all'orario di partenza di domenica mattina. 
Di avere la bici già pronta al momento della partenza di Gaiole.
Di prendere un lucchetto, per assicurare la bici durante il pranzo.
Avere già indossato l'abbigliamento ciclistico. 
Prendete una macchina fotografica, le strade e i paesaggi che incontreremo sono veramente panoramici.






Niente perchè

A volte non ci sono perchè.
Non bisognerebbe neanche cercarli.
Non c'è un perchè se dopo una settimana di lavoro, ti svegli anche nel weekend all'alba per andare a faticare sui pedali.
Non c'è un perchè se lo fai pur sapendo che al 99% ti bagnerai come un pulcino.
Non c'è il perchè una salita, fatta sotto la pioggia, con il rumore delle gocce che cadono sul casco e dell'acqua che scende a valle lungo i fossi, sia così bella e affascinante.
Non c'è il perchè continueresti a salire, nel silenzio della natura e nella solitudine della fatica.
Non c'è il perchè in quel momento la fatica non la senti.
Non c'è il perchè del soffrire in discesa, con l'acqua che ti penetra nella pelle e il freddo che ti crepa le ossa.
Non c'è il perchè nonostante arrivi in fondo tremante e sfinito, ti avvii verso una nuova fatica.
Non c'e il perchè vai avanti finchè proprio non ce la fai più.
Non c'è il perchè quando sei in casa, finalmente al caldo, verso una bella doccia bollente, un sentimento di sconforto ti prenda lo stomaco e ti dica: "Potevi fare di più."
Non c'è un perchè, chissà perchè! 

08 febbraio 2016

Chiacchiere, Ricordi, Programmi, Sogni.....insomma parlar di bici



Chiacchiere, Ricordi, Programmi, Sogni
....insomma parlar di bici.


se hai voglia di stare in nostra compagnia.....

Sabato 5 Marzo
Ore 20,20

Presso Trattoria Paradisino
Via Coriolano Vighi 33
Bologna 

Menù:
- Bruschettine miste alle verdure/ Antipasto misto della
casa(ricotta,frittata,mortadella a cubetti, pomodori secchi) con piadina calda

- Bis di primi :
- Lasagne al forno con ragù alla bolognese
- Maccheroncini fatti in casa con prosciutto e asparagi

- Arrosto di vitello con patate e verdure 

- Mascarpone con scaglie di cioccolato fondente

Acqua, vino(pignoletto frizzante/sangiovese),caffè e digestivo.

Adulti € 30,00 - Bimbi € 20,00


Conferma in negozio con saldo in contanti entro sabato 20 febbraio.
(La Cena sarà l'occasione per le premiazioni del Campionato Sociale 2015)




07 febbraio 2016

Sabato di Fondo

Continua a non esistere l'inverno. Più ci si avvia verso Marzo, più la preoccupazione per quello che potrà succedere in estate cresce, ma cresce anche la preoccupazione che prima o poi questo inverno si presenterà, in ritardo e incattivito.
Ne approfittiamo allora per pedalare, le granfondo si avvicinano, molti tra 20 giorni saranno a Laigueglia e allora bisogna fare fondo e dislivello.
La mattina era gelata ma alle 1030 il sole scalda già. Siamo in quattro, Guido, Ale Galluzzo e il grande Fabio Fornacciari.
Caffettino da Tony e si parte. I guanti sono già in tasca, non c'è l'inverno ma il vento non manca mai. Saliamo verso la Badia, la sorpassiamo e ci inerpichiamo verso Gavignano. Ale e Fabio non l’avevano mai fatta. A parte il primo chilometro una bella scoperta.
Picchiata su Savigno che attraversiamo nel suo bel centro e poi di nuovo a spingere sui pedali verso Tolè che raggiungiamo da Via Segaticcio, altra nuova scoperta per Ale e Fabio che però non considerano molto invernale. Tolè poi su a Santa Lucia e di nuovo giù a Rocca di Roffeno. Dalla sorgente sgorga un filo d’acqua come fossimo ad Agosto.
Qui i ragazzi mi guardano. Il programma sarebbe Cereglio, Vergato e Grizzana. Siamo in giro da quasi tre ore, abbiamo fatto 50 km e 1200 metri di dislivello. Forse è meglio sciogliere un po'. Bocca dei Ravari, Castel d’Aiano, Passo Brasa, Montese e discesa sul Fondovalle. Non proprio pianura ma si fa frullare un pelino di più la gamba. Nel fondovalle la lunga discesa si fa sentire. La gamba è dura e serve qualche chilometro per farla riprendere. Una coca a Marano è d’obbligo e dopo la Spiaggetta anche Guiglia è obbligatoria. Ma non per Fabio. Ringrazia per il gentile invito e torna verso casa da solo, al vento, stanco ma soddisfatto.
Facciamo Guiglia tranquilla. L’obbiettivo era quello, tranquilla poi è una parola molto soggettiva. Un Juniores in allenamento ci supera al secondo tornante. Guido si volta un paio di volte è indeciso ma poi parte, gli arriva a ruota e lo supera. Ale non indugia e si mette a ruota del giovane dell’Italia Nuova. Io non mollo l’idea iniziale. Tranquilla e senza fuori giri. Poi all’ultimo tornante, al ristorante, appena la strada spiana e si fa dritta metto giù un dente, poi un altro, ed un altro ancora. La velocità si alza, non voglio vederla e cambio la schermata del satellitare. Guardo solo Ale e l’Italia Nuova farsi sempre più grandi. Alla frana il giovane scatta e lascia Ale al suo destino. Gli sono a pochi metri e imito, molto alla lontana, il giovane Juniores. Riprendo Ale pochi metri prima dell’incrocio. Senza fuorigiri. Quasi.
Scendiamo a Castelletto poi alla Bersagliera, Guido insiste per Zappolino, ma non convince, scendiamo veloci verso Monteveglio, poi Crespellano e saliamo per San Martino, accompagnando, stavolta veramente in tranquillità Ale, ribattezzato anche LimonMen!
Con Guido scendiamo verso Ponte Ronca, ma non contenti per il dislivello, che non supera i 2000 metri per poco, saliamo verso Poggio Respighi da Via Raibolini, salita ripida che dopo 130 km lo sembra ancor di più. Chiudiamo con più di 140 km e 2200 metri di dislivello.
Siamo solo a Febbraio, le gambe cominciano a frullare e la voglia di pedalare aumenta. Non farsi prendere e non esagerare è difficile, ogni tanto questa voglia va assecondata, cercando il più possibile di controllarla. La stagione è lunga e questo è solo l’inizio, ma se chi ben comincia è a metà dell’opera, quest’anno l’opera sarà grandissima!

04 febbraio 2016

L'influenza del peso corporeo nel ciclista. di Stefano Mosca


L’influenza del peso corporeo nel ciclista


Il peso corporeo per un ciclista è importante principalmente per due aspetti: prestazione e salute.
Prestazione
Gli sport in cui è richiesta la più bassa percentuale di grasso corporeo sono quelli in cui il fattore antigravitario si oppone in modo significativo alla prestazione. A ginnasti, ciclisti scalatori, saltatori in alto, rocciatori o praticanti di corsa in montagna sono richieste bassissime percentuali di grasso, poco al di sopra del quantitativo di grasso essenziale che comprende i lipidi delle membrane cellulari, del sistema nervoso centrale, delle ossa e degli organi interni, oltre che il grasso sesso specifico nelle donne, e forma lapercentuale minima di grasso necessaria per la vita, che è compresa tra il 3% e il 5% negli uomini, e il 9% -12% nelle donne.
In queste discipline il grasso di deposito rappresenta una massa non attiva che va a determinare un effetto “zavorra”: in presenza di un elevato fattore antigravitario, nel rapporto massa magra/massa grassa la diminuzione di quest’ultima sarà determinante per rendere il risultato più favorevole, con anche un aumento del VO2max espresso in termini relativi (ml/kg/min)
In sostanza negli sport che richiedono il superamento di salite o che sono basati su movimenti effettuati direttamente contro la forza di gravità, la diminuzione del grasso di deposito e cioè del distretto corporeo che non partecipa alla produzione di energia e di movimento, è addirittura preferibile rispetto a un più elevato sviluppo della stessa massa muscolare.
Nel caso di invece di corsa effettuata in pianuira, l’assenza di salite è controbilanciata dalla presenza o meno del fattore resistenza e durata dell’attività fisica
Va anche tenuto in considerazione che la totale eliminazione del grasso di deposito risulta essere il mezzo ideale per rendere più agevole ed economica la prestazione di resistenza sportiva nel ciclista scalatore
Questa soluzione è fra l’altro largamente adottata dagli atleti di elite e professionisti che, agevolati dall’alto consumo di grassi corporei imposto dalla loro disciplina, gareggiano spesso con percentuali di massa grassa al limite del grasso essenziale
Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - Marco Pantani
Marco Pantani era imprendibile in salite grazie al suo basso peso corporeo
Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - Alberto Contador
Alberto Contador uno tra i ciclisti scalatori più dotati
















Sicuramente per l’amatore conta di più il controllo del peso che l’allenamento mentre per l’atleta o l’agonista mantenere un peso forma è fondamentale, e per conseguire certi traguardi il modello nutrizionale da lui seguito è certamente adeguato.
Per chi pedala per il piacere di andare in bicicletta e per sentirsi in forma il discorso è diverso: ci sono ciclisti che vanno da anni in sovrappeso, sottoponendosi ad allenamenti a volte molto duri per preparare una corsa a cui tengono particolarmente; è anche purtroppo comune vedere principianti iniziare stressanti programmi di allenamento con dieci o più chilogrammi di sovrappeso. Oltre ad andare incontro a problemi tendinei e/o muscolari e a fare una fatica immensa, essi non possono sperare di migliorare le loro prestazioni se non migliorano la loro massa corporea, apportando adeguate modifiche all’alimentazione.
in fig.5 vediamo i tempi al km per le varie pendenze e per i vari pesi di un ciclista di 250 Watt di potenza; le differenze di prestazione in salita tra ciclisti di diverso peso diventano più nette con l’aumentare della pendenza. Infatti:
– in pianura ogni 5 kg di peso perdiamo 0,21 secondi circa al km (0,04 sec ogni kg)
– in salita al 3% ogni 5 kg di peso perdiamo 4,10 secondi al km (0,82 sec ogni kg)
– in salita al 6% ogni 5 kg di peso perdiamo 10,48 secondi al km (2,1 sec ogni kg)
– in salita al 9% ogni 5 kg di peso perdiamo 17,09 secondi al km (3,42 sec ogni kg)
– in salita al 12% ogni 5 kg di peso perdiamo 23,41 secondi al km (4,68 sec ogni kg)
– in salita al 15% ogni 5 kg di peso perdiamo 29,53 secondi al km (5,91 sec ogni kg)
Riassumiamo nella tabella di fig.6 seguente quanto mediamente influisce il peso alle diverse pendenze. Prendiamo come riferimento prestazioni in 1 km di salita, con differenze di peso dell’ordine di 1 – 5 e 10 kg.
Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - Tempi al km per peso corporeo a varie pendenze
Fig.5 Tempi al km per peso corporeo a varie pendenze
Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - Tempi al km per un ciclista di 250 W a diverse pendenze
Fig.6 Tempi al km per un ciclista di 250 W a diverse pendenze














Le caratteristiche fisico-anatomiche ottimali che possono fare di un ciclista scalatore un campione prevedono proporzioni di 0,350 kg di peso corporeo per cm di altezza: per fare un esempio secondo questo criterio, un atleta di 171 cm che pesa 63 kg presenta un rapporto di 0,368 Kg/cm che è ottimo, come anche un rapporto di 0,370 kg/cm. Via via che il rapporto aumento il ciclista sarà penalizzato in salita. Va precisato comunque che il peso corporeo non è condizione sufficiente perchè gli scalatori devono essere in grado sotto sforzo di produrre elevati wattaggi in rapporto al peso e disporre quindi di un’elevata soglia lattacida/potenza e una grande capacità aerobica, oltre ad uno stile di pedalata in salita economico, leggeri sui pedali nel fuori sella
Salute
Chi è decisamente in sovrappeso con indice di massa corporea IMC (peso/altezza in metri al quadrato) superiore a 25 dovrebbe limitarsi alla pianura, anche per non sforzare eccessivamente l’apparato cardiocircolatorio, perdere peso e poi iniziare con le salite più impegnative, dal momento che il sovrappeso accorcia la vita atletica del ciclista per via del fatto che i chili in più sono favoriscono infortuni per tendini, muscoli e articolazioni a causa delle forti sollecitazioni proprie dell’andare su salite in special modo fuori sella in piedi sui pedali. Naturalmente nel momento in cui il ciclista deve smettere di correre per problemi vari, viene a perdere tutti i benefici salutistici della bicicletta.
Personal Trainer Bologna Stefano Mosca - Tabella dell'indice di massa corporea IMC o body mass index BMI
Tabella dell’indice di massa corporea IMC o body mass index BMI

Generalmente due sono gli errori tipici che chi gira in bici commette:
a. credere di avere la costituzione robusta
Frasi del tipo: “ho una struttura fisica molto pesante”, “sono di costituzione robusta” non tengono in considerazione della valutazione della percentuale di massa grassa, che è discriminante tra reale magrezza con bassa massa grassa e normopeso o sovrappeso con alta percentuale di grasso corporeo, valutazione che può essere effettuata mediante una accurata analisi della composizione corporea
Se il ciclista può pedalare anche in salita, cioè non è troppo in sovrappeso, non è detto che egli vada bene a causa di qualche chilo di troppo o che non possa migliorarsi e avere meno problemi di salute e infortuni con qualche chilo in meno
Chi è correttamente magro dovrebbe notare le vene nell’avambraccio in rilievo netto, se no non è in peso forma ottimale per la corsa di resistenza e di lunga durata.
b. ritenersi idonei per qualunque distanza, salita e per qualunque carico di allenamento settimanale
Pedalare e andare in bicicletta non vuol dire che si è idonei per qualunque distanza e tipologia di corsa e/salita magari per delle gran fondo da 180 km
Clicca sulle immagini per ingrandire
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