25 giugno 2012

Notturna

Giovedì 28 giugno, " Notturna in MTB"  Ritrovo e partenza presso Malinibici alle ore 20. 00, rientro per le ore 22.00 circa. Pizzata per chi interessato al rientro.

22 giugno 2012

Siamo tutti con te, FORZA CELLA!

Passerai momenti duri come quelli che stai passando in questi giorni, ci vorrà pazienza, costanza e tanta buona volontà,  ma siamo certi che ce la farai e ritornerai il solito idiota.
NOI SIAMO TUTTI CON TE, NON MOLLARE. Per qualsiasi cosa noi ci siamo, vogliamo rivederti con il tuo classico sorriso, sulla tua brutta faccia.












FORZA CELLA 

20 giugno 2012

Regole dell'Atleta perfetto...

Dormire almeno otto ore per notte
Andare a letto con le galline  Avere degli amici che ti prendono per il culo nel sonno...

12 giugno 2012

Giovedì 14 Sono andato a segnare il percorso di giovedì, i chilometri totali sono 38, con partenza dal negozio, e arrivo all' Agriturismo i Fondacci, di cui circa 3.5 di salita impegnativa. Dopo la partenza che e' fissata per le ore 19.00, si percorre la Porrettana fino alla Carbona, località oltre Vergato, da qui si svolta a destra in direzione Orelia Montovolo, fino a qui i chilometri sono 33. Dopo l' uscita si passa sotto la ferrovia, e da questo punto inizia il vero pezzo impegnativo, che a parte circa 500 mt. Di pianura/discesa, e' tutta salita fino all' arrivo. Il percorso e' tutto segnalato dai cartelli dell' Agriturismo, che ci accompagnano fino all' arrivo, inoltre una serie di frecce bianche disegnate sull'asfalto Indicano la direzione da tenere.

07 giugno 2012

Alcuni avvisi importanti

Partiamo in ordine cronologico:
Visto i discorsi fatti nelle ultime settimane in gita, visto che mi si dice, ne avete parlato anche di Domenica in gruppo, da questo weekend l'orario di ritrovo è fissato alle ore 8, in negozio da Paolo! E' importante il passaparola onde evitare spiacevoli e consueti inconvenienti, cioè che Cella si ritrova alle 8:30 da solo ad aspettare tutti già Partiti!

Interrompiamo l'ordine cronologico:

Giovedì 14 Giugno
Continua il ProMal 2012
Saltata la prova di Bruscoli per Maltempo, si prosegue con la 4° Prova.
Partenza alle ore 18.30 presso Malini Bici, per dirigersi tutti assieme fino alla Carbona di Vergato, poi di li, presa la strada per Campolo, ognuno farà il suo passo in salita fino all'Agriturismo i Fondacci, dove termineremo la prova con una ottima cena.
I chilometri della prova sono circa 37/39 di cui circa 5 di salita.
L' Agriturismo i Fondacci, all'arrivo, metterà a disposizione un bagno per una doccia.
Per fermarsi a mangiare il tempo massimo per prenotarsi era oggi, se per caso qualcuno non lo sapeva o ci ha ripensato provi a sentire in negozio Paolo e Rossella se c'è ancora disponibilità.


Riprendiamo l'ordine cronologico: 

Questo è l'avviso più importante. 
Non è ciclistico nel senso stretto e tecnico della parola, ma riguarda uno di noi, anzi due, perchè quando si parla di Tony, bisogna considerare anche, forse solo(?), la Daniela. Martedì mattina alle ore 5:30 apre "Colazione da Tiffany", di fianco alla Esso di Riale, davanti(Quasi) ai campi sportivi. Il nuovo Bar di Tony! 
L'inaugurazione sarà in tempi stretti appena ci farà sapere qualcosa vi diremo di più!
Conoscendo Tony non possiamo che fargli i nostri più sinceri in Bocca al Lupo, sappiamo che questi anni tra un bar e l'altro non sono stati facili, ma da come ha superato le difficoltà e saputo vedere oltre,non possiamo che prenderti da grande esempio. Tony con l'apertura del nuovo bar ha fatto vedere che ciclista, non si è solo in bicicletta, ma anche nella vita. Mollare MAI!
Naturalmente noi del Club, ogni volta che passeremo davanti a bar, questo è un invito che faccio a tutti, ti urleremo:
"Grande Tony io vado bici buon lavoro" 
Sopratutto il sabato mattina!

IN BOCCA AL LUPO!







04 giugno 2012

Cinque Eroi sull'Appenino




Erano ormai un paio d’anni che avevo in mente questo giro, ma da solo non avevo mai osato provarlo, ogni volta che arrivavo a Sestola giravo per Fanano e una volta a La Cà, a parte un paio di volte, mi fermavo senza salire al Cavone. Mi servivano alcuni “ciglioni”, matti come me, che mi seguissero in questa pazzia, riuscire a scalare Abetone, Passo del Lupo e Corno alle Scale in giornata. Questo 3 di Giugno ne ho trovato addirittura quattro. Da “ciglioni” per avermi seguito in questa pazzia sono diventati eroi, sì perché farsi quasi 180 km con 4500 metri di dislivello, senza essere in una granfondo, ma giusto per il gusto di pedalare e godersi la natura e i paesaggi che la strada mostrava, non è da ciclisti comuni. Forse neanche da persone normali.
Siamo partiti alle otto da Cà Corrieri, saliti a La Cà siamo scesi a Gaggio, poi Silla e Porretta. Il tempo dalla partenza sembrava ottimo, ma appena arrivati a Querciola, voltandosi verso la Toscana, si vedevano nubi nere e basse molto minacciose. Abbiamo preso la Pracchiese a Ponte della Venturina, direzione Ponte Petri e il Passo dell’Oppio augurandoci che il vento, oltre che fastidioso, fosse anche utile a mantenere il temporale sull’altro versante. Così fortunatamente è stato e alla media quasi dei ventisette siamo arrivati al Passo dell’Oppio e ci siamo fiondati verso San Marcello Pistoiese, fino a La Lima. Da qui partono i sedici lunghi chilometri che portano al Passo dell’Abetone. Primi chilometri chiacchierando, poi da metà Tognetti, con il cuore che chiedeva di battere di più altrimenti andava a riposo, alzava il ritmo. Gli sto dietro con facilità, ogni tanto passo anche davanti, il pezzo duro in mezzo al buio del bosco, è fatto ai 16/18. km/h. Appena usciti dal bosco la strada spiana e il Buon Tognetti, non soddisfatto dell’andatura, mette la catena sul 50. Lo vedo subito e senza timori gli dico:” Ah beh allora vai pure, tu sei matto”. Mancano ancora quattro chilometri alla vetta, centotrenta all’arrivo, Lorenzo si accorge, forse, dell’esagerazione e ridendo si mette a ruota lasciandomi fare il mio passo, che comunque raramente scende sotto i 20 Km/h. In cima ad un Abetone deserto, ricordo a Gianluca che la prossima volta bisogna portare anche un Guinzaglio, se no Tognetti chi lo riprende più?
Scendiamo veloci verso Pievepelago, poi Riolunato e girando a destra, dopo pochi chilometri cominciamo a salire verso Montecreto e Sestola, altri nove chilometri di salita, leggeri in mezzo al bosco, ma costanti. Arrivati a Sestola entriamo in paese e prendiamo decisi, ma anche tiomorosi, per Passo del Lupo. Otto chilometri di salita, i primi cinque raramente scendono sotto il 10%, con un chilometro dritto al 15 % e due tornanti che ti aiutano a girare la bicicletta verso la discesa e non a salire.
Arriviamo su tutti in buone condizioni, Lorenzo ed io, Gianluca e Mirko, il nuovo arrivato che non ha paura di niente e se vi fate raccontare le sue avventure ciclistiche capirete anche il perché.
Luca Carboni invece è sofferente, comincia a sentire gli effetti della birra della sera prima e chiede cibo. Andiamo in rifugio e ci propongono una tigella fatta in casa con prosciutto e Fontina. Ho paura che solo una tigellina non mi basti, ma la paura svanisce quando mi portano un frisbee più che una tigella, piena di prosciutto e formaggio. Mangiamo e riprendiamo la salita. Si perché ormai lì, come non fare anche la strada asfaltata forestale, che porta a PianCavallaro, praticamente sotto l’ossevatorio in cima al Cimone a 1850 metri di altezza?. Lamberti soffre un po’ la tigella appena mangiata, ma gli altri rimangono innamorati da questa breve ascesa senza traffico, la prima metà in mezzo al bosco, la seconda all’aria aperta con tornanti che dall’alto sembrano lo Stelvio.
Discesa lunghissima e tecnica da Canevare verso Fanano, con il vento che disturba non poco le traiettorie. Sempre discesa arriviamo in terra Bolognese, attraversando il Dardagna e ricominciamo a salire per 8 chilometri verso Rocca Corneta e La Masera. Tognetti è impressionante. Dopo pochi chilometri scala un dente e comincia a fare i venticinque. Conosco la salita e so che il tratto dopo Rocca Corneta tira un pelino di più, mi faccio sfilare. Mirko, prova a rimanere dietro a Lorenzo ma come pensavo a Rocca Corneta lo molla. Riprendo Mirko, ho sempre Lorenzo nel mirino, sperando in un calo. Naturalmente non c’è, in un tornante lo vedo sfrecciare via come un missile e le mie speranze svaniscono. Arriviamo a La Masera, Luca sembra carta velina, è vuoto come un palloncino sgonfio, scendiamo a Farnè e riempiamo l’ultima volta la borraccia Ci aspettano gli ultimi dodici chilometri verso il Cavone. Luca a La Cà va in doccia, per lui l’avventura finisce qui, gli mancano solo nove chilometri per l’impresa ma le energie sono finite da un pò. Non è completa ma tanto di cappello perché fare un giro così, con una serata alle spalle come quella di sabato è da campioni. Rimasti in quattro concludiamo l’impresa salendo ognuno del suo passo. Tognetti lo abbandono a Madonna dell’Acero, anche per me la benzina è finita, mentre Lamberti che lamentava crampi, all’ultimo chilometro mi riprende lasciandomi a bocca aperta. Arriva su implorando di non fare l’ultimo chilometro verso lo piste e lo accontento. Arriva anche Mirko, lui che più di sei ore in bici non ci sta oggi ne ha fatte otto, se la Moglie e i tre figli non ci odiano, speriamo di rivederlo presto.
La soddisfazione, arrivati in cima, è tanta. Un giro così si avvicina molto ad una Sportful e l’impresa è veramente grande. Cinque coraggiosi che ora sono eroi, se ci fosse stato Sandrino si sarebbe messo a piangere!

Questo il percorso affrontato:
http://www.brytonsport.com/mapTrackView/2?id=606522

31 maggio 2012

Domenica è l'ora dell'IMPRESA, la nostra Maratona degli Appennini

Ricordo a tutti l'appuntamento per Domenica. Ore 6 6:15 Rotonda Biagi partenza per La Cà dove vi aspetterò per partire in bici verso l'impresa. Porretta, Ponte della Venturina, Pracchia, Passo dell'Oppio, San Marcello Pistoiese, La Lima, Abetone, Pievepelago, MonteCreto-Sestola, Passo del Lupo-Cimone, Canevare, Fanano, Rocca Corneta-La Masera, Farnè, Cavone-Corno alle Scale. 182 km 4400 mt di dislivello studiate sulla carta dall'Amico Vincenzo. In nero le salite, le più grandi sono le cime Appenniniche più dure e importanti.
Chi vuole può accorciare il giro come vuole, in serata ci fermiamo a mangiare all'Agriturismo Cà Gabrielli. Chi si ferma me lo faccia sapere per prenotare. Se qualche moglie si vuole aggregare durante il giorno in zona ci sono vari paesi da visitare e splendidi giri a piedi anche facili da poter fare.In più sabato 2 giugno inaugura la stagione la Piscina Conca del Sole un gioiello a Vidiciatico. http://www.vidiciatico.com/
Non potete mancare la leggenda diventa storia!



29 maggio 2012

Rilassiamoci un attimo pensando allo Stelvio

Volevo raccontare gli splendidi tre giorni che abbiamo passato sullo Stelvio ma il sisma di stamattina mi ha fatto passare la voglia di scrivere. Mai avevo sentito una cosa del genere e purtroppo quello che abbiamo sentito qui nel bolognese è niente confronto le zone dell'epicentro. 
Ma cerchiamo di rasserenarci un attimo e un aiuto me lo danno proprio i tre meravigliosi giorni passati in compagnia.
Siamo partiti Venerdì pomeriggio, un pulmino composto da tre ciclisti, nove biciclette, borse, zaini e borsoni. Una Zafira con sei ciclist ei un Pc collegato su Raisport due, il cui segnale però mancava nei momenti cruciali. 
Siamo arrivati a Merano e considerando che per la cena in albergo arrivavamo fuori tempo massimo quale migliore alternativa se non la Birreria della FORST?
 La salita del mattino sullo Stelvio con zaini per alcuni pesanti, il mio superava i 10kg, per altri leggeri, Sandrino l'aveva?

Il Pre-tappa piantando lo striscione nel ghiaccio, con lo spettacolo offerto dal Gruppo Astemio di Chiavari, insieme a litri e litri di vino.

Il passaggio dei ciclisti la delusione degli Italiani l'esaltazione dello scatto di Rodriguez.

La discesa verso Prato allo Stelvio con litri di vino nel sangue.

La cena e il dopo cena fatto di bresaola, Carne e tanta Birra giusto per finire la giornata.

I controlli a sorpresa UCI nella camera da letto dei Malini i cui video presto finiranno su YouTube!

Il giro della Domenica sul Passo Resia, le tre bucature di Scomazzon, lo svalicamento in Austria e il  pezzo di Stelvio, fino al primo tornante, guidato da Tognetti ai 30 km/h 

Il pranzo alla Birreria Forst e il mio non poter bere due birre, ma dover ordinare una Coca Cola, Che Bestemmia!



Tre indimenticabili giorni il cui pensiero ci faccia andare avanti sperando la terra ci dia una tregua!

28 maggio 2012

ciao blog

Il 13 giugno scadrà il dominio clubmalinibici.it e non verrà rinnovato. Con questo terminerà quindi il blog che non sarà più accessibile. Grazie a tutti, lettori e autori.

22 maggio 2012

Venerdì si parte per lo Stelvio

Si è liberato un posto per lo Stelvio, forse due, se qualcuno è interessato mi faccia sapere al più presto.

21 maggio 2012

Quattro storie da Nove Colli


Sono le 4:05 la sveglia suona a Cesenatico, Guido è scattante anche a svegliarsi si alza si mette i pantaloncini sprona gli altri a tirarsi su mentre mette il numero nella maglia. Mi siedo sopra il letto a castello gli dico che come in bicicletta scatta appena scatta qualcuno si alza ed è sveglio appena suona la sveglia. Scendiamo a fare colazione neanche il tempo di sederci che entra in sala un ragazzo ospite del B&B e chiede: Sentito il terremoto?” Noi perplessi:” Che terremoto”. La titolare del B&B mentre apparecchia con piatti stupendi di Bresaola, grana, uova e Prosciutto, dice che in cucina mestoli e tegami stanno ancora tremando. Noi gli unici in regione a non averlo sentito. Incuranti e inconsapevoli della gravità della scossa, informati solo da Facebook dove i miei amici già stanno aggiornato il loro stato, d'altronde il manuale di prevenzione terremoti è chiaro: “Prima di scappare da casa, aggiornate lo stato di Facebook”, facciamo colazione ci vestiamo e andiamo in griglia. L’alba sta per arrivare il cielo è sereno ma il termometro dice 12°. Non si sta male in griglia, non fosse per quella nebbiolina che di tanto in tanto sale dal canale. Siamo tutti in griglie diverse, io nella prima la Rossa, Lorenzo Tognetti nella seconda la Bianca, Guido e Bufalo Scomazzon nella Blu.
La mia Nove Colli è molto veloce parto a tambur battente, mi metto nel gruppone che se non è il secondo sarà il terzo massimo, ogni tanto recupero e faccio Polenta e Pieve di Rivoschio molto bene, nessuno mi supera nella prima e nella seconda solo verso la fine arrivano i primi della griglia bianca, velocissimi e anche nervosissimi, invitano o meglio obbligano, gli altri ciclisti a farli passare. In discesa verso il Ciola le prime goccie di pioggia bagnano occhiali e strada, è stranissimo perché il cielo è sereno, solo poco più in là qualche nuvola. Ma non è solo qualche nuvola all’improvviso il cielo si chiude e ad inizio Ciola comincia a piovere. Non forte ma i 12 gradi non mi aiutano. Soffro un po’ l’inizio della salita, mi riprendo nella seconda metà. Sono molto soddisfatto, guardo il tempo dalla partenza e sono sulle due ore e mezza a fine salita. Discesa veloce del Ciola, continua a spiovviginare, ma soprattuto comincio ad aver freddo. Manicotti e antivento mi coprono bene, amo questo tempo e mi esalta, ma questa volta lo sto patendo. Comicia il Barbotto, soffro sempre molto l’inizio, ma poco prima dell’ultimo chilometro riesco a trovare un buon passo. Purtroppo il muro finale è completamente bagnato, piove deve aver fatto un bell’acquazzone ed alzarsi sui pedali è impossibile. Mi metto di potenza, risalgo qualche posizione ma non mi diverto come gli anni passati. Arrivo su comunque bene, ma ancora infreddolito. Mi avvio verso il bivio mentre continua a piovere, i sali e scendi verso la discesa di Sogliano, sono un patema la strada è allagata, i piedi fradici e continuo ad aver freddo. Arrivo al bivio, giro verso il lungo e mi fermo al ristoro. Mangio Bevo e penso: ma se tornassi verso il corto? Chiedo ad un signore del ristoro, un anziano del posto, se secondo lui pioverà ancora: E’ molto chiaro: Se vai a Cesenatico c’è il sole, se fai i 200km prendi l’acqua gli state correndo incontro. Sono più che indeciso spero di vedere spuntare Tognetti mas non arriva così decido, torno a casaHo freddo la gamba è buona ma se dovessi crollare arrivare a casa diventerebbe durissima. Il tempo che stavo realizzando era molto buono, sulle sette ore circa ma con le discese bagnate si sarebbe sicuramente alzato e tra freddo e  concentrazione per le condizioni stradali non mi sarei divertito molto. Torno a Cesenatico divertendomi, come al solito sugli strappetti di Borghi e in pianura recuperando due gruppi. Sono un po’ amareggiato fare il lungo è molto più bello, ma bisogna anche capire quando non è giornata e ieri non lo era nonostante la gamba girasse una meraviglia.
Poco dopo l’arrivo in camera ecco arrivare Guido, è molto contento si è divertito. Ha fatto il Guido, i suoi intenti di fare il lungo con Scomazzon sono stati richiusi nel cassetto subito. Non ce l’ha fatta a far piano la Pianura, Il Polenta, Pieve di Rivoschio e il Ciola. Nessuno lo superava e se lo superavano lui gli andava dietro. Infatti sul Barbotto ha visto le streghe era talmente cotto che addirittura ha accettato una piadina alla Nutella al ristoro. Era 25 anni che non ne mangiava una. Ha fatto comunque un gran tempo e mi è arrivato davanti nel Real Time per un minuto. Io non sono da prendere in considerazione dato la mia indecisione al bivio però per lui un’altra piccola soddisfazione. Purtroppo per Guido l’arrivo ha portato una brutta sorpresa, L’epicentro del terremoto, San Felice sul Panaro è dove abitano i suoi parenti. Fortunatamente stanno tutti bene, anche le case, che però sono un po’ da rimettere in ordine. E’ un bravo ragazzo Guido ma tra i tanti difetti è anche Modenese.
Tognetti ha fatto un ottimo tempo sette ore-diciassette e sicuramente con la strada asciutta sarebbe arrivato molto vicino alle sette ore nette. Stare sotto, è durissima, ma per lui non impossibile, l’anno prossimo potrebbe provarci, sicuramente sarà inserito in prima griglia, ma per quest’anno aver migliorato il tempo dell’anno passato di più d’un’ora è un bel successo.
Luca Bufalo Scomazzon l’aveva dichiarata, rimanere sotto le otto ore anche di un solo secondo. Ha fatto l’impresa è rimasto sotto le otto ore di 50 secondi, tempo totale 7 ore 59 minuti e 10 secondi. Una grande mano l’ha data sicuramente Guido alla cui ruota ha viaggiato per i primi venti km alla media dei 44 orari. Qui Luca a rallentato, le prime quattro salite le ha fatto con il freno a mano tirato, ha spinto su Tiffi e Perticara e si è difeso sul Pugliano, mentre sul Passo delle Siepe è andato a tutta prendendo il gruppo davanti. Il tempo è stato molto clemente con lui. Non ha nevicato come sperava, ma ha piovuto gran parte della seconda parte, soprattutto dopo il Gorolo, un nubifragio si è abbattuto sul suo gruppo e lui in maniche corte, mentre gli altri si coprivano con mantelle e scafandri, è partito senza più voltarsi, recuperando con l’aiuto di un solo altro ragazzo, molte posizioni guadagnando i complimenti del gruppo e conquistando l’obbiettivo, rimanere sotto le otto ore.
Per il prossimo anno ha già mandato richiesta all’organizzazione, spostare la Nove Colli alla terza settimana di Gennaio, sperando la neve faccia come quest’anno, un metro se non di più!

16 maggio 2012

3 Giugno 2012 La nostra Maratona degli Appennini

Mentre qualcuno di noi si prepara alla Nove Colli e altri hanno già la testa sullo Stelvio,(nei prossimi giorni tramite messaggi ci sentiremo con i partecipanti per organizzare la spesa cibaria e la partenza, che sarebbe bello fosse venerdì nel primo pomeriggio), vi invito a prendere nota di questo appuntamento da tempo pensato e ora organizzato.
La Maratona non ci ha sorteggiato, pazienza, ritenteremo, ma noi non abbiamo certo bisogno delle Alpi per fare un bel giro e tanta salita. Le Alpi sono spettacolari, maestose ma gli Appennini non hanno niente a che invidiare con i monti pallidi. Abbiamo nelle vicinanze salite storiche, dure e lunghe su cui sbizzarrirci, come L'Abetone, Il Passo del Lupo fino al Cimone, il Corno alle scale. Chi non le ha mai fatte almeno una volta? Praticamente tutti.
Ma chi le ha mai fatte tutte insieme nella stessa giornata? Pochi Pochissimi  ma il 3 Giugno è l'occasione giusta per fare l'impresa.
Ritrovo ore 6 alla rotonda Biagi con le Macchine partenza verso La Cà. Se qualcuno volesse dormire il sabato si possono sentire alberghi o agriturismi per le camere. 
Si parcheggia la macchina si montano le bici e si parte verso le 8.
La Cà, Porretta, Ponte della Venturina, Molino del Pallone e su verso il primo gpm di giornata, il Passo dell'Oppio. 
San Marcello Pistoiese, La Lima e via verso l'Abetone 16 km di tutto rispetto.
Abetone, Pievepelago, Montecreto e Sestola. Da qui dieci chilometri duri, molto duri verso Passo del Lupo e poi, gli ultimi 4 km lungo la forestale asfaltata che porta subito sotto la Cima del Cimone.
Si scende da Canevare, Fanano, Rocca Corneta e Masera, otto chilometri di salita bellissima e pedalabile, verso Vidiciatico, senza entrare in paese si scende a Farnè da dove partono gli ultimi 12 km fino al Cavone-Corno alle Scale. 
Non nascondo niente, sarà un giro durissimo, 170 km circa e sicuramente più di 4000 metri di dislivello, forse vicino ai 5000, quasi una Sportful. Chi vuole può accorciare, saltando Passo del Lupo o fermandosi a La Cà senza salire al Cavone. 
Le previsioni di durata non ci sono, ma la serata la possiamo concludere davanti a un bel piatto di tagliolini al tartufo e a un pò di Cinghiale all'Agriturismo Cà Gabrielli. 
Come potete non partecipare a questa impresa? 

10 maggio 2012

Ritrovo Bruscoli

Giornate fantastiche queste per andare in bici caldo bello non asfissiante, poco pochissimo vento, neanche una nuvola in cielo. Il miglior modo per prepararsi per la sfida sulla Raticosa e poi sulla Futa di Domenica. Una preparazione ottimale, che le previsioni leggermente negative non possono rovinare. Ma poi ci crediamo alle previsioni? 
Cosa volete che siano un pò di pioggia, vento, grandine, tuoni, fulmini e temperature sui 12°, dopo il bel caldo di questi giorni? 
Si perchè son queste le previsioni per Domenica e qui vi linko quelle di Pian del Voglio  http://www.ilmeteo.it/meteo/Pian+del+Voglio?g=2.
Ma non arrendiamoci, c'è ancora un piccolo margine di cambiamento, magari non pioverà, sarà solo neve e io  e Tony, dopo gli allenamenti di Febbraio, non abbiamo certo paura di due fiocchi sulla Futa.
Quindi ritrovo ore 8:30, non  le 9, ore 8:30 e partenza immediata per San Benedetto del Querceto e la Futa crediamoci splenderà il sole sicuramente...
Che due Grandissimi cogli..............................